DoRS e il Servizio di Epidemiologia hanno curato la traduzione in italiano del documento dell’Oms Europa “What is the evidence on the reduction of inequalities in accessibility and quality of maternal health care delivery for migrants? A review of the existing evidence in the WHO European Region”.
Il progetto Fitter for Walking ha coinvolto comunità svantaggiate dell’Inghilterra. Lo scopo era migliorare le vie dei quartieri e promuovere il cammino come mezzo di trasporto quotidiano. Dors ha curato la sintesi dello studio Adams et al. (2017) che ha valutato l’attuazione sul campo di questo progetto.
Dors, con l’autorizzazione dell’OMS, ha tradotto in italiano la Dichiarazione di Shanghai sulla promozione della salute nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e il Consenso di Shanghai sulle Città Sane 2016, in collaborazione con la Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia.
I suicidi rappresentano la principale causa di morte violenta in Piemonte. La frequenza si mantiene costante nel tempo e presenta differenze territoriali e sociali. Si segnala la necessità di conferire priorità a questo tema nella definizione di politiche sanitarie che favoriscano il riconoscimento e la presa in carico di soggetti ad alto rischio investendo parallelamente in interventi di protezione sociale di situazioni individuali e familiari di vulnerabilità.
Riprogettare le strade dei quartieri degradati di una città: coinvolgere la comunità potrebbe aumentare gli spostamenti a piedi per le vie del quartiere e scoraggiare ozio e sedentarietà.
Ritorna a Torino Glenn Laverack! Dopo l’incontro del dicembre 2016, sarà con noi per la presentazione della traduzione italiana del suo libro - Salute Pubblica: potere, empowerment e pratica professionale - edito da Il Pensiero Scientifico Editore. Appuntamento a lunedì 27 novembre 2017 presso l’Università di Torino.
I fattori di rischio e di protezione per la salute mentale agiscono a più livelli, le risposte devono quindi essere stratificate e multisettoriali. Salute, educazione, welfare, trasporti, abitazione sono tutti livelli su cui intervenire per contribuire all'approccio di salute in tutte le politiche.
I dati allarmistici del Censis non hanno riscontro nei dati di indagini serie ed approfondite. Al di à di alcune reali criticità, Il Sistema sanitario Italiano non sembra essere in grave crisi e non è vero che siano più di 12 milioni gli Italiani che oggi hanno rinunciato a curarsi.
Dall'1 al 4 giugno si è svolto a Trento il Festival dell'Economia, dedicato quest'anno alla "Salute disuguale". Giuseppe Costa (epidemiologo dell'Università di Torino e del Servizio di Epidemiologia ASL TO3 del Piemonte) vi ha partecipato ed ha prodotto un documento che riassume le principali conoscenze sulle disuguaglianze di salute in Italia.
EuroHelthNet ha pubblicato un Policy Précis sulla correlazione tra l’esclusione socio-economica dei giovani e le ricadute in termini di salute. Il documento raccoglie e rende disponibili i principali programmi e politiche dell’Unione Europea di contrasto dell’esclusione giovanile e delle disuguaglianze di salute, identificando buone pratiche e auspicando una loro sistematizzazione.
E’ stato presentato lo scorso venerdì 17 marzo il libro “40 anni di salute a Torino, spunti per leggere i bisogni e i risultati delle politiche”. Il libro curato da Giuseppe Costa, Morena Stroscia, Nicolás Zengarini, Moreno Demaria, ripercorre l’andamento della salute nella città negli ultimi 40 anni.
Lo status socioeconomico rappresenta uno dei più importanti predittori di morbosità e mortalità prematura a livello globale. Ecco perché bisognerebbe tenerne conto nell’implementazione di strategie e politiche di salute.