Le stime dell’OMS Organizzazione Mondiale della Sanità evidenziano come, a livello mondiale, circa una donna su tre abbia subito violenze sessuali o fisiche nel corso della vita.
La violenza di genere, oltre a costituire una violazione dei diritti umani, è anche un gravissimo problema di salute pubblica.
Gli Stati membri, nel maggio 2016, hanno approvato un piano d’azione globale per mettere in grado i sistemi sanitari di fare fronte alla violenza di genere e contro i bambini che prevede:
- Ricerca e raccolta di prove per evidenziare la grandezza della violenza contro le donne e identificazione degli interventi preventivi efficaci;
- Sviluppo di linee guida e strumenti, definizione di norme e modelli standard per un’efficace risposta sanitaria alla violenza contro le donne;
- Volontà politica di affrontare la violenza contro le donne attraverso patrocini e partenariati.
T4DATA è un progetto di formazione per i responsabili della protezione dei dati negli enti pubblici. Oltre prevedere momenti formativi e webinar riservati a queste figure professionali offre un manuale ora tradotto in italiano. Dors lo propone nella sua raccolta di notizie, testi di legge e commenti rivolti su questo tema.
Il XVII Rapporto sulle politiche della cronicità, dal titolo “Regione che vai, cura che trovi (forse)” mostra come le cure siano disuguali a seconda della regione in cui si vive. Questo vale sia per il riconoscimento dell'invalidità e dell'handicap, del sostegno psicologico, delle liste d'attesa per esami, visite specialistiche e accesso ai farmaci, a dimostrazione del fatto che l'accesso e la qualità delle cure non è uguale per tutti i cittadini. Il Piano Nazionale Cronicità, pur recepito dalle Regioni, risulta ancora profondamente disatteso. Il rapporto è a cura di Cittadinanzattiva - Coordinamento Nazionale delle Associazioni di Malati Cronici CnAMC.
Nell'ambito della Conferenza nazionale per la Salute mentale 2019, che si è svolta a Roma il 14 e 15 giugno 2019, promossa dal Coordinamento nazionale Conferenza Salute Mentale è stata stilata una dichiarazione conclusiva contenente dieci proposte ed è stata inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tra le proposte: inserire la salute mentale tra le priorità dell'agenda politica, preventivare finanziamenti consoni per il SSN, applicare il nuovo sistema di garanzia per i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) prevedendo un set di indicatori per la salute mentale.
Il 29 marzo 2019 è stato adottato dalla DG Health della Commissione Europea il nuovo Piano di lavoro 2019 per l'attuazione del Terzo Programma per l'azione dell'Unione Europea nel settore della Salute (2014-2020). L’Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute, l'agricoltura e l'alimentazione (CHAFEA) sta pubblicando proprio in questi giorni i primi bandi per la presentazione delle proposte.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha indicato il suicidio come la seconda causa di morte a livello mondiale tra i giovani di età compresa fra i 15 e i 29 anni. L’articolo vuole offrire una panoramica delle conoscenze attuali e delle azioni raccomandate a livello di popolazione, gruppi e individui per prevenire i suicidi e i tentativi di suicidio.
Documento del 22 marzo 2019 stilato dal Comitato Nazionale per la Bioetica che fornisce raccomandazioni per la tutela della salute mentale delle persone in stato di detenzione.
Si raccomanda, in particolare:
Il CNB sollecita anche alcuni innovazioni normative per tutelare sia le persone giudicate imputabili e condannate a pene carcerarie, sia le persone dichiarate non imputabili e prosciolte. Nello specifico:
Il CNB invita infine a riconsiderare il concetto particolarmente problematico di “pericolosità sociale”, alla base delle misure di sicurezza, e la legislazione speciale di “doppio binario” di imputabilità/non imputabilità per le persone affette da disturbo mentale.
Quali interventi sono necessari per preparare i sistemi alimentari europei per il futuro? EuroHealthNet ha pubblicato un policy précis, disponibile anche in italiano con il titolo “Verso sistemi alimentari europei sani, sostenibili e inclusivi”, che analizza i percorsi, le soluzioni e le buone pratiche che permetteranno di realizzare dei sistemi alimentari più salutari e più sostenibili ed inclusivi in Europa e non solo.