"L’ascolto del territorio. Esperienze di democrazia partecipativa" (Aracne, 2014) di Gian Luigi Bulsei e Noemi Podestà. Il libro illustra quattro interessanti esperienze di partecipazione locale dei cittadini realizzate in Piemonte.
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Abbiamo intervistato Gian-Luigi Bulsei e Noemi Podestà (Università del Piemonte Orientale) autori del libro "L’ascolto del territorio. Esperienze di democrazia partecipativa (Aracne, 2014)". Il libro illustra quattro interessanti esperienze di partecipazione locale dei cittadini realizzate in Piemonte.
La banca dati nazionale Pro.Sa., che raccoglie progetti e interventi di prevenzione e promozione della salute, al 3 novembre 2014 contiene:
23 progetti che contengono il termine "teatro"
Il coinvolgimento della comunità è considerato un approccio strategico per promuovere la salute dei cittadini. Una revisione sistematica (Milton 2012) finanziata dal National Institute for Health and Clinical Excellence (NICE) prova ad esplorare questo rapporto.
‘Giovani = strade sicure’, dell’Asl di Alessandria, è tra i primi progetti ad aver ottenuto il riconoscimento di ‘buona pratica’, completando tutti il percorso che vi descriviamo qui di seguito.
Salute 2020 ha come obiettivo il miglioramento della salute per tutti e la riduzione delle diseguaglianze, attraverso una più efficace leadership e governance per la salute fondate sulla partecipazione (partecipatory governance). Il documento ribadisce che la salute è un diritto e un bene individuale e collettivo, ma soprattutto che è la maggior risorsa per la società e la comunità locale in un tempo in cui le politiche di austerità la stanno minacciando. Avverte, inoltre, che si migliora la salute per tutti solo se si riducono le diseguaglianze sociali.
Il documento si focalizza sui principali problemi di salute odierni, individua quattro ambiti prioritari di azione politica:
Leggi l'approfondimento a cura di DoRS
Accedi al documento Health 2020 (OMS, 2013), disponibile anche in lingua italiana
Il Governo brasiliano ha istituito una Politica Nazionale di Partecipazione Sociale e il Sistema Nazionale di Partecipazione Sociale per "rafforzare e articolare i meccanismi e le istanze democratiche del dialogo e dell’azione congiunta fra amministrazione pubblica federale e la società civile".Leggi l'approfondimento a cura di Maurizio Marino.
L’ultima edizione di Health 2020 (OMS, 2013) è ora disponibile in lingua italiana grazie alla traduzione in collaborazione tra Ministero della Salute, Ufficio Europeo dell’OMS per gli Investimenti e lo Sviluppo di Venezia e DoRS. È un documento di orientamento delle policy per la salute e il benessere delle persone e delle popolazione redatto dall’OMS Regione Europa insieme con gli Stati che la compongono.
Dove il modello olistico 'Scuole che promuovono salute' è una realtà, gli studenti migliorano i livelli di attività fisica, svolta con intensità vigorosa. Il dato riguarda la fascia d'età compresa tra i sei e i dodici anni.
I Sindaci e le amministrazioni locali possono compiere azioni utili per la salute pubblica e la prevenzione, attraverso politiche non sanitarie in grado di limitare e prevenire il gioco d’azzardo: si presentano alcuni buoni esempi messi in atto in Piemonte dai Sindaci e dall’Amministrazione Regionale.
Quest’anno il Governo brasiliano ha istituito una Politica Nazionale di Partecipazione Sociale e il Sistema Nazionale di Partecipazione Sociale per "rafforzare e articolare i meccanismi e le istanze democratiche del dialogo e dell’azione congiunta fra amministrazione pubblica federale e la società civile".
I farmer market (o "mercato del contadino") sono mercati locali dove i contadini vendono i propri prodotti direttamente ai consumatori.I community garden (o "orto in comune") sono appezzamenti di terra coltivati da un gruppo di persone.La revisione di McCormack ipotizza effetti indiretti di queste attività sul conusmo di frutta e verdura. Leggi la sintesi della revisione a cura di Alessandra Suglia.RiferimentoArneson McCormack L, et al., "Review of the nutritional implication of farmers' markets and community gardens: a call for evaluation and research efforts" in Journal of the American Dietetic Association, 110 (2010), 399-408.
La terapia comunitaria è uno strumento che:
Questo tipo di terapia intende promuovere la resilienza delle persone, in quanto idea di fondo è che ognuno debba avere l'opportunità di mettere in atto dei cambiamenti, grazie al supporto rappresentato dalle narrazioni delle esperienze (pratiche ed emotive) degli altri membri della comunità; altri riferimenti teorici sono la corrente umanistica (cfr. C. Rogers e A. Maslow, anni' 50 e '60), l'empowerment (cfr. Wallerstein, 2006), l'approccio saluto genico, il modello delle coping skills.
Leggi l'approfondimento a cura di Norma De Piccoli e Rita Longo
La banca dati nazionale Pro.Sa., che raccoglie progetti e interventi di prevenzione e promozione della salute, al 24 luglio 2014 contiene:
25 progetti che contengono il termine "empowerment"
105 progetti che contengono il termine "partecipazione"
6 progetti che contengono il termine "capitale sociale"
Al 24 luglio 2014 nella bibllioteca del DoRS sono contenuti:
24 titoli attinenti al tema dell'empowerment
34 titoli attinenti al tema della partecipazione
5 titoli attinenti al tema del capitale sociale
Il Comune di Bologna adotta il primo regolamento basato su un patto di collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani.
Leggi l'approfondimento a cura di Alessandro Coppo
Quarantacinque scuole piemontesi tracciano il profilo di salute della loro realtà. Il percorso - di formazione, ricerca e partecipazione - si è svolto in due anni scolastici. I risultati sono stati presentati al primo meeting organizzato dalla Rete 'Scuole che promuovono salute' della Regione Lombardia.
Sintesi in italiano della campagna americana di successo Above The Influence che introduce la nuova serie di prodotti editoriali proposti da DoRS denominata "Occhio alla campagna!".Si tratta di una campagna multimediale di prevenzione, avviata nel 2005 che ha l'obiettivo di ridurre l'uso di alcol e droghe tra gli adolescenti americani (12-18 anni), accrescendo la loro percezione dei rischi, motivandoli a non cedere alle pressioni degli amici che già ne fanno uso e incoraggiandoli ad avere un effetto dissuasivo sui loro pari. Oltre alle pubblicità sulla televisione nazionale e su internet, la campagna comunica quotidianamente con gli adolescenti attraverso diversi social media, quali Tumblr, Instagram e Facebook.
Ottobre 2013, in Danimarca, la 4a Conferenza Europea sulle Scuole che Promuovono Salute ha ribadito i valori fondamentali alla base della rete SHE e ha indicato, ai diversi attori in gioco, le azioni da portare avanti per valorizzare l’approccio delle Scuole che Promuovono Salute. Dors ha tradotto in italiano questa Dichiarazione.
Pubblichiamo in lingua italiana i manuali del progetto "Developing Competencies and Professional Standards for Health Promotion Capacity Building in Europe" (CompHP) per l’individuazione delle competenze e l’accreditamento europeo per i professionisti della promozione della salute. Dors ha curato la traduzione, incaricato ufficialmente dalla IUHPE (International Union for Health Promotion and Education).
Essere in buona salute è una condizione cruciale per qualsiasi persona. Può dipendere da molti fattori ma soprattutto dalle possibilità economiche e dall’istruzione. La relazione tra reddito e salute è stata oggetto di un'infografica presentata al recente salone del libro di Torino nel ambito del progetto Piemonte Visual Storython.
La biblioteca DoRS è fornita di un repertorio variegato di pubblicazioni sul tema dell'empowerment e della partecipazione. Consulta il catalogo direttamente alla pagina dedicata.
Le persone svantaggiate hanno stili di vita peggiori rispetto a quelle con livello di istruzione e reddito più elevato. Spesso gli interventi funzionano di più per alcuni e meno per altri: quasi sempre per chi ne ha meno bisogno. L’ufficio dell’Oms per l’Europa ha pubblicato policy briefs sui seguenti temi: abitudine al fumo, abuso di alcol, obesità e incidenti.
Norma De Piccoli (a cura di), Salute e qualità della vita nella società del benessere – Prospettive interdisciplinari. Carocci editore. 2014. I temi principali affrontati dal volume sono la salute, il benessere, la qualità della vita e la felicità, letti e riflettuti con una prospettiva interdisciplinare.
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Bottaccioli F. Epigenetica e Psiconeuroendocrinoimmunologia. La rivoluzione in corso nelle scienze della vita. Editore: Edra - Masson. 2014. Il libro ricostruisce, in termini scientifici e filosofici, le caratteristiche fondamentali della rivoluzione che sta avvenendo sotto i nostri occhi nelle basi della biologia molecolare (Epigenetica) e della fisiopatologia (Psiconeuroendocrinoimmunologia).
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È il titolo del volume scritto da Norma De Piccoli (Carocci editore, 2014) docente di Psicologia Sociale e di Comunità dell’Università di Torino. Sarà presentato a Torino (giovedì 17 aprile, ore 17,00) nell’ambito del Cenacolo su “Cultura e Benessere” promosso dalle Officine CAOS e dal Comitato Emergenza Cultura Piemonte presso il teatro di Piazza Montale 18/a. Seconda presentazione del libro con tavola rotonda il 16 maggio a Torino.
I programmi di recupero urbano sono “uno strumento per trasformare tessuti urbani consolidati e degradati al fine di favorire una più equilibrata distribuzione dei servizi e delle infrastrutture e migliorare la qualità ambientale e architettonica dello spazio urbano, eliminando le condizioni di abbandono e di degrado edilizio, ambientale e sociale che investono le aree urbanizzate”.
L’elaborazione e la realizzazione di programmi complessi di recupero urbano è affidata ai Comuni che integrano tali interventi di riqualificazione fisica di quartieri degradati con azioni di sviluppo locale. Questi percorsi prevedono il coinvolgimento e la partecipazione di diversi soggetti pubblici, privati e del terzo settore.
Le azioni di recupero e di riqualificazione urbana possono essere un’opportunità concreta per promuovere sani stili di vita in particolare nei gruppi socialmente svantaggiati.
L'elaborazione a cura di Alessandra Suglia fornisce un approfondimento sul contributo che la sanità pubblica e la comunità locale possono fornire ai processi locali di riqualificazione urbana, oltre ad illustrare alcune esperienze italiane.
Il co-housing è un modello di vita sociale che tende ad aumentare le opportunità relazionali (capitale sociale); favorisce la crescita dei bambini in contesti con altri adulti di riferimento altre ai genitori, e promuove l’autonomia e il ruolo attivo degli anziani (equità nella salute); investe su valori quali la solidarietà e la condivisione come strumenti per contrastare l’isolamento e la solitudine e le patologie ad esse spesso correlate (prevenzione disagio psicologico); privilegia l’adozione di metodi di costruzione ispirati alla bio-architettura (sostenibilità ambientale); stimola la partecipazione collettiva alla progettazione e realizzazione di spazi individuali e comuni (cittadinanza attiva); tende a ridurre costi e consumi per i singoli e la collettività (decrescita).
Il contributo a cura di Rita Longo descrive le opportunità del cohousing analizzando il contesto internazionale, il co-housing in Italia e una particolare esperienza torinese.
Active Living by Design Community Action Model è un modello di progettazione di interventi di promozione dell’attività fisica nella comunità locale, fondato sulla valorizzazione delle risorse proprie del territorio, della Robert Wood Johnson Foundation coordinato dalla University of North Carolina School of Public Health. Questo modello propone strategie di intervento per promuovere cambiamenti nel breve, medio e lungo termine volti al sostegno di uno stile di vita attivo, attivando e coordinando le risorse già presenti sul territorio.
Leggi l'approfondimento a cura di Elena Barbera e Alessandra Suglia.
Eriksson M., Lindström B. “A salutogenic interpretation of the Ottawa Charter”, in Health Promotion International, March 2008, Vol. 23 No. 2, 190-199.
Gli autori rilevano come per molti anni l’approccio biomedico ha considerato la salute come derivante dall’eliminazione dei fattori di rischio per le malattie, mentrel’approccio salutogenico si focalizza sulle risorse individuali e sui processi che promuovono la salute. Benché l’approccio salutogenico teorizzato da Antonovsky si armonizzi bene con i principi della Carta di Ottawa, esso è stato, secondo gli autori, sino ad ora poco sfruttato in tutte le sue potenzialità.
Leggi il contributo a cura di Andrea Pierò, Mariella Di Pilato, Rita Longo e Claudio Tortone
Il focus group è un metodo di intervista di gruppo non strutturato. L’idea di fondo di questo metodo è che l’interazione sociale che si crea durante la sua realizzazione costituisce una risorsa importante nel trasmettere informazione, consapevolezza dei propri ruoli e crescita culturale dei partecipanti e di chi conduce il focus. Questo aspetto rappresenta la prima importante caratteristica sostantiva del metodo e per questo motivo si differenzia dalle tradizionali interviste di gruppo dove l’interazione avviene di volta in volta tra i partecipanti e il moderatore.Leggi la scheda che descrive la tecnica del Focus Group, aggiornata a ottobre 2019.La tecnica del focus group è parte del documento: Lavorare con i gruppi. Una raccolta di tecniche di partecipazione - Dors, ottobre 2019.
I gruppi di cammino costituiscono una risorsa importante per la comunità. L'ASL di Bergamo ha organizzato a questo proposito un convegno nel 2012 allo scopo di far incontrare una rappresentanza di cittadini “camminatori” con decisori politici, esperti, operatori e walking leader per riflettere sull'impatto delle esperienze di cammino su benessere, salute e socializzazione. L'attivazione e l’auto-gestione di gruppi di adulti camminatori nelle comunità locali costituiscono inoltre un'inedita risorsa in termini di capitale sociale.
“Il progetto – racconta la dr.ssa Giuliana Rocca, animatrice del progetto promosso dall’ASL - ci consente di raggiungere alcuni traguardi importanti dal punto di vista della salute globale: il primo è la promozione del senso di appartenenza ad una comunità e del senso di responsabilità rispetto ai risultati di benessere (ciascuno è attore e promotore di cambiamento…). Un secondo traguardo è la riduzione della conflittualità e delle logiche individualistiche, con il prevalere di comportamenti come la solidarietà e la cooperazione. Un terzo traguardo è rappresentato dallo sviluppo della rete locale, che può incrementare la capacità dei cittadini di accedere alle risorse della comunità, migliorando così il rapporto tra individuo e comunità locale.”
Il mondo della salute pubblica sta aumentando in modo esponenziale la sua presenza sui social media, canali in grado di agevolare una comunicazione col pubblico attiva e partecipata. In che modo chi promuove la salute può coinvolgere il pubblico? La traduzione e sintesi proposta questo mese da Dors offre qualche spunto di riflessione.
L’articolo descrive i risultati di una revisione sistematica che ha esaminato se l'attività fisica protegga contro la depressione, e la quantità di attività fisica necessaria per aiutare a prevenire la sua insorgenza. Gli autori suggeriscono che la promozione dell'attività fisica può essere una strategia di promozione della salute utile per ridurre il rischio di depressione.
Il posto di lavoro è considerato un ottimo contesto in cui fare promozione della salute perché sono presenti reti sociali naturali ed è possibile raggiungere un gran numero di persone. La metanalisi di Rongen, et al. riporta che l’effetto complessivo dei programmi di promozione della salute nei luoghi di lavoro è significativo ma moderato.
Il Glossario della Promozione della Salute dell'O.M.S. è stato realizzato dal WHO Collaborating Centre for Health Promotion, Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina di Comunità, dell'Università di Sideney come documento preparatorio della quarta Conferenza internazionale sulla Promozione della Salute tenutasi a Jakarta, Indonesia, nel 1997. Alcune delle voci che vengono affrontate offrono un valido orientamento a chi opera nell'ottica di consente alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla, secondo la linea già tracciata dalla Carta di Ottawa.
Advocacy per la salute Una combinazione di azioni individuali e sociali volte ad ottenere impegno politico, sostegno alle politiche, consenso sociale e sostegno dei sistemi sociali per un particolare obiettivo o programma di salute.
Azioni della comunità per la salute Gli sforzi collettivi compiuti dalle comunità per incrementare il controllo sui determinanti di salute e per migliorare, di conseguenza, la salute.
Empowerment per la salute Il processo attraverso il quale le persone acquisiscono un maggiore controllo rispetto alle decisioni e alle azioni che riguardano la propria salute.
Abilitare Agire in partnership con singoli individui o gruppi, per permettere loro di promuovere e tutelare la propria salute, attraverso la mobilitazione di risorse umane e materiali.
Partnership per la promozione della salute Accordo volontario tra due o più partner per lavorare in modo cooperativo rispetto ad un insieme di risultati di salute condivisi.
Capitale sociale Il capitale sociale rappresenta il livello di coesione sociale che esiste all’interno delle comunità. In particolare, si riferisce ai processi che si instaurano tra le persone, che stabiliscono reti, norme e fiducia sociale e che facilitano il coordinamento e la cooperazione per il raggiungimento di un beneficio reciproco.
Reti sociali Le relazioni e i legami sociali tra gli individui che permettono di accedere al supporto sociale per la salute o di renderlo disponibile.
Il marketing sociale si occupa dell'elaborazione di strategie per influenzare i gruppi ad accettare, rifiutare, modificare o abbandonare un comportamento in modo volontario allo scopo di ottenere un vantaggio per i gruppi stessi. Il Community-based social marketing (CBSM) è un modello che, oltre ad utilizzare gli elementi classici del marketing, considera la comunità come agente di cambiamento. Il CBSM vede l’impegno diretto e il coinvolgimento dell’individuo come elementi imprescindibili per promuovere un cambiamento; comprende, sì, l’utilizzo di incentivi per promuovere il comportamento desiderato, ma si occupa soprattutto di agire a livello di norme sociali allo scopo di creare l’ambiente ideale dove il comportamento del singolo diventa coerente con gli stimoli veicolati dal contesto.
Leggi il commento critico e accedi al materiale di approfondimento.
La literacy (tradotta in italiano col termine un po’ riduttivo "alfabetizzazione") indica la capacità di un individuo di leggere e scrivere e le abilità di calcolo. Quando la literacy entra nell’ambito della comunicazione di massa si parla di media literacy, ovvero la competenza nel saper leggere, decodificare ed elaborare informazioni veicolate dai mass media. Da più fonti emerge la necessità di fare in modo che le persone siano in grado di utilizzare i media e le informazioni veicolate da essi in maniera critica e creativa. I media hanno infatti la capacità di influenzare i valori, i comportamenti così come gli stili di vita, diffondendo stereotipi sulla vita, la salute e la malattia. Leggi la fact sheet DoRS a cura di Eleonora Tosco.
La partecipazione della comunità nel processo di progettazione consente di perseguire gli obiettivi in modo concertato, allocare le risorse con efficienza ed efficacia, costruire le competenze, riorientare i servizi, avviare processi democratici, offrire nuove opportunità per pensare in modo creativo e innovativo i processi di pianificazione e sviluppo. Questo documento richiama concetti teorici, metodi e strumenti per coinvolgere attivamente la comunità nella realizzazione di interventi di promozione della salute con un’attenzione particolare alla promozione di una sana alimentazione e di una corretta attività fisica.Scarica la fact sheet DoRS a cura di Alessandra Suglia
L’Empowerment nei servizi sanitari e sociali: tra istanze individuali e necessità collettive è un libro (a cura di Nicoli MA, Pellegrino V - Il Pensiero Scientifico Editore, 2011) che rappresenta la sintesi di una elaborazione pratico-teorica sul tema dell’empowerment ed è attraversato da una prospettiva che tende a considerare la comunità di riferimento di un servizio sanitario non tanto come “bacino di utenza”, ma come attore sociale carico di risorse e capacità. Un contesto potenzialmente denso di partecipazione ed empowerment per ripensare lo “spazio comune”, come luogo di cura del bene comune a partire dalle istanze individuali.Leggi la recensione.
Simonelli I, Simonelli F, Atlante concettuale della salutogenesi: modelli e teorie di riferimento per generare salute, Milano, Franco Angeli, 2010. Il volume, rivolto a policy makers, a operatori sanitari e sociali, a docenti ed educatori e, in generale, a tutti i promotori di salute, illustra l'approccio salutogenico ripercorrendone il quadro teorico- concettuale.Leggi la recensione.
Collaborare. Metodi partecipativi per il sociale di Ennio Ripamonti, edito da Carocci Editore (2011), è un libro che, oltre a fornire metodi operativi utili per costruire processi partecipativi nel lavoro sociale, definisce in modo chiaro e dettagliato la cornice di senso in cui si inseriscono gli approcci che prevedono il coinvolgimento della comunità. Si tratta dunque di un'utile bussola per chi è impegnato a dare avvio o a intervenire in progetti di prevenzione e promozione della salute, rigenerazione urbana e di cittadinanza attiva.Leggi la recensione.
“Il Sistema Sanitario e l’Empopwerment” è il titolo del numero monografico de "I quaderni di monitor," che presenta le conclusioni di un programma di ricerca corrente triennale voluto dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) il cuiobiettivo era la costruzione di una rete di conoscenze regionale/nazionale e l'individuazione e diffusione di iniziative esemplari di empowerment.Leggi la recensione.
il sito "Cittalia", strumento informativo dell'omonima fondazione, raccoglie una ricca banca dati di progetti e iniziative di interesse per chi è impegnato a costruire processi partecipativi e empowerment nello sviluppo delle comunità cittadine. Tra gli argomenti che interessano lapromozione della salute si segnalano la mobilità sostenibile, la corretta alimentazione, l'attività fisica e il controllo degli agenti inquinanti.
Leggi la scheda di approfondimento
Investimenti che funzionano per la promozione dell’attività fisica, nato come complemento alla Carta di Toronto per la promozione dell'attività fisica, è un documento che identifica gli ambiti in cui realizzare le azioni volte ad aumentare i livelli di attività fisica tra la popolazione, i settori in cui è necessario intervenire e i campi di intervento, che hanno già dato prova della loro potenzialità. Aumentare la partecipazione dell’intera popolazione all’attività fisica è una delle principali priorità per la salute. Gli interventi di promozione dell’attività fisica, rivolti all’intera comunità e a tutte le fasce d’età risultano avere un maggiore successo rispetto ai singoli programmi. Questi devono essere orientati a promuovere la partecipazione attiva e a valorizzarne le risorse già presenti sul territorio.
DoRS mette a disposizione una bibliografia e sitografia italiana coerente con i principi descritti nel documento
Il capitale sociale, definito come l’aspettativa individuale circa la propensione degli altri ad assumere un comportamento cooperativo, ha un effetto causale positivo piuttosto marcato sulla salute del singolo. Questo effetto è tanto maggiore quanto più alto è il capitale sociale comunitario nella regione di residenza , cioè il livello medio di capitale sociale dell’individuo nella regione
Il rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (BES) del 2013, pubblicato da ISTAT e CNEL, tenta di analizzare la disponibilità di capitale sociale tra i cittadini residenti sul territorio italiano, misurando le reti sociali e il livello di fiducia e di partecipazione alla vita politica ed economica. Emerge un Paese dove prevalgono reti "corte" e legami "stretti", rappresentati dalla famiglia e dalle reti parentali. Al di là di queste reti, sembra sussistere una scarsa fiducia nella società più ampia e nelle sue forme di organizzazione (istituzioni) e rappresentanza (partiti).
Le disuguaglianze geografiche e sociali che esistono nella disponibilità di queste risorse, la frammentazione e precarizzazione di alcuni spazi aggregativi quali il lavoro e di supporto quali la famiglia, evidenziano l’urgenza di sviluppare nel lavoro sociale e più in generale nelle politiche rivolte al territorio, la capacità, di individuare ed interagire con le risorse di rete disponibili (volontariato, associazionismo, reti di prossimità).
A questo scopo possono servire interventi ‘ad ampio spettro’ in grado di sviluppare il senso di appartenenza alla comunità locale e in grado di offrire occasioni di incontro e scambio soprattutto per i soggetti più deboli (donne sole, anziani, disoccupati. ecc.), che spesso hanno perso i tradizionali riferimenti di rete e sono a rischio di isolamento sociale.
Spazio Comune è un sistema di laboratori di promozione della cittadinanza attiva che coinvolge persone provenienti dal terzo settore, dall’Università, dai servizi di welfare, dall’impegno politico nelle amministrazioni locali, da professionisti impegnati in ambito sociosanitario, urbanistico ed economico, da famiglie protagoniste di cittadinanza attiva. Il processo di costruzione di questa iniziativa ha beneficiato del sostegno della Fondazione “Volontariato e Partecipazione” di Lucca e della rivista Animazione Sociale.
L'iniziativa muove dall’ipotesi che l'attuale crisi dei legami sociali e della partecipazione politica possano essere utilmente affrontate, se si dispone di ipotesi di lettura adeguate per comprendere le trasformazioni in atto e se si promuovono intenzionali azioni di ricostruzione, in forme anche nuove, di legami sociali dotati di senso. Leggi l'approfondimento a cura di boris Zobel.
In gioco è la definizione di una nuova concezione di welfare che sappia rispondere a forme di fragilità emergenti e che rimetta al centro valori costituzionali come la salute e il benessere, come peraltro indicato dal documento di orientamento dell'O.M.S. Health 2020: a European policy framework supporting action across government and society for health and well-being.
Un labororatorio interessante in tal senso è stato il convegno Educarci al welfare bene comune, tenutori a Torino l'8 e 9 novembre 2013. Claudio Tortone e Claudia Alonzi hanno curato una rassegna sull'evento e sui contributi che si rifanno a questa esperienza.
GoodGym è un’organizzazione londinese che dal 2007 propone ai suoi membri un programma di palestra itinerante per mantenersi in forma, facendo volontariato nella propria comunità. La “palestra buona” offre programmi di allenamento fisico sia individuali sia di gruppo. Chi sceglie i programmi individuali fa jogging, almeno una volta a settimana, fino all’abitazione del proprio “personal trainer” – che di solito è una persona anziana over 65 anni che vive sola - per portargli qualcosa di utile: medicine, giornali o una spesa leggera. Si creano così nuove relazioni tra persone che vivono nella stessa città e possono condividere momenti di compagnia, esperienze di vita e informazioni. E questi appuntamenti ricaricano la motivazione del runner per continuare a correre.I programmi di gruppo invece – le groups run – prevedono la partecipazione a progetti di riqualificazione del territorio, come realizzare un orto in una scuola, ripulire un’area disagiata, aiutare in un trasloco.
L'iniziativa dunque, oltre a promuovere l'attività fisica, favorisce le alleanze tra i portatori di interesse del settore pubblico e del terzo settore, incoraggia la partecipazione attiva dei destinatari, valorizza le risorse della comunità locale e crea capitale sociale.
Leggi l'approfondimento a cura di Alessandra Suglia
Il documento dell'O.M.S. Alcohol in the European Union. Consumption, harm and policy approaches fa il punto sulle strategie che la letteratura scientifica ha identificato come efficaci o promettenti per ridurre gli incidenti e le morti alcol-correlate.
Un capitolo è dedicato agli approcci basati sulla comunità (community-based) che si basano su modalità di progettazione bottom-up che “curano” e sollecitano la partecipazione attraverso un processo di condivisione di problemi e di cambiamenti auspicabili, da parte delle persone appartenenti ad un specifico contesto. Questo approccio, piuttosto che focalizzarsi sul singolo individuo o su un ristretto gruppo ad alto rischio, sposta la sua attenzione ad un livello comunitario e sociale. In generale gli interventi di comunità tesi a ridurre i problemi alcol-correlati consistono in: interventi informativi/educativi, azioni di rinforzo sulle norme esistenti, mobilitazione della popolazione per creare iniziative di prevenzione, ecc. I setting di intervento possono essere: una comunità scolastica, l’ambito del commercio al dettaglio e dei ristoranti o luoghi dove le bevande alcoliche vengono consumate, località di vacanza, comunità nel suo complesso, ecc
Gli studi si sono spesso scontrati con la difficoltà ad avere accesso a dati di buona qualità e a confrontare comunità di intervento con comunità di controllo. Per questo motivo il livello di evidenza di tali interventi è piuttosto debole.
Il contributo propone alcune raccomandazioni:
E' possibile accedere ad una sintesi in italiano del documento completo sul sito dors.
Il progetto prevede l’intervento all’interno di gruppi formali e informali di adolescenti utilizzando come modello l'educazione tra pari. La proposta si colloca all'interno di un orizzonte di pensiero che riconosce gli adolescenti quali soggetti primari nella promozione del proprio benessere. Tra i vari modelli che rientrano nel panorama dell’educazione tra pari, il presente progetto si ispira al modello elaborato e sperimentato nel territorio di Varese, e definito, nel testo del 2002 di A. Pellai, empowered peer education. Questa metodologia è sembrata essere la più idonea a favorire lo sviluppo delle potenzialità e delle competenze personali e sociali dei ragazzi, e si differenzia dalla maggior parte degli interventi in particolare per le modalità e i criteri di scelta dei ragazzi peer e dei temi su cui lavorare. In questo senso il progetto non è nato con l’obiettivo di incidere su specifici comportamenti a rischio sotto l’aspetto sanitario o sociale, ma vuole promuovere il protagonismo dei ragazzi per sviluppare la loro consapevolezza e competenza, per essere promotori del loro benessere all’interno della scuola e del territorio.
La scheda del progetto e i materiali ad esso collegati sono contenuti nella banca dati Pro.Sa.
Il contributo intende
1) fornire una definizione approfondita del concetto di capitale sociale,
2) illustrare il dibattito scientifico in corso sulla relazione tra capitale sociale e salute,
3) illustrare una proposta di misurazione del capitale sociale
E’ sempre esistita la necessità di un dialogo crescente e costante tra la scuola e la sanità, per fare in modo che le iniziative scolastiche fossero rilevanti per i giovani e che gli obiettivi dell’iniziativa avessero un’elevata possibilità di essere raggiunti.
Dors, con l’autorizzazione della IUHPE e in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali (URS) di Piemonte e Lombardia, mette a disposizione la traduzione in italiano di un documento, rivolto ai politici, ai professionisti del mondo della sanità e della scuola e alle organizzazioni non-governative, per fornire alcune idee pratiche e semplici su come facilitare e migliorare il dialogo tra sanità e scuola. Il documento, intitolato Facilitare il dialogo tra il settore sanitario e quello scolastico per favorire la promozione e l’educazione alla salute nella scuola(Facilitating dialogue between the health and education sectors to advance school health promotion and education), rappresenta una cornice operativa che aiuta ad esplorare soprattutto quali siano i risultati realistici per la salute a scuola, facendo in modo che le iniziative risultino rilevanti.
La promozione della salute a scuola è efficace se comprende processi partecipativi e di inclusione. Un primo livello di partecipazione riguarda la cura delle relazioni tra la scuola, le istituzioni, gli enti locali e le associazioni. Una partnership con i diversi portatori di interesse rafforza la scuola che promuove salute e fornisce agli studenti e al personale un contesto e un supporto per le loro azioni. Un secondo livello riguarda l'orientamento della scuola a mantenere una comunità scolastica democratica che si traduce in un aumento del livello di benessere percepito. Infine è stato osservato che la partecipazione regolare del personale scolastico e degli studenti nella pianificazione e nell’implementazione delle attività di prevenzione nelle scuole è correlata a un cambiamento anegli studenti a favore di una migliore e sana alimentazione e un maggior livello di attività fisica.
Dors, con l’autorizzazione della IUHPE, in collaborazione con gli URS di Piemonte e Lombardia e l’Università degli Studi di Perugia, ha tradotto in italiano il documento Promuovere la salute a scuola. Dall’evidenza all’azione (Promoting Health in Schools from Evidence to Action) mettendolo a disposizione attraverso il link sul sito IUHPE.
Lo studio, realizzato nel 2011 da Arciragazzi e dal centro di ricerca CEVAS , ha tentato di misurare le ricadute dei processi di partecipazione e di cittadinanza sui giovani.
I giovani che hanno avuto esperienza in contesti partecipativi presentano rispetto ai loro coetanei che non hanno avuto tale possibilità:
Il rapporto offre spunti utili a quanti si occupano di promuovere partecipazione a livello sociale e a chi è coinvolto in progetti di prevenzione e promozione della salute rivolti ai ragazzi.
Il PSSR del Piemonte 2012-2015 prevede di intensificare il coinvolgimento dei cittadini alla costruzione del bene salute. Attraverso l’empowerment, definito come “...processo dell’azione sociale attraverso il quale le persone, le organizzazioni e le comunità acquisiscono competenza sulle proprie vite, al fine di cambiare il proprio ambiente, per migliorare l’equità e la qualità di vita ...”, le persone, le organizzazioni e le comunità accrescono la capacità di controllare la propria vita. Il Piano prevede l’adozione di strumenti finalizzati allo sviluppo del processo di empowerment, attraverso il rafforzamento delle sue tre componenti fondamentali:
Gli strumenti citati nel testo attraverso i quali promuovere questo percorso sono:
1) il sistema di Audit Civico in collaborazione con CittadinanzAttiva, che monitorizza aspetti ambientali e organizzativi del SSR, per favorire una partecipazioneattiva dei cittadini alla gestione del sistema.
2) lo sportello “Io scelgo la salute” nato dalla collaborazione tra Regione e Associazioni di Volontariato, che si prefigge l’obiettivo di fornire al cittadino la possibilità di sentirsi accolto, ascoltato e accompagnato ogni volta che avverte la necessità di confrontarsi con un problema, vero o presunto, inerente la sanità piemontese, la sua salute o quella di un suo familiare.
Il 4 e il 5 luglio 2013 si è svolta a Vienna una conferenza ministeriale organizzata dall'OMS Europa, nell’ambito della strategia Health 2020, dedicata ad alimentazione e malattie non comunicabili. L'evento si è concluso con l'adozione di una nuova Dichiarazione di impegni finalizzati ad orientare le politiche di promozione della salute dei 25 Stati membri. Il documento propone di rafforzare la governance, le alleanze e le reti per formulare strategie di empowerment delle comunità attraverso:
“Scarpe blu. Come educare i bambini a muoversi in città in sicurezza e autonomia” è il titolo del libro scritto da Raffaela Mulato e Stephan Riegger - 2013 edizioni la meridiana partenze – per insegnanti, educatori, genitori, studenti e bambini. Dors ha intervistato gli autori.
Dors pubblica il secondo capitolo del manuale “Esperienze e strumenti per la promozione dell’attività fisica nei luoghi di lavoro”, un prodotto che la Regione Piemonte – con la Rete Attività fisica Piemonte e DoRS – ha realizzato, nell’ambito del Piano regionale della prevenzione 2013.
M’ami – Il luogo delle mamme è un’iniziativa promossa dall’ASL TO1 in collaborazione con la Circoscrizione 1, 9 e 10 del Comune di Torino e con il contributo della Compagnia di San Paolo. Obiettivo del progetto è accompagnare le mamme nei primi tre anni di vita del loro bambino e offrire loro uno spazio in cui confrontarsi, trovare informazioni, creare legami e fare rete con la comunità.
Pubblicato da Regione Lombardia il documento "Il counselling motivazionale breve nella promozione di stili di vita favorevoli alla salute" che si propone di fornire riferimenti teorici di base e indicazioni utili per utilizzare il counselling motivazionale breve nei diversi contesti opportunistici, descrivere le esperienze lombarde sul tema e rendere omogenee le modalità di approccio sul territorio regionale.