La salute degli adolescenti è (anche) sui sociala cura di E. Tosco, DorsPubblicato il 21 Luglio 2015Aggiornato il 02 Marzo 2016Sintesi di studi/review I SOCIAL MEDIA OFFRONO INTERESSANTI OPPORTUNITA' PER GLI OPERATORI DELLA SALUTE CHE SI OCCUPANO DI ADOLESCENTI E GIOVANI. IN MODO PARTICOLARE RISULTANO CANALI E STRUMENTI EFFICACI PER OSSERVARE GLI STILI DI VITA E I COMPORTAMENTI A RISCHIO DEI GIOVANI; INFORMARE E COMUNICARE SU TEMI DI SALUTE; COINVOLGERE ATTIVAMENTE GLI ADOLESCENTI E I GIOVANI IN DISCUSSIONI INERENTI GLI STILI DI VITA E LA PROMOZIONE DELLA SALUTE; RECLUTARE CAMPIONI DI DESTINATARI PER STUDI SCIENTIFICI E RICERCHE. Gli autori Lael M Yonker (1,2), Shivi Zan (2,3), Christina V Scirica (1,2), Kamal Jethwani (2,3), T Bernard Kinane (1,2) (1) Massachusetts General Hospital, Department of Pediatrics, Boston, MA, United States (2) Harvard Medical School, Boston, MA, United States (3) Partners Healthcare, Center for Connected Health, Boston, MA, United States La sintesi è tratta dalla revisione sistematica: Yonker LM1, Zan S, Scirica CV, Jethwani K, Kinane TB "Friending" teens: systematic review of social media in adolescent and young adult health care, J Med Internet Res. 2015 Jan 5;17(1):e4. doi: /jmir.3692. L’accesso all’articolo è libero e gratuito. Qual è l’argomento dello studio Gli adolescenti e i giovani sono forti utilizzatori degli strumenti web 2.0, in modo particolare il 95% di essi è presente giornalmente sui social media quali Facebook, Youtube, ecc. Su queste piattaforme i giovani comunicano, si scambiano pareri e esperienze che spesso hanno a che fare anche con le loro abitudini e attitudini in materia di salute. Per questa ragione gli operatori della promozione della salute non devono lasciarsi sfuggire le opportunità che questi canali e strumenti offrono in termini di comunicazione e coinvolgimento dei giovani, in merito alla prevenzione dei comportamenti a rischio e alla promozione di stili di vita sani. Nonostante gli studi sull'efficacia dell'utilizzo dei social media per raggiungere obiettivi di salute pubblica siano ad oggi poco numerosi e con impianti metodologici ancora un po' deboli, risultano evidenti alcune caratteristiche che rendono questi strumenti efficaci per gli operatori di salute pubblica nel coinvolgere i giovani su temi inerenti la loro salute. Quali sono i risultati dello studio La ricerca fa emergere quattro modalità principali di utilizzo dei social media per interagire con gli adolescenti e i giovani su temi relativi alla promozione della salute e alla prevenzione di comportamenti a rischio che hanno dimostrato un certo grado di efficacia. 1) Osservare e monitorare i comportamenti I social media sono un valido strumento di osservazione delle vite e dei comportamenti degli adolescenti e dei giovani. La maggioranza degli studi presi in considerazione in questa revisione riguardavano il monitoraggio circa le condotte dei giovani rispetto a: sesso, alcol, fumo e droghe, salute mentale, sicurezza online. Gli operatori della salute hanno la possibilità di rintracciare i comportamenti a rischio dei giovani e di strutturare degli interventi on line per informarli in modo adeguato e coinvolgerli in iniziative di prevenzione e promozione della salute. Sui social media è frequente la cosiddetta "normalizzazione" di alcuni comportamenti a rischio: fumo, condotte sessuali, problemi alimentari fino alla comunicazione di intenti suicidari, sono temi spesso presenti nei contenuti divulgati dai ragazzi. 2) Informare Numerosi studi hanno utilizzato le piattaforme social come canali per informare i giovani, evidenziandone l'efficacia in termini educativi e di aumento della consapevolezza rispetto ad alcune scelte riguardanti la propria salute. I temi più ricorrenti negli interventi di questo tipo sono: la gestione corretta di alcune patologie come il diabete, la donazione degli organi, le malattie sessualmente trasmesse. 3) Coinvolgere gli adolescenti e i giovani I social media offrono un'opportunità di coinvolgimento dei giovani che con i mezzi tradizionali è impensabile. Gli operatori hanno la possibilità di instaurare dialoghi in tempo reale con i destinatari degli interventi; possono gestire delle comunità on line su un determinato tema di salute e sollecitare dibattiti e scambi di opinione. Per far sì che questa modalità di utilizzo sia efficace è però necessario che la presenza degli operatori sui social media sia mantenuta costante e attiva. 4) Reclutare gli adolescenti e i giovani per studi e ricerche Diversi studi hanno reclutato i partecipanti direttamente dalle piattaforme social che hanno dimostrato essere un efficiente canale di "ingaggio" dei giovani a scopi di ricerca. In modo particolare i social media consentono di raggiungere e contattare i cosiddetti "target difficili" quali ad esempio gli individui con comportamenti ad alto rischio o i soggetti che vivono in piccole comunità rurali. Raccomandazioni per i decisori e questioni aperte e indicazioni per le ricerche future I social media hanno un grosso potenziale per diventare nei prossimi anni fonti affidabili di informazioni per la salute. Mentre le agenzie di pubblicità e le aziende commerciali hanno da subito intuito l'importanza strategica di essere presenti su queste piattaforme, la comunità scientifica e il mondo della salute pubblica si è mosso molto a rilento e ancora non è preparato sufficientemente ad abbracciare in tutte le sue potenzialità l'universo web 2.0. Comprendere in che modo gli individui interagiscono su questi canali e cercano informazioni può essere un valido aiuto per i professionisti della salute ai fini di coinvolgere cittadini e pazienti rispetto alle scelte di salute in un modo efficace e strategico. L'ubiquità, caratteristica fondamentale di questi canali e strumenti può essere un valido aiuto per raggiungere in modo efficiente i destinatari, soprattutto quelli più difficili. Per esempio dare comunicazione di appuntamenti medici, chiedere ai pazienti/cittadini il loro parere in merito ad un servizio, stimolare la condivisione di esperienze attraverso i social media sono azioni che migliorano la comunicazione operatori della salute e cittadini e contribuiscono all'empowerment degli individui circa la gestione della propria salute. L'avvento dei dispositivi mobili poi consente di progettare interventi "real time", locali, e con un approccio al destinatario "su misura". Gli operatori della salute dovrebbero investire tempo nella formazione all'utilizzo delle nuove tecnologie per comunicare in un modo snello, coinvolgente e gradito dai destinatari. E' necessario investire ancora nello studio e nell'espolarazione delle modalità di utilizzo dei social media da parte della popolazione, specie quella giovanile, in modo da elaborare interventi di promozione della salute che realmente abbiano un impatto positivo sui destinatari. Come è stato realizzato lo studio Lo studio ha utiliizzato un approccio sistematico di ricerca di letteratura sulle banche dati PUBMED/MEDLINE con pubblicazione dal mese di gennaio 2002 al mese di ottobre 2013, selezionando articoli che avessero le seguenti caratteristiche: 1) Ricerche originali; 2) Pubblicazione in riviste peer reviewed; 3) Indicazione chiara di utilizzo di un social media; 4) Indirizzati a una popolazione target dagli 11 ai 25 anni di età; 5) pubblicati in Inglese. Dei 288 articoli selezionati, sono stati inclusi nella ricerca sistematica 87 studi di cui l'86% di impianto osservazionale e il 14% di intervento. I social media considerati sono stati: Myspace (6); Facebook (31, Youtube (2), mix di social media (37), piattaforme on line specifiche (11). Per approfondire Moorhead et al., A new dimension of health care: systematic review of the uses, benefits, and limitations of social media for health communication, J Med Internet Res, 2013 Laranjio et al., The influence of social networking sites on health behavior change: a systematic review and meta-analysis, Journal of American Medical Informatics Association, 2014 Van der Velden M., El Emam K., "Not all my friends need to know": a qualitative study of teenage patients, privacy, and social media, J Am Med Inform Assoc, 2013 E. Tosco, Come coinvolgo il pubblico sui social media?, Dors, 2014 E. Tosco, Pregi e difetti del Web 2.0: cosa ne pensano i professionisti della salute?, Dors, 2014 E. Tosco, E. Barbera,Social media e promozione della salute: perché utilizzarli, in che modo e come valutarne l’impatto, 2013 TAG ARTICOLOADOLESCENTI; COMUNICAZIONE; SOCIAL MEDIA; WEB 2.0;