Le linee guida per gli interventi terapeutici (e non) con animali.
a cura di Grazia Bertiglia, DoRS

LINEE GUIDA NAZIONALI

L’esperienza empirica e la saggezza popolare dicono da sempre che prendersi cura di un animale può calmare l’ansia, può trasmettere calore affettivo e aiuta a superare lo stress e la depressione in particolari momenti della vita. Un animale domestico da accudire aiuta il bambino ad assumersi responsabilità, a trovare corretti modi di interazione e a rispettare di più animali e ambiente. I cani, sin dal passato, sono stati addestrati come guide per ciechi, permetendo loro di muoversi in autonomia.

Lo scorso 25 marzo 2015 il Governo e la conferenza delle regioni e province autonome hanno approvato un accordo sulle linee guida nazionali per gli interventi assistiti con animali, altrimenti noti come pet-therapy. (disponibili in allegato)

L’accordo vuole essere una prima risposta al bisogno di regolamentazione a tutela sia del paziente o utente, sia dell’animale, dato che si stanno ampliando i casi in cui si attuano interventi, terapeutici e non, rivolti in particolare a categorie piu’deboli come anziani, malati, bambini, disabili o soggetti che versano in condizioni di disagio e marginalità sociale.

 In particolare le linee guida individuano tre ambiti di applicazione di questi interventi con animali: terapie assistite, educazione assistita e altre attività assistite con animali.

Gli animali, più spesso cani e cavalli, dovranno essere appositamente addestrati e sottoposti a controlli sanitari e comportamentali, i centri dovranno essere preventivamente autorizzati e registrati in un albo nazionale. Le regioni sorveglieranno lo sviluppo dei progetti sul loro territorio e trasmetteranno i dati per una relazione annuale a livello nazionale. Il sistema di certificazione e autorizzazione dovrà essere messo in atto su tutto il territorio nazionale entro 24 mesi.

Le linee guida nazionali sono corredate di una ricca bibliografia tematica.

Vai all'ALLEGATO

PET THERAPY IN PIEMONTE

La Regione Piemonte ha affrontato il tema con una propria normativa regionale già nel 2010, a seguito di una ricognizione degli interventi in atto, pubblicata a maggio 2009. (vai al documento

La Legge regionale del 2010 (L.R. 18 febbraio 2010, n. 11. "Norme in materia di pet therapy - terapia assistita con animali e attività assistita con animali"- vai alla legge), distingueva già due tipologie di intervento: terapia assistita con animali , definita come “ogni intervento terapeutico e riabilitativo rivolto a persone con patologie neuromotorie, cognitive o psichiatriche, avente la finalità di ridurre la differenza tra il livello reale e potenziale di capacità del sistema lesionato e tendendo a limitare lo stato patologico diagnosticato e i suoi effetti” e attività assistita con animali, ossia “ogni progetto di tipo ludico, ricreativo ed educativo finalizzato a migliorare la qualità della vita dei soggapprovato  con DGR il 16 marzo 2010etti interessati” e identificava possibili luoghi di azione in “ospedali, centri di riabilitazione, centri residenziaapprovato  con DGR il 16 marzo 2010li e semi-residenziali sanitari, case di riposo, scuole di ogni ordine e grado, istituti di detenzione, comunità di recupero, centri privati, fattorie socio-terapeutiche e didattiche, centri gestiti da cooperative sociali”.

Si ritrovano quindi indicazioni per la pet therapy in altri provvedimenti regionali: nel documento relativo ai percorsi integrati di cura e protocolli di attività relativi all’accoglienza nell’ambito delle Strutture Residenziali per non autosufficienti, approvato  con DGR il 16 marzo 2010, si cita la pet therapy fra gli interventi per i disturbi comportamentali (vai al documento); analogamente la si introduce nel Percorso diagnostico-terapeutico per le persone con Disturbi del Comportamento Alimentare (anoressia nervosa e bulimia nervosa), DGR 5 febbraio 2013, n. 7-5304 (vai alla DGR).

Un’apposita commissione regionale prevista dalla LR 11/2010 - composta da funzionari regionali, psichiatri e psicologi, terapisti, veterinario ed etologo nonché dai rappresentanti delle associazioni che svolgono attività e terapie assistite con animali - è chiamata a svolgere i seguenti compiti:

  • esaminare i programmi di terapia e attività assistita con animali che abbiano rilevanza ai fini dell'inserimento in programmi di terapia, riabilitazione, educazione sanitaria, promozione della salute, in attività ricreative e di sostegno effettuate in strutture socio-sanitarie ed assistenziali;
  • valutare i requisiti professionali delle figure coinvolte nei progetti di terapia e di attività assistita con animali;
  • verificare la validità ed il regolare svolgimento dei progetti di terapia e attività assistite, nonchè il rispetto dei requisiti per tutelare il benessere degli animali coinvolti;
  • proporre linee guida per definire ed uniformare le buone pratiche nel campo delle terapie e attività assistite con animali nell'ambito di strutture socio-sanitarie e nel campo dell'educazione sanitaria e della promozione della salute;
  • svolgere approfondimenti e ricerche anche mediante accertamenti in loco o delega ai competenti Servizi delle ASL.
  • contribuire all’elaborazione del Regolamento di attuazione previsto dalla LR 11/2010.

(vai alla DGR 16 aprile 2012, n. 24-3696)

La commissione si è completata nel 2014 ed è stata nominata con Decreto del Presidente della Giunta Regionale 28 febbraio 2014, n. 14 (vai al DPRG).

Riguardo alle azioni intraprese in quest’ambito, un convegno organizzato dall’ASL TO5 nel 2014 “ “Il valore terapeutico degli animali – Dall’infanzia all’età adulta” Fonderie Limone – Moncalieri- (21.9.2014) ha fatto il punto.

Il Piano di Prevenzione appena avviato infine cita le attività con animali sia nelle linee di azione del setting scuola sia fra le azioni di sanità pubblica veterinaria.

 


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