Buone pratiche cercasi: 3 programmi della Regione Lombardia hanno ottenuto il riconoscimento di Buona Pratica Trasferibile
a cura di Rita Longo e Paola Ragazzoni, Dors

Descrizione dei programmi

Le attività di promozione della salute in Lombardia sono dichiarate all’interno del Piano Regionale della Prevenzione (PRP). La scelta di intervenire in determinati ambiti con programmi/azioni specifiche dipende sia dalle priorità indicate nel Piano Nazionale della Prevenzione (PNP), sia da un’analisi dei bisogni effettuata a livello regionale che mette in luce quali sono i principali ambiti da presidiare nell’ambito degli Stili di vita, oltre che naturalmente da un’analisi della letteratura scientifica di settore - attraverso cui sono individuate azioni di comprovata efficacia, ritenute applicabili e sostenibili nel sistema lombardo.

In una prospettiva di equità dell’offerta a tutti i cittadini lombardi, a prescindere dal luogo di residenza, Regione Lombardia ha ritenuto opportuno diffondere alcune azioni chiave (i cosiddetti programmi “predefiniti”) su tutto il territorio, declinate secondo le necessità del contesto locale a cura delle 8 ATS di riferimento. Ogni Programma si inserisce in una strategia programmatoria più ampia che Regione Lombardia ha iniziato oltre una decina di anni fa, per migliorare la qualità dell’offerta degli interventi di promozione della salute.

I programmi regionali attivati da Regione Lombardia sono:

Regione Lombardia orienta la realizzazione di tali azioni attraverso la diffusione di documenti di indirizzo e linee guida che forniscono indicazioni di massima sui criteri da rispettare per garantirne la qualità ma lascia discrezionalità a ogni ATS di realizzarle in base alle caratteristiche del proprio territorio e alle risorse disponibili: perciò l’applicazione locale può variare lievemente in merito ai processi di attivazione della comunità, individuazione degli stakeholder ecc. ma il rispetto degli elementi core garantisce “la fedeltà” alla matrice originale in termini di efficacia e sostenibilità. Regione Lombardia esercita un controllo sull’effettiva implementazione di tali azioni e sul loro impatto sulla popolazione target attraverso strumenti utilizzati per assicurare l’implementazione, quali ad esempio la coincidenza/sovrapposizione con la definizione degli obiettivi dei Direttori Generali (che indicano quali azioni sono ritenute prioritarie in ogni annualità).

 

 

I principali punti di forza

A livello Regionale vanno riconosciuti l’impegno e la capacità nel delineare progetti regionali con ossatura e presupposti comuni che poi vengono declinati a livello locale secondo le esigenze e le peculiarità del contesto.

A livello locale vanno riconosciute la capacità di leggere le specificità del contesto e di adattare le azioni proposte alle caratteristiche locali e all’utilizzo delle risorse di ogni territorio.

 

Nello specifico, i punti di forza dei singoli programmi di Regione Lombardia sono:

  1. A) programma “Scuole che Promuovono Salute – Rete SPS/SHE”:
  • attenzione all’equità, di cui viene argomentata l’applicazione
  • focus sull’empowerment attraverso un processo di attivazione delle competenze della scuola, in collaborazione con l’ATS che svolge un ruolo di accompagnamento e orientamento metodologico e organizzativo
  • il fattivo coinvolgimento dei destinatari intermedi, assicurato a livello di singola scuola tramite collegio docenti e consiglio di istituto, nonché garantito dall’elaborazione del profilo di salute in cui, dopo aver analizzato contesto e performances, viene stilato un piano di miglioramento
  • la rappresentatività dei “livelli superiori” attraverso la nomina delle scuole capofila che avviene per elezione in assemblea
  • la creazione/mantenimento di alleanze con i diversi Attori della comunità locale
  • la completezza in termini di intervento multilivello, compreso il collegamento con il setting comunitario
  • la sostenibilità del programma, favorita dalla "assunzione di titolarità" da parte delle Scuole (il processo di promozione della salute, sviluppato nel corso degli anni dagli istituti scolastici, viene considerato un elemento "strutturale" della policy dell’istituto scolastico e declinato operativamente ai vari livelli)
  1. B) programma regionale PEDIBUS:
  • le attività sono coerenti e ben dosate tra i diversi livelli di intervento
  • il setting scuola si intreccia operativamente con quello della comunità locale
  • ricca e completa la documentazione sulle diverse linee di attività
  • ben sviluppata e appropriata la campagna di comunicazione
  1. C) Programma Gruppi di cammino – Coordinamento regionale:
  • l’integrazione con programmi più ampi
  • il coinvolgimento di tutte le realtà locali
  • l’attenzione all’equità e alla sostenibilità
  • il riferimento a prove di efficacia
  • descrizione chiara e dettagliata del programma sia a livello regionale (organizzativo) che a livello locale (integrato da obiettivi ambientali e di empowerment individuale); descrizione utilissima per un programma di tal tipo in cui gli aspetti prettamente operativi sono poi contestualizzati a livello dei singoli territori

 

Le riflessioni dei responsabili dei programmi

La progettazione di interventi di tale portata e livello ha comportato alcune sfide, così sintetizzate dal responsabile dei programmi, dott. Corrado Celata:

Superare l’approccio informativo/comunicativo monodirezionale e favorire cambiamenti strutturali-organizzativi e culturali interni ai diversi setting, su una scala regionale, nel rispetto del rigore metodologico e processuale ha rappresentato una sfida impegnativa e avvincente che ha richiesto tempi lunghi e tanta energia. Tempo e fatica sono stati spesi per costruire una “infrastruttura preventiva regionale” in grado di garantire il rispetto degli elementi core dei programmi permettendo la contestualizzazione delle pratiche in base alle caratteristiche e alle risorse locali. Un continuo equilibrio tra fedeltà e flessibilità che è più facile da dire che da fare. Ciò ha richiesto uno sforzo di coordinamento tra le parti in gioco, l’utilizzo di strumenti di monitoraggio e supporto tecnico, una formazione continua a cascata, rivolta agli operatori ATS (e da loro ai diversi stakeholder) per accompagnare le Comunità locali nel processo di pianificazione e attuazione delle diverse azioni e facendo in modo che si riconoscessero parte di un programma regionale. Ci vogliono costanza e un impegno continuo per assicurare la qualità del dato, l’omogeneità degli strumenti, il rispetto dei tempi e per condividere con tutti gli attori coinvolti la visione che considera i dati non un mero debito informativo ma uno strumento utile a migliorare ciò che si realizza e si programma a tutti i livelli.

Inoltre, la riflessione di responsabile di progetto ed équipe di lavoro sull’esperienza nel complesso ha insegnato che la semplice individuazione di un modello di intervento basato su evidenze è condizione necessaria ma non sufficiente per favorire un cambiamento organizzativo che abbia effettive ricadute in termini di miglioramento dello stato di salute della popolazione:

Operare in una Regione con oltre 10 milioni di abitanti richiede l’individuazione e la messa in atto (in un processo “di sistema” ciclico, governato e promosso dalla struttura regionale con coerenza e sguardo di medio-lungo periodo) di percorsi di formazione-aggiornamento-intervento-monitoraggio e valutazione in progress, aggiornamento e così via…. degli operatori, dei loro dirigenti, delle direzioni strategiche del SSR e in generale dei decisori ai vari livelli e nei vari settori delle politiche interessate.

Ciò rinforza la qualità degli interventi, la loro sostenibilità e la ricaduta sulla popolazione, con un’attenzione specifica all’equità, condizione indispensabile che garantisce a ogni cittadino lombardo di usufruire delle stesse opportunità. L’attenzione agli elementi chiave del programma (modello, obiettivi, metodologia, strumenti) è stata affiancata dalla “cura” per la lettura/analisi del contesto, azioni di governance intersettoriale, costruzione di alleanze e partnership con stakeholder, advocacy, strategie di marketing sociale e comunicazione mirata.


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