Keyword : PROMOZIONE DELLA SALUTE MENTALE

Selezione area di competenza : In Europa

Depressione: parliamone. Campagna WHO europea

Il tema "depressione: parliamone" vuole sottolineare che la depressione è una condizione modificabile, anche se nonostante ciò più del 50% dei casi di depressione maggiore non vengano presi in carico o seguiti. L'alto costo personale, sociale ed economico di questa situazione e l'elevato numero di persone prive di alcun supporto terapeutico - nonostante la disponibilità di trattamenti economici ed efficaci - fanno della depressione una delle principali sfide in materia di salute.
Un esempio: nel 2008, in Inghilterra è partito il programma "Improving access to psychological therapies", che coinvolgeva i servizi sanitari nazionali e aveva l'obiettivo di aumentare in maniera significativa l'erogazione di terapie di tipo dialogico evidence based per le persone affette da disturbi depressivi e d'ansia. Sino al 2012, grazie al programma erano state seguite più di 1 milione di persone, di cui 680.000 avevano completato il percorso terapeutico, e il tasso di guarigione (recovery) di queste ultime era superiore al 45%.


La campagna "Depression: let's talk" vuole lanciare messaggi chiari sulla depressione:
- si può fare prevenzione e terapia
- è più facile chiedere aiuto se si è affetti da questo disturbo e non si è stigmatizzati


La campagna prevede una serie di materiali scaricabili gratuitamente (poster e volantini) che affrontano i vari aspetti della vita delle persone affette da disturbo depressivo e/o ansioso e dei loro familiari, e rappresentano una sorta di "vademecum" o "guida" per gli utenti e i familiari in prima persona, per i vari professionisti sanitari e non (es. giornalisti), per i cittadini: http://www.euro.who.int/en/media-centre/events/events/2017/04/world-health-day-2017-depression-lets-talk/download-campaign-material


Salute mentale tra migranti e rifugiati nella Regione Europea: una revisione OMS

Il numero crescente di rifugiati, richiedenti asilo e migranti irregolari costituisce una sfida per i servizi sanitari  di salute mentale in Europa. La revisione ha dimostrato che questi gruppi sono esposti a fattori di rischio mentali prima, durante e dopo la migrazione. I disturbi in questi gruppi sono variabili anche se complessivamente sono simili a quelli delle popolazioni ospitanti; ma i tassi del disturbo post-traumatico da stress nei rifugiati e nei richiedenti asilo sono più alti. Le condizioni di povertà socio-economica sono associate a un aumento dei tassi di depressione cinque anni dopo il reinsediamento. Questi gruppi incontrano grandi barriere all'accesso all'assistenza sanitaria per la salute mentale. Le buone pratiche per l'assistenza sanitaria mentale includono la promozione dell'integrazione sociale, lo sviluppo di servizi di sostegno, il coordinamento dell'assistenza sanitaria, la fornitura di informazioni sui diritti e i servizi disponibili, e professionisti della formazione per lavorare con questi gruppi. Queste azioni richiedono risorse e flessibilità organizzativa.


Priebe S, Giacco D, El-Nagib R. Public health aspects of mental health among migrants and refugees: a review of the evidence on mental health care for refugees, asylum seekers and irregular migrants in theWHO European Region. Copenhagen: WHO Regional Office for Europe; 2016 (Health Evidence Network(HEN) Synthesis Report 47).