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» Pubblicato da : ISS - Istituto superiore di Sanità

Teatro di comunità. Nuove forme di partecipazione civile e politica
 

Il legame tra teatro e comunità sembra scontato, visto che fin dalle sue origini questa pratica performativa si è configurata come un'arte a disposizione della collettività, che offre occasioni di divertimento, di espressione di opinioni sulla realtà e di diagnosi sui sistemi sociali.
Entro questa prospettiva, il saggio affronta la questione dei mutati rapporti tra teatro e comunità, facendo specifico riferimento alle pratiche del cosiddetto "teatro di comunità" contemporaneo per tracciare un quadro di sintesi delle forme più diffuse nel contesto italiano attuale.

 


Contenuto in: Rapporti Istisan 20/21, 2020, pag. 86

 


Ministero della Salute: nuovo Tavolo di lavoro sulla salute mentale

Con il decreto del 26 gennaio 2021 è stato istituito il nuovo “Tavolo di lavoro tecnico sulla salute mentale” presso la Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute.


Il Tavolo ha i seguenti compiti:



  • predisporre linee guida, linee di indirizzo e documenti scientifici, compresi gli accordi sanciti in sede di Conferenza Stato-regioni e Conferenza unificata, e di verificare l’appropriatezza e la qualità dei percorsi di trattamento e riabilitazione erogati per i disturbi mentali

  • individuare e affrontare, alla luce dei dati del Sistema informativo salute mentale, l’esistenza di eventuali criticità nei servizi territoriali ed elaborare proposte per il loro superamento

  • proporre azioni operative e normative per favorire l’attuazione dei più appropriati modelli di intervento per la diagnosi, la cura e la riabilitazione psicosociale dei portatori di disagio psichico, finalizzati alla riduzione dei trattamenti sanitari obbligatori (Tso) e volontari, la contenzione meccanica e quella farmacologica.


Il Tavolo di lavoro ha una durata di tre anni ed è composto da persone che rappresentano istituzioni, realtà organizzate, società scientifiche e portatrici di interesse del mondo della salute mentale. 


(Fonte: CCM)


Infortuni lavorativi da aggressioni nel personale sanitario

Per violenze sul luogo di lavoro si intendono gli eventi in cui i lavoratori sono minacciati, aggrediti o abusati in situazioni correlate al lavoro, e che comportano un rischio per la loro sicurezza, benessere o salute. Il settore dei servizi sanitari e sociali risulta tra quelli a maggior rischio. Nei setting sanitari, la violenza verso operatori è compiuta prevalentemente da pazienti o loro familiari (violenza di tipo II). I fattori di rischio sono classificabili in: organizzativi, caratteristiche dell’operatore (capacità comunicativa, esperienza) e caratteristiche di paziente e familiari (livello socioeconomico, storie pregresse di violenza). La reale dimensione del problema non è ben conosciuta, poiché molti episodi di violenza, soprattutto verbale e psicologica, ma anche fisica, non vengono denunciati dagli operatori.


Si è utilizzata la fonte INAIL degli infortuni sul lavoro denunciati e riconosciuti per provare a costruire degli indicatori di occorrenza e di impatto sulla salute.


 Attraverso un disegno di studio di tipo descrittivo e retrospettivo, si sono analizzati i dati del flusso corrente INAIL.


 Nell’interpretazione delle frequenze, va sempre tenuto conto dell’alto grado di sottonotifica di questi eventi, stimata in circa il 70%, sia tra i medici che tra gli infermieri (4). Le vittime temono conseguenze professionali negative, come essere considerate incapaci di adattarsi alle situazioni o di stabilire buone relazioni con il paziente (3). Sebbene tale sottonotifica riguardi verosimilmente episodi con danni lievi, è indicatore delle difficoltà organizzative a far emergere tali episodi e rappresenta una zona d’ombra conoscitiva determinante problemi di burnout oggi ancora non quantificabili.


 L’occorrenza del problema rappresenta un indicatore del rapporto di fiducia tra operatori sanitari e pazienti, oltre che un termometro sensibile dei fattori di rischio psicosociali e del burnout a cui la riorganizzazione dei servizi ha sottoposto negli ultimi anni medici e infermieri. Una percentuale minore di violenze su operatori sanitari, ma comunque allarmante, è compiuta da altri operatori.


 I dati epidemiologici sottolineano la necessità di intervenire sui fattori organizzativi, nonché di garantire il necessario supporto alle vittime da parte delle direzioni aziendali, spesso carente e concausa dell’alto livello di sottonotifica. Alla luce dell’evoluzione dell’offerta assistenziale verso il territorio, una particolare attenzione va rivolta ai setting extraospedalieri e agli operatori dedicati.










Mamo C, Penasso M, Quarta D. Infortuni lavorativi da aggressioni nel personale sanitario: dimensioni e trend del problema. Boll Epidemiol Naz 2020;1(2):15-21.





 





 


 


 


COVID-19 e salute mentale perinatale

L’Istituto Superiore di Sanità organizza e coordina lo studio “COVID-19 e salute mentale perinatale: impatto del COVID-19 sul vissuto e lo stato emotivo in epoca perinatale delle donne in contatto con i Consultori Familiari (CF)". Lo studio ha come obiettivo di raccogliere informazioni sull’impatto della pandemia sulla salute mentale delle donne in gravidanza o con un bimbo/a fino ai sei mesi di età, dar voce alla loro esperienza nei servizi del percorso nascita e ai loro bisogni di assistenza. Avviato nel mese di ottobre, lo studio mira a coinvolgere le utenti dei CF di 9 Aziende sanitarie collocate in 8 Regioni italiane. 


Le partecipanti compilano online la versione italiana del questionario Coronavirus Perinatal Experiences Impact Survey (COPE-IS) messo a punto negli USA nel marzo 2020 da un gruppo di esperti e adattato al contesto europeo.