Teatro e Salute
a cura di Claudio Tortone, Dors

Teatro e Salute, la scena della cura” (Ananke, 2011) di Alessandra Rossi Ghiglione è un libro di recente pubblicazione che ci parla di un sapere antico sull’uomo, raccoglie riflessioni di esperti, racconta di alcune interessanti esperienze e ricerche e fornisce un’aggiornata e stimolante bibliografia critica per ambiti tematici.

L’arte teatrale, riflettendo in modo nuovo su di sé, si rifonda e diviene un sapere con forti contenuti antropologici capace di offrire strumenti essenziali di comprensione dell’uomo. “Strada facendo – scrive l’autrice nell’introduzione – ho scoperto molte esperienze d’arte nei luoghi di cura e che ugualmente diffuso è il desiderio di sperimentare come il teatro o altre forme d’arte possano contribuire alla salute di cittadini, pazienti, operatori. Non tutte le esperienze hanno la stessa qualità. Fare teatro nel sociale chiede sempre un’altissima professionalità e il teatro trasforma profondamente solo se è arte. Ma ugualmente è stato importante conoscere tante situazioni, vedere quanto il teatro sia una proposta che rompe gli schemi e promuove innanzitutto un’idea diversa di salute personale e di comunità.
Quando si fa una grande esperienza – come è stato per me portare il teatro all’incontro con i luoghi di cura e coi suoi abitanti – bisogna darle forma. È un bene per se stessi innanzitutto e poi per gli altri, quelli che l’hanno condivisa e quelli che ne stanno facendo magari altrove altre o che potrebbero farle. Comunicare e condividere tra culture diverse, come sono quelle della scienza medica e dell’arte teatrale, è oggi essenziale a fare salute in modo innovativo e efficace.”
Il libro – corredato da un dvd contenente video di progetti – è pensato come uno strumento di conoscenza e riflessione che parla a tutti coloro che di arte, teatro e salute si occupano o che hanno desiderio di saperne di più. Parla dunque a persone con storie e professioni molto differenti: artisti e operatori sanitari, operatori teatrali e volontari, cittadini e animatori, arteterapeuti e docenti universitari, pazienti e responsabili della sanità.

Leggere questo libro apre a nuove dimensioni di pensiero, di possibilità, di curiosità, di ricerca, di creatività, di progettualità. Collega sentieri già aperti da tanti professionisti e ricercatori insieme ad altrettante persone, pazienti o cittadini, che hanno a cuore il benessere e la salute propria e delle comunità che appartengono. Ci ricorda che la medicina è scienza ed arte, così vale per la cura di sé e della propria comunità. Ci riporta alla dimensione umana e alla potenzialità guaritrice e curatrice.
L’autrice, insieme ad Alessandro Pontremoli, promuove ed anima il Master di Teatro Sociale e di Comunità dell’Università di Torino.

Vi ricordiamo inoltre la nostra precedente recensione su “I teatri di Igea, il teatro come strumento di promozione della salute: teorie, pratiche, cambiamenti” di Francesca Matricoti (Italian University Press, 2010) sui diversi approcci teatrali e sulle evidenze di efficacia nella prevenzione, nella promozione della salute e nella formazione.


TAG ARTICOLO