Un recente studio rileva le conoscenze e le opinioni degli operatori sanitari riguardo all’uso della sigaretta elettronica e mette in luce un giudizio prevalentemente non favorevole in merito al suo utilizzo.
Truth è una campagna nazionale americana volta ridurre il consumo di tabacco tra i ragazzi dai 12 ai 17 anni, attraverso il cambiamento delle norme sociali. La campagna è realizzata dalla American Legacy Foundation a partire dal 1999 ed è tutt'ora attiva. Da agosto 2014 è stato scelto il claim "Finish it!", che invita i ragazzi a diventare la generazione che smette definitivamente di fumare. La campagna è stata progettata seguendo la strategia del marketing sociale.
Il progetto dell’Asl TO5 ha ottenuto il riconoscimento di buona pratica. Si tratta di un progetto rivolto a studenti adolescenti sui temi delle dipendenze. Fra i principali punti di forza del progetto sono da sottolineare: il fatto di essere stato inserito e di operare in continuità con una strategia locale più ampia e il gran lavoro di rete sul territorio.
I risultati dello studio clinico pubblicato a gennaio sulla rivista dell’American Medical Association (JAMA), mettono in discussione l’efficacia dei trattamenti farmacologici per la cessazione al fumo di sigaretta, sia mediante somministrazione di vareniclina, sia con terapia sostitutiva della nicotina.
A gennaio è comparso sui quotidiani l’annuncio che non si possono più gettare mozziconi di sigaretta per terra, pena multe salate. E’ stato dato meno risalto ad altri aspetti di questa corposa legge, la n. 221 del 28 dicembre 2015, entrata in vigore il 2 febbraio. Dors commenta gli articoli che favoriscono azioni specifiche per la salute, oltre che per l’ambiente.
Nella popolazione di età superiore a 14 anni, la tendenza alla riduzione nel numero fumatori registrata dal 1980 al 2005, si è arrestata negli anni successivi: nel 2013 i fumatori sono il 24%. Nonostante la diminuzione fino al 2005 abbia riguardato soprattutto gli uomini, in Piemonte, la proporzione di uomini fumatori (29%) è superiore a quella delle donne fumatrici (18%).
Le leggi antifumo si sono dimostrate l’unico mezzo efficace per evitare i danni causati dal fumo passivo ai non fumatori. L’Ufficio regionale europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità, a gennaio 2016, ha pubblicato un documento sulla valutazione d’impatto delle politiche antifumo in nove Paesi membri che hanno introdotto una legislazione antifumo completa.