Buona Pratica Cercasi: il progetto Sportello TiAscolto! ha ottenuto il riconoscimento di qualitàa cura di Rita Longo, DorsPubblicato il 19 Novembre 2021Aggiornato il 20 Dicembre 2021Buone praticheI punti di forza del progettoRiflessioni dei progettistiDocumentazione del progettoI punti di forza del progettoLo Sportello sostenibile di ascolto psicologico, counseling e psicoterapia TiAscolto!, dell’omonima a.p.s. - associazione di promozione sociale di Torino - si inserisce all’interno di una cornice di senso etico e professionale che considera la salute mentale come un diritto di tutti/tutte.Il progetto, che ha ottenuto il riconoscimento di Buona Pratica Trasferibile, si configura come “un sistema integrato di azioni, pratiche e processi” che vuole garantire maggiori accessibilità, appropriatezza ed efficacia delle risposte del territorio alle sofferenze psichiche, esercitando pertanto un’azione politica di contrasto delle disuguaglianze socioeconomiche. Si configura perciò, sin dalla sua nascita, nel 2014, come uno strumento che: promuove lo sviluppo di competenze di empowerment e autonomia a livello individuale per la gestione delle situazioni di sofferenza psicologica e contestualmente previene l’instaurarsi di situazioni di cronicità/criticità elevata, attraverso interventi individualizzati di counseling e supporto psicologico e psicoterapeutico, con particolare attenzione alle categorie economicamente, socialmente, culturalmente svantaggiate rinforza il “capitale sociale” e favorisce il senso di appartenenza comunitaria “responsabile” e “attiva” attraverso iniziative pubbliche extra sportello (es. incontri divulgativi e formativi) affianca le realtà socio sanitarie del pubblico presenti sul territorio, in una logica di “rete” e di “servizio”, orientando il cittadino rispetto alle risorse disponibili localmente Lo Sportello è nato “dal basso”, sulla spinta del bisogno intercettato dal gruppo dei progettisti, i quali hanno dotato il progetto di solide fondamenta concettuali traendo spunto da documenti ufficiali di fonti internazionali (ad esempio: Social determinants of mental health, World Health Organization 2014) e italiane (report della Società Italiana di Epidemiologia, ecc) accreditate. Inoltre, nel tempo, il gruppo di progettisti ha saputo: - dotarsi di metodi e criteri di gestione/coordinamento/organizzazione delle attività che risultano ben presidiati e “ragionati” - impegnarsi nella ricerca di una sistematizzazione valutativa - esportare l’esperienza in altri territori attraverso l’apertura di Sportelli a Bologna, Bolzano, Milano, Lecce, in collaborazione con le realtà locali. Recentemente lo Sportello ha ampliato il raggio di azione attraverso iniziative di advocacy quale, ad esempio, la partecipazione alla campagna “Torino per la salute mentale e l’equità”, attraverso la stesura e diffusione di un documento di indirizzo sottoposto alle forze politiche candidate alle elezioni amministrative di Torino 2021, contenente una serie di proposte e azioni volte a introdurre la salute mentale all’interno dell’agenda dei decisori, in una più ampia cornice di giustizia sociale. Riflessioni dei progettistiI progettisti raccontano che nell’ideazione e soprattutto durante la realizzazione del progetto hanno imparato che: ...è effettivamente possibile occuparsi e fare salute mentale anche al di fuori dello spazio clinico, rendendo la cura un fatto collettivo e politico in un contesto caratterizzato da forti disuguaglianze che ostacolano sia i prerequisiti per la salute mentale, sia l'accesso ai sistemi di cura, pubblici e privati. Attraverso lo Sportello, dunque, è stato possibile concretamente declinare la professione di sostegno/cura attraverso modelli ed interventi caratterizzati da sostenibilità, accessibilità, replicabilità, con un raggio di azione che incrocia setting clinico e comunitario. Per quanto riguarda la partecipazione al percorso di valutazione dello Sportello come Buona Pratica Trasferibile, i progettisti hanno rilevato il valore della griglia come strumento di orientamento che: …ha evidenziato come ci possa essere utile, se non necessario, migliorare la definizione di ciò su cui vogliamo effettivamente agire in termini di obiettivi e l'individuazione di un sistema di misurazione per valutare l’impatto che effettivamente riusciamo a perseguire con le nostre azioni. Un’ulteriore conseguenza della sistematizzazione “imposta” dalla griglia/procedura, evidenziato dai progettisti, riguarda la necessità di approfondire ed esplicitare i riferimenti teorici – spesso presenti in forma implicita all’interno dei documenti progettuali – al fine di: …dare maggiori fondamenta… e … valorizzare e rendere più efficace il lavoro, la sua diffusione, impatto e trasferibilità. In questi ultimi due anni lo Sportello ha dovuto ovviamente confrontarsi con l'avvento della pandemia di covid-19, che ha aggravato situazioni di disagio già presenti: la maggior richiesta di supporto psicologico da parte della popolazione e le minori possibilità economiche per accedervi hanno prodotto una ri-organizzazione e ricerca di metodi ad hoc quali ad esempio: - la creazione di una “rete di accoglienza diffusa” (a supporto delle risorse interne) - la proposta di tariffe negoziabili e rinegoziabili/ridistribuzione - erogazione on line di molte attività durante i periodi di lockdown. Documentazione del progettoLa documentazione completa del progetto Sportello TiAscolto! è disponibile nella banca dati Pro.Sa. La griglia di valutazione con i relativi commenti è disponibile qui. Foto articolo di Tim Mossholder da Unsplash.comTAG ARTICOLOBENESSERE PSICOFISICO; DISUGUAGLIANZE; EMPOWERMENT; Inclusione; POLITICHE PER LA SALUTE;