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» Tipologia : Politiche per la salute
» Contesto territoriale : In Italia

Fine corsa: le associazioni dei professionisti della salute per l’endgame del tabacco in Italia

Manifesto per un programma di interventi efficaci per ridurre il fumo e arrivare in 25 anni all’eradicazione del tabagismo. Società scientifiche, professionisti della salute, esponenti della società civile invitano lo Stato italiano e i ministeri competenti a dotarsi di una strategia di fine corsa (endgame) per il tabacco. Aderisci all'iniziativa!


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Ministero della Salute. Piano di Azioni Nazionale per la Salute Mentale (13 febbraio 2013)
Il documento si fonda su un preciso mandato del Ministero della Salute che aveva avviato una collaborazione con il Gruppo Tecnico Interregionale Salute Mentale (GISM) della Commissione Salute della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e Province Autonome.

Il documento preliminare del febbraio 2010, elaborato appunto dal GISM e dai tecnici del Ministero, era stato successivamente integrato dall’invio alla Commissione Salute, su indicazione del Ministro, di ulteriori punti critici da considerare per la stesura definitiva di un vero e proprio “Piano di Azioni per la salute mentale”.

Tale documento già suggeriva le principali linee di indirizzo relative alla tutela della salute mentale della popolazione rilevando, accanto alla diffusione dei disturbi psichici, l’emergere di nuovi bisogni in uno scenario sociale e sanitario mutato, e confermando in particolare identificazione delle aree di bisogno prioritarie, definendo inoltre con chiarezza i punti di criticità da affrontare nell’ambito della salute mentale sia dell’età adulta che dell’infanzia e adolescenza. Il fine era quello di garantire risultati efficaci e verificabili, anche sulla scorta delle esperienze virtuose sviluppate in diversi contesti regionali, attraverso azioni da realizzare nell’intero territorio nazionale

Partendo dalle premesse su esposte è stato elaborato il presente “Piano di azioni nazionale per la salute mentale”.

Da un punto di vista metodologico, la declinazione delle azioni prioritarie su bisogni di salute e interventi, dopo una introduzione descrittiva con i dati disponibili, prevede:

- La definizione degli obiettivi di salute per la popolazione.

- La definizione delle azioni e degli attori.

- La definizione dei criteri e degli indicatori di verifica e di valutazione.


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Sicurezza della coesistenza fra allattamento al seno e gravidanza

Componenti del Gruppo di Studio sull’Allattamento al Seno della Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP) e del Tavolo Tecnico  per  la Promozione dell’Allattamento al Seno del Ministero della Salute hanno effettuato una revisione della letteratura disponibile sulla sicurezza della coesistenza fra allattamento al seno e gravidanza.


In sintesi il gruppo di lavoro è giunto alle seguenti conclusioni:



  • Non è documentato in letteratura un aumentato rischio di aborto

  • In un paese industrializzato come l’Italia, nel quale le donne gravide sono generalmente sane e ben nutrite, non vi è un aumentato rischio di ritardo di crescita intrauterino (IUGR), né di malnutrizione materna.

  • E’ possibile che vi siano dei cambiamenti di composizione del latte materno e una minor crescita del bambino allattato al seno. Se da un lato queste conseguenze sono documentate per i paesi a risorse limitate, non è invece noto se questo valga anche per un paese come l’Italia.

  • Non è documentato che la suzione al seno collegata all’allattamento al seno possa  determinare parto pre-termine per attivazione delle contrazioni uterine.


In conclusione, la SIMP ed il Tavolo Tecnico per la Promozione dell’Allattamento al Seno del Ministero della Salute ritengono che per la maggior parte delle donne la coesistenza di gravidanza ed allattamento al seno risulti sicura per madre, embrione, feto e lattante.


 


La revisione in formato PDF


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