Ai fini della promozione della salute in generale e di quella mentale in particolare, le visite domiciliari ai nuovi nati vanno praticate in modo universale progressivo? O solo verso i soggetti a rischio? Ecco la sentenza.
Nei comuni piemontesi dove è maggiormente radicata la tradizione di produzione viti-vinicola e la conoscenza del prodotto, il numero di consumatori di alcol è più alto, ma i comportamenti a rischio per la salute sono inferiori. I risultati di uno studio piemontese recentemente pubblicati sul libro “la rivoluzione del bere” offrono spunti e indicazioni interessanti per la prevenzione.