L’ufficio OMS europeo ha pubblicato il report sulle condizioni di salute della popolazione che fa il punto sui progressi relativi alla salute e al benessere dei cittadini dei vari Paesi membri e segnala raccomandazioni anche riguardo alle potenzialità di nuovi flussi di dati di salute (big-data) per la ricerca di nuove evidenze.
Il 07 settembre 2015 si è svolto a Torino il Convegno Europeo dal titolo “Cibo, sport e crescita fisico–affettiva nei giovani”, organizzato dall’ANPE (Associazione Nazionale dei Pedagogisti Italiani). Il sottotitolo del convegno recita “Buone prassi pedagogiche per educare a sani stili di vita” e proprio divulgare queste prassi applicate ai soggetti in età evolutiva è stato lo scopo principale del convegno.
Il concetto di salute non comprende solo gli aspetti strettamente medico sanitari ma include anche i fattori sociali e ambientali. Questo policy brief vuole sensibilizzare e incoraggiare i decisori locali affinché mettano in atto azioni mirate per combattere le disuguaglianze di salute agendo sui determinanti sociali.
Educare i giovani a muoversi nel traffico in modo sicuro e responsabile è molto più complicato che educare a svolgere un'azione ben definita e determinata o acquisire una competenza specifica. Per educare alla mobilità sostenibile è necessario adottare un approccio olistico e trasversale non solo alle singole discipline, ma anche alle competenze delle diverse istituzioni coinvolte a vario titolo. Il libro Educare alla mobilità & ... raccoglie numerosi contributi di riflessione e tante esperienze sul tema.
Gli incidenti non intenzionali sono prevedibili e prevenibili. Politiche e interventi di contrasto agli incidenti per essere orientati all'equità devono avere lo stesso impatto (se non addirittura un impatto maggiore) sui gruppi più vulnerabili della popolazione. Così si potranno contrastare efficacemente le disuguaglianze di salute e verrà colmato il forte divario ancora esistente tra poveri e ricchi.
E� stato pubblicato il Piano d�azione europeo 2013-2020 sulla salute mentale. Sono proposti obiettivi e azioni efficaci per promuovere la salute mentale e il benessere psicofisico, migliorando la qualit� della vita individuale e collettiva nei Paesi dell'Unione Europea.
Il programma definitivo del convegno che si terrà il 12 e 13 novembre 2015, è disponibile sul sito del progetto www.cohealth.it. Il Convegno conclude il progetto di ricerca “Co-Health: Arte, Benessere e Cura – La formazione alle competenze comunicative e relazionali attraverso il teatro” destinato agli operatori sanitari.Prorogate le iscrizioni alla 1^ giornata fino al 30 settembre 2015.
Tra obesità e basso status socio-economico la relazione è forte, in particolare per le donne. Per ridurre le disuguaglianze nei casi di sovrappeso e obesità, occorrono politiche e programmi che considerino la posizione sociale, l’esposizione differente ai determinanti che proteggono (o danneggiano) la salute, la vulnerabilità psicosociale e biologica nonché le caratteristiche degli individui.
Ecco il secondo articolo della serie che raccoglie il punto di vista di giovani professionisti, talvolta ancora in formazione, per ascoltare le loro opinioni ed esperienze nella lettura di Salute 2020 e per condividere le loro riflessioni e prospettive. Health 2020 è da poco tempo disponibile in lingua italiana e rappresenta il documento di advocacy e orientamento delle politiche sanitarie e di tutte le altre, che possono avere influenza sui determinanti di benessere e salute e sulle disuguaglianze, tanto che ormai si parla di “salute in tutte le politiche”.
a cura dell'Unione Europea (Bruxelles, 20.7.2010 COM(2010) 389 definitivo)Nonostante il successo dei precedenti programmi dell’UE, le strade europee non sono ancora completamente sicure: solo nel 2009, gli incidenti stradali hanno causato 35 000 morti e oltre 1,7 milioni di feriti.Il problema della sicurezza stradale interessa tutti i paesi dell’Unione e l’UE può aiutare i governi a collaborare e a scambiare dati.L’obiettivo dei nuovi orientamenti per la sicurezza stradale è dimezzare il numero dei decessi entro il 2020, puntando a rafforzare la sicurezza a livello di utenti, vetture e infrastrutture attraverso una combinazione di misure: cooperazione, condivisione delle migliori pratiche, ricerca e studi, campagne di sensibilizzazione e, ove opportuno, misure normative.
Programma di azione europea per la sicurezza stradale: dimezzare il numero di vittime della strada nell’Unione europea entro il 2010. Il Programma di azione della Comunità Europea per la sicurezza stradale mira a:incoraggiare gli utenti ad un migliore comportamento, in particolare tramite una migliore osservanza della legislazione vigente, la formazione iniziale e continua dei conducenti privati e professionali e mediante la prosecuzione degli sforzi per lottare contro le pratiche pericolose;rendere i veicoli più sicuri,migliorare le infrastrutture stradali, in particolare tramite l’individuazione e la diffusione a livello locale delle migliori pratiche e l’eliminazione dei punti pericolosi.
Sezione dell'OMS Europa dedicata al tema trasporti e salute: tra le voci incluse news, politiche, statistiche, eventi, pubblicazioni.
Il Portale dell'Unione Europea ha, sotto la voce Trasporti, una sezione specifica relativa all’argomento sicurezza stradale. Sono previste modalità di accesso per differenti categorie: users (utenti fra cui bambini, ciclisti, motociclisti, pedoni), topics (temi fra cui comportamenti a rischio, infrastrutture, patente di guida), going abroad (legislazione sul traffico in vigore nei vari paesi dell'Unione Europea), specialists (sezione solo per "addetti ai lavori" che include politiche in vigore nell'Unione Europea, progetti, statistiche, ecc).
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