Sono stati recentemente pubblicati in formato elettronico i dati sull’utenza dei Dipartimenti di Patologia delle Dipendenze, degli Enti Accreditati e delle Comunità terapeutiche pubbliche della Regione Piemonte, disponibili sul nuovo sito dell'Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze piemontese.
L’aver garantito una buona copertura vaccinale, insieme alle misure di protezione adottate, ha consentito di contenere la pandemia ai livelli d’incidenza tra i più bassi d’Europa, ma i dati mostrano una situazione in rapida evoluzione negativa. L’Associazione Italiana di Epidemiologia (AIE) ha emesso un documento con le raccomandazioni per il contenimento dei contagi, dei ricoveri e dei decessi associati al COVID-19.
L’ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Salute ha aggiornato, dal 2018, la raccolta di fact sheet sulla promozione dell’attività fisica da parte dei suoi stati membri. Sono disponibili un documento di sintesi e 27 fact sheet tra cui quella relativa allo stato dell’arte in Italia. I progressi sulla promozione dell’attività fisica per la salute sono stati misurati rispetto a 23 indicatori di monitoraggio che considerano dall’adozione di linee guida nazionali all'attuazione di campagne di comunicazione per aumentare la consapevolezza dei benefici dell’attività fisica.Scarica il documento di sintesi; scarica il fact sheet Attività fisica in Italia, 2021
Str.A.Da. cataloga i principali sistemi di accesso, disponibili sul web, per la consultazione, l’estrazione e l’utilizzo di dati e indicatori utili per la costruzione e la produzione di profili e rapporti di salute a diversi livelli territoriali della regione Piemonte.
Le Living Systematic reviews sono revisioni sistematiche che vengono continuamente aggiornate, incorporando nuove prove rilevanti non appena disponibili e sono sostenute da un monitoraggio attivo e continuo delle prove.
L’evolversi della situazione pandemica ha determinato la necessità di trovare nuove risposte ai bisogni della popolazione per conciliare necessità di ripresa e tutela della salute.Dors illustra gli ultimi provvedimenti normativi che hanno portato all’istituzione della Certificazione verde covid-19, documento che mira a consentire gli spostamenti dei soggetti tutelandone la privacy.
Messe a punto da un gruppo di ricercatori di 6 atenei, le proposte sono state presentate e discusse il 28 maggio in un webinar aperto a tutti gli stakeholder del SSN. Dieci proposte operative e tre fattori abilitanti per mettere in pratica con successo la Missione Salute del PNRR e sostenere il SSN, duramente colpito dalla pandemia che ne ha messo in evidenza criticità e spazi di miglioramento.
Il Garante Privacy chiama la comunità scientifica e gli uffici del Sistema Statistico Nazionale a rivedere le regole deontologiche per il trattamento dei dati nel rispetto del Regolamento europeo e alla luce delle attuali potenzialità tecnologiche per il trattamento dei dati. Iscrizioni entro il 2 luglio 2021.
Questa guida intende fornire ai giornalisti le informazioni principali utili per approfondire molti aspetti attorno a Covid-19, un argomento delicato da trattare per un giornalista, nonché altre questioni non meno impegnative in tema di salute pubblica.
Nonostante il 2020 sia stato un anno davvero difficile da ogni punto di vista, il lavoro degli operatori piemontesi non si è fermato. ProSa ha raccolto numero si progetti tra i quali numerose novità realizzate in risposta all’emergenza sanitaria
La rete CHAIN - Centre for Global Health Inequalities Research - ha realizzato un’infografica che illustra gli ultimi dati sulla correlazione tra disuguaglianze di salute e pandemia di Covid-19 e spiega come possono essere utilizzati per guidare le scelte a livello sociale e politico, necessarie nella gestione dei prossimi mesi.
Dors ha curato la traduzione italiana dell'infografica “The COVID-19 pandemic and health inequalities: We are not all in it together” in collaborazione con EuroHealthNet, partner della rete CHAIN.
Per violenze sul luogo di lavoro si intendono gli eventi in cui i lavoratori sono minacciati, aggrediti o abusati in situazioni correlate al lavoro, e che comportano un rischio per la loro sicurezza, benessere o salute. Il settore dei servizi sanitari e sociali risulta tra quelli a maggior rischio. Nei setting sanitari, la violenza verso operatori è compiuta prevalentemente da pazienti o loro familiari (violenza di tipo II). I fattori di rischio sono classificabili in: organizzativi, caratteristiche dell’operatore (capacità comunicativa, esperienza) e caratteristiche di paziente e familiari (livello socioeconomico, storie pregresse di violenza). La reale dimensione del problema non è ben conosciuta, poiché molti episodi di violenza, soprattutto verbale e psicologica, ma anche fisica, non vengono denunciati dagli operatori.
Si è utilizzata la fonte INAIL degli infortuni sul lavoro denunciati e riconosciuti per provare a costruire degli indicatori di occorrenza e di impatto sulla salute.
Attraverso un disegno di studio di tipo descrittivo e retrospettivo, si sono analizzati i dati del flusso corrente INAIL.
Nell’interpretazione delle frequenze, va sempre tenuto conto dell’alto grado di sottonotifica di questi eventi, stimata in circa il 70%, sia tra i medici che tra gli infermieri (4). Le vittime temono conseguenze professionali negative, come essere considerate incapaci di adattarsi alle situazioni o di stabilire buone relazioni con il paziente (3). Sebbene tale sottonotifica riguardi verosimilmente episodi con danni lievi, è indicatore delle difficoltà organizzative a far emergere tali episodi e rappresenta una zona d’ombra conoscitiva determinante problemi di burnout oggi ancora non quantificabili.
L’occorrenza del problema rappresenta un indicatore del rapporto di fiducia tra operatori sanitari e pazienti, oltre che un termometro sensibile dei fattori di rischio psicosociali e del burnout a cui la riorganizzazione dei servizi ha sottoposto negli ultimi anni medici e infermieri. Una percentuale minore di violenze su operatori sanitari, ma comunque allarmante, è compiuta da altri operatori.
I dati epidemiologici sottolineano la necessità di intervenire sui fattori organizzativi, nonché di garantire il necessario supporto alle vittime da parte delle direzioni aziendali, spesso carente e concausa dell’alto livello di sottonotifica. Alla luce dell’evoluzione dell’offerta assistenziale verso il territorio, una particolare attenzione va rivolta ai setting extraospedalieri e agli operatori dedicati.
Mamo C, Penasso M, Quarta D. Infortuni lavorativi da aggressioni nel personale sanitario: dimensioni e trend del problema. Boll Epidemiol Naz 2020;1(2):15-21.
Dal 1.1.2021 Gran Bretagna e Irlanda del Nord non fanno più parte dell’Unione Europea. Questo nuovo assetto ha riflessi anche per i programmi di ricerca scientifica comune che necessitano di trattare dati personali. Fino alla fine di giugno 2021 varranno le regole precedenti alla Brexit e si auspica che questo arco di tempo permetta di trovare un nuovo accordo specifico.