Il report OMS descrive l'entità del problema, in termini di decessi e numero di incidenti, i principali fattori di rischio e gli interventi efficaci. Insiste sull'importanza di un approccio olistico che includa misure legislative, azioni di enforcement e indirizzate a modificare i comportamenti, innanzitutto dei ciclisti, riprogettazione dell'ambiente costruito. Evidenzia la necessità di integrare la sicurezza di chi si muove in bicicletta, in una strategia di sicurezza stradale e dei trasporti, più ampia e globale. Infine sottolinea i benefici di chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto, per la salute e per l'ambiente.
Diversi paesi colpiti da COVID-19 hanno visto aumentare i livelli di violenza che si verificano in casa, tra cui la violenza contro i bambini, la violenza intima dei partner e la violenza contro gli anziani. I paesi devono anche affrontare sfide crescenti nel mantenere il sostegno e l'assistenza ai sopravvissuti alla violenza. Il documento indica le azioni chiave che il settore sanitario può intraprendere nell'ambito di una risposta multisettoriale per prevenire o mitigare la violenza interpersonale sulla base delle linee guida dell'OMS esistenti.
E' disponibile in italiano la terza e ultima parte del Report OMS (2019) su arti e salute. Le evidenze dimostrano come le arti e la cultura sono efficaci nella gestione e nel trattamento delle malattie e sono integrative delle cure e dell'assistenza. Il report ha inaugurato la nascita del Cultural Welfare Centre (CCW) con cui DoRS collabora.
L’OMS lo scorso 14 aprile ha aggiornato la strategia globale per rispondere alla pandemia da COVID-19. Il documento ha l’obiettivo di aiutare a guidare la risposta a livello nazionale e subnazionale. Dors ha tradotto e contestualizzato all’Italia le 6 condizioni che l’OMS considera necessarie per passare alla fase 2.
L'OMS e le autorità sanitarie pubbliche di tutto il mondo stanno agendo per contenere l'epidemia da COVID-19. Tuttavia, questo momento di crisi sta generando stress in tutta la popolazione. Le considerazioni presentate in questo documento sono state sviluppate dal WHO Department of Mental Health and Substance Use, come una serie di messaggi che possono essere utilizzati nelle comunicazioni per supportare il benessere mentale e psicosociale in diversi gruppi target durante l'epidemia.
Dichiarazione alla stampa del Dr. Hans Henri P. Kluge, Direttore Regionale per l'Europa dell'OMS, 26-03-2020 sul costo sociale ed economico significativo delle misure senza precedenti per rallentare e interrompere la trasmissione di COVID-19.
La salute mentale dovrebbe essere vista come una preziosa fonte di capitale umano o di benessere nella società. Abbiamo tutti bisogno di una buona salute mentale per progredire, prenderci cura di noi stessi e interagire con gli altri, quindi è vitale non solo rispondere ai bisogni delle persone con disturbi mentali definiti, ma anche proteggere e promuovere la salute mentale di tutte le persone e riconoscerne l'intrinseco valore.
Dopo aver fornito una definizione del valore della salute mentale, vengono citate le influenze esercitate su di essa (caratteristiche individuali, circostanze sociali e ambiente in cui si vive).
Vengono poi analizzati i legami tra i disturbi mentali e le principali malattie non trasmissibili (NCD). I disturbi mentali influenzano e, a loro volta, sono influenzati dai maggiori NCD: possono essere un precursore o una conseguenza di condizioni croniche come malattie cardiovascolari, diabete o cancro. I fattori di rischio per queste malattie, come il comportamento sedentario e l'uso dannoso di alcol, sono anche fattori di rischio per disturbi mentali e legano fortemente i due. Nella pratica clinica, tuttavia, tali interazioni e comorbilità sono abitualmente trascurate. La mortalità prematura e la disabilità potrebbero essere ridotte se ci si concentrasse maggiormente sulla lotta alla comorbilità. Le persone con disturbi mentali muoiono mediamente vent'anni anni prima della popolazione generale. La grande maggioranza di questi decessi non è dovuta a una causa specifica (come il suicidio) ma piuttosto ad altre cause, in particolare le malattie non trasmissibili che non sono state adeguatamente identificate e gestite.
I disturbi mentali sono una delle sfide più significative per la salute pubblica nella Regione europea dell'OMS, in quanto sono la principale causa di disabilità e la terza causa principale del carico complessivo della malattia (misurato come anni di vita adattati per disabilità), dopo le malattie cardiovascolari e i tumori. Nella Regione Europea si calcola che 44.3 milioni di persone soffrano di depressione e 37.3 di problemi d'ansia.
La promozione e la protezione della salute fisica e mentale richiedono una risposta multisettoriale, che a sua volta richiede un approccio dell'intero governo. che vada oltre il settore sanitario, e che comprenda l'assistenza sociale, l'educazione e l'ambiente.Vi è un'ampia variazione tra il numero degli operatori del settore fra uno stato e l'altro così come vi è un'enorme differenza sugli investimenti che ogni paese fa per il settore della salute mentale e sui servizi ad esso dedicati.
Gli obiettivi del piano d'azione europeo per la salute mentale 2013-2020 sono stati e sono: migliorare il benessere mentale della popolazione e ridurre il carico di disturbi mentali, con particolare attenzione ai gruppi vulnerabili, ai fattori che determinano l'esposizione e al comportamento a rischio; rispetto dei diritti delle persone con problemi di salute mentale e pari opportunità per raggiungere la massima qualità della vita e affrontare lo stigma e la discriminazione; istituzione di servizi accessibili, sicuri ed efficaci in grado di soddisfare le esigenze mentali, fisiche e sociali delle persone e le aspettative delle persone con problemi di salute mentale e delle loro famiglie.
Dors racconta le esperienze dell'anno passato e presenta la relazione di attività 2019 attraverso immagini e numeri. Ringraziamo tutti i nostri utenti per averci accompagnato con il loro supporto e i loro suggerimenti.
Dors traduce con l'autorizzazione della IUHPE, il Position Statement sull'Health Literacy, una vera e propria chiamata all'azione per chi si occupa di promozione della salute.