Il progetto dell’Asl Torino 4 - Dalle parole alle azioni. La comunicazione a sostegno dell’attività fisica – ha ottenuto il riconoscimento di buona pratica. Punti di forza del progetto sono: la collaborazione intersettoriale, le alleanze, il coinvolgimento e la partecipazione della comunità.
Sono disponibili tutti i materiali cartacei, fotografici e video distribuiti e raccolti durante il "Forum Teatro Salute e Benessere", in modo che possa parlare anche a chi non ha avuto la possibilità di parteciparvi.
Tra gli interventi per moderare il traffico in aree urbane, la progettazione di zone 30 è una misura efficace considerata promettente, per ridurre il numero di incidenti, di feriti e di decessi tra gli utenti della strada. Una revisione sistematica di revisioni sistematiche valuta l'impatto dell'intervento sulla salute e sulle disuguaglianze di salute.
Il 17 novembre presso l’Aula Magna del rettorato si è tenuto il Convegno promosso congiuntamente da Regione Piemonte e USR-Piemonte: "Scuole in salute per il successo formativo. La rete regionale si allarga e si apre all'Europa". Mettiamo a vostra disposizione tutti i materiali presentati in formato digitale.
Da oggi gli enti pubblici e privati possono implementare Matline inserendo i dati di esposizione a sostanze cancerogene rilevate nel corso di studi, campagne di monitoraggio e attività di sorveglianza sanitaria in azienda. La finalità è quella di poter usufruire di uno strumento informativo con dati aggiornati e validati sul campo.
Luogo: PiemonteData: febbraio 2008Comparto produttivo: tessile Esito: un lavoratore è deceduto schiacciato tra un carro semovente automatico AGV e una trave in cemento armato della volta del capannone industrialeDove è avvenuto: all’interno di un impianto di magazzinaggio e smistamento pezze di un azienda tessileCosa si stava facendo: l’infortunato stava svolgendo alcune operazioni di manutenzione all’interno del magazzinoDescrizione infortunio: l’infortunato è salito su un carro semovente AGV che, avendo ricevuto un ordine si è messo in moto ed è passato in un punto del magazzino in cui vi era una trave ribassata. L’infortunato non l’ha vista perché era girato di spalle ed è rimasto schiacciato tra la trave e il carro semovente su cui era salito.Come prevenire: se si fossero rispettate pienamente le misure di prevenzione progettate dal costruttore, l’impianto sarebbe stato sicuro per i lavoratori. La valutazione del rischio da parte dell’azienda che installa un impianto nel proprio stabilimento, deve prendere in considerazione i rischi sia dei propri dipendenti sia di chi si occupa della manutenzione.
Data di pubblicazione: marzo 2013
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Il documento è il frutto del lavoro di un gruppo di professionisti della sanità che, nell’ambito del Piano locale della prevenzione dell’ASL Torino 1, si occupa dal 2011 del tema della promozione della salute mentale in un’ottica salutogenica e di resilienza, cioè con attenzione alle risorse e competenze delle persone in situazioni di crisi.
‘Giovani = strade sicure’, dell’Asl di Alessandria, è tra i primi progetti ad aver ottenuto il riconoscimento di ‘buona pratica’, completando tutti il percorso che vi descriviamo qui di seguito.
Luogo: PiemonteData: primavera 2006Comparto produttivo: trasportiEsito: infortunio con esito mortaleDove è avvenuto: sulla linea ferroviaria Torino - BardonecchiaCosa si stava facendo: il lavoratore doveva trasferire un convoglio ferroviario manovrando una motrice con annessi carri ferroviari (treno materiali).Descrizione infortunio: il malfunzionamento dell’impianto frenante impedisce l’arresto del convoglio che prende velocità lungola discesa. Il lavoratore si getta dalla motrice in corsa e muore nell’impatto col terreno.Come prevenire: la prevenzione passa attraverso dei percorsi logici, tra cui la corretta applicazione delle procedure operative pianificate e concordate e per mezzo di una corretta manutenzione di mezzi attrezzature ed impianti effettuata da personale qualificato ed idoneamente formato ed addestrato. Occorre quindi che venga creato un ambiente di lavoro che consenta di aumentare la soglia di attenzione nell’applicazione delle procedure pianificate per la gestione degli spostamenti dei treni materiali.
Data di pubblicazione: settembre 2014
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Luogo: provincia di Vercelli, PiemonteData: Aprile 2009Comparto produttivo: manutenzione in fonderia di alluminioEsito: un operaio ha subito la parziale amputazione del braccio sinistroDove è avvenuto: in prossimità del forno rotativo nel reparto fonderiaCosa si stava facendo: l’infortunato mescolava la malta destinata al rivestimento dell’interno del forno, usando un trapano dotato di miscelatore.Descrizione infortunio: l’operaio ha subito una scarica elettrica mentre utilizzava il trapano munito di miscelatore. La “scossa” ha sbalzato l’operaio verso un collega che usava una sega circolare poco lontano; il contatto con la sega circolare ha causato la parziale amputazione del braccio sinistro.Come prevenire: la prevenzione di questo infortunio si basa principalmente sull’adesione alle indicazioni del Piano Operativo di Sicurezza, che sono state in gran parte disattese, ed in particolare:
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Luogo: provincia di Vercelli, PiemonteData: Settembre 2012Comparto produttivo: agricolturaEsito: un agricoltore è decedutoDove è avvenuto: nel cortile della sede dell’azienda di famigliaCosa si stava facendo: l’agricoltore stava sollevando un carico agganciato al braccio sollevatore del mezzo carica letame.Descrizione infortunio: durante il sollevamento del carico il carica letame si è sbilanciato ribaltandosi di lato. L’agricoltore, sbalzato dalla cabina, è caduto a terra e il tettuccio della cabina del carica letame gli è caduto sulla testa causando lo sfondamento del cranio.Come prevenire: l’infortunio ha fatto emergere come sia importante utilizzare mezzi dotati di appositi sistemi di ritenzione: una banale cintura di sicurezza avrebbe impedito lo sbalzamento dell’agricoltore dalla cabina. La presenza di stabilizzatori per ancorare al terreno il mezzo avrebbe evitato il ribaltamento. Infine, la presenza di un’altra persona avrebbe consentito manovre meno frettolose.
L’ultima edizione di Health 2020 (OMS, 2013) è ora disponibile in lingua italiana grazie alla traduzione in collaborazione tra Ministero della Salute, Ufficio Europeo dell’OMS per gli Investimenti e lo Sviluppo di Venezia e DoRS. È un documento di orientamento delle policy per la salute e il benessere delle persone e delle popolazione redatto dall’OMS Regione Europa insieme con gli Stati che la compongono.
Esistono interventi per la prevenzione degli incidenti stradali, indirizzati ad alcuni gruppi di popolazione maggiormente a rischio: i giovani che hanno appena ottenuto la patente, i pedoni e i ciclisti. Una revisione sistematica del 2014, pubblicata su Annali di igiene, medicina preventiva e di comunità valuta l'efficacia di due tipi di intervento: la "patente progressiva" e le misure per aumentare la visibilità di chi va a piedi o in bici.
Scheda informativa monografica sul marketing sociale e la promozione della salute.
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Questo articolo presenta i risultati di un’indagine qualitativa che ha visto coinvolti 17 operatori che lavorano nel campo della promozione della salute, provenienti da Australia, Canada, Europa, Nuova Zelanda e Stati Uniti, con almeno quattro anni alle spalle di utilizzo sistematico delle piattaforme web 2.0. I risultati delle interviste fanno emergere diversi punti di forza e di debolezza delle piattaforme sociali utilizzate nel mondo della salute pubblica.Visualizza
I professionisti della salute utilizzano il web 2.0? I blog, i social network e le piattaforme di condivisione in che modo possono essere utili agli operatori della promozione della salute? Una recente indagine pubblicata sull'Health Marketing Quarterly offre qualche risposta a queste domande.
Perché spesso le decisioni politiche non sono efficaci e non raggiungono i risultati desiderati? Perché gli interventi che "funzionano" non vengono presi in considerazione e si spendono risorse per interventi poco utili? Una revisione sistematica individua i fattori che impediscono o agevolano decisioni politiche evidence based.
Un lavoro veloce, giusto il tempo di prendere una misura, diventa una tragedia. Una triste nuova storia di infortunio entra a far parte della raccolta realizzata in collaborazione con i Servizi di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro del Piemonte che hanno partecipato al laboratorio sull’utilizzo della narrazione nella prevenzione e promozione della salute.
Luogo: Provincia di Alessandria, PiemonteData: estate 2009Comparto produttivo: produzione di imballaggiEsito: un lavoratore è morto per le ustioni e tre colleghi hanno riportato gravi danniDove è avvenuto: reparto laccatura e stampa in un'azienda che produce pellicole e imballaggiCosa si stava facendo: uno dei lavoratori ha sollevato con un carrello elevatore una cisterna di vernice da 1.000 litri per riempire un bidone attraverso un raccordo.Descrizione infortunio: durante la manovra di inserimento di un raccordo nella valvola di sicurezza della cisterna, la valvola si è sfilata dal suo alloggiamento, provocando un cospicuo sversamento di vernice. Il vapore sprigionato dal solvente si è incendiato investendo quattro lavoratori.Come prevenire:• considerare anche le condizioni più estreme nella valutazione del rischio di formazione di atmosfere esplosive;• effettuare il travaso di quantità rilevanti di preparati pericolosi con personale dedicato e in locali appositi;• verificare periodicamente la procedure di sicurezza.Data di pubblicazione: gennaio 2013
Luogo: provincia di Torino, PiemonteData: dicembre 2012Comparto produttivo: edilizia / impiantisticaEsito: un operaio è deceduto per un grave trauma cranico in seguito alla caduta dalla sommità di un trabattello privo di intavolati, alto circa7 metriDove è avvenuto: in un cantiere per la costruzione di un impianto di produzione di biogas da liquami e generazione di energia elettricaCosa si stava facendo: durante il montaggio in opera di un elevatore a coclea, l’infortunato è salito alla sommità di un trabattello alto7 metri per prendere le misura di una feritoia nella quale doveva essere inserito il braccio di un elevatore a coclea.Descrizione infortunio: Poiché il trabattello era privo di impalcati, l’infortunato si è arrampicato sulla struttura fino alla sommità. Mentre prendeva la misura dell’inclinazione della feritoia, per cause mai chiarite ha perso l’equilibrio ed è caduto al suolo, sbattendo violentemente il capo sul getto di cemento. Il decesso è stato praticamente immediato.Come prevenire: la dinamica dell’infortunio è di per sé banale: l’infortunato è salito a 7 metri di altezza su un trabattello privo di intavolati e senza adottare alcuna precauzione contro una possibile caduta. Ma le reali cause dell’infortunio sono da cercare più a monte. Sicuramente hanno avuto un ruolo nel predisporre le condizioni per l’infortunio almeno tre elementi importanti: la fretta, dettata dalla necessità di far entrare in funzione l’impianto entro la scadenza del 31 dicembre, l’eccessiva polverizzazione delle lavorazioni in subappalto (per un importo dei lavori di poco superiore al milione di euro sono entrate in cantiere quasi 40 ditte diverse, con subappalti a catena) e l’insufficiente coordinamento, non solo per quanto attiene alla sicurezza, ma anche e soprattutto per gli aspetti di organizzazione del lavoro. Spesso il Coordinatore perla Sicurezza in fase di esecuzione dell’opera è più attento agli aspetti documentali (risultati in regola per il caso in questione) che alle reali problematiche del cantiere, e comunque non è presente in cantiere in modo continuativo. In questo contesto si inserisce il comportamento errato ed imprudente dell’infortunato, che i colleghi ed il datore di lavoro hanno descritto come estremamente coscienzioso e scrupoloso nell’osservare le norme di sicurezza.
L’art. 97, c. 1, del D.L.gs. 81/08 prevede, a carico dell’impresa affidataria (ossia l’impresa incaricata direttamente dal committente per l’esecuzione dei lavori), la verifica delle condizioni di sicurezza dei lavori affidati in subappalto ad altre imprese (e da queste a loro volta ulteriormente subappaltati), ma non prevede tale obbligo a carico delle imprese che si trovano a livello intermedio nei casi di subappalti molto ramificati. Sarà il giudice, quando verrà celebrato il processo, a valutare se l’obbligo può essere esteso, per analogia, dall’impresa affidataria alle imprese intermedie.
Certamente, al di là del coordinamento per la sicurezza, un migliore coordinamento tecnico-operativo fra le imprese operanti in cantiere (attuato anche mediante la presenza costante in cantiere di un tecnico con ruolo di coordinamento operativo) avrebbe potuto ridurre sensibilmente le probabilità di accadimento di un infortunio grave o mortale.Leggi la storiaData di pubblicazione: luglio 2014
In questo caso la storia dell’infortunio si configura come un vero e proprio racconto, con l’aggiunta di personaggi e situazioni derivanti dalla fantasia dell’autore
Luogo: PiemonteData: 1998Comparto produttivo: cave e miniereEsito: infortunio con esito non mortaleDove è avvenuto: miniera di talco e grafite della Val ChisoneCosa si stava facendo: due minatori stavano spostando manualmente una trave di legno di 50 chili per l’armatura della galleria.Descrizione infortunio: durante il trasporto manuale di una trave, il minatore che sorreggeva l’estremità anteriore inciampa in una buca del terreno nascosta da acqua e fango. Un piede del minatore rimane incastrato, mentre il resto del corpo appesantito dal carico, perde l’equilibrio; il minatore si frattura la gamba.Come prevenire: in un contesto generale, è documentato che coloro che iniziano un nuovo lavoro in età avanzata, sono soggetti a un maggiore rischio di avere un infortunio, in particolare modo se svolgono un compito manuale. La spiegazione potrebbe essere che i lavoratori meno giovani che si trovano ad affrontare un nuovo lavoro, si adattano meno rapidamente al nuovo ambiente e alle nuove mansioni, oltre ad avere una maggior vulnerabilità fisica. Un’ulteriore interpretazione fornita dagli autori è che ai lavoratori meno giovani siano affidati compiti più pericolosi con l’erronea percezione che siano più esperti.
Data di pubblicazione: dicembre 2012
Quarantacinque scuole piemontesi tracciano il profilo di salute della loro realtà. Il percorso - di formazione, ricerca e partecipazione - si è svolto in due anni scolastici. I risultati sono stati presentati al primo meeting organizzato dalla Rete 'Scuole che promuovono salute' della Regione Lombardia.
Sintesi in italiano della campagna americana di successo Above The Influence che introduce la nuova serie di prodotti editoriali proposti da DoRS denominata "Occhio alla campagna!".Si tratta di una campagna multimediale di prevenzione, avviata nel 2005 che ha l'obiettivo di ridurre l'uso di alcol e droghe tra gli adolescenti americani (12-18 anni), accrescendo la loro percezione dei rischi, motivandoli a non cedere alle pressioni degli amici che già ne fanno uso e incoraggiandoli ad avere un effetto dissuasivo sui loro pari. Oltre alle pubblicità sulla televisione nazionale e su internet, la campagna comunica quotidianamente con gli adolescenti attraverso diversi social media, quali Tumblr, Instagram e Facebook.
Pubblichiamo in lingua italiana i manuali del progetto "Developing Competencies and Professional Standards for Health Promotion Capacity Building in Europe" (CompHP) per l’individuazione delle competenze e l’accreditamento europeo per i professionisti della promozione della salute. Dors ha curato la traduzione, incaricato ufficialmente dalla IUHPE (International Union for Health Promotion and Education).
Ottobre 2013, in Danimarca, la 4a Conferenza Europea sulle Scuole che Promuovono Salute ha ribadito i valori fondamentali alla base della rete SHE e ha indicato, ai diversi attori in gioco, le azioni da portare avanti per valorizzare l’approccio delle Scuole che Promuovono Salute. Dors ha tradotto in italiano questa Dichiarazione.
È disponibile il video breve che documenta il confronto, le esperienze laboratoriali e le prospettive su “La salute: rito e bene comune che nutre le persone e il capitale sociale”, tema centrale del Forum TSB. All’ideazione e realizzazione del Forum hanno contribuito l’ASL CN1 e il Comitato Tecnico Inter-Istituzionale Cuneese Teatro e Salute, il SCT Center-Master di Teatro Sociale e di Comunità dell'Università di Torino e DoRS Regione Piemonte.
Fare attività fisica ci fa stare bene e ci fa sentire bene ed è anche divertente se la si fa insieme ad altre persone. Ringraziamo i nostri lettori per aver condiviso, sul “muro virtuale” creato da Dors, le iniziative organizzate in occasione della Giornata mondiale dell'attività fisica, le esperienze e i progetti realizzati in molti territori. Con questo articolo, riportiamo una sintesi delle notizie apparse.
Questo report rendiconta le attività svolte nel periodo 2012-2013 sull’utilizzo delle storie di infortunio per la prevenzione.
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Dors pubblica, nella sua versione completa, il manuale “Esperienze e strumenti per la promozione dell’attività fisica nei luoghi di lavoro” realizzato dalla Regione Piemonte - con la Rete Attività fisica Piemonte e Dors - nell’ambito del Piano regionale della prevenzione 2013.
Dors pubblica, nella sua versione completa, il manuale “Esperienze e strumenti per la promozione dell’attività fisica nei luoghi di lavoro” realizzato dalla Regione Piemonte - con la Rete Attività fisica Piemonte e Dors - nell’ambito del Piano regionale della prevenzione 2013. Leggi l'articolo su dors/pubblicazioni/quaderni e scarica il manuale completo.
La banca dati cancerogeni MATline si arricchisce di una nuova funzionalità, le associazioni agente - lavorazione non derivano più unicamente dai dati di letteratura ma anche da informazioni rilevate nelle aziende.
È il titolo del volume scritto da Norma De Piccoli (Carocci editore, 2014) docente di Psicologia Sociale e di Comunità dell’Università di Torino. Sarà presentato a Torino (giovedì 17 aprile, ore 17,00) nell’ambito del Cenacolo su “Cultura e Benessere” promosso dalle Officine CAOS e dal Comitato Emergenza Cultura Piemonte presso il teatro di Piazza Montale 18/a. Seconda presentazione del libro con tavola rotonda il 16 maggio a Torino.
Luogo: Provincia di Cuneo, PiemonteData: periodo invernale pre-natalizioComparto produttivo: commercioEsito: infortunio con l'intossicazione di 16 lavoratoriDove è avvenuto: punto vendita di una catena commercialeCosa si stava facendo: i lavoratori sono giunti sul posto di lavoro, hanno aperto il punto vendita ai clienti e hanno percepito uno strano odore di bruciato, inizialmente senza capirne la pericolosità.Descrizione infortunio: la formazione di crepe o fessure nella camera di combustione ha permesso la fuoriuscita di fumi (monossido di carbonio) nei locali commerciali attraverso l’impianto di ventilazione. La prolungata esposizione ai fumi ha determinato l’intossicazione dei lavoratori coinvolti.Come prevenire:• sostituire la caldaia con impianti che permettano di evitare questo tipo di eventi;• se non è possibile la sostituzione, effettuare un'accurata manutenzione alla ricerca di fessure nelle lamiere;• conoscere adeguatamente le procedure di evacuazione e applicarle con ordine e metodo.Data pubblicazione: gennaio 2013Leggi la storia
Il focus group è un metodo di intervista di gruppo non strutturato. L’idea di fondo di questo metodo è che l’interazione sociale che si crea durante la sua realizzazione costituisce una risorsa importante nel trasmettere informazione, consapevolezza dei propri ruoli e crescita culturale dei partecipanti e di chi conduce il focus. Questo aspetto rappresenta la prima importante caratteristica sostantiva del metodo e per questo motivo si differenzia dalle tradizionali interviste di gruppo dove l’interazione avviene di volta in volta tra i partecipanti e il moderatore.Leggi la scheda che descrive la tecnica del Focus Group, aggiornata a ottobre 2019.La tecnica del focus group è parte del documento: Lavorare con i gruppi. Una raccolta di tecniche di partecipazione - Dors, ottobre 2019.
Il 6 aprile si celebra la Giornata mondiale dell’attività fisica. Per questa occasione, Dors ha tradotto in lingua italiana il poster della Giornata mondiale dell’attività fisica, prodotto dal governo catalano nell’ambito del Plan de actividad física, deporte y salud (PAFES). Dors ha inoltre costruito un "muro virtuale" sul quale i lettori possono scrivere le loro iniziative organizzate in occasione di questo evento.
Il mondo della salute pubblica sta aumentando in modo esponenziale la sua presenza sui social media, canali in grado di agevolare una comunicazione col pubblico attiva e partecipata. In che modo chi promuove la salute può coinvolgere il pubblico? La traduzione e sintesi proposta questo mese da Dors offre qualche spunto di riflessione.
Nell'ottavo Laboratorio di Marketing Sociale è stato presentato il progetto "Concorso a premi: non è colpa del destino", realizzato dall'Associazione Sicurlav e dall'Asl TO3. Il tema del concorso sulla sicurezza sul lavoro ha consentito di approfondire la teoria dello scambio come strategia per motivare al cambiamento e di ragionare sui vantaggi e i costi percepiti dai destinatari di un intervento di prevenzione e promozione della salute.
L’articolo descrive i risultati di una revisione sistematica che ha esaminato se l'attività fisica protegga contro la depressione, e la quantità di attività fisica necessaria per aiutare a prevenire la sua insorgenza. Gli autori suggeriscono che la promozione dell'attività fisica può essere una strategia di promozione della salute utile per ridurre il rischio di depressione.
La literacy (tradotta in italiano col termine un po’ riduttivo "alfabetizzazione") indica la capacità di un individuo di leggere e scrivere e le abilità di calcolo. Quando la literacy entra nell’ambito della comunicazione di massa si parla di media literacy, ovvero la competenza nel saper leggere, decodificare ed elaborare informazioni veicolate dai mass media. Da più fonti emerge la necessità di fare in modo che le persone siano in grado di utilizzare i media e le informazioni veicolate da essi in maniera critica e creativa. I media hanno infatti la capacità di influenzare i valori, i comportamenti così come gli stili di vita, diffondendo stereotipi sulla vita, la salute e la malattia. Leggi la fact sheet DoRS a cura di Eleonora Tosco.
La partecipazione della comunità nel processo di progettazione consente di perseguire gli obiettivi in modo concertato, allocare le risorse con efficienza ed efficacia, costruire le competenze, riorientare i servizi, avviare processi democratici, offrire nuove opportunità per pensare in modo creativo e innovativo i processi di pianificazione e sviluppo. Questo documento richiama concetti teorici, metodi e strumenti per coinvolgere attivamente la comunità nella realizzazione di interventi di promozione della salute con un’attenzione particolare alla promozione di una sana alimentazione e di una corretta attività fisica.Scarica la fact sheet DoRS a cura di Alessandra Suglia
Dors pubblica il terzo e ultimo capitolo del manuale "Esperienze e strumenti per la promozione dell’attività fisica nei luoghi di lavoro", un prodotto che la Regione Piemonte - con la Rete Attività fisica Piemonte e Dors - ha realizzato, nell’ambito del Piano regionale della prevenzione 2013. Leggi l'articolo su dors/pubblicazioni/quaderni e scarica il capitolo tre.
Dors pubblica il terzo e ultimo capitolo del manuale “Esperienze e strumenti per la promozione dell’attività fisica nei luoghi di lavoro”, un prodotto che la Regione Piemonte - con la Rete Attività fisica Piemonte e Dors - ha realizzato, nell’ambito del Piano regionale della prevenzione 2013.
La bicicletta è sempre più usata da bambini ed adolescenti nei momenti di svago ma anche come mezzo di trasporto per andare a scuola; è possibile imparare ad andare in bicicletta per sapersi muovere con destrezza in mezzo al traffico cittadino e per evitare incidenti con auto e motoveicoli? Una revisione canadese affronta la questione e Dors ne cura una sintesi offrendo indicazioni e consigli pratici per decisori e professionisti sanitari.
Con la sigaretta elettronica? Forse, ma il dibattito scientifico riguardante questo argomento è tutt’oggi in corso sia in Italia sia all’estero. In attesa dei risultati dei trial clinici avviati, Dors mette a disposizione un rapporto con la documentazione al momento disponibile. Sigarette elettroniche: ragionevoli dubbi
Dors pubblica il secondo capitolo del manuale “Esperienze e strumenti per la promozione dell’attività fisica nei luoghi di lavoro”, un prodotto che la Regione Piemonte – con la Rete Attività fisica Piemonte e DoRS – ha realizzato, nell’ambito del Piano regionale della prevenzione 2013.