Abbiamo aggiunto nuove risorse che toccano i temi dell’equità e della pianificazione del verde urbano con otto recensioni sui benefici del contatto con la natura. I benefici devono essere accessibili a tutti i cittadini e cittadine; per i gruppi vulnerabili, gli interventi in contesti naturali necessitano di specifiche metodologie.
Dalla metà degli anni Novanta, in Paesi europei e ora anche in Italia, ai medici di base è consentito di integrare le loro prescrizioni terapeutiche (soprattutto farmacologiche) con altre, di natura sociale, tra cui l’Arts on Prescription. Gli studi hanno documentato effetti positivi sul benessere e sulla salute mentale di persone con sintomi da stress, pazienti, caregiver e operatori.
Isole educative è una nuova distribuzione degli spazi piacevole – ma non ha una finalità puramente estetica per quanto essa sia importante - che porta benessere e si fonda sui riferimenti normativi e scientifici. Non è arredo ma è un’idea dell’aula possibile. Dors dialoga con gli autori sugli aspetti di trasferibilità di questa esperienza.
Le nuove politiche per l’Europa mirano a costruire e sostenere la salute e il benessere. Affinché queste politiche funzionino, è essenziale comprendere i meccanismi attraverso i quali l’effettiva attuazione e trasformazione possono avvenire. In questo articolo, gli autori sottolineano l’importante ruolo dei movimenti sociali, dell’azione comunitaria e delle ONG (Organizzazioni Non Governative), quali pietre miliari di un cambiamento di successo.
A sostegno di processi e iniziative di advocacy per l’attività fisica, Dors ha curato la traduzione italiana del documento ‘Fair Play: Building a strong physical activity system for more active people’, pubblicato da World Health Organization a ottobre 2021.
La revisione indaga l’associazione – in specifico il legame causa-effetto - tra l’attività fisica e il rischio di depressione in età adulta.
Sono stati inclusi 15 studi prospettici (o di coorte) che hanno coinvolto più di 2 milioni di persone, che hanno evidenziato un’associazione “curvilinea” inversa tra l’attività fisica e l’insorgenza della depressione, con un aumento del rischio nei casi di livelli di attività più bassi: gli adulti che seguivano le raccomandazioni inerenti l’attività fisica avevano un più basso rischio di depressione rispetto agli adulti che non svolgevano alcun tipo di movimento fisico, e il rischio si riduceva in maniera significativa anche con dosi di attività fisica relativamente basse.
Inoltre, una stima sulla prevalenza dell’ esposizione tra le coorti considerate ha consentito di dire che: se gli adulti meno attivi avessero adottato le raccomandazioni inerenti i livelli ottimali di attività fisica, si sarebbe potuto prevenire/evitare l’11,5% di casi di depressione.
La review e meta-analisi sistematica conclude evidenziando i benefici significativi a livello di salute mentale derivanti dall’essere fisicamente attivi, anche con livelli di attività un po' ridotti rispetto alle raccomandazioni di sanità pubblica, ed esortando gli operatori a promuovere l’attività fisica per migliorare il benessere mentale.
Pearce M, Garcia L, Abbas A, et al. Association Between Physical Activity and Risk of Depression: A Systematic Review and Meta-analysis. JAMA Psychiatry. Published online April 13, 2022.
Per docenti qualificati e futuri insegnanti, è on line e gratuito il curriculum europeo delle competenze da mettere in campo per coniugare la didattica con l’attività fisica, in tutte le materie, durante l’orario scolastico.