Cultura e Salute verso un nuovo welfare culturale
a cura di Claudio Tortone, Dors – Catterina Seia, Fondazione Medicina a Misura di Donna - Alessandra Rossi Ghiglione, CCW Cultural Welfare Center

Il Programma della Compagnia San Paolo

Il programma strategico pluriennale Cultura e Salute verso un nuovo welfare culturale, appena varato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, intende contribuire nel prossimo futuro al terzo Obiettivo di Sviluppo Sostenibile “Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età” dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

La Compagnia di San Paolo ha creato quindi un comitato scientifico multidisciplinare e sostiene un laboratorio di sperimentazione, ricerca e formazione che darà impulso alla creazione di un nuovo modello di welfare culturale. Il rapporto che intercorre tra partecipazione culturale, benessere psicologico e salute nell’attuale ventennio è stato oggetto di ricerca internazionale, che è stata sintetizzata in un recente report dell’OMS Europa (2019), di cui abbiamo curato la traduzione italiana. A testimonianza del fatto che è un rapporto innovativo e in pieno sviluppo, anche lo stesso termine welfare culturale non ha ancora trovato una definizione condivisa. Recentemente l’Atlante della Treccani ne ha proposto una formulazione argomentata e inclusiva. Essa mette in evidenza la forte relazione con le politiche, le strategie e gli interventi della Promozione della Salute: “l’espressione Welfare Culturale indica un nuovo modello integrato di promozione del benessere e della salute e degli individui e delle comunità, attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale”.  

 

Un Laboratorio per interpellare

Il laboratorio promosso dalla Compagnia San Paolo prende avvio con un progetto di ricerca che ha lo scopo di mappare e interpellare le realtà del territorio attive in questo campo nelle regioni italiane del nord-ovest: Piemonte, Valle D’Aosta e Liguria. Il progetto intende far emergere soggetti, progettualità, competenze, sensibilità e bisogni, ed è stato affidato alla Fondazione Medicina a Misura di Donna, ente con sede all’Ospedale S. Anna di Torino e impegnato da dieci anni nella ricerca-azione sul tema, e si avvale della collaborazione scientifica del CCW-Cultural Welfare Center e di Dors.  

Cuore della ricerca è un’indagine conoscitiva con una survey in autocompilazione prorogata al 25 settembre 2020 realizzata con Italia non profit, partner di progetto. Alla survey possono partecipare tipologie diverse di soggetti, istituzionali e non, che hanno sviluppato progettualità nei territori delle tre regioni (Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria): enti non profit, gruppi informali, istituzioni cognitive e di ricerca, enti pubblici (tra cui ASL, ASO, Istituti scolastici...), imprese e singoli individui che operano nei contesti sanitari, culturali, sociali, socio-assistenziali ed educativi. A titolo di esempio non esaustivo: artisti, collettivi, associazioni di promozione sociale (APS), organizzazioni di volontariato, enti del terzo settore, organizzazioni e istituzioni culturali, compagnie teatrali, associazioni con o senza qualifica di onlus. Sono soggetti che sviluppano i loro progetti in collaborazione con altri appartenenti ai diversi settori delle comunità locali e della società (sanità, scuola, sociale...). Possono essere segnalati i progetti più significativi realizzati in questi ultimi 10 anni.

Gli operatori delle ASL e delle ASO possono partecipare alla survey proponendo progetti realizzati direttamente da loro stessi o invitando a fare altrettanto gli operatori culturali, con cui hanno collaborato. I progetti possono essere stati sviluppati all’interno dei quattro setting di Guadagnare Salute (scuola, comunità, ambienti di lavoro, servizi sanitari) previsti dai Piani Regionali e Locali della Prevenzione o in altri programmi dello stesso, della formazione permanente (ECM), del Piano della Cronicità, di altri piani regionali e aziendali oppure possono essere progetti autonomi e/o finanziati con bandi. 

 

Le quattro aree tematiche della survey

  1. Cultura e prevenzione. Progettualità che favoriscono la partecipazione attiva dei cittadini, con o senza patologie, alle attività culturali finalizzate al benessere e alla prevenzione offerte dal territorio (progettualità riferite a differenti approcci artistici -vedi factsheet Dors- : arti performative; arti visive, design ed artigianato; letteratura; cultura; arti online, digitali e informatiche)
  2. Cultura, relazione di cura e medical humanities. Progetti culturali di intervento e di formazione che influiscono e migliorano la qualità della relazione di cura e il benessere biopsicosociale di pazienti, professionisti della cura e care-giver
  3. Cultura per l’umanizzazione dei luoghi della cura. Progettualità culturali (arti visive, architettura, design, musica, arti performative, linguaggi digitali, etc.) che operano per trasformare in modo temporaneo o permanente i luoghi fisici di cura nella direzione di una maggiore umanizzazione e di un impatto indiretto sul clima organizzativo e sulla cura
  4. Benessere e cura nei luoghi della Cultura. Progettualità di benessere e cura realizzate nei luoghi stessi e integrate nella programmazione delle organizzazioni culturali (musei, teatri, nuovi centri culturali, biblioteche, etc)

Al fondo di questo articolo trovate i link alla pagina di presentazione della survey e a quella del questionario on-line (ricordiamo che questo è riservato agli operatori e alle esperienze progettuali delle tre regioni individuate dalla ricerca: Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria). La scadenza per la compilazione è fissata per il 10 settembre.

Parallelamente alla survey il gruppo di ricerca condurrà un’analisi qualitativa con interviste a opinion leader e policymaker, attiverà un percorso di analisi desk, verranno organizzati focus group e webinar di confronto e formazione con esperti. L’indagine genererà entro l’autunno 2020 un rapporto finale.

I nostri territori sono all’avanguardia in Italia per una molteplicità di singole esperienze pionieristiche di grande interesse, tuttavia poco note e riconosciute, che incontrano difficoltà nell’avere continuità, sostenibilità e impatto di sistema. Quest’indagine ha lo scopo di tracciare lo stato dell’arte e il potenziale dell’esperienze, mettendo in evidenza i fattori abilitanti. L’intento è rafforzare i percorsi e fare un salto di scala, ponendo le basi per la creazione di una comunità multidisciplinare di operatori del mondo culturale, sanitario, educativo e socio-assistenziale. Insieme, potremo prepararci efficacemente al ciclo della prossima programmazione europea che guarda ai cross over, ovvero alle interazioni sistematiche e sistemiche tra Cultura e Salute indicate dall’Agenda Europa della Cultura 2030.

Pensiamo sia una grande opportunità far parte fin dall’inizio di un grande progetto strategico sulla connessione tra Cultura e Salute che rafforza i settori in gioco. Siamo certi di poter fare con Voi questo percorso e di poter contare su di Voi per la diffusione della survey ai soggetti che riterrete attraverso i Vostri contatti, collaborazioni e canali.

Insieme, potremo fare la differenza. 

 

Per partecipare alla survey

  • presentazione della ricerca
  • compilazione del questionario della survey (il questionario è riservato ad operatori ed esperienze realizzate in Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria nel periodo 2010-2020). La scadenza è fissata per il 25 settembre. 

 

Per approfondire

 

Per maggiori informazioni contattare claudio.tortone@dors.it

 


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