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» Contesto territoriale : In Piemonte

Mamme libere dal fumo: un programma di disassuefazione per le donne in gravidanza fumatrici


Il programma vede l’ostetrica vicino alla donna in una attività di sostegno alla decisione di smettere di fumare e a mantenersi astinente.


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Piano Regionale Anti Tabacco 2008-2012


Il nuovo piano che la Regione Piemonte ha adottato per pianificare e coordinare le azioni di contrasto al tabagismo ha una durata quinquennale e rafforza quanto già prodotto dalla precedente esperienza del Piano 2004-2006. I programmi di intervento attraverso i quali si articola sono: Programma 1: Promozione della salute e prevenzione dell’abitudine al fumo tra gli adolescenti Programma 2: Assistenza e supporto alla disassuefazione Programma 3: Controllo del fumo passivo - Luoghi di lavoro liberi dal fumo e “Ospedali e Servizi sanitari senza fumo” Dal punto di vista organizzativo il Piano piemontese si avvale della collaborazione della Commissione regionale antitabacco e della Consulta "Piemonte libero dal fumo", oltre che del supporto di gruppi tecnici. In un'ottica di maggiore partecipazione degli operatori sanitari è prevista l'attivazione in ogni Azienda Sanitaria di un coordinamento aziendale per garantire l'integrazione delle iniziative antifumo regionali con le attività locali e in sinergia con le altre strategie di prevenzione.


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Smettere di fumare in Piemonte: il ruolo dei Medici di Famiglia e dei Centri per il Trattamento del Tabagismo

Ricognizione delle attività e dei modelli organizzativi attualmente presenti in Piemonte per promuovere la disassuefazione tra i fumatori. Le Linee Guida per promuovere la cessazione del fumo di tabacco, pubblicate nel 2007, offrono una panoramica degli interventi efficaci per motivare e aiutare i fumatori a smettere di fumare. Questa indagine, realizzata attraverso l'intervista degli operatori che sono attualmente coinvolti nella lotta al fumo, ha lo scopo di far emergere un confronto tra ciò che viene raccomandato nelle Linee Guida e ciò che esiste attualmente in Piemonte in termini di servizi per la cessazione. Inoltre la ricerca si propone di analizzare la pratica lavorativa di chi si occupa di tabagismo con l’obiettivo di rilevare le rappresentazioni del processo di lavoro presso gli operatori coinvolti nei percorsi di disassuefazione.


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Building blocks for tobacco control: a handbook


Manuale pubblicato in inglese e francese nel 2004 dal WHO per guidare i pianificatori verso la creazione di azioni di contrasto al tabagismo. Il manule ha un approccio pragmatico e presenta diverse esemplificazioni. La prima sezione presenta una panoramica dell'epidemia del tabacco: i rischi per la salute, i costi economici e sociali, le azioni efficaci per contrastarla e le strategie dell'industria del tabacco. La seconda sezione si concentra sulle risorse e le capacità necessarie per rafforazare le misure che le nazioni possono adottare per controllare il tabagismo. Attraverso le lezioni apprese dalle esperienze passate il manuale fornisce gli strumenti per mettere in pratica i fondamenti teorici delle maggiori strategie attualmente utilizzate.


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Il rinforzo del divieto di fumo nelle scuole può contribuire a modificare le credenze degli studenti sul fumo


Un recente articolo su Nicotine & Tobacco Research ha indagato la relazione tra le policy antifumo nelle scuole e il fumo negli studenti considerando come variabili correlate le norme della comunità e le credenze personali degli adolescenti sul fumo. Sono stati intervistati 17.256 studenti delle scuole medie e superiori di istituti situati in Oregon (USA). I risultati indicherebbero che la percezione da parte degli studenti di una solida policy antifumo nelle scuole è direttamente correlata alla percezione degli stessi che a livello di comunità prevalga una norma sociale che disapprova il fumo. Inoltre gli adolescenti che percepiscono di studiare in una scuola dove viene applicato il divieto di fumo, disapprovano il fumo, pensano che fumare faccia male e in generale fumano di meno.

Lo studio mette in risalto il fatto che le policy antifumo nelle scuole funzionano solo se a livello di comunità esiste una norma condivisa che disapprova il fumo. Inoltre afferma che le policy antifumo funzionano solo laddove queste vengono seriamente applicate e percepite come tali dagli studenti. 

Lipperman-Kreda S, Nicotine Tob Res. 2009 May; 11(5):531-9Grube JW. Students' perception of community disapproval, perceived enforcement of school antismoking policies, personal beliefs, and their cigarette smoking behaviors: results from a structural equation modeling analysis.


Rassegna sugli interventi efficaci indirizzati ai giovani fumatori



Una rassegna degli interventi e delle policy indirizzate ai giovani fumatori negli Stati Uniti è offerto dall'articolo di Lanz P. M., Jacobson P.D., Waerner K.E., Wasserman J., Pollack H.A., Berson J., Ahlstrom A. Investing in youth tobacco control: a review of smoking prevention and control strategies. In Tobacco Control. 2000, 9: 47-63.



Il secondo rapporto sull'incidentalità stradale in Piemonte, anno 2009