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» Contesto territoriale : In Piemonte

9° Laboratorio di Marketing Sociale - I materiali

Il nono laboratorio ha offerto una restituzione della partecipazione di Dors alla seconda Conferenza europea di Marketing Sociale tenutasi a Rotterdam nel mese di settembre 2014.


Mente-Corpo-Ambiente … quali interazioni?

Nuovi contributi scientifici relativi ai meccanismi di connessione mente corpo ambiente sono stati illustrati al Convegno Nazionale della SIPNEI “Conoscere e curare l’essere umano nella sua interezza”, svoltosi a Torino il 30 e 31 ottobre 2015.


Piano Regionale di Prevenzione: un ipertesto per gli operatori

Dors offre agli operatori impegnati nella realizzazione del PRP e a chi vuole approfondire i singoli temi (operatori e decisori anche al di fuori del Servizio Sanitario Regionale) il documento del programma 2015, in versione ipertesto, arricchito dei link a documenti e siti citati. (AGGIORNATO!)


Alzheimer: la comunicazione e la relazione tra paziente e caregiver

Riflessioni e interventi per stabilire una relazione e uno scambio comunicativo ‘nuovo’ tra la persona malata di Alzheimer e chi se ne prende cura.


Insieme per il respiro: un intervento di sanità di iniziativa per le persone con Broncopneumopatia Cronico Ostruttiva

I giorni 27 e 28 novembre, presso il Polo Didattico AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano, si è realizzato il corso di formazione per medici e operatori sanitari ‘Controversie in terapia respiratoria e gestione della cronicità’. Durante il corso è stata presentata l’esperienza realizzata nell’ASL TO3 di presa in carico dei pazienti affetti da BPCO a livello territoriale


Scuole che Promuovono Salute: lo stato di salute della Rete Regionale

La rete SHE Piemonte apre una nuova annualità, le sue azioni si inseriscono all’interno del Piano Regionale per la Prevenzione e si confrontano con le nuove sfide valutative volute dal Ministero dell’Istruzione. Il percorso ricomincia da un monitoraggio e lo sviluppo di un sistema di valutazione.


Manuale critico di Sanità Pubblica

Martedì 15 dicembre 2015 avrà luogo la presentazione del libro Manuale critico di Sanità Pubblica a cura di Francesco Calamo – Specchia (Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma). Con il curatore del libro e alcuni co-autori ci si confronterà su quale formazione, universitaria e permanente, puntare per rispondere alle nuove sfide e priorità di salute, così come indicato nel documento Salute 2020.


Il capitale umano delle coorti di nuovi nati

Quando iniziamo a diventare ciò che siamo? Quando e come ha origine la nostra predisposizione verso alcune malattie? E quali sono le ricadute di quanto avviene durante la gravidanza, e subito dopo la nascita, sulla salute futura? L’epidemiologia cerca di dare una risposta attraverso gli studi di coorte come il progetto NINFEA.


Congresso SIPNEI -Conoscere e curare l’essere umano nella sua interezza-

Il 30-31 ottobre 2015 si terrà a Torino il Congresso della SIPNEI (Società Italiana di Psico-Neuro-Endocrino Immunologia) organizzato in collaborazione con l'Università di Torino e l'Università dell’Aquila, con il patrocinio della la Società Italiana di Endocrinologia e della Fondazione Università Popolare di Torino.


Are Emergency Department Admissions in the Past Two Years Predictors of Femicide?

Non è chiaro se il femminicidio rappresenti l’esito finale di una storia di violenza o un evento drammatico isolato. Questo studio caso-controllo mira a valutare se i ricoveri nei Dipartimenti di Emergenza durante i 24 mesi precedenti la morte di una donna possano essere considerati un fattore predittivo di rischio per il femminicidio. Le vittime di femminicidio, nel periodo 2005-2010 con la residenza in Piemonte, sono stati considerati come casi (42). Le donne con la stessa residenza morte in incidenti stradali sono state selezionate come controlli (440).


I risultati mostrano come le vittime di femminicidio avessero una probabilità significativamente maggiore di avere un ingresso al Pronto Soccorso rispetto ai controlli della stessa età e con lo stesso status socio-economico. Ciò suggerisce che il femminicidio è in molti casi preceduto da episodi di violenza fisica che possono essere documentati dai ricoveri in Pronto Soccorso.


Mamo C, Bianco S, Dalmasso M, Girotto M., Mondo L, Penasso M. Are Emergency Department Admissions in the Past Two Years Predictors of Femicide? Results from a Case–control Study in Italy.  Journal of Family Violence. Oct. 2015, 30 (7), 853-858


Giovani lavoratori... vecchie abitudini

Luogo: provincia di Cuneo
Data: luglio 2013
Comparto produttivo: agricoltura
Esito: un agricoltore è deceduto
Dove è avvenuto: presso un terreno di un’azienda agricola situato sul fianco di una collina
Cosa si stava facendo: l’agricoltore stava manovrando una trattrice cingolata a cui era collegata posteriormente una trinciatrice per eliminare delle sterpaglie in un terreno incolto
Descrizione infortunio:durante la manovra d’inversione di marcia, l’agricoltore ha perso il controllo del mezzo e si è ribaltato, terminando la sua corsa contro alcuni alberi presenti nella parte bassa del terreno
Come prevenire: la principale misura di prevenzione sarebbe di utilizzare in modo adeguato i dispositivi di protezione di cui sono dotate le attrezzature di lavoro.


Data di pubblicazione 28 luglio 2015

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La Regione Piemonte completa il disegno della prevenzione nel servizio sanitario regionale

Nelle scorse settimane la Giunta regionale piemontese ha deliberato i programmi del Piano di Prevenzione 2015-2018, l’atto ‘Interventi per il riordino della rete territoriale del Servizio Sanitario Regionale’ e il Piano Regionale Integrato 2015-2018 per la Sicurezza Alimentare. Con questi tre atti di programmazione indirizza e sostiene le aziende sanitarie locali anche nella scrittura dei piani locali della prevenzione (la scadenza è fissata per il 31 luglio 2015).


Buone pratiche cercasi. Il progetto ‘Camminare sui sentieri del benessere’

Questo progetto - dell’Asl Torino 4 - ha ottenuto il riconoscimento di buona pratica. Principali punti di forza del progetto sono: il gruppo di lavoro multidisciplinare e intersettoriale, le alleanze costruite con la comunità, l’attenzione alla valutazione dei risultati, la sostenibilità e la trasferibilità dell’esperienza.


Io sono Cheng: una storia di infortunio di ordinaria schiavitù

Un operaio cinese lavorava in un piccolo laboratorio della pietra come addetto al taglio. Mentre tagliava dei cubetti in pietra ha subito lo schiacciamento della mano destra a causa del mancato funzionamento dei sistemi di sicurezza. Ha riportato lesioni permanenti che tutt’oggi limitano la sua capacità lavorativa.


“Movimenti bancari”. Attività fisica “fit walking” nel settore terziario (bancari)

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL CUNEO 1 - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: lavoratori nel settore terziario, amministratori locali
Obiettivo generale e principali attività: promuovere l’attività fisica negli adulti lavoratori attraverso la proposta e la diffusione del fit walking
Si segnala per: la valorizzazione della “storia” e delle risorse della comunità locale; la realizzazione di iniziative sostenibili di promozione dell’attività fisica; i risultati raggiunti (circa 90 soggetti hanno svolto attività fisica durante la realizzazione del progetto. Il 40% aveva dichiarato di avere in precedenza uno stile di vita sedentario)


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SPOrt.SAno… la salute

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL TORINO 2 - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: adolescenti, operatori e dirigenti scolastici, amministratori, politici
Obiettivo generale e principali attività: indurre negli adolescenti con uno stile di vita “sedentario” o comunque scarsamente disponibile all’attività fisica la modifica del comportamento attraverso una maggiore pratica dello sport e l’utilizzo degli impianti e delle strutture sportive. Il progetto si è articolato in una serie di fasi per: sviluppare, attraverso interventi mirati nelle scuole, la propensione e/o la disponibilità al cambiamento degli studenti; coinvolgere attivamente gli studenti nella costruzione di modelli comunicativi efficaci; facilitare l’accesso a risorse sportive
Si segnala per: coinvolgimento dei principali portatori d’interesse e dei destinatari finali nella progettazione e nella realizzazione dell’intervento (“studenti protagonisti del percorso”) e gruppo di lavoro multidisciplinare e multi professionale (allegati: progetto, relazione finale)



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Alimentazione e attività fisica nella scuola

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL CUNEO 1 - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: bambini, insegnanti, genitori, nonni, associazioni, enti locali, comunità locale
Obiettivo generale e principali attività: promuovere lo sviluppo di competenze e comportamenti favorevoli rispetto a: alimentazione, attività fisica e educazione ambientale. Le modalità di intervento hanno previsto: il coinvolgimento attivo della comunità (bambini, insegnanti, genitori,…), la progettazione e la pianificazione partecipata delle varie attività. Principali attività realizzate: percorsi e attività educative (ad esempio settimana della frutta, visite stagionali al mercato,…), modificazione dei cortili scolastici per favorire l’attività fisica (ad esempio realizzazione di giochi a terra e a muro), creazione orti scolastici, pedibus
Si segnala per: allegati che descrivono progetto e risultati (materiali/strumenti prodotti - ad esempio questionario rilevazione abitudini alimentari e attività fisica -, relazione finale, valutazione del progetto,…) e coinvolgimento delle risorse presenti nella comunità (genitori, nonni, associazioni) e degli enti locali con la modifica del contesto urbano (realizzazione pista ciclabile, realizzazione attraversamenti pedonali, fermate del pedibus,...)


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A scuola con gusto

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).


Questo progetto ha ottenuto il riconoscimento di buona pratica



Ente promotore: ASL ALESSANDRIA- Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: insegnanti, bambini, genitori, personale della mensa scolastica
Obiettivo generale e principali attività: avviare un percorso, partecipato e condiviso da tutti gli stakeholder per migliorare la qualità nutrizionale e organolettica della tabella dietetica scolastica e introdurre innovazioni anche nelle abitudini alimentari famigliari. A questo scopo si è prevista e realizzata la co-progettazione con i docenti, il personale della mensa e i rappresentanti dei genitori, d’interventi di educazione alimentare e di promozione dell'attività fisica. Principali attività: gruppi di discussione con i genitori, formazione docenti, attività didattico-pratiche in aula, visite panificio e fattoria didattica
Si segnala per: co-progettazione e coinvolgimento della comunità, attenzione dedicata all’analisi dei bisogni e ai risultati raggiunti (allegati: progetto, alcuni materiali prodotti, relazione finale)


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Promozione dell'attività fisica nella scuola elementare

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Questo progetto ha ottenuto il riconoscimento di buona pratica




Ente promotore: ASL TORINO 1 - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: bambini da 6 a 10 anni, insegnanti, amministratori comunali, operatori sanitari
Obiettivo generale e principali attività: trasmettere informazioni corrette sui benefici dell’attività fisica e creare maggiori opportunità di accesso alla pratica dell’attività fisica sul territorio. Una delle attività caratteristiche del progetto è stata la costruzione di mappe di luoghi in cui poter fare attività fisica nei pressi delle scuole. Le mappe sono state realizzate in classe dai bambini. Il gruppo di progetto ha riportato ai Presidenti di Circoscrizione di competenza le criticità documentate dai bambini. Gli Amministratori hanno valutato la fattibilità degli interventi necessari alla messa in sicurezza delle zone indicate nelle mappe al fine di offrire ai bambini e alle loro famiglie luoghi all’aperto per fare attività fisica
Si segnala per: dialogo e collaborazione tra Scuola, Sanità e Amministrazione pubblica; produzione di un’unità didattica sull’attività fisica (allegato: “Unità didattica”)


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Fruttattiviamoci Due

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL NOVARA - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: ragazzi 11-13 anni, famiglie, operatori scolastici
Obiettivo generale e principali attività: prevenzione del sovrappeso e dell'obesità infantile attaverso interventi informativi, educativi, formativi ed organizzativi nel contesto scuola e nella comunità locale
Si segnala per: la progettazione e la realizzazione dell'analisi del contesto e dei bisogni di salute dei destinatari finali e intermedi; la selezione dei fattori comportamentali e ambientali che favoriscono/ostacolano scelte alimentari corrette e uno stile di vita attivo; gli strumenti elaborati per l'analisi di contesto, dei bisogni e dei comportamenti


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Insieme per la salute. Laboratorio di progettazione

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna,a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore
: ASL TORINO 4 - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: Dirigenti scolastici, insegnanti, decisori comunali
Obiettivo generale: prevenzione di sovrappeso ed obesità nel contesto scuola con l'implementazione di un percorso sostenibile di formazione, di consulenza, di coordinamento, di valutazione per gli insegnanti
Si segnala per: un buon esempio di progetto formativo rivolto al target insegnanti; progettazione e realizzazione dell'analisi del contesto e dei bisogni di formazione dei destinatari; progetto rivolto alla costruzione/rinforzo di competenze metodologiche e di contenuto dei docenti rispetto alla progettazione/realizzazione/valutazione di interventi di prevenzione dell'obesità nella scuola; buona capacità di descrivere criticità e le possibili strategie per affrontarle/risolverle


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Promuovere chi previene

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna,a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL TORINO 4 e ASL VERCELLI - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: personale sanitario, amministratori, servizi aziendali
Obiettivo generale e principali attività: incrementare il benessere degli operatori dei dipartimenti di prevenzione, mettendo in atto iniziative ad adesione volontaria, azioni sul piano dell'organizzazione del lavoro e sul piano strutturale secondo il modello di intervento canadese per la Workplace Health Promotion (THCU, 2003). Le attività pricinpali sono: focus group per l'identificazione dei bisogni; incontri con esperti di alimentazione, medicina dello sport e di problematiche di dipendenza (fumo e alcool); percorsi agevolati di accesso agli ambulatori di dietologia e disassuefazione al fumo e all'alcool, seminario su comunicazione e gestione dei conflitti (gestione riunioni)
Si segnala per: attenzione dedicata all’analisi dei bisogni e ai risultati raggiunti, diagnosi partecipata e co-progettazione degli interventi con i destinatari, gruppo di progetto multiprofessionale e multidisciplinare (allegati: progetto, materiali incontri, risultati focus e questionari, relazione finale)


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Mangia sano e corri lontano

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).
 
Ente promotore: ASL NOVARA - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: personale del dipartimento di prevenzione e del servizio di epidemiologia, amministratori e servizi aziendali
Obiettivo generale e principali attività: promuovere nei destinatari finali l’adozione di una dieta corretta e bilanciata e lo svolgimento di un’attività motoria abituale incentivando sia l’utilizzo delle scale, sia spostamenti a piedi o in bicicletta, sia creando convenzioni con palestre e occasioni di incontro per effettuare attività aerobiche, quali la passeggiata o il cammino veloce (fit walking). Principali attività previste: focus group per l’identificazione dei bisogni; incontri info/formativi su corretti stili di vita; distribuzione agli operatori di tessere per l’utilizzo di biciclette comunali per gli spostamenti lavorativi; predisposizione e posizionamento di cartelloni/locandine incentivanti l’utilizzo delle scale, giornata e corso di fit walking per promuovere l’attività motoria; installazione di distributori automatici di frutta e verdura
Si segnala per: analisi dei bisogni, piano di valutazione del progetto, diagnosi partecipata e co-progettazione degli interventi con i destinatari, gruppo di progetto multiprofessionale e multidisciplinare (allegato: progetto)


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Promuovere stili di vita corretti: il buon esempio parte da noi

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL ALESSANDRIA - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: operatori del Distretto Sanitario n°1 di Casale Monferrato, amministratori e servizi aziendali, sindacati, gestore mensa aziendale
Obiettivo generale e principali attività: promuovere la salute e il benessere lavorativo dei dipendenti, creando condizioni che favoriscano scelte salutari rispetto all’alimentazione e all’attività fisica. Principali attività previste: elaborazione e predisposizione di pieghevoli informativi su sana alimentazione e attività fisica; allestimento postazione informativa (opuscoli/pieghevoli informativi e locandina giornaliera del menù equilibrato) presso lo spazio antistante la mensa; sperimentazione da parte di un gruppo di operatori (scelti su adesione volontaria) del “percorso attivo” e del diario giornaliero di monitoraggio (strumento per monitorare i consumi alimentari e lo svolgimento di attività motoria)
Si segnala per: analisi dei bisogni, piano di valutazione del progetto, diagnosi partecipata e co-progettazione degli interventi con i destinatari (allegato: progetto)


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Corri...al lavoro

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL ASTI - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: operatori sanitari, amministratori e servizi aziendali, RSPP, medico competente, sindacati
Obiettivo generale e principali attività: aumentare il numero di persone che sono in grado di comporre un pasto nutrizionalmente corretto e che incrementano l’attività motoria (almeno l’uso delle scale). Principali attività previste: focus group per l’identificazione dei bisogni; corso/incontro di informazione/formazione; elaborazione e predisposizione di pieghevoli informativi su sana alimentazione e attività fisica; risistemazione e predisposizione vano scale, realizzazione video e cartelloni informativi da proiettare e da apporre lungo le scale e/o vicino agli ascensori per incrementare nei dipendenti l'utilizzo delle scale
Si segnala per: analisi dei bisogni, piano di valutazione del progetto, diagnosi partecipata e co-progettazione degli interventi con i destinatari (allegato: progetto)


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Lavoratori sani in Aziende sane

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL TORINO 1 - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: operatori sanitari, amministratori e servizi aziendali
Obiettivo generale e principali attività: avviare un percorso, partecipato e condiviso da tutti gli interessati, volto a migliorare le abitudini alimentari, a contrastare l’inattività fisica e a produrre, come valore aggiunto, un aumento del benessere organizzativo. Principali attività rispetto all’alimentazione/alcool: promuovere il consumo di frutta e verdura, migliorare la consapevolezza alimentare e il servizio di mensa, scoraggiare l’utilizzo di alcolici; rispetto all’attività fisica: promuovere l’attività fisica attraverso l’avviamento dei dipendenti aziendali alla pratica del fit-walking e la costituzione dei gruppi di cammino, rispetto al fumo: proseguire nella lotta al fumo, con il collegamento delle varie iniziative con il Centro Antifumo
Si segnala per: analisi dei bisogni, valutazione del progetto, diagnosi partecipata e co-progettazione degli interventi con i destinatari (allegati: progetto, tesi di laurea sul progetto, video “Guadagnare salute…camminando”)


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Salute in Comune

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL TORINO 4 - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: dipendenti Comune di Settimo Torinese, ASM, SETA, RLS, RSPP, medico competente, sindacati, gestori punti di ristorazione, amministratori comunali, politici
Obiettivo generale e principali attività: avviare un percorso, partecipato e condiviso da tutti gli stakeholder del setting d'intervento che consenta di diffondere sane abitudini nei lavoratori in particolare per quanto riguarda: fumo di sigaretta, attività fisica, alimentazione e benessere organizzativo. Il progetto si caratterizza come un intervento “multicomponente”, con attività di comunicazione e azioni utili, ad esempio, per: aumentare il consumo di frutta e verdura, migliorare la qualità nutrizionale dell’offerta di pasti, facilitare l’accesso all’ambulatorio nutrizionale, ridurre il consumo di bevande e alimenti troppo calorici, facilitare lo svolgimento dell’attività fisica, facilitare la frequentazione di palestre attraverso apposite convenzioni con i CRAL, ridurre l’iniziazione al fumo, offrire interventi di disassuefazione
Si segnala per: progettazione e valutazione partecipata, coinvolgimento della comunità (allegato: progetto)


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Adulti "in forma"

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL TORINO 3 - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: personale sanitario ospedaliero (infermieri)
Obiettivo generale e principali attività: consolidare i buoni comportamenti alimentari, riscontrati nella maggior parte dei destinatari, attraverso la formazione all’utilizzo di un “bollino salute” apposto sui piatti con idonei apporti calorici e di nutrienti, serviti nella mensa aziendale. I destinatari sono stati inoltre coinvolti attivamente nella valutazione di percorsi motori all’interno dell’Ospedale. I percorsi sono stati sperimentati direttamente dagli infermieri con una prova pratica di valutazione del dispendio energetico associato. Anche ai percorsi motori è stato assegnato un “marchio di qualità”
Si segnala per: gli obiettivi ambientali e comportamentali sono stati raggiunti con esiti superiori all’atteso (allegato: “Relazione finale”)


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I nonni di Vilcabamba

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL CUNEO 1 - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: anziani autosufficienti ospiti di residenze assistenziali (RA), operatori e direttori di residenze assistenziali per anziani, amministratori, politici
Obiettivo generale e principali attività: promuovere e sostenere una regolare attività fisica e prevenire la malnutrizione negli anziani residenti nelle RA attraverso interventi informativi, educativi, formativi e organizzativi. Principali attività realizzate: misurazione antropometrica degli anziani residenti nelle RA, corsi di educazione alimentare e di geromotricità per gli operatori delle RA, modifiche menù, iniziative per promuovere l’attività fisica negli anziani residenti nelle RA
Si segnala per: allegati che descrivono progetto e risultati (materiali/strumenti prodotti - ad esempio Test dei ritratti, dispense corsi, questionario rilevazione conoscenze -, relazione finale, articolo,…) e coinvolgimento della comunità


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La salute in movimento

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL ASTI - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: bambini, insegnanti e operatori scolastici, genitori, anziani ospiti di residenze assistenziali (RA), enti, associazioni, operatori e direttori di RA
Obiettivo generale e principali attività: confronto e coordinamento tra enti, istituzioni, associazioni operanti in materia di attività motoria, alimentazione e salute, nella scuola primaria sul territorio del Comune di Asti per condividere e integrare dati e informazioni, orientare le strategie d’intervento e programmare interventi coordinati e mirati per promuovere la cultura dell’attività fisica correlata a una corretta alimentazione. Il progetto si è poi esteso agli anziani ospiti di residenze assistenziali. Principali attività nella scuola primaria: corsi di formazione, iniziative legate a mobilità pedonale e percorsi pedonali sicuri, elaborazione di unità didattiche su alimentazione e attività motoria. Principali attività nelle RA: “Salotti dello Sport” e “Salotti dell’alimentazione” (gruppi di discussione guidati tra anziani ed esperti), gruppi di attività motoria condotti da personale esperto, counselling incentivante il movimento (utilizzo delle scale, camminate in cortile,…)
Si segnala per: attenzione dedicata all’analisi dei bisogni e alla valutazione del progetto, sviluppo di comunità (allegati: progetto, questionari - ad esempio per la rilevazione di stili di vita/abitudini, competenze -, relazione finale); giornata "Nonni e bambini" (sul tema attività fisica e alimentazione) nel cortile delle RA con percorsi guidati per anziani e bambini delle Scuole Primarie


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Il piatto in palestra

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL NOVARA - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: ragazzi dagli 11 ai 13 anni che frequentano società sportive, allenatori, popolazione generale
Obiettivo generale e principali attività: promuovere una corretta alimentazione nei giovani che praticano sport. Le principali attività di questo progetto sono stati i focus group organizzati sia con i ragazzi sia con i loro allenatori. I focus volevano esplorare le conoscenze e la disponibilità da parte dei ragazzi ad assumere sani comportamenti alimentari attraverso lavori di gruppo e di educazione tra pari
Si segnala per: il costante processo di costruzione di un “progetto comune” con i destinatari intermedi e finali, l’organizzazione di molteplici occasioni di dialogo e la ricerca di alleanze per la sostenibilità delle azioni


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4 salti nell’orto

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL ASTI - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: bambini e ragazzi, insegnanti, genitori, operatori centro cottura
Obiettivo generale e principali attività: ridurre la prevalenza di sovrappeso/obesità negli alunni della scuola dell’obbligo (nello specifico del Comune di Nizza Monferrato) attraverso un intervento di prevenzione atto a modificare i comportamenti scorretti agendo su più componenti: educazione alimentare, modifiche del menù scolastico, promozione dell’attività fisica, formazione degli insegnanti, informazione ai familiari
Si segnala per: allegati che descrivono progetto e risultati (materiali/strumenti prodotti - ad esempio scheda rilevazione abitudini alimentari, questionario rilevazione conoscenze -, relazione finale,…); coinvolgimento della comunità (ad esempio revisione dei menù scolastici realizzata congiuntamente con genitori, ragazzi, insegnanti, operatori centro cottura mediando tra le esigenze dei genitori, i gusti dei ragazzi e un’alimentazione equilibrata) e sostenibilità (nell’ambito di questo progetto è nato lo Sportello nutrizionale che, successivamente, ha proseguito la sua attività come progetto a se stante)


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InCANminiamoci. Dogwalking promozione dell’attività fisica attraverso la conoscenza del mondo animale e l’educazione ambientale

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL CUNEO 1 - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: bambini, insegnanti, genitori, comunità locale, tecnici e amministratori, canile (collaboratori e cani)
Obiettivo generale e principali attività: promuovere corretti stili di vita (facilitare l’attività fisica) e comportamenti ecosostenibili sensibilizzando sui problemi di mobilità dei bambini e sul tema dell’abbandono degli animali e del sovraffollamento dei canili. Il progetto ha previsto: fase formativa in classe e fase pratico/sperimentale al canile, progettazione, sperimentazione e valutazione, insieme con i bambini, di un percorso urbano (nel Comune di Savigliano) attrezzato e percorribile in sicurezza in compagnia di un cane, realizzazione della segnaletica del percorso e di 10 cucce da parte dei genitori e dei bambini e, con il ricavato della vendita delle cucce, l’adozione a distanza di 2 cani del canile, realizzazione del percorso adeguato e sicuro e sua pubblicazione da parte del Comune su una mappa dei percorsi turistici comunali
Si segnala per: lavoro interdisciplinare nella scuola, coinvolgimento degli alunni nella progettazione e nella realizzazione dell’intervento, coinvolgimento attivo e costante dei genitori, sviluppo di comunità e progettazione partecipata (allegato: progetto); sostenibilità (costi contenuti per l’Amministrazione, tutti possono usufruire del percorso attrezzato) e trasferibilità dell’esperienza (il progetto è stato attualmente attivato in altre due scuole piemontesi nei comuni di Saluzzo e di Cavallermaggiore)


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Mens sana in corpore sano

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL TORINO 4- Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: insegnanti e dirigenti scolastici, bambini, genitori
Obiettivo generale e principali attività: realizzare nell’ambito della scuola dell’obbligo attività di educazione alimentare e motoria con particolare attenzione agli aspetti psicologici, stimolando, con azioni formative orientate agli insegnanti, la realizzazione di percorsi didattici autonomi e la realizzazione di modifiche organizzative e strutturali nella scuola e sul territorio. Alcune delle attività realizzate sono: formazione docenti, laboratori con bambini e genitori per la riscoperta dei giochi spontanei della tradizione, realizzazione orto e laboratorio di cucina, opuscolo su opportunità di attività motorie
Si segnala per: co-progettazione, attenzione dedicata all’analisi dei bisogni e ai risultati raggiunti, coinvolgimento della comunità (allegati: progetto, relazione finale); materiali prodotti (ad esempio allegati scheda di rilevazione bisogni e dispense corso insegnanti)


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MAGIA. Movimento Alimentazione Gioco Iniziativa Amicizia

Nell'ambito del Progetto CCM Regione Emilia-Romagna, a questo progetto è stata applicata una griglia di lettura metodologica elaborata dall'OMS Europa per l'individuazione di buone pratiche di prevenzione dell'obesità (Good Practice Appraisal Tool - draft version).

Ente promotore: ASL TORINO 4 - Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: studenti scuola primaria, insegnanti
Obiettivo generale e principali attività: progettare e sperimentare, con il coinvolgimento attivo degli insegnanti, un videogioco didattico-educativo nelle attività scolastiche di promozione di una corretta alimentazione e di una sana attività fisica
Si segnala per: ricerca e consolidamento di contatti e alleanze con istituzioni esterne e interessate al tema dell’attività fisica e dello sport (Assessorato allo Sport Regione Piemonte); produzione di lettere di presentazione del progetto a vari interlocutori (scuola, amministrazione locale, associazioni,…). Il progetto è stato premiato nel 2009 come buona pratica dal Progetto CCM Formez Gudaganare Salute esperienze di prevenzione sul territorio


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L’attività motoria: una risorsa terapeutica nelle malattie metaboliche?

Ente promotore: ASL ASTI – Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: pazienti con diabete tipo 2 e/o con sindrome metabolica, operatori sanitari del Servizio di diabetologia
Obiettivo generale e principali attività: realizzazione di un percorso di gruppo per pazienti diabetici tipo 2 e/o con sindrome metabolica con l’obiettivo di trasmettere loro conoscenze e competenze per l’adozione di uno stile di vita attivo. Il percorso è stato articolato in 26 sedute di attività fisica della durata di 45 minuti l’una
Si segnala per: la costruzione di collaborazioni multiprofessionali sia nell’azienda sanitaria (struttura di psicologia clinica della salute) che con soggetti esterni (Scuola universitaria interfacoltà di scienze motorie). L’attenzione e la cura riservate alla scelta degli strumenti di valutazione (pre- post intervento). I primi risultati indicano cambiamenti importanti di tipo biomedico, psicologico/percettivo e fisico/motorio


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Dalle parole alle AZIONI. La comunicazione a sostegno dell’attività fisica

Questo progetto ha ottenuto il riconoscimento di buona pratica



Ente promotore
: Asl Torino 4 – Regione Piemonte (Italia)
Destinatari finali e intermedi: decisori della pubblica amministrazione (sindaci, assessori all’urbanistica, ai trasporti, dirigenti sanitari,…); professionisti della sanità, popolazione
Obiettivo generale e principali attività: informare i decisori sugli effetti dell’attività fisica sulla salute e favorire così la costruzione di politiche che promuovano l’attività fisica nella popolazione. Insieme al gruppo di progetto nazionale – Ccm ComunicAzioni – si sono costruiti, applicati e diffusi strumenti di indagine e di comunicazione rivolti a decisori preselezionati. Il gruppo di lavoro piemontese ha inoltre organizzato, nel 2013, a Ivrea il convegno Dalle parole alle azioni. L’evento ha voluto comunicare i benefici dell’attività fisica sulla salute, integrando attività e approcci diversi (teatro, media, esperienze pratiche, progetti,…) a decisori e professionisti della prevenzione e della promozione della salute.
Si segnala per: il lavoro “di squadra”, a livello nazionale, con le altre Regioni partner, e, con differenti stakeholders, per integrare le azioni del progetto. Il coinvolgimento, il confronto e la collaborazione intersettoriale. La costruzione di alleanze con ampi settori della comunità locale. L’analisi del contesto e dei determinanti e la conseguente declinazione di obiettivi smart.


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Camminare sui sentieri del benessere

Questo progetto ha ottenuto il riconoscimento di buona pratica 



Ente promotore: ASL Torino 4 – Regione Piemonte (Italia)

Destinatari finali e intermedi: tutta la comunità, con particolare attenzione agli anziani e ai portatori di patologie esercizio sensibili. Decisori, professionisti sanitari, studenti universitari e professionisti attivi in associazioni sportive e di categorie.

Obiettivo generale e principali attività
: dare la possibilità a persone di ogni età - con particolare riguardo ai più sedentari e ai portatori di patologie esercizio sensibili - di incrementare la propria attività fisica attraverso la pratica del nordic walking. L'attività fisica scelta, il nordic walking appunto, è riconosciuta efficace, semplice e sicura dalla letteratura scientifica. Si pratica al Parco della Polveriera, in riva al lago San Michele a Ivrea, a cadenza settimanale, gratuitamente per due anni con prestito dell'attrezzatura e assistenza degli istruttori qualificati dell’Associazione sportiva dilettantistica nordic walking Andrate. L'Associazione Donna oggi e domani, l'Associazione italiana sclerosi multipla e altre Associazioni promuovono la frequenza del Campus tra i propri associati. Pazienti della struttura complessa Recupero e rieducazione funzionale dell’Asl vengono indirizzati al Campus dagli operatori del servizio (medici, fisioterapisti, logopedisti). Sulla base di un accordo appositamente sottoscritto, studenti del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche partecipano al Campus nell'ambito di un progetto didattico, proposto dai docenti in collaborazione con l'Asl Torino 4 e l'Associazione sportiva.

Si segnala per
: uno dei punti forti di questo progetto è di essere inserito in una strategia aziendale di ampio respiro. Ben descritto e articolato, il progetto permette di utilizzare i materiali disponibili e di fare riflessioni circa le condizioni per la realizzazione. Mette in luce il lavoro di costruzione delle alleanze sul territorio ed evidenzia gli elementi utili per la valutazione di processo, di impatto e di sostenibilità.



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“Tante misure per nulla”: una nuova storia di infortunio con le raccomandazioni della comunità di pratica

Pubblichiamo questo mese la seconda storia di infortunio con le raccomandazioni della comunità di pratica. Si tratta di un infortunio avvenuto durante l’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto di un capannone agricolo.


Sopra le scoperte dei dadi
Dall’anno in cui Galilei pubblicò un saggio per spiegare che un dado “può indifferentemente fermarsi sopra ciascuna delle 6 facce”, il gioco d’azzardo è un fenomeno sempre più rilevante. In questo articolo, un riassunto dei dati sul gioco d’azzardo patologico e problematico in Piemonte.
Polizia Locale. Educazione stradale nelle scuole

Sezione del sito della Polizia Locale della Regione Piemonte, dedicata all' educazione stradale nelle scuole sul territorio regionale. Sono disponibili informazioni sulla formazione degli operatori della Polizia Locale e manuali didattici per organizzare e gestire gli incontri di educazione stradale a scuola, la descrizione dei contenuti e i materiali grafici relativi alle campagne: "Guido sobrio", "Guido In-formato" e "URCA -Uso delle cinture di sicurezza da parte della Polizia Locale in servizio".


 


Regione Piemonte. Assessorato Trasporti.

Il sito tra le varie sezione include: il Piano regionale della mobilità e dei trasporti, la sicurezza stradale, la viabilità e le piste ciclabili, i progetti europei. 





Atti del seminario: Sistema di sorveglianza degli infortuni mortali in Regione Piemonte: opportunità e prospettive

Sono disponibili gli atti del seminario: Sistema di sorveglianza degli infortuni mortali in Regione Piemonte: opportunità e prospettive tenutosi ad Alessandria lo scorso 21 aprile 2015.



La Regione Piemonte sigla l'intesa con i panificatori per ridurre il contenuto di sale nel pane

L'intesa è un'azione del progetto 'Con meno sale la salute sale'.


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Gli interventi di promozione della cultura della sicurezza nella scuola: un’eccellenza piemontese
Il Servizio di Epidemiologia dell’ASL TO3, per la prima volta in Italia, ha valutato l’impatto sugli infortuni delle attività di promozione della sicurezza condotte nelle scuole del Piemonte. Gli interventi sono stati realizzati nell’ambito del protocollo d’intesa tra Regione Piemonte, Inail e Ufficio scolastico Regionale e finanziati dall’Inail Piemonte.
Termovalorizzatore di Torino: i primi risultati sugli inquinanti organici prima dell’entrata in funzione dell’impianto
Nello scorso mese di marzo SPoTT (Sorveglianza sulla salute della Popolazione nei pressi del Termovalorizzatore di Torino) ha reso noti i primi risultati riguardanti i livelli di bioaccumulo di inquinanti organici (diossine, policlorobifenili, idrocarburi policiclici aromatici) rilevati prima dell’avvio dell’impianto di termovalorizzazione.
Sistema di sorveglianza degli infortuni mortali in Regione Piemonte: opportunità e prospettive
L’incontro sullo stato di avanzamento del sistema di sorveglianza sugli infortuni mortali e gravi si prefigge lo scopo di aggiornare gli operatori piemontesi sulle attività svolte e di migliorare la qualità dell’informazione raccolta.
Ci si prefigge inoltre di discutere la ricostruzione di casi raccolti dal sistema di sorveglianza.
Una storia che si ripete

 


Luogo: provincia di Torino, Piemonte
Data: autunno 1992 ed estate 2011
Comparto produttivo: edilizia
Esito: due lavoratori sono rimasti folgorati a distanza di alcuni anni l’uno dall’altro
Dove è avvenuto: il primo infortunio è avvenuto in aperta campagna al termine di lavori di getto nel cantiere di posa di un metanodotto; il secondo infortunio è avvenuto in un cantiere di un’area industriale dove era in costruzione un fabbricato.
Cosa si stava facendo: in entrambi i casi sono stati coinvolti i bracci di un’autobetonpompa e le linee di alta tensione: nel primo infortunio si dovevano pulire i tubi per evitare che il calcestruzzo in essi contenuto si compattasse; nel secondo si stavano gettando le colonne al primo piano di un fabbricato.
Descrizione infortunio: nel primo evento, la manovra di estensione in verticale del braccio dell’autobetonpompa nei pressi di una linea a 130 kV ha innescato un arco elettrico proiettando il lavoratore a 5 metri di distanza e provocandogli ustioni di primo, secondo e terzo grado.
Nel secondo evento, per evitare alcuni ponteggi, si è dovuto sollevare il braccio dell’autobetonpompa avvicinandosi alla linea a 130 kV; l’arco elettrico conseguente ha provocato ustioni di secondo e terzo grado al lavoratore che stazionava tra autobetoniera e autobetonpompa.
Come prevenire: entrambi gli infortuni si sarebbero potuti evitare se:



  • si fosse scelto di eseguire il getto con attrezzature diverse;

  • si fosse concordato con l’ente gestore della fornitura di energia elettrica la sospensione della tensione nel periodo di esecuzione dei lavori.

  • si fossero delimitate in modo chiaro le aree sicure dove collocare l’autobetonpompa, dove cioè il braccio dell’autobetonpompa alla sua massima estensione non avrebbe potuto toccare i conduttori in tensione.


Data di pubblicazione: febbraio 2015

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La prevenzione incontra il mondo del lavoro
La Regione Piemonte sta elaborando il nuovo Piano Regionale di Prevenzione secondo gli indirizzi del Piano Nazionale di Prevenzione 2014-2018 e in questo percorso si propone di farne conoscere l’impostazione a tutti i soggetti che nel contesto piemontese concorrono alla prevenzione per permettere loro di fornire un contributo di idee e proposte alla progettazione.
Per questo scopo sono stati programmati seminari di consultazione appositi per i diversi ambiti: sicurezza alimentare, lavoro e comportamenti a rilevanza sanitaria delle persone.
Il seminario sui temi del lavoro si rivolge ai principali interlocutori istituzionali, del mondo delle imprese e del lavoro, delle professioni e della formazione.
Convegno "Alcol: quanto è troppo?"
“Quanto è troppo?” è una domanda cruciale e da sempre molto dibattuta rispetto al consumo di alcol. Il convegno si prefigge di dare delle
risposte, negli ambiti sociale-comunicativo, neurobiologico e medico-internistico, alla luce delle più recenti conoscenze scientifiche.
COR TUNS 2015: esperienze a confronto
Il tumore dei seni nasali e paranasali (TuNS) è una patologia rara. Il rischio di ammalarsi aumenta in maniera rilevante negli esposti per
motivi professionali ad alcuni agenti fisici e chimici.
Il Convegno ha presentato i risultati dell’attività dei COR - Piemonte e Lombardia nell’anno 2014 e l’esperienza di alcuni suoi più stretti
collaboratori.
Partecipazione e empowerment, un seminario per la redazione dei Piani della Prevenzione: disponibili i materiali

Sono disponibili i materiali (presentazioni, video, rapporti dei gruppi di lavoro e delle prospettive, documentazione...) del seminario su Partecipazione ed Empowerment (Avigliana, 18 febbraio 2015) per la redazione del Piano Regionale della Prevenzione. Il seminario è stato sostenuto dal Coordinamento Operativo Regionale per la Prevenzione (CORP) ed è stato organizzato dall’ASL TO3 in collaborazione con il Centro di Documentazione Regionale DoRS, la Rete O.M.S. Health Promotion Hospital & Health Services del Piemonte e con la Città di Avigliana.


Aggiornamento sulla letteratura scientifica inerente l’epidemiologia occupazionale: Occupational Journal club

Di seguito sono riportate le slide delle presentazioni dei journal club tenutosi nel 2014 -2015

3 febbraio 2015
1) Bambra et al, 2014 (slide) (abstract)
2) Legg et al, 2015 (slide) (abstract)

2 dicembre 2014
1) Abballe et al, 2013 (slide) (abstract)
2) Nuru-Jeter et al, 2014 (slide) (abstract)

14 ottobre 2014
1) Verbeck et al, 2013  - (slide) (articolo)
2) Epichange: epidemiologia in trasformazione - (slide) (articoli)

3 giugno 2014
1) Landsbergis et a al, 2014 (slide) (abstract)
2) Xiang et al, 2014 (slide) (abstract)
 
6 maggio 2014
1) Vines &Wild, 2014 (slide) (abstract)
2) Consonni et al, 2013 (slide) (articolo)

4 marzo 2014

1) Mbaye et al, 2013 (slide) (abstract)
2) Rongen et al, 2013 (slide) (abstract)

4 febbraio 2014
1) Binazzi et al, 2013 (slide) (abstract)
2) Morillas et al, 2013 (slide) (abstract)


VII Corso Girolamo Mercuriale. Guarda tutte le relazioni
Sul canale youtube AzioniwebTv sono disponibili i video di tutte le relazioni.
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Gli operatori si raccontano. Storie di successo del Piano Regionale di Prevenzione 2010-2013

Una storia di successo dovrebbe illustrare quali cambiamenti sono stati prodotti da un programma o da un progetto. Dovrebbe spiegare - pensando di rivolgersi a un pubblico generale - come e perché sono avvenuti questi cambiamenti (www.cdc.gov, 2007).


Il bordo vertiginoso delle cose
Una storia di folgorazioni raccontata da chi ha condotto le inchieste infortunio dando rilevanza non solo ai particolari tecnici, ma anche alla narrazione dei testimoni. Il lavoro si chiude con le raccomandazioni per prevenire gli infortuni di questo tipo. Tali indicazioni sono state discusse e concordate nella comunità di pratica delle storie di infortunio formata da Operatori dei Servizi Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro.
Co-Health: il teatro per la formazione dei professionisti sanitari di oggi e di domani

Il progetto biennale di ricerca/azione Co-Health utilizza tecniche innovative della metodologia di Teatro Sociale e di Comunità, riconosciuta a livello internazionale come una best practice piemontese, con l’obiettivo di potenziare le soft skills degli operatori sanitari, medici e infermieri.


Partecipazione e empowerment, un seminario per la redazione dei Piani della Prevenzione

Il seminario (Avigliana, 18 febbraio 2015) intende creare uno spazio di riflessione e confronto sul significato da dare ai principi e alle strategie di partecipazione ed empowerment, indicate nel Piano Nazionale della Prevenzione e previste nel Piano Regionale e nei Piani Locali. Il seminario è sostenuto dal Coordinamento Operativo Regionale per la Prevenzione (CORP) ed è organizzato dall’ASL TO3 e dal Centro di Documentazione Regionale DoRS. Le iscrizioni saranno accolte anche nella stessa mattinata di mercoledì 18 febbraio. È disponibile il programma dettagliato e la factsheet Partecipazione e Empowerment per la Salute prodotta in occasione del seminario.


Piano Regionale della Prevenzione: un percorso di valutazione partecipato della Regione Piemonte

Il Coordinamento regionale della Prevenzione (CO.R.P) - Regione Piemonte - ha realizzato insieme a Dors una serie di azioni per valutare criticità e punti di forza del piano regionale di prevenzione 2010-2013, in vista dell’avvio della programmazione 2014-2018. Vi proponiamo i risultati dell'indagine in una serie di articoli che ci accompagneranno nei primi mesi del 2015.


Scheda per descrivere progetti di promozione dell'attività fisica nei luoghi di lavoro

Nell'ambito del Piano di Prevenzione della Regione Piemonte 2010-2013, DoRS, in collaborazione con la Rete attività fisica Piemonte, ha costruito questa scheda per descrivere e valorizzare progetti di promozione dell'attività fisica nei luoghi di lavoro. 


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Scheda per raccogliere progetti di promozione dell'attività fisica nella comunità locale

Nell'ambito del Piano di Prevenzione della Regione Piemonte 2013 e 2014, Dors, in collaborazione con la Rete Attività fisica Piemonte, ha costruito questo strumento di lavoro per raccogliere e descrivere i principali aspetti dei progetti di promozione dell'attività fisica attuati nelle comunità locali.


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I programmi per la prevenzione nella Regione Piemonte nel triennio 2015-2018.

La Giunta Regionale nell’ultima seduta del 2014, ha fra l’altro, individuato le linee su cui si svilupperanno i programmi di prevenzione nella Regione Piemonte nel prossimo triennio. Ecco il documento approvato e un commento sul lavoro che si prospetta.