La revisione sistematica Saunders 2013, pubblicata sulla rivista PLOS one, valuta gli effetti che il trasporto attivo ha sulla salute della popolazione. Dors ne ha curato la sintesi con un occhio ai dati piemontesi e nazionali e con indicazioni pratiche indirizzate ai decisori.
Sicurezza stradale, promozione della salute e sviluppo locale sono i concetti cardine di questo documento a cura di IUHPE (International Unit for Health Promotion), in collaborazione con la Banca Mondiale e lo statunitense CDC (US Centre for Disease Control and Prevention), che mira a promuovere lo sviluppo e la gestione di un sistema locale di sicurezza stradale nei Paesi a basso/medio reddito, applicando le raccomandazioni dell’OMS basate su un approccio intersettoriale e interistituzionale.
la recensione in italiano
il documento originale in lingua inglese
Nel 2012 il Piemonte ha raggiunto l’obiettivo, fissato dall’UE, di dimezzare il numero di morti per incidenti stradali.Diminuiscono in generale anche gli incidenti stradali e i feriti. Aumentano invece gli incidenti e i feriti fra le cosiddette “utenze deboli” (pedoni, ciclisti e motociclisti). Questi sono alcuni dei dati, emersi dal Rapporto 2013 del Centro Monitoraggio Regionale, presentati il 24 ottobre al convegno “Sicurezza Stradale in Piemonte”.
La Regione Piemonte, grazie a fondi del 4° e 5° Programma del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS) del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, cofinanzia progetti e interventi presentati da Comuni e Province, finalizzati a migliorare la sicurezza stradale.
Il presente studio mette a confronto l’impatto di due differenti politiche scolastiche finalizzate alla riduzione del consumo di alcol tra i teenager, implementate nelle scuole di Washington (Usa) e Victoria (Australia), per comprendere la relazione esistente tra la percezione da parte degli studenti delle politiche scolastiche sull’alcol e il consumo alcolico nei giovani.
Lo studio, pubblicato nel mese di aprile 2013 su PLOS ONE, rivista ad accesso libero, valuta se un intervento di advocacy indirizzato ad esponenti politici locali del Regno Unito è efficace per ridurre il rischio di incidenti pedonali, tra la popolazione che abita le zone più svantaggiate e indigenti.
Sito internet promosso da "Canadian Active and Safe Routes to School Partnership". Sono disponibili manuali, strumenti, risorse per progettare e valutare l'attivazione di percorsi "attivi" e sicuri nel tragitto casa-scuola-casa.
Rapporto breve che presenta la situazione della sicurezza stradale nei Paesi Membri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. In particolare, in 51 su 53 paesi viene analizzata la risposta legislativa e l'azione politica rispetto a 5 fattori di rischio: guida in stato di ebbrezza, velocità, uso del casco per moto e bici, delle cintura di sicurezza, dei sistemi di ritenuta dei bambini.
DRUID, Driving under the influence of drugs, alcohol and medicines è un progetto che la Commissione Europea ha realizzato dal 2006 al 2011, per valutare a livello europeo la dimensione del problema della guida sotto l'influenza di alcol, droghe illegali e farmaci e per suggerire le evidenze scientifiche efficaci per contrastare il fenomeno. Il report dell'EMCDDA riassume i risultati del progetto DRUID e l'Ars Toscana ne propone una sintesi in italiano.
Rapporto di valutazione a cura del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: i costi sociali degli incidenti stradali stimano il danno economico che la società subisce a causa degli incidenti. Il danno economico non rappresenta la spesa diretta sostenuta dalla società, ma quantifica in termini economici gli oneri che ricadono sulla società, per le conseguenze causate da un incidente stradale. Nell'ambito del Decreto legislativo n. 35/2011 - Gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali, una delle attività specifiche rispetto all'incidentalità stradale stima il costo sociale derivante dall’incidentalità stradale sulla porzione di rete stradale trans- europea ricadente nel territorio italiano.Il calcolo del costo totale dell'incidentalità sulla rete stradale si riferisce all’anno 2010, ultimo anno di cui si hanno a disposizione i dati di incidentalità.
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