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Protocollo del ritorno a casa", per la dimissione dall’ospedale del neonato allattato e a termine e della madre nutrice.

Direttamente da “la gazzetta della prolattina” (evoluzione digitale della storica rivista di aggiornamento scientifico de La Leche League Italia L’Allattamento Moderno, pubblicata fin dal 1993) pubblichiamo il link alla prima traduzione italiana certificata,  approvata dall’ABM stessa, del Protocollo n.2 - Linee guida per la dimissione dall’ospedale del neonato allattato e a termine e della madre nutrice: “Il protocollo del ritorno a casa”, revisionato nel 2014.
Autori : Amy Evans, Kathleen A. Marinelli, Julie Scott Taylor, e The Academy of Breastfeeding Medicine.

I Protocolli dell’Academy of Breastfeeding Medicine rappresentano uno strumento di riferimento internazionale per la gestione di problemi medici che possono avere un impatto sulla buona riuscita dell’allattamento.


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1 Ottobre 2014 - Inizia SAM, la Settimana Mondiale dell'Allattamento

Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) si sarebbero dovuti conseguire entro il 2015. Sebbene siano stati fatti molti passi avanti, c’è ancora tanto “lavoro rimasto a metà”. Ecco alcuni esempi:



  • la povertà è diminuita, ma una persona su 8 ancora soffre la fame.

  • La sottonutrizione riguarda circa un quarto dei bambini a livello globale.

  • Il sovrappeso, l’altra forma di malnutrizione, sta diventando anch’esso sempre più diffuso.

  • Negli ultimi due decenni, la mortalità sotto i 5 anni di vita è diminuita di circa il 40%, tuttavia ancora muoiono ogni anno quasi 7 7 milioni di bambini sotto i 5 anni, principalmente per malattie prevenibili.

  • Questo calo del tasso complessivo di questa mortalità ha comportato un aumento della proporzione delle morti neonatali (entro il primo mese di vita).

  • Globalmente, la mortalità materna è diminuita da 400 per 100.000 nati vivi nel 1990 fino a 210 nel 2010, ma meno della metà delle donne partorisce in strutture amiche dei bambini (baby friendly).


Proteggendo, promuovendo e sostenendo l’allattamento, TU puoi contribuire a ognuno degli OSM in modo concreto. L’allattamento esclusivo ed una alimentazione complementare adeguata sono interventi chiave per migliorare la sopravvivenza dei bambini, e possono potenzialmente salvare circa il 20% dei bambini sotto i 5 anni. 


Materiali in formato PDF



  1. FLYER DI PRESENTAZIONE DELLA SETTIMANA MONDIALE DELL'ALLATTAMENTO

  2. CALENDARIO DEGLI EVENTI


L’uso dei mezzi di contrasto nella donna che allatta

L’allattamento al seno rappresenta un importante investimento per la salute materno-infantile. Le ragioni per controindicare l’allattamento o per sospenderlo devono essere motivate su basi scientifiche molto solide.
Raccomandando un allattamento esclusivo per 6 mesi e poi complementare fino a i 2 anni ed oltre, può succedere che in questo lungo periodo una donna debba sottoporsi ad esami radiologici con mezzo di contrasto Un gruppo di studio ad hoc, formato da membri delle società scientifiche più direttamente coinvolte nella problematica (Società Italiana di Radiologia Medica, Società Italiana di Pediatria, Società Italiana di Neonatologia) e del Ministero della Salute (Tavolo Tecnico per la Promozione dell’Allattamento al Seno) ha effettuato una revisione della letteratura disponibile sulla sicurezza per il bambino in seguito alla somministrazione di mezzi di contrasto in corso di indagini radiologiche alla madre che allatta.
Scarica le rassicuranti conclusioni e la relativa bibliografia in formato pdf


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Nessun vantaggio con i latti addizionati. Nuova revisione dell’EFSA

Il 20 gennaio 2014 l’EFSA ha pubblicato sul suo sito una revisione, realizzata da un gruppo di ricercatori olandesi, con l'obiettivo di stabilire quali siano gli ingredienti essenziali per i latti formulati per l’infanzia, iniziali e di proseguimento (http://www.efsa.europa.eu/en/supporting/pub/551e.htm).


L'indagine ha cercato di misurare, in termini di nutrizione e salute, le conseguenze dell’aggiunta o la modificazione di proteine, prebiotici, probiotici, acidi grassi di vario tipo, colesterolo, ferro, iodio, selenio etc. I risultati mostrano che non esiste nessuna documentazione scientifica che formule addizionate con questi ingredienti facciano meglio di quelle non addizionate


Il gruppo di lavoro ha svolto un'interessante ricerca di letteratura di articoli su problemi di denutrizione infantile (generica o specifica per qualche micronutriente) in Europa. Secondo quest'analisi, sembra non vi sia in Europa la necessità di fare aggiunte ai latti formulati per dare risposta a presunti problemi di denutrizione, perchè l’aggiunta di ingredienti alla formula di base dei latti artificiali è inutile, salvo per eventuali sottogruppi di popolazione particolarmente vulnerabili. E' significativa la bassa qualità della ricerca in questo campo, viste le percentuali di articoli esclusi dai ricercatori olandesi.


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Latti “di crescita”: “Nessun valore aggiunto rispetto a una dieta bilanciata”, afferma l’EFSA

L’uso dei cosiddetti “latti di crescita” non apporta alcun valore aggiunto rispetto a una dieta bilanciata nel soddisfare il fabbisogno nutrizionale dei bambini nella prima infanzia nell’Unione europea. Non si individua infatti “alcun ruolo unico” degli alimenti per la prima infanzia (comunemente denominati “latti di crescita”) nella dieta dei bambini di età compresa tra uno e tre anni, che non risultano quindi più efficaci degli altri alimenti che costituiscono la dieta normale di tali bambini nell’apportare sostanze nutritive. I risultati sono contenuti nel parere scientifico dell’EFSA relativo al fabbisogno e ai livelli di assunzione attraverso la dieta di sostanze nutritive di lattanti e bambini nella prima infanzia nell’Unione europea, richiesto dalla Commissione europea. http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/131025.htm


E' disponibile un pieghevole che informa sulla normativa italiana in merito alla commercializzazione dei sostituti del latte materno, elaborato da IBFAN Italia. Da scaricare e diffondere!