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» Contesto territoriale : Nel Mondo

Sono efficaci gli interventi basati sull’attività fisica nella cessazione dell’abitudine al fumo?

L’esercizio fisico è utile, ma non sufficiente, nell’aiutare il fumatore a smettere di fumare. Questo è quanto emerso da una revisione Cochrane, dalla quale è stata prodotta una sintesi raccolta nella collezione Pratical Evidence About Real Life Situation (PEARLS). Leggi la PEARLS tradotta da Dors.


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Di Tucci A, Baietto C, Bianchi E, Capizzi S, Valentini T, De Isabella G, Alì G. Fattori di resilienza nel coping di situazioni di stress lavorativo.

Lo studio è basato sui dati che provengono dalle cartelle cliniche dei pazienti inviati dall’INAIL Lombardia all'Azienda Ospedaliera San Carlo Borromeo per una valutazione diagnostica finalizzata a documentare la condizione clinica dei soggetti che dichiarano di avere subito comportamenti di costrittività lavorativa.


I dati si riferiscono a tutti  pazienti per cui è stata effettuata una valutazione diagnostica nel corso del 2009 e nei primi quattro mesi del 2010.


Lo studio si propone di evidenziare l’esistenza di fattori di resilienza in grado di proteggere circa lo sviluppo di gravi disturbi d’ansia e depressivi in seguito a situazioni di costrittività lavorativa.


Magrin ME. Dalla resistenza alla resilienza: promuovere benessere nei luoghi di lavoro. Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia. Suppl. A, Psicologia, 2008, 30(1)

Viene proposta una definizione concettuale e vengono passate in rassegna le principali risorse di resilienza individuate dalla letteratura. 


Viene inoltre evidenziato il valore specifico della dimensione di senso, come risorsa di resilienza nei contesti organizzativi a partire dal lavoro di ricerca e di intervento condotto nell’ambito dell’Ambulatorio per la Valutazione e il Controllo dello Stress Lavorativo. 


Vengono infine prese in considerazione le linee di sviluppo di modelli di intervento orientati alla promozione del benessere nei luoghi di lavoro, evidenziando la necessità di implementare il raccordo tra ricerca e esperienza applicativa.


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Scuola primaria Jole Orsini, Amelia (Terni). Progetto Resilienza

Progetto attivato nelle prime e seconde classi della suola primaria in provincia di Terni finalizzato alla ricerca di strategie per educare e trovare in se stessi le risorse per affrontare le difficoltà. Gli insegnanti, al fine di sviluppare il progetto, hanno partecipato a incontri di formazione riguardanti la resilienza tenuti da esperti della materia e dal personale dell'ASL territoriale.


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Improving global road safety: towards equitable and sustainable development guidelines for country road safety engagement - 2013

Sicurezza stradale, promozione della salute e sviluppo locale sono i concetti cardine di questo documento a cura di IUHPE (International Unit for Health Promotion), in collaborazione con la Banca Mondiale e lo statunitense CDC (US Centre for Disease Control and Prevention), che mira a promuovere lo sviluppo e la gestione di un sistema locale di sicurezza stradale nei Paesi a basso/medio reddito, applicando le raccomandazioni dell’OMS basate su un approccio intersettoriale e interistituzionale.


la recensione in italiano 


il documento originale in lingua inglese


Attivi dai 5 ai 17 anni (brochure)

Pensata per dirigenti scolastici, insegnanti, operatori sociosanitari e genitori, questa brochure vuole guidare la lettura e la consultazione del manuale: “Esperienze e strumenti per la promozione dell’attività fisica nella scuola” (ottobre, 2012). È un prodotto realizzato da Regione Piemonte, Rete Attività fisica Piemonte e Dors, nell’ambito del progetto Ccm ComunicAzioni. Scarica la brochure in formato .pdf.


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Processo alla sigaretta elettronica: ragionevoli dubbi

Il contributo presentato si riferisce all’attuale dibattito sulla funzione della sigaretta elettronica come strumento per smettere di fumare e sulla sua efficacia nell’ambito dei percorsi di cessazione discutendo i dati riportati in letteratura. La relazione allegata è la continuazione del percorso iniziato il 29 maggio con il processo alla sigaretta elettronica.


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Linee Guida: Prevenzione primaria del fumo di tabacco

L’obiettivo del documento è mettere a disposizione degli operatori della prevenzione raccomandazioni di pratica preventiva che derivano da una revisione della letteratura scientifica e dal confronto con esperti di questo settore. La linea guida è frutto del lavoro del Network Italiano di Evidence-based Prevention (NIEbP), in accordo con il Centro Nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM) e il Sistema Nazionale Linee-Guida (SNLG).


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WHO. Mental health: strengthening our response. Fact sheet n. 220, September 2010

Il documento, dopo avere fatto il punto sui disturbi mentali nel mondo, sottolinea come sia importante la promozione della salute mentale e ne sintetizza i determinanti, le strategie e gli interventi.


Scarica la traduzione italiana del documento


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Convegno: "Dalle Parole alle Azioni. La comunicazione a sostegno dell’attività fisica". Sono disponibili tutti i materiali

A Ivrea, il 20 e 21 settembre 2013, l’Asl Torino 4, nell’ambito del progetto Ccm ComunicAzioni, ha organizzato il Convegno “Dalle Parole alle Azioni” per diffondere le attività di promozione e sostegno dell’attività fisica svolte nel territorio aziendale. Tutti i materiali delle due giornate sono disponibili sul sito azioniperunavitainsalute.it.


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Teatralmente.it (Portale dedicato ai progetti teatrali dei Dipartimenti di Salute Mentale dell'Emilia Romagna)

Il portale, voluto da istituzioni, operatori della salute mentale, artisti e compagnie, critici d'arte e cittadini, vuole essere uno spazio scenico per fare conoscere e coordinare le attività teatrali finalizzate alla promozione della salute mentale. Il portale vuole essere di riferimento per coloro che nutrono interessi per il teatro e si offre come luogo d’incontro tra le realtà presenti che abbiano come oggetto l’arte e come percorso il ‘prendersi cura’.
"Teatralmente.it" è stato realizzato grazie al supporto economico della Regione Emilia Romagna che, con il progetto "Teatro e Salute Mentale", finanzia i progetti teatrali dei Dipartimenti di Salute Mentale.


 


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Le buone pratiche in materia di salute mentale per le persone socialmente emarginate in Europa. I risultati del progetto PROMO

Il progetto PROMO aveva lo scopo di identificare le buone pratiche in materia di salute mentale per i gruppi socialmente emarginati in Europa. Il focus era sull’erogazione dell’assistenza sanitaria e sociale per le persone con problemi di salute mentale appartenenti a uno dei sei gruppi seguenti: disoccupati di lunga durata, senza fissa dimora, prostitute di strada, richiedenti asilo/rifugiati, immigrati irregolari, comunità nomadi. Il progetto è stato condotto nelle due aree più svantaggiate delle capitali dei seguenti 14 paesi dell'Unione Europea: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Italia, Germania, Ungheria, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito. Il presente documento riassume i principali risultati in materia di prestazione di servizi per questi gruppi e le opinioni degli esperti circa la qualità dell'assistenza fornita loro.  


 


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Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro. Promozione della salute mentale nei luoghi di lavoro. Sintesi di un rapporto sulle buone pratiche. Facts, 102

L’articolo, dopo avere spiegato in che cosa consista la promozione della salute mentale, spiega perché investire nella sua promozione nei luoghi di lavoro e illustra alcuni approcci pratici e innovativi per la sua applicazione in ambito innovativo.


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Processo alla sigaretta elettronica: strategie pubblicitarie e di marketing

Che caratteristiche hanno le pubblicità della sigaretta elettronica? Quali sono gli stili comunicativi adottati?
Attraverso quali canali viene veicolato il prodotto?
Questo mese Dors pubblica l'approfondimento relativo alle strategie di marketing messe in atto dalle aziende venditrici di E-cig, continuando il percorso iniziato il 29 maggio con il processo alla sigaretta elettronica.

Sigaretta elettronica: stategie di promozione


Processo alla sigaretta elettronica: il punto di vista degli psicologi sulla disassuefazione

I contributi presentati si riferiscono all’attuale dibattito sulla funzione della sigaretta elettronica come strumento per la disassuefazione e forniscono informazioni sugli ausili per smettere di fumare attualmente considerati efficaci dalla ricerca scientifica anche in relazione agli aspetti comportamentali e simbolici del fumo.

Quali sono gli approcci  più usati dai fumatori per smettere?

Qual è il ruolo della e-cig nella disassuefazione?


Processo alla sigaretta elettronica: il capitolo sulla tossicità

Questo mese pubblichiamo un documento che riassume le informazioni ad oggi disponibili sulla tossicità della sigaretta elettronica. Rappresenta il primo dei sei contributi che saranno pubblicati nei prossimi mesi da parte di ognuno dei testimoni intervenuti al processo alla sigaretta elettronica realizzato da DoRS lo scorso 29 maggio.

Sigaretta elettronica: apetti tossicologici


Walsh F. Un modello di resilienza familiare per la prevenzione e l’intervento. Rivista Sperimentale di Freniatria, 2010, 134(1)

L’articolo illustra le caratteristiche, le applicazioni ed i vantaggi del quadro teorico ‘Family Resilience’ basato su nove processi chiave: dare un significato alle avversità, prospettive positive, trascendenza e spiritualità, flessibilità, connessione, risorse sociali ed economiche, chiarezza, espressione emozionale aperta e problem-solving collaborativo. Il costrutto ‘Family Resilience’si propone come un grande potenziale per l’intervento, la prevenzione, la ricerca e le politiche sociali mirate a rafforzare le famiglie. Sono presentati esempi di possibili applicazioni. 


Manetti M, Zunino A, Frattini L, Zini E. Processi di resilienza culturale: confronto tra modelli euristici. Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze Antropologiche (ca. 2010)

La letteratura sottolinea le difficoltà (viaggiare all’interno di un container, contrattare un lavoro senza avere il permesso di soggiorno, non poter contare su nessuna figura di riferimento…) che gli immigrati sono costretti ad affrontare e non considera, invece, le competenze individuali, di gruppo, di comunità e culturali che queste persone possiedono o divengono, col  tempo, capaci di attivare. Inoltre, la popolazione immigrata, proprio per il fatto di iniziare ad affrontare le difficoltà nel momento in cui decide di emigrare, è indicata per studiare come e quando si sviluppano i processi di resilienza e come questi possano essere interpretati nell’ambito delle differenti culture. Il  lavoro prende  in considerazione il modo in cui il concetto di resilienza si è sviluppato nel tempo, con lo scopo di arrivare a formulare un modello che consideri i processi di resilienza propri degli immigrati. 


 


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Manetti M, Zunino A, Frattini L, Zini E. Processi di resilienza culturale: confronto tra modelli euristici. Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze Antropologiche (ca. 2010)

La letteratura sottolinea le difficoltà (viaggiare all’interno di un container, contrattare un lavoro senza avere il permesso di soggiorno, non poter contare su nessuna figura di riferimento…) che gli immigrati sono costretti ad affrontare e non considera, invece, le competenze individuali, di gruppo, di comunità e culturali che queste persone possiedono o divengono, col  tempo, capaci di attivare. Inoltre, la popolazione immigrata, proprio per il fatto di iniziare ad affrontare le difficoltà nel momento in cui decide di emigrare, è indicata per studiare come e quando si sviluppano i processi di resilienza e come questi possano essere interpretati nell’ambito delle differenti culture. Il  lavoro prende  in considerazione il modo in cui il concetto di resilienza si è sviluppato nel tempo, con lo scopo di arrivare a formulare un modello che consideri i processi di resilienza propri degli immigrati. 


 


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Ungar M. Aspetti generali e culturali della resilienza nei bambini e nei giovani. Rivista Sperimentale di Freniatria, 2010

La resilienza viene studiata come un aspetto sia universale sia dotato di specificità culturale dello sviluppo positivo dei bambini e dei giovani, legato all’esposizione a livelli significativi di avversità. In questo lavoro si tratteggia brevemente la storia della ricerca sulla resilienza e si discute quindi un’interpretazione emergente della resilienza come costrutto ecologico socialmente negoziato. Alla resilienza contribuisce l’abilità dell’ambiente del bambino di facilitare la crescita, compresi i meccanismi ambientali che influenzano l’espressione dei geni. Per spiegare questa interazione si introducono due concetti, la ricerca e la negoziazione. Quanto meglio i giovani sono in grado di muoversi per procurarsi le risorse di cui hanno bisogno per la salute mentale, tanto più probabile che lo sviluppo sia soddisfacente. Analogamente, quanto più sono in grado di negoziare per ottenere che queste risorse siano rese disponibili in modi culturalmente rilevanti, tanto più facilmente le risorse contribuiranno a uno sviluppo positivo. Si esplorano sette aspetti della resilienza con le loro interazioni complesse. Si presentano anche dati quantitativi provenienti da uno studio condotto in undici paesi con metodi misti per illustrare i fattori multipli che influenzano le ricerche e le negoziazioni dei giovani per ottenere le risorse necessarie ad alimentare la resilienza. Il lavoro si conclude con una discussione sulle implicazioni per la ricerca e per la pratica clinica di questa interpretazione della resilienza. (Fonte Franco Angeli)


Southwick SM, Charney DS. The science of resilience: implications for the prevention and the treatment. Science 338, 79 (2012)

Le risposte umane allo stress e ai traumi variano ampiamente. Alcune persone sviluppano disturbi psicologici trauma-correlati, come il disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e la depressione, altri sviluppano sintomi psicologici da lievi a moderati che si risolvono rapidamente, altri ancora non segnalano nuovi sintomi psicologici in risposta allo stress traumatico. La variabilità individuale nel modo in cui gli animali e gli esseri umani rispondono a stress e a traumi dipende da numerosi fattori protettivi, genetici, cognitivi, psicologici, neurobiologici. 


Rilanciare i legami sociali, attivare partecipazione, promuovere cambiamento. 9° Convegno Nazionale S.I.P.CO. – Società Italiana di Psicologia di Comunità – MILANO, 27-29 SETTEMBRE 2012

Atti del 9° convegno nazionale S.I.P.C.O. (Società Italiana di Psicologia di Comunità) tenutosi a Milano dal 27 al 29 settembre 2012. Il Convegno ha avuto come obiettivo la condivisione delle  idee finalizzate agli interventi nel settore della Psicologia di Comunità.


In una società degli individui, che promuove disagio anziché benessere, una delle modalità per rendere la vita degna di essere vissuta è quella di rilanciare i legami sociali, ricostruire spazi e luoghi in cui intrecciare relazioni, attivare la partecipazione e promuovere la responsabilità individuale e sociale al fine di produrre un cambiamento che risponda ai bisogni e ai desideri delle persone, delle famiglie, dei gruppi e delle comunità.


Gli psicologi di Comunità  e tutti coloro che operano con lo spirito di questa disciplina devono essere attivi, favorendo una adeguata lettura della comunità e dei bisogni dei cittadini. Devono accompagnare le persone, le famiglie, le comunità nella produzione di un cambiamento finalizzato a migliorare la qualità della vita. Tutto questo attraverso quali interventi? Con quali metodologie?


Il convegno è stato dedicato a questi interrogativi.


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WFMH. World Federation for Mental Health. Making Mental health a Global Priority

Sito del WFMH, Federazione mondiale per la Salute mentale. WFMH è un'organizzazione internazionale fondata nel 1948 per promuovere, tra tutti i popoli e le nazioni, la prevenzione dei disturbi mentali ed emotivi, il trattamento e la cura delle persone con tali disturbi, e la promozione della salute mentale. La Federazione, che ha membri e contatti in più di 100 paesi in sei continenti, ha risposto a crisi internazionali di salute mentale attraverso  l'organizzazione dell'istruzione pubblica nel campo della salute mentale. La sua composizione organizzativa e individuale comprende operatori della salute mentale di tutte le discipline, utenti dei  servizi di salute mentale,  familiari e cittadini interessati. L’adesione ampia e diversificata dell’ organizzazione rende possibile la collaborazione tra i governi e le organizzazioni non governative per promuovere la causa dei servizi di salute mentale, di ricerca, e le politiche di advocacy in tutto il mondo. 


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Sezione sulla salute mentale del WHO - World Health Organization

Dalla pagina si può accedere alle seguenti sottosezioni:



  • mhGAP - Mental Health Gap Action Programme

  • Evidence and research

  • Policy and services

  • Media centre

  • Neurology and public health

  • Disorders management

  • Suicide Prevention and special programmes 

  • Mental health in emergencies

  • Mental health publications


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Pagina interattiva dedicata alla salute mentale contenuta nel portale sulla salute pubblica dell’Unione Europea (Salute-UE)

La sezione sulla salute nell'UE è stato creata per permettere un accesso  affidabile a  una vasta gamma di informazioni e di dati sulle questioni legate alla salute e sulle relative attività, a livello europeo, nazionale e internazionale. Il contenuto è prodotto dalla Commissione europea, dagli Stati membri dell'Unione europea e dall’Area Economica Europea (EEA).


Dalla pagina si può accedere alle seguenti informazioni:



  • panoramica della politica e delle iniziative UE di lotta alle malattie mentali e di promozione della salute mentale

  • indicatore di misurazione e di monitoraggio del numero di anni vissuti liberi da limitazione dell’attività o da disabilità

  • malattie neurovegetative e azione UE per promuovere uno scambio di conoscenze per combattere queste malattie


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Sezione sulla salute mentale del Ministero della Salute

Dalla pagina si può accedere alle seguenti sezioni:



  • Definizione di “salute mentale” secondo l’OMS

  • Rete dei servizi di salute mentale

  • Azioni del Ministero

  • Strategie internazionali

  • Sistema informativo nazionale per la salute mentale

  • La campagna “Stigma”


È possibile inoltre scaricare alcuni documenti, opuscoli e report, sul tema della salute mentale


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Sezione di Epicentro (Il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute) dedicata alla salute mentale dedicata alla salute mentale

La pagina del portale fornisce informazioni generali sulla salute mentale, documentazione internazionale, nazionale e regionale, iniziative, progetti e strumenti.  Fornisce inoltre informazioni specifiche su singoli disturbi e patologie quali anoressia, bulimia, demenze,  schizofrenia, sindromi da deficit di attenzione, stress post traumatico


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Atkinson AP, Atkinson JM,. Martin CR, Rankin J. Prospettive storiche sulla resilienza e alcuni concetti di rilievo per la salute mentale correlati alla resilienza (Historical perspectives on resilience and concepts of relevance for mental health). Rivista Sperimentale di Freniatria, 2010

La resilienza psicologica consiste nella capacità di fare fronte alle conseguenze di eventi gravemente stressanti o di riprendersi con successo da esse. Tale concetto, che sta suscitando un interesse crescente nell’ambito degli approcci alla salute basati sulle risorse degli individui, ha un’interessante vicenda storica e un’origine legata a differenti campi accademici e clinici. Alcuni studi sono stati infl uenzati dalla particolare caratterizzazione che nel corso della storia è stata attribuita a gruppi o a singoli che sembravano capaci di resilienza. Ci sono vantaggi e inconvenienti nel ricorrere al patrimonio storico per fare luce sui costrutti teorici attuali; infatti, gli studi sui singoli casi storici possono offrire utili squarci di comprensione, ma è indispensabile essere molto cauti nel fare ipotesi retrospettive. L’approccio più promettente è forse la ricerca su gruppi di persone che abbiano vissuto durante determinati eventi, anche se possono sorgere problemi relativi a pregiudizi nel reclutamento del campione e al lasso di tempo trascorso. L’analisi dell’andamento della ricerca sulla resilienza indica che il concetto è stato prima associato alla malattia, mentre ora è sempre più spesso riferito alla promozione della salute. Ciò potrebbe essere il rifl esso di un cambiamento culturale e politico. Il concetto di resilienza è rilevante per gli operatori della salute mentale; tuttavia, la sua utilità è circoscritta alla diagnosi e alla terapia, poiché esistono molte domande di fondo rimaste senza risposta. Ci sono tre principali aree di dibattito: la defi nizione di resilienza; il suo statuto di categoria psicologica (un tratto di personalità o una risorsa dinamica da sviluppare); la sua misurazione con suffi ciente affi dabilità e costanza. L’analisi concettuale per scoprire il modello teorico sottostante alla resilienza è ancora ad una fase iniziale. Modelli provenienti da altre scienze sociali e dalle biotecnologie, in particolare l’Ecologia Umana, la teoria salutogenica, i modelli animali, la genetica e le bioscienze potrebbero dimostrarsi i percorsi più promettenti per il futuro. (fonte Franco Angeli)


Boris Cyrulnik, “Resilienza” Rivista di Freniatria – VOL.CXXXIV – N°1, 2010

Il trauma spiega come un evento esterno laceri gli involucri dell’Io e sconvolga il mondo interno della persona. La resilienza mette in evidenza le condizioni di guarigione di un Io vulnerabile. La resilienza come fenomeno legato alle reti neuronali dimostra come il deterioramento sensoriale alteri lo sviluppo del cervello; tuttavia una riorganizzazione del contesto può riattivarne il funzionamento. La resilienza su base affettiva studia il riemergere nell’individuo di strategie di ricerca finalizzate a costruire relazioni rassicuranti di prossimità. La resilienza dei sistemi familiari mostra come una famiglia supportiva rinforzi un membro traumatizzato. La resilienza nell’adolescenza prende in considerazione i cambiamenti biologici, affettivi e sociali propri di questo delicato periodo della vita. La resilienza nell’età adulta analizza i meccanismi di difesa che impediscono o favoriscono il processo evolutivo. La resilienza nelle coppie anziane evidenzia come i disfunzionamenti di uno dei membri possano alterare l’intersoggettività della coppia e, d’altro canto, come l’empatia protegga entrambi. La resilienza nei processi culturali sottolinea l’importanza dei miti che strutturano rituali di interazione e dell’arte che modifica la rappresentazione del Sé ferito. (Fonte Franco Angeli)


Cyrulnik B. La vergogna. Codice Edizioni, 2011

Cyrulnik, partendo dal concetto di resilienza (termine mutuato dalla fisica che si riferisce alla capacità di un materiale di resistere ad urti improvvisi senza spezzarsi) descrive la capacità di superare episodi tragici e traumatizzanti basandosi sulle proprie forze e imparando a condividere le esperienze. L’autore fa comprendere come fare a non subire il proprio destino, a non soccombere agli eventi avversi, elevandosi dalla vergogna fino ad arrivare alla fierezza. In un’intervista, Cyrulnik ha dato la seguente definizione di resilienza: «E’ il modo con cui riprendiamo il nostro sviluppo umano e interiore dopo aver subito un trauma psicologico. Le persone colpite vengono emarginate oppure si auto escludono pensando che non ci sia alcuna ragione per continuare ad andare avanti. Si sentono delle vittime – e lo sono – ma lasciano che la vergogna impedisca loro un’esistenza felice»


“La obligación de proteger la salud de los ciudadanos de un país es moral”

La comunità scientifica internazionale che si occupa di fumo passivo si è mobilitata per proteggere la legge anti-fumo spagnola.


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WHO. User empowerment in mental health – a statement by the WHO Regional Office for Europe, 2010

Storicamente, le persone con problemi di salute mentale, non sono mai state molto ascoltate. Né loro né le loro famiglie sono state coinvolte nel processo decisionale sui servizi di salute mentale e continuano a essere a rischio di esclusione sociale e di discriminazione in tutti gli ambiti di vita. Nel contesto della salute mentale, l’empowerment si riferisce al livello di scelta, di influenza e di controllo che gli utenti dei servizi di salute mentale possono esercitare sugli eventi della loro vita. La chiave per l’empowerment è la rimozione delle barriere formali o informali e la trasformazione di relazioni di potere tra individui, comunità, servizi e governi. Il report specifica l’azione da intraprendere per rafforzare la responsabilizzazione dell’utente e del caregiver e delinea gli obiettivi del Partnership Project on User Empowerment in Mental Health del  WHO Regional Office for Europe  e della Commissione Europea.


 


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Centro Risorse Contextus. Vulnerabilità e Resilienza

CONTEXTUS, promossa nell’ambito del Fondo Europeo per i Rifugiati, è un’iniziativa di informazione e formazione rivolta agli operatori dei centri di accoglienza e del territorio  che si prefigge di creare sistemi e sinergie per favorire le possibilità di presa in carico delle persone più vulnerabili che richiedono protezione internazionale. Una sezione del sito, chiamata Vulnerabilità e Resilienza,  intende fornire una raccolta di strumenti e materiali di analisi e di riflessione per approfondire l'aspetto psico-sociale della presa in carico delle persone richiedenti asilo e protezione internazionale.


La sezione Vulnerabilità e Resilienza si articola nelle seguenti rubriche:



  • Orientamenti generali, che illustra l’approccio generale a partire dal quale il tema della vulnerabilità e della resilienza sono state declinate nell’ambito del Progetto Contextus

  • Definizioni, dove vengono fornite alcune definizioni utili ad orientarsi meglio all'interno della sezione stessa

  • Risorse in cui sono consultabili le risorse e i contributi su alcuni dei temi oggetto della presente sezione

  • Strumenti, dove sono consultabili alcuni strumenti operativi e manualistici di settore

  • Esperienze, che raccoglie materiali di diversa natura volti a “raccontare” le esperienze dei diversi attori coinvolti a vario titolo nel fenomeno della migrazione.


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World Health Organization. WHO Mental Health Gap Action Programme (mhGAP)

I disturbi mentali, neurologici e da abuso di sostanze sono comuni in tutte le regioni del mondo, colpiscono ogni comunità e ogni gruppo di età indipendentemente dal reddito. Ma il 75%  delle persone colpite nei paesi a basso reddito non ha accesso alle cure. The WHO Mental Health Gap Action Programme (mhGAP) mira a un aumento  dei servizi per i disturbi mentali, neurologici e da abuso di sostanze specialmente nei paesi  con un reddito medio-basso. Il programma afferma che con la cura, l’assistenza psico-sociale e farmacologica, decine di milioni di persone possono essere trattate contro la depressione, la schizofrenia e l’epilessia, prevenendo il suicidio e permettendo loro di condurre una vita normale, anche laddove le risorse sono scarse.


 


 


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Picardi A. et al. Development and validation of the Italian version of the 15-item Dispositional Resilience Scale Sviluppo e validazione della versione italiana della Dispositional Resilience Scale a 15 item. Riv Psichiatr 2012;47(3):231-237

 


Vi sono evidenze che la solidità psicologica (Hardiness) è una risorsa importante per la resilienza allo stress.


Vi è uno strumento autocompilato breve, affidabile e valido per misurare la “Hardiness”, la versione a 15 item della Dispositional Resilience Scale (DRS-15), che non è tuttavia disponibile in italiano. Gli obiettivi dello studio sono stati creare una versione italiana della DRS-15 e valutarne le sue proprietà psicometriche nel contesto italiano. La versione italiana della DRS-15 è stata prodotta con una procedura basata su traduttori multipli bilingui. Tale versione è stata somministrata a un campione non clinico di 150 adulti, unitamente a misure di salute e benessere psicologico.


La versione italiana della DRS-15 costituisce uno strumento valido, affidabile e di facile utilizzo per valutare la resilienza allo stress in contesti clinici e di ricerca.


 


 


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Canadian Mental Health Association, Ontario. Workplace mental health promotion

Il sito ha come obiettivo di fornire strumenti e pratiche per migliorare la salute mentale degli individui nei luoghi di lavoro. La risorsa usa l’approccio  Comprehensive Workplace Health Promotion (CWHP). CWHP è un processo continuo che guarda al miglioramento ambientale (fisico, psicologico, organizzativo, economico, alla crescita e all’empowerment personali). Il portale è diviso in due sezioni. La prima parte fornisce informazioni sulla salute mentale in generale e sulla salute mentale nei luoghi di lavoro, affrontando tematiche come l’equilibrio vita-lavoro, il mobbing e lo stress. La seconda parte fornisce informazioni per la creazione di luoghi di lavoro ‘mentalmente sani’ usando un approccio globale di promozione della salute nei luoghi di lavoro. Le informazioni di questa sezione sono suddivise in otto elementi. Ogni elemento fornisce una visione d'insieme delle problematiche relative al lavoro di promozione della salute mentale e fornisce ulteriori informazioni, strumenti e studi di casi che arricchiscono la sezione e migliorano la fruibilità dei contenuti.


 


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WHO World Health Organization Europe. Mental Health and well-being at the workplace - protection and inclusion in challenging times, 2010

Il documento presenta gli atti della Conferenza sulla salute mentale e il benessere nei luoghi di lavoro – Protezione e inclusione in tempi di cambiamento, svoltasi a Berlino il 17/18  marzo 2009, organizzata dall’Ufficio regionale europeo dell’OMS, di concerto con l’Alleanza tedesca per la salute mentale, il Ministero federale tedesco per la salute e la Direzione generale per la Salute e i Consumatori della Commissione europea.


Politici, ricercatori, rappresentanti di associazioni, sindacalisti, datori di lavoro provenienti da venti Paesi della Regione europea hanno discusso i modi su come rispondere alle sfide della salute mentale e il benessere della moderna vita lavorativa, su come superare le barriere all’occupazione delle persone con problemi di salute mentale e sulle loro opportunità di integrazione alla luce della crisi economica globale.


 


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World Health Organization WHO. Mental health Evidence and Research (MER)

L’OMS presenta il progetto The Mental Health: Evidence and Research  (MER). Ha come obiettivo di colmare il divario tra ciò che è necessario e ciò che è attualmente disponibile per ridurre il carico dei disturbi mentali in tutto il mondo e per promuovere la salute mentale. Il team MER trasforma questo obiettivo in azione attraverso i seguenti progetti principali:



  • Atlas

  •  WHO-AIMS

  •  Mental Health in Emergencies.


I tre progetti hanno lo scopo di aumentare l’informazione e la base di conoscenze sulla salute mentale. Queste informazioni possono essere a loro volta utilizzate per rafforzare i sistemi di cura di salute mentale che si tradurrà in una migliore assistenza e servizi per l’individuo e la comunità. Cliccando sui link corrispondenti ai progetti si otterranno informazioni dettagliate su ciascuno.


 


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L'OMS per l'allattamento al seno / 2013

Per la settimana dell'allattamento al seno, l'OMS pubblica una serie di materiali indirizzati alle donne che allattano e ai loro famigliari, amici.


Visualizza tutti i materiali


Le politiche scolastiche sull’alcol hanno un’influenza sul consumo di bevande alcoliche tra gli studenti?

Il presente studio mette a confronto l’impatto di due differenti politiche scolastiche finalizzate alla riduzione del consumo di alcol tra i teenager, implementate nelle scuole di Washington (Usa) e Victoria (Australia), per comprendere la relazione esistente tra la percezione da parte degli studenti delle politiche scolastiche sull’alcol e il consumo alcolico nei giovani.





ENWHP. Move Europe. A guide to promoting mental health in the workplace. 2011

Il documento spiega come si dovrebbero affrontare le questioni della salute mentale in ambito lavorativo. In una campagna europea (work. in tune with life. move Europe), l’ European Network for Workplace Health Promotion (ENWHP) si è occupato di promuovere la salute mentale nei luoghi di lavoro.


Questa campagna si propone di sensibilizzare sul tema i datori di lavoro e i dipendenti e spiega come e perché:


• promuovere la salute mentale sul luogo di lavoro


• comprendere e prevenire i problemi che causano stress e problemi di salute mentale


• supportare gli impiegati che sviluppano problemi di salute mentale


• sviluppare politiche efficaci per reintegrare e assumere persone che hanno avuto problemi di salute mentale


Il report è scritto in particolare per i datori di lavoro e i manager. Offre consigli pratici sulla gestione e il sostegno delle persone che stanno vivendo situazioni di stress, di angoscia e problemi di salute mentale in generale e vuole essere una fonte di aiuto pratico in ambito lavorativo. Vuole fornire inoltre consigli e informazioni per i dipendenti e le modalità per valutare i costi relativi della salute mentale nelle aziende.


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Patto Europeo per la Salute mentale e il Benessere. Conferenza di alto livello dell’UE insieme per la Salute mentale e il Benessere. Bruxelles, 12/13 giugno 2008

La Commissione europea, di concerto con l’Oms Europa, vuole mettere in comune le esperienze presenti in tutta l’Unione Europea in tema di salute mentale. Gli ambiti sui cui vuole intervenire sono:


• prevenzione del suicidio e della depressione


• salute mentale tra i giovani e nel mondo della scuola


• salute mentale sul lavoro


• salute mentale tra gli anziani


• lotta contro la stigmatizzazione e l'esclusione sociale.


Il documento sottolinea il diritto di ogni individuo di godere di buona salute mentale e riconosce questa condizione come essenziale per tutta la società.


Il patto europeo prende le mosse da una serie di documenti di consenso. Tra gli altri:


• il documento sulla salute mentale nei giovani


• il documento sulla salute mentale nei posti di lavoro


• il documento sulla salute mentale negli anziani


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WHO MIND - Mental Health in Development. The 4 core thematic areas of WHO MIND

Il link permette l’accesso alle sezioni tematiche di Who Mind:



  • Politiche di salute mentale, pianificazione e sviluppo dei servizi

  • Salute mentale, diritti umani e legislazione

  • Salute mentale, povertà e sviluppo

  • Azioni nei Paesi: nazioni al lavoro


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WHO / Europe. Mental health, resilience and inequalities, 2009

Il documento analizza le numerose evidenze che dimostrano come la salute mentale influenzi una vasta gamma di outcome sia negli individui sia nella comunità. Questi includono sani stili di vita, salute fisica migliore; miglioramenti nel recupero delle malattie, meno limitazioni nella vita quotidiana; conseguimento dell’istruzione superiore, una maggiore produttività, occupazione e guadagni, migliori relazioni con gli adulti e con i bambini; maggiore coesione sociale e, in generale, una migliore qualità della vita. Questi risultati non sono solo o necessariamente una conseguenza della mancanza di malattie mentali, ma sono associati con la presenza della salute mentale positiva, a volte indicata come 'benessere'


Progetto nazionale promozione attività motoria (Regione Veneto)

Pagina web dell'Ulss 20 Verona dedicata al progetto nazionale conclusosi a luglio 2011. Sono disponibili approfondimenti, strumenti utili per la promozione quotidiana dell'attività fisica nella popolazione generale e in gruppi a rischio. Vai alla pagina web del progetto.


"Carta di Toronto" e "Investimenti che funzionano per promuovere l'attività fisica" in un unico documento

Sono disponibili, nella traduzione italiana, in un unico documento la "Carta di Toronto" e il suo complemento "Investimenti che funzionano per promuovere l'attività fisica".


Attività fisica: benessere e coesione; Psicologia di Comunità, Anno XIV, N.24, dicembre 2011, pag. 15-17

Sulla newsletter "Psicologia di Comunità" (dicembre 2011) è stato pubblicato un articolo di A. Coppo e C. Tortone (Dors) sulla promozione dell'attività fisica e gli strumenti di advocacy. L'articolo, in particolare, prende in esame due pubblicazioni del GAPA (Global Advocacy for Physical Activity): "La Carta di Toronto" quale strumento di pianificazione all'azione comunitaria per promuovere uno stile di vita attivo e la sua integrazione "Investimenti che funzionano per promuovere l'attività fisica" che identifica gli ambiti d'intervento efficaci su cui orientare investimenti e risorse.  Vai all'articolo (Pag. 15-17).


Esperienze e strumenti per la promozione dell'attività fisica nella scuola

È on line il manuale “Esperienze e strumenti per la promozione dell’attività fisica nella scuola”, elaborato dalla Regione Piemonte, con la Rete Attività fisica Piemonte e DoRS nell’ambito del Piano Regionale di Prevenzione 2010-2012. Leggi l'articolo Dors e scarica il Manuale.


Active and Safe Routes to School

Sito internet promosso da "Canadian Active and Safe Routes to School Partnership". Sono disponibili manuali, strumenti, risorse per progettare e valutare l'attivazione di percorsi "attivi" e sicuri nel tragitto casa-scuola-casa.


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Global Advocacy for Physical Activity (GAPA)

Il GAPA, ente che dipende dall'International Society for Physical Activity and Health (www.ispah.org), svolge attività di informazione e di advocacy sulla promozione dell'attività fisica. Nella sezione training & development si trovano proposte di formazione e i due documenti: la Carta di Toronto per l'attività fisica: una chiamata globale all'Azione (maggio 2010) e Investimenti che funzionano per promuovere l'attività fisica (febbraio 2011).


World Health Organization - physical activity

Questa è la pagina del portale WHO dedicata al tema dell'attività fisica. Qui sono disponibili documenti, programmi e link ad altre sezioni del portale correlate con questo tema. Vai alla pagina WHO - physical activity.


WHO - Global recommendations on physical activity for health

In questa pagina sono disponibili i livelli di attività fisica raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per fasce di età. Dors ha tradotto queste raccomandazioni (traduzione parziale). Vai alle raccomandazioni in lingua inglese (il collegamento è disponibile dal titolo di questa notizia).


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Salute in tutte le politiche, la Conferenza di Helsinki

A ventisette anni dalla Conferenza di Ottawa sulla Promozione della Salute appuntamento ad Helsinki (10-14 giugno 2013) per l’ottava conferenza per fare il punto: il tema è La Salute in Tutte le Politiche. Stiamo attraversando una crisi sociale ed economica che sta inasprendo e mettendo a dura prova la vita dei singoli e delle comunità e sta incrementando le diseguaglianze tra Paesi differenti e all’interno degli stessi Paesi. Puntare a una maggiore equità vuol dire dare possibilità di recupero e crescita alle singole persone, ma anche possibilità di un nuovo sviluppo alla società nel suo complesso.


European facts and Global status report on road safety 2013 - Organizzazione mondiale della sanità

Rapporto breve che presenta la situazione della sicurezza stradale nei Paesi Membri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. In particolare, in 51 su 53 paesi viene analizzata la risposta legislativa e l'azione politica rispetto a 5 fattori di rischio: guida in stato di ebbrezza, velocità, uso del casco per moto e bici, delle cintura di sicurezza, dei sistemi di ritenuta dei bambini.


 


Se entri a scuola prima eviti il traffico e riduci il rischio di incidente
Il traffico stradale nelle ore del mattino è critico per la sicurezza dei bambini che vanno a scuola a piedi, o che devono raggiungere la più vicina fermata dell’autobus. Dors propone la sintesi di uno studio canadese che intende rispondere alla domanda: modificare gli orari di entrata a scuola può ridurre l’esposizione al traffico dei bambini che raggiungono la scuola a piedi?
La promozione della salute nelle scuole: obiettivi di insegnamento e competenze comuni

Destinato agli operatori della sanità e della scuola, il volume presenta gli obiettivi di insegnamento e le competenze comuni a tutti i programmi di promozione della salute nella scuola.


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Attività fisica e condizioni socio-economiche. Report WHO-HBSC 2010

Il documento illustra le evidenze alla base della relazione tra condizioni socio-economiche svantaggiate e scarsi livelli di attività fisica nei bambini e negli adolescenti. Sono proposte e analizzate le azioni politiche attuate nelle scuole e nelle comunità di alcuni tra gli stati della Regione Europea. Leggi e scarica (dal titolo di questa notizia) il Report WHO-HBSC 2010.


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Metti una riunione...in bicicletta. Ecco la conferenceBike

Un modo attivo per organizzare riunioni di lavoro o occasioni di incontro.


L'european food framework è disponibile in italiano e contiene nozioni e abilità per la fascia 5-16 anni

L'European food framework è il risultato di un progetto europeo finalizzato alla promozione di una sana alimentazione tra i bambini e i giovini europei. Il Framework, disponibile anche in italiano, contiene nozioni e abilità di base su tre aree tematiche: la dieta (cibo e bevande), lo stile di vita attivo (attività fisica) e il bilancio energetico. Scarica l'European food framework (il collegamento è disponibile dal titolo di questa notizia).


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I Moltiplicatori dell’Azione Preventiva nella prevenzione degli incidenti stradali. Metodi e strumenti di valutazione, Torino, 29 settembre 2011.

I contributi sono:



 


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Analisi delle politiche pubbliche, un percorso teorico-pratico realizzato in Canada

L’analisi delle politiche pubbliche orientate alla salute è fondamentale sia per decidere se adottare una politica pubblica sia per analizzarne gli effetti. Questo processo prevede una collaborazione attiva tra i diversi attori della sanità pubblica e i decisori politici. DoRS, con questo articolo, sintetizza l’esperienza del National Collaborating Centre for Healthy Public Policy.


Bambini in auto: dall'Australia, il programma Buckle up safely valuta l'efficacia dei seggiolini

I sistemi di protezione dei bambini che viaggiano in auto sono una misura efficace per prevenire, nel caso di collisione, morti e lesioni gravi. Il loro uso non è sempre sistematico ed è spesso scorretto: è perciò necessario rafforzare gli interventi legislativi con programmi multicomponenti. Dors traduce e sintetizza uno studio di valutazione di un programma australiano.