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» Contesto territoriale : In Piemonte

Buone pratiche cercasi. “Dalle parole alle Azioni” ha ottenuto il riconoscimento di qualità

Il progetto dell’Asl Torino 4 - Dalle parole alle azioni. La comunicazione a sostegno dell’attività fisica – ha ottenuto il riconoscimento di buona pratica. Punti di forza del progetto sono: la collaborazione intersettoriale, le alleanze, il coinvolgimento e la partecipazione della comunità.


Scuola e salute: un'alleanza che si consolida per vivere meglio.
Lo scorso 10 novembre 2014 è stato approvato il protocollo d'intesa tra Regione Piemonte e Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte relativo alle attività di promozione ed educazione alla salute nelle scuole. L’intesa mira a sviluppare azioni atte a favorire “maggior controllo sulla propria salute mediante la promozione di stili di vita positivi e responsabili e la creazione di ambienti favorevoli”.

Regione Piemonte. L’attività ambulatoriale di nutrizione e le abilità di counselling: linee di indirizzo

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Regione Piemonte: proposte operative per la ristorazione collettiva (2007)

I documenti sono tre e sono declinati per il contesto applicativo: assistenziale, ospedaliero e scolastico.


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Rete regionale delle scuole che promuovono salute

Il 17 novembre presso l’Aula Magna del rettorato si è tenuto il Convegno promosso congiuntamente da Regione Piemonte e USR-Piemonte: "Scuole in salute per il successo formativo. La rete regionale si allarga e si apre all'Europa". Mettiamo a vostra disposizione tutti i materiali presentati in formato digitale.


Chi beve e chi non beve nella terra del vino
Il rapporto “Fatti e cifre sull'alcol in Piemonte 2014”, pubblicato dall’Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze, documenta che l’abitudine a consumare bevande alcoliche, seppure in diminuzione, continua ad essere ben radicata.
Meno morti e meno incidenti sulle strade del Piemonte

Nel 2013 si conferma la riduzione della dimensione regionale del problema degli incidenti stradali: i morti (259) sono stati l’8,8% in meno rispetto al 2012, mentre gli incidenti (11.252) sono diminuiti del 7,4%. E' quanto emerge dal Rapporto annuale 2014 sull’incidentalità stradale in Piemonte, pubblicato dal Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale (CMRSS).


Buone pratiche cercasi: “Giovani=strade sicure” ha ottenuto il riconoscimento di qualità

‘Giovani = strade sicure’, dell’Asl di Alessandria, è tra i primi progetti ad aver ottenuto il riconoscimento di ‘buona pratica’, completando tutti il percorso che vi descriviamo qui di seguito.


La storia di Gregor nato a Sarajevo e morto sul lavoro tra i binari della linea del Frejus



Luogo
: Piemonte
Data: primavera 2006
Comparto produttivo: trasporti
Esito: infortunio con esito mortale
Dove è avvenuto: sulla linea ferroviaria Torino - Bardonecchia
Cosa si stava facendo: il lavoratore doveva trasferire un convoglio ferroviario manovrando una motrice con annessi carri ferroviari (treno materiali).
Descrizione infortunio: il malfunzionamento dell’impianto frenante impedisce l’arresto del convoglio che prende velocità lungola discesa. Il lavoratore si getta dalla motrice in corsa e muore nell’impatto col terreno.
Come prevenire: la prevenzione passa attraverso dei percorsi logici, tra cui la corretta applicazione delle procedure operative pianificate e concordate e per mezzo di una corretta manutenzione di mezzi attrezzature ed impianti effettuata da personale qualificato ed idoneamente formato ed addestrato. Occorre quindi che venga creato un ambiente di lavoro che consenta di aumentare la soglia di attenzione nell’applicazione delle procedure pianificate per la gestione degli spostamenti dei treni materiali.


Data di pubblicazione: settembre 2014


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Gioco di sponda



Luogo
: provincia di Vercelli, Piemonte
Data: Aprile 2009
Comparto produttivo: manutenzione in fonderia di alluminio
Esito: un operaio ha subito la parziale amputazione del braccio sinistro
Dove è avvenuto: in prossimità del forno rotativo nel reparto fonderia
Cosa si stava facendo: l’infortunato mescolava la malta destinata al rivestimento dell’interno del forno, usando un trapano dotato di miscelatore.
Descrizione infortunio: l’operaio ha subito una scarica elettrica mentre utilizzava il trapano munito di miscelatore. La “scossa” ha sbalzato l’operaio verso un collega che usava una sega circolare poco lontano; il contatto con la sega circolare ha causato la parziale amputazione del braccio sinistro.
Come prevenire: la prevenzione di questo infortunio si basa principalmente sull’adesione alle indicazioni del Piano Operativo di Sicurezza, che sono state in gran parte disattese, ed in particolare:



  • attività diverse venivano svolte contemporaneamente in uno spazio limitato, ma non delimitato e ingombro di vari materiali

  • le attrezzature usate erano deteriorate (trapano con miscelatore) o utilizzate senza le dovute precauzioni (spazio intorno alla sega circolare e cuffia di protezione della lama)

  • c'erano carenze dell'impianto elettrico (collegamento volante senza trasformatore di isolamento) in presenza di acqua

  • i guanti usati da’infortunato presentavano segni di bruciatura e non erano adatti ad isolare dalle scariche elettriche.


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Poco tempo... troppa fretta


Luogo: provincia di Vercelli, Piemonte
Data: Settembre 2012
Comparto produttivo: agricoltura
Esito: un agricoltore è deceduto
Dove è avvenuto: nel cortile della sede dell’azienda di famiglia
Cosa si stava facendo: l’agricoltore stava sollevando un carico agganciato al braccio sollevatore del mezzo carica letame.
Descrizione infortunio: durante il sollevamento del carico il carica letame si è sbilanciato ribaltandosi di lato. L’agricoltore, sbalzato dalla cabina, è caduto a terra e il tettuccio della cabina del carica letame gli è caduto sulla testa causando lo sfondamento del cranio.
Come prevenire: l’infortunio ha fatto emergere come sia importante utilizzare mezzi dotati di appositi sistemi di ritenzione: una banale cintura di sicurezza avrebbe impedito lo sbalzamento dell’agricoltore dalla cabina. La presenza di stabilizzatori per ancorare al terreno il mezzo avrebbe evitato il ribaltamento. Infine, la presenza di un’altra persona avrebbe consentito manovre meno frettolose.


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Scheda per descrivere progetti di promozione dell'attività fisica nella scuola

Nell'ambito del Piano di Prevenzione della Regione Piemonte 2010-2012, DoRS, in collaborazione con la Rete attività fisica Piemonte, ha costruito questa scheda per descrivere e valorizzare progetti di promozione dell'attività fisica nell'ambiente scolastico. 


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Manuale per attivare gruppi di cammino

L'Organizzazione Parternship for Prevention, con il supporto del Centers for Disease Control and prevention (CDC), ha curato un manuale per l'attivazione di gruppi di cammino al fine di promuovere l'attività fisica tra i giovani e gli adulti. La pubblicazione illustra una ricca raccolta di strumenti e risorse on-line per la progettazione e la valutazione degli interventi.


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Rete Attività fisica Piemonte, RAP

Questa è la pagina web, sul sito della Regione Piemonte, dedicata alle azioni di promozione dell'attività fisica. Si trovano i contatti, regionali e delle aziende sanitarie, della Rete Attività fisica Piemonte. Vai alla pagina Promozione dell'attività fisica.


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Nutrire le città: verso una politica alimentare metropolitana

www.politichepiemonte.it dedica la newsletter n. 27/2014 al tema del cibo come questione urbana. Leggi tutti gli articoli.


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Un progetto per migliorare il benessere nelle Aziende sanitarie piemontesi

A maggio 2014 è stato avviato un progetto biennale per promuovere il benessere psico-fisico e migliorare la salute organizzativa nelle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione Piemonte. Saranno condivise e valutate le azioni di prevenzione e contrasto dello stress da lavoro messe in atto dalle Aziende e promosse le buone pratiche da adottare.


Il processo alla sigaretta elettronica: un anno dopo
Un aggiornamento della letteratura scientifica sull’efficacia della sigaretta elettronica nei processi di disassuefazione e sulla normativa relativa alle regole per il commercio, alla protezione dei minori e alla nuova direttiva europea.
Volevo essere a casa per Natale

Un lavoro veloce, giusto il tempo di prendere una misura, diventa una tragedia. Una triste nuova storia di infortunio entra a far parte della raccolta realizzata in collaborazione con i Servizi di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro del Piemonte che hanno partecipato al laboratorio sull’utilizzo della narrazione nella prevenzione e promozione della salute.


L’orologiaio va in miniera





In questo caso la storia dell’infortunio si configura come un vero e proprio racconto, con l’aggiunta di personaggi e situazioni derivanti dalla fantasia dell’autore


Luogo: Piemonte
Data: 1998
Comparto produttivo: cave e miniere
Esito: infortunio con esito non mortale
Dove è avvenuto: miniera di talco e grafite della Val Chisone
Cosa si stava facendo: due minatori stavano spostando manualmente una trave di legno di 50 chili per l’armatura della galleria.
Descrizione infortunio: durante il trasporto manuale di una trave, il minatore che sorreggeva l’estremità anteriore inciampa in una buca del terreno nascosta da acqua e fango. Un piede del minatore rimane incastrato, mentre il resto del corpo appesantito dal carico, perde l’equilibrio; il minatore si frattura la gamba.
Come prevenire: in un contesto generale, è documentato che coloro che iniziano un nuovo lavoro in età avanzata, sono soggetti a un maggiore rischio di avere un infortunio, in particolare modo se svolgono un compito manuale. La spiegazione potrebbe essere che i lavoratori meno giovani che si trovano ad affrontare un nuovo lavoro, si adattano meno rapidamente al nuovo ambiente e alle nuove mansioni, oltre ad avere una maggior vulnerabilità fisica. Un’ulteriore interpretazione fornita dagli autori è che ai lavoratori meno giovani siano affidati compiti più pericolosi con l’erronea percezione che siano più esperti.


Data di pubblicazione: dicembre 2012


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Purché ci sia la salute

Essere in buona salute è una condizione cruciale per qualsiasi persona. Può dipendere da molti fattori ma soprattutto dalle possibilità economiche e dall’istruzione. La relazione tra reddito e salute è stata oggetto di un'infografica presentata al recente salone del libro di Torino nel ambito del progetto Piemonte Visual Storython.


Il video del 1° Forum 2013 Teatro, Salute e Benessere

È disponibile il video breve che documenta il confronto, le esperienze laboratoriali e le prospettive su “La salute: rito e bene comune che nutre le persone e il capitale sociale”, tema centrale del Forum TSB. All’ideazione e realizzazione del Forum hanno contribuito l’ASL CN1 e il Comitato Tecnico Inter-Istituzionale Cuneese Teatro e Salute, il SCT Center-Master di Teatro Sociale e di Comunità dell'Università di Torino e DoRS Regione Piemonte.


Dall'inchiesta alla storia: costruzione di un repertorio di storie di infortunio sul lavoro.

Questo report rendiconta le attività svolte nel periodo 2012-2013 sull’utilizzo delle storie di infortunio per la prevenzione.


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8° Laboratorio di Marketing Sociale - I materiali

Nell'ottavo Laboratorio di Marketing Sociale è stato presentato il progetto "Concorso a premi: non è colpa del destino", realizzato dall'Associazione Sicurlav e dall'Asl TO3. Il tema del concorso sulla sicurezza sul lavoro ha consentito di approfondire la teoria dello scambio come strategia per motivare al cambiamento e di ragionare sui vantaggi e i costi percepiti dai destinatari di un intervento di prevenzione e promozione della salute.


Dove si trova la normativa sul sito della Regione Piemonte?
Una certa delibera, la tal legge regionale, i documenti del piano sanitario....il sito della Regione Piemonte contiene (quasi) tutti i documenti ufficiali che possono servire nel lavoro degli operatori della prevenzione e sanità pubblica, e non solo... Ecco qualche suggerimento per trovarli velocemente.

L'empowerment entra nel Piano Socio-Sanitario del Piemonte 2012-2015

Il PSSR del Piemonte 2012-2015 prevede di intensificare il coinvolgimento dei cittadini alla costruzione del bene salute. Attraverso l’empowerment, definito come “...processo dell’azione sociale attraverso il quale le persone, le organizzazioni e le comunità acquisiscono competenza sulle proprie vite, al fine di cambiare il proprio ambiente, per migliorare l’equità e la qualità di vita ...”,  le persone, le organizzazioni e le comunità accrescono la capacità di controllare la propria vita. Il Piano prevede l’adozione di strumenti finalizzati allo sviluppo del processo di empowerment, attraverso il rafforzamento delle sue tre componenti fondamentali:



  • il “controllo”, riferito alla capacità di influenzare le decisioni che riguardano la propria esistenza;

  • la “consapevolezza critica”, consistente nella comprensione del funzionamento delle strutture di potere e dei processi decisionali, di come i fattori in gioco vengono influenzati e le risorse mobilitate;

  • la “partecipazione”, attinente all’operare insieme agli altri per ottenere risultati desiderati e condivisi


Gli strumenti citati nel testo attraverso i quali promuovere questo percorso sono:


1) il sistema di Audit Civico in collaborazione con CittadinanzAttiva, che monitorizza aspetti ambientali e organizzativi del SSR, per favorire una partecipazioneattiva dei cittadini alla gestione del sistema.


2) lo sportello “Io scelgo la salute” nato dalla collaborazione tra Regione e Associazioni di Volontariato, che si prefigge l’obiettivo di fornire al cittadino la possibilità di sentirsi accolto, ascoltato e accompagnato ogni volta che avverte la necessità di confrontarsi con un problema, vero o presunto, inerente la sanità piemontese, la sua salute o quella di un suo familiare.