Keyword : PAZIENTI PSICHIATRICI

Rapporto salute mentale (Anno 2021)

Il Rapporto è un’analisi a livello nazionale dei dati rilevati attraverso il Sistema Informativo per la Salute Mentale (SISM) riferiti all’anno 2021. Nell’introduzione è riportato l’oggetto, la finalità nonché una sintesi della dimensione del fenomeno e dei principali risultati. Nella prima parte del volume sono delineati i tratti principali dei servizi di salute mentale anche in relazione alle strategie degli organismi internazionali. Il Capitolo 2 si apre con una breve presentazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) e più specificatamente del Sistema Informativo Salute Mentale (SISM) che costituisce la principale fonte informativa utilizzata per la redazione del Rapporto. Il capitolo si conclude con una descrizione del processo di trasmissione e acquisizione dei dati al sistema informativo e delle attività del gruppo di lavoro interistituzionale SISM.


Nella seconda parte si fornisce un approfondimento concernente la completezza e la qualità dei dati rappresentati (Capitolo 4). Nei capitoli successivi si riporta una panoramica delle strutture che offrono assistenza per la salute mentale, suddivise per setting assistenziale (Capitolo 5) e del personale in servizio nelle strutture psichiatriche pubbliche e private accreditate (Capitolo 6). Successivamente sono presentati i principali dati di attività relativi alla prevalenza ed incidenza dell’utenza trattata dai servizi di salute mentale (Capitolo 7) e all’assistenza erogata nei differenti setting assistenziali (Capitoli 8, 9, 10). La seconda sezione termina con l’approfondimento riguardo il livello di continuità della cura dopo la dimissione dal ricovero (Capitolo 11) sul modello del “Continuity of care after discharge” (WHO, Mental Health Atlas – Questionnaire).


La terza parte del Rapporto ha l’obiettivo di completare il quadro delineato tramite la rilevazione del Sistema Informativo Salute Mentale (SISM), offrendo al lettore una panoramica delle evidenze emerse da ulteriori fonti informative (Capitolo 12).


La quarta parte è dedicata alla rappresentazione grafica di un selezionato numero di indicatori che descrivono le risorse a disposizione, l’utenza trattata, l’attività ospedaliera e territoriale di ogni regione.


Il volume è accompagnato da un’appendice contenente ulteriori tabelle e rappresentazioni grafiche non presenti all’interno dei capitoli.


L’UTENZA


Gli utenti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici nel corso del 2021 ammontano a 778.737 unità. Gli utenti sono di sesso femminile nel 53,6% dei casi, mentre la composizione per età riflette l’invecchiamento della popolazione generale, con un’ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (67,3%). In entrambi i sessi risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 annimentre la più alta concentrazione si ha nelle classi 45-54 anni e 55-64 anni (47,1% in entrambi i sessi); le femmine presentano, rispetto ai maschi, una percentuale più elevata nella classe > 75anni (5,6% nei maschi e 9,0% nelle femmine). Nel 2021 i pazienti che sono entrati in contatto per la prima volta durante l’anno (utenti al primo contatto) con i Dipartimenti di Salute Mentale ammontano a 289.871 unità di cui il 94,8% ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita (first ever pari a 274.804 unità). 


LE PATOLOGIE


I tassi degli utenti trattati per gruppo diagnostico si evidenziano importanti differenze legate al genere. I tassi relativi ai disturbi schizofrenici, ai disturbi di personalità, ai disturbi da abuso di sostanze e al ritardo mentale sono maggiori nel sesso maschile rispetto a quello femminile, mentre l’opposto avviene per i disturbi affettivi, nevrotici e depressivi. In particolare per la depressione il tasso degli utenti di sesso femminile è quasi doppio rispetto a quello del sesso maschile (25,6 per 10.000 abitanti nei maschi e 43,5 per 10.000 abitanti nelle femmine)


 Il consumo dei Farmaci


Sono state considerate le seguenti categorie di farmaco: antidepressivi, antipsicotici e litio erogati in regime di assistenza convenzionata e in distribuzione diretta.


IN REGIME DI ASSISTENZA CONVENZIONATA


Per la categoria degli Antidepressivi la spesa lorda complessiva è di oltre 398 milioni di euro con un numero di confezioni pari quasi a 37 milioni. Per la categoria degli Antipsicotici la spesa lorda complessiva è superiore a 84 milioni di euro con un numero di confezioni che supera i 6 milioni. Per la categoria Litio la spesa lorda complessiva è di circa 3,8 milioni di euro con un numero di confezioni pari a 881.069. 


IN DISTRIBUZIONE DIRETTA


Per la categoria degli Antidepressivi la spesa lorda complessiva è pari a 826.631 euro con un numero di confezioni pari a 485.465. Per la categoria degli Antipsicotici la spesa lorda complessiva è pari a circa 77 milioni di euro con un numero di confezioni pari a 6,8 milioni. Per la categoria Litio la spesa lorda complessiva è di 51.701 euro con un numero di confezioni pari a 22.243.


Servizio di salute mentale: “Fitwalking, camminata che cura”

Viene descritto il progetto elaborato da un gruppo di infermieri del Servizio territoriale per la salute mentale di Torino.


Il fitwalking, che tradotto significa “camminare per il benessere” si concretizza come un’attività gestita da tutor specificatamente formati, e come valore aggiunto portatori di competenze cliniche e assistenziali. Qualche anno fa l’ASL Città di Torino ha formato tutor capaci di investire sulla salute.


Le persone affette da disturbi della salute mentale, presentano inevitabilmente un aumentato del tasso di mortalità e una maggiore prevalenza delle patologie fisiche croniche, rispetto alla popolazione generale. Questi fenomeni risultano correlati sia all’assunzione prolungata di farmaci sia alla presenza di altri fattori di rischio quali:  stili di vita non salutari (fumo, alcool, dieta, sedentarietà); inadeguata cura di sé;  scarsa integrazione sociale e affettiva; difficoltà a riconoscere, cercare ed ottenere aiuto medico; bassa compliance ai trattamenti.


Si è dimostrato infatti, che esiste una stretta correlazione tra disturbi psichiatrici come la schizofrenia e lo sviluppo di una disfunzione metabolica.


 Il movimento promuove un migliore funzionamento, dal punto di vista organico, e incide positivamente sulla qualità di vita, sullo stato di salute e sul benessere globale delle persone. Gli studi sottolineano che gli effetti benefici vengono potenziati dallo svolgimento di un’attività fisica costante, regolare e crescente in termini di intensità e durata. Altri dati evidence based dimostrano anche che l’attività fisica nei pazienti con diagnosi di spettro psichiatrico ha impatto positivo sia su stati depressivi o di deflessione dell’umore, sia sui livelli di stress, ansia, frustrazione e relazioni interpersonali. Si rende quindi necessario impostare programmi di prevenzione e cura attraverso un insieme di attività, azioni ed interventi attuati con il fine di promuovere e conservare lo stato di salute ed evitare l’insorgenza di malattie o ritardarne le complicanze, secondo la triade terapeutica “farmaco-dieta-esercizio fisico” prevista dalla letteratura scientifica nei casi di molte malattie croniche definite esercizio-sensibili.


L’indagine ha evidenziato un significativo miglioramento dei parametri antopometrici, valori ematochimici e del funzionamento globale e sociale del paziente, in linea con i risultati di molti studi presenti in letteratura. Le persone che hanno smesso di praticare l’attività fisica, come progettata, sono state accompagnate ad un’attività di fitwalking con attività fisica più moderata, con un taglio quasi esclusivamente socializzante e di contatto con la natura.


Roberto Brisichella, Mirella Dalia, Federica Favario, Anna Myszka, Marco Pastore. “Fitwalking, camminata che cura”. Promozione della salute attraverso l’attività fisica nell’ambito del servizio di salute mentale. L’infermiere, 2022;59:4, 8 - 13


Salute mentale, i dati 2020 sui pazienti e sui servizi di assistenza

Sono 728.338 le persone con problemi di salute mentale assistite dai servizi specialistici nel corso del 2020. I pazienti di sesso femminile sono il 53,6%.


La composizione per età riflette l’invecchiamento della popolazione generale, con un’ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (69,0%). In entrambi i sessi risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 anni mentre la più alta concentrazione si ha nelle classi 45-54 anni e 55-64 anni (46,8% in entrambi i sessi); le femmine presentano, rispetto ai maschi, una percentuale più elevata nella classe > 75 anni (6,7% nei maschi e 10,7% nelle femmine).


Nel 2020 i pazienti che sono entrati in contatto per la prima volta durante l’anno con i Dipartimenti di Salute Mentale sono 253.164, di cui il 91,8% ha avuto un contatto con i servizi per la prima volta nella vita.


Questi alcuni dati contenuti nel Rapporto sulla salute mentale 2020, rilevazione, istituita dal decreto del Ministro della salute 15 ottobre 2010, e che costituisce, a livello nazionale, la più ricca fonte di informazioni sugli interventi sanitari e socio-sanitari dell’assistenza alle persone adulte con problemi di salute mentale e alle loro famiglie. (Fonte Ministero della Salute)