DoRS e il Servizio di Epidemiologia hanno curato la traduzione in italiano del documento dell’Oms Europa “What is the evidence on the reduction of inequalities in accessibility and quality of maternal health care delivery for migrants? A review of the existing evidence in the WHO European Region”.
Uno dei temi che Dors ha seguito negli anni, data la sua rilevanza nell’ambito della salute e per i servizi che la sostengono, la promuovono e la proteggono, è quello delle corrette modalità di trattamento dei dati personali per il rispetto della riservatezza dei soggetti. A maggio 2018 avremo la piena operatività del Regolamento europeo. L'articolo descrive alcuni passi necessari e le nuove regole per utilizzare i dati per la ricerca scientifica e la statistica, (legge legge 20 novembre 2017, n. 167, art. 28).
Il tema "depressione: parliamone" vuole sottolineare che la depressione è una condizione modificabile, anche se nonostante ciò più del 50% dei casi di depressione maggiore non vengano presi in carico o seguiti. L'alto costo personale, sociale ed economico di questa situazione e l'elevato numero di persone prive di alcun supporto terapeutico - nonostante la disponibilità di trattamenti economici ed efficaci - fanno della depressione una delle principali sfide in materia di salute. Un esempio: nel 2008, in Inghilterra è partito il programma "Improving access to psychological therapies", che coinvolgeva i servizi sanitari nazionali e aveva l'obiettivo di aumentare in maniera significativa l'erogazione di terapie di tipo dialogico evidence based per le persone affette da disturbi depressivi e d'ansia. Sino al 2012, grazie al programma erano state seguite più di 1 milione di persone, di cui 680.000 avevano completato il percorso terapeutico, e il tasso di guarigione (recovery) di queste ultime era superiore al 45%.
La campagna "Depression: let's talk" vuole lanciare messaggi chiari sulla depressione: - si può fare prevenzione e terapia - è più facile chiedere aiuto se si è affetti da questo disturbo e non si è stigmatizzati
La campagna prevede una serie di materiali scaricabili gratuitamente (poster e volantini) che affrontano i vari aspetti della vita delle persone affette da disturbo depressivo e/o ansioso e dei loro familiari, e rappresentano una sorta di "vademecum" o "guida" per gli utenti e i familiari in prima persona, per i vari professionisti sanitari e non (es. giornalisti), per i cittadini: http://www.euro.who.int/en/media-centre/events/events/2017/04/world-health-day-2017-depression-lets-talk/download-campaign-material
Dors, con l’autorizzazione dell’OMS, ha tradotto in italiano la Dichiarazione di Shanghai sulla promozione della salute nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e il Consenso di Shanghai sulle Città Sane 2016, in collaborazione con la Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia.
Dors, con l’autorizzazione della rete SHE (Schools for Health in Europe) e in collaborazione con gli USR di Piemonte e Lombardia, la Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia e l’Università degli Studi di Milano, mette a disposizione la traduzione in italiano delle 3 Factsheets prodotte dal network.
Le conclusioni adottate dal Consiglio dell'Unione Europea, nella riunione tenutasi a Bruxelles il 15 e 16 giugno 2017, invitano gli Stati membri a integrare nei loro piani d'azione nazionali, strategie o attività sulla nutrizione e l'attività fisica, misure intersettoriali volte a ridurre i fattori trainanti l'obesità infantile, concentrandosi non solo sulla promozione della salute e la prevenzione delle malattie, ma anche sui bambini e gli adolescenti che sono già in sovrappeso o obesi.Le conclusioni sottolineano l'importanza di adottare politiche e azioni intersettoriali lungo tutto l'arco della vita per ridurre le disuguaglianze socioeconomiche. Politiche e azioni - rivolte a bambini e adolescenti vulnerabili nelle comunità socialmente svantaggiate - che offrano un migliore accesso a scelte alimentari salutari e all'attività fisica quotidiana.Per saperne di più sulle Conclusioni del Consiglio dell'Unione Europea per contribuire a fermare l'aumento del sovrappeso e dell'obesità infantili (29.06.2017).
Il numero crescente di rifugiati, richiedenti asilo e migranti irregolari costituisce una sfida per i servizi sanitari di salute mentale in Europa. La revisione ha dimostrato che questi gruppi sono esposti a fattori di rischio mentali prima, durante e dopo la migrazione. I disturbi in questi gruppi sono variabili anche se complessivamente sono simili a quelli delle popolazioni ospitanti; ma i tassi del disturbo post-traumatico da stress nei rifugiati e nei richiedenti asilo sono più alti. Le condizioni di povertà socio-economica sono associate a un aumento dei tassi di depressione cinque anni dopo il reinsediamento. Questi gruppi incontrano grandi barriere all'accesso all'assistenza sanitaria per la salute mentale. Le buone pratiche per l'assistenza sanitaria mentale includono la promozione dell'integrazione sociale, lo sviluppo di servizi di sostegno, il coordinamento dell'assistenza sanitaria, la fornitura di informazioni sui diritti e i servizi disponibili, e professionisti della formazione per lavorare con questi gruppi. Queste azioni richiedono risorse e flessibilità organizzativa.
Priebe S, Giacco D, El-Nagib R. Public health aspects of mental health among migrants and refugees: a review of the evidence on mental health care for refugees, asylum seekers and irregular migrants in theWHO European Region. Copenhagen: WHO Regional Office for Europe; 2016 (Health Evidence Network(HEN) Synthesis Report 47).
In qualità di organo autonomo, l'EIGE opera nell'ambito delle politiche e delle iniziative dell'Unione europea. Il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea hanno definito i motivi degli obiettivi e dei compiti dell'Istituto nel suo regolamento di fondazione e gli hanno assegnato il ruolo centrale di affrontare le sfide e promuovere la parità tra donne e uomini in tutta l'Unione europea.EIGE raccoglie, analizza, elabora e diffonde i dati e le informazioni sulle questioni di uguaglianza di genere, rendendole comparabili, affidabili e pertinenti per gli utenti.
La Convenzione di Istanbul, redatta l'11 maggio 2011, traccia il percorso per varare provvedimenti efficaci contro la violenza di genere e la violenza domestica, al fine di prevenire e contrastare il fenomeno.
La revisione sistematica ha preso in esame quarantuno studi con l’obiettivo di analizzare la correlazione fra l’incremento dei disturbi mentali, comprese le pratiche suicidarie, e la crisi economica che ha attanagliato l’Europa a partire dal 2008. Il vecchio continente, infatti, proprio da quell’anno, è entrato in una fase di grave crisi finanziaria a causa della crisi economica che ha investito l’intero pianeta.
Sono state pubblicate le linee guida del National Institute for health and Care Excellence (NICE), volte a invitare la popolazione ad un uso corretto dei medicinali antimicrobici. Tali raccomandazioni sono nate dalle evidenze sulla preoccupante diffusione delle resistenze agli antibiotici nei Paesi europei.
"La scuola può promuovere un profondo rinnovamento culturale, rivolgendosi a intere generazioni di bambini e bambine, ragazzi e ragazze e alle loro famiglie. E tuttavia, a fronte di un diffuso bisogno di superamento di modelli dominanti nell’ordine simbolico e nell’organizzazione sociale, evidenziati dalle disarmonie in famiglia, dalle tensioni che sfociano in violenze, dalle vessazioni e dalle iniquità sul lavoro, le politiche di un’istruzione attenta ai generi e di promozione di una cultura non discriminante non ricevono l’attenzione che meritano. Nell’argomentare queste posizioni, l’intervento riepiloga per sommi capi l’orientamento delle politiche italiane e del nord Europa in relazione al binomio educazione scolastica e differenza di genere. Al contempo tenta di problematizzare alcune condizioni imprescindibili perché l’attenzione al genere possa promuovere un percorso di civiltà, di maturità e responsabilizzazione di un PaeseLa scuola può promuovere un profondo rinnovamento culturale, rivolgendosi a intere generazioni di bambini e bambine, ragazzi e ragazze e alle loro famiglie. E tuttavia, a fronte di un diffuso bisogno di superamento di modelli dominanti nell’ordine simbolico e nell’organizzazione sociale, evidenziati dalle disarmonie in famiglia, dalle tensioni che sfociano in violenze, dalle vessazioni e dalle iniquità sul lavoro, le politiche di un’istruzione attenta ai generi e di promozione di una cultura non discriminante non ricevono l’attenzione che meritano. Nell’argomentare queste posizioni, l’intervento riepiloga per sommi capi l’orientamento delle politiche italiane e del nord Europa in relazione al binomio educazione scolastica e differenza di genere. Al contempo tenta di problematizzare alcune condizioni imprescindibili perché l’attenzione al genere possa promuovere un percorso di civiltà, di maturità e responsabilizzazione di un Paese."
Musi E. A scuola di pari opportunità. Il sistema scolastico: un circuito decisivo - ma trascurato - per educare al rispetto dell’identità e della differenza di genere. Raudem, Revista de Estudios de las Mujeres 2015 (3)
Un cartellone intelligente che percepisce il fumo di sigaretta e reagisce tossendo. La nuova campagna antifumo di una farmacia svedese, la Apotek Hjartat, ha l'obiettivo di sensibilizzare le persone col vizio del fumo attraverso un intervento di ambient marketing. Grazie a dei sensori infatti, l'uomo ritratto nel dispositivo comincia a tossire realmente. L'idea è quella di disincentivare il fumo nel 2017. "La nostra missione è quella di aiutarvi a vivere una vita più lunga e sana", ripete l'uomo ritratto nel cartellone.