Una fotografia della violenza sulle donne e i bambini in Italia: il progetto REVAMP (Bozza)
a cura di C. Mamo, Servizio di Epidemiologia ASL TO3; M. Penasso, Dors

Il 14 novembre 2017 si è svolto a Roma, sotto l’egida del Ministero della Salute, il convegno finale del Progetto REVAMP (Repellere Vulnera Ad Mulierem et Puerum), coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Ospedale Galliera di Genova, con la presentazione del report di consensus.

Il rapporto, nato da un progetto CCM, fornisce una panoramica sul fenomeno della violenza in Italia sulle donne e sulle conseguenze di queste violenze per la loro salute.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le donne, in tutto il mondo, che hanno subito violenza almeno una volta nella vita, sono il 35% della popolazione femminile. Secondo i dati italiani (ISTAT) riferiti al 2015, le donne ad aver subito violenza rappresentano il 31%.

Ecco il loro identikit: tra i 15 e i 49 anni, poco più di un terzo sono donne di origine straniera e la maggior parte di loro sono state aggredite da soggetti  che gravitano nell’ambito familiare (coniugi, partner, genitori, parenti, caregiver) e di comunità (amici, conoscenti, colleghi). Anche le bambine sotto i 14 anni risultano essere vittime di violenza: secondo il sistema di sorveglianza Siniaca ben il 17,9% degli accessi al pronto soccorso pediatrico di queste minori risulta essere per aggressione sessuale.

Per la maggior parte delle donne (oltre il 67%) sono stati inoltre registrati (attraverso un follow up a tre mesi dall’aggressione) sintomi da stress post-traumatico nei mesi successivi alla violenza, spesso accompagnati da disturbi psicologici che possono sfociare in depressione, tentativi di suicidio, atteggiamenti autolesivi, disturbi della sfera alimentare e sessuale, abuso di sostanze. La percentuale è risultata cinque volte  superiore rispetto al gruppo di controllo rappresentato da donne che non sono incorse in episodi di violenza. Il dato era invece quasi analogo a quello delle persone coinvolte in disastri naturali e attentati. A perpetrare la violenza nei confronti della donna sono, nell’85% dei casi, uomini vicini alla vittima, in primo luogo il partner intimo.

Nel report di consensus sono presentati, nel dettaglio, i risultati delle attività dei gruppi di progetto, inclusi i risultati di natura epidemiologica. Il report disponibile in allegato sarà sottoposto a un ulteriore aggiornamento nei prossimi mesi.


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