Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. Ecco le iniziative organizzate dalla Città di Torino.
I risultati del Progetto REVAMP sono stati presentati al convegno "Controllo e risposta alla violenza su persone vulnerabili: la donna e il bambino, modelli d’intervento nelle reti ospedaliere e nei servizi socio-sanitari in una prospettiva europea. REVAMP (REpellere Vulnera Ad Mulierem et Puerum)".
Il Convegno si svolge a conclusione del progetto CCM 2014 che ha avuto come obiettivo generale l'armonizzazione e valutazione di efficacia dei protocolli di riconoscimento, accoglienza, presa in carico e accompagnamento dei casi di violenza sulla donna, in ambito relazionale, o sul bambino.
Hanno tra i 15 e i 49 anni, più di un terzo sono straniere e l’aggressore prevalente è il compagno. È la fotografia della donna vittima di violenza che emerge dai dati del progetto CCM, supportato dal Ministero della Salute.
Il percorso rosa presso l'Ospedale San Paolo di Napoli è un percorso di prima accoglienza in pronto soccorso dedicato alle donne che subiscono violenza e che riportano danni alla loro salute. All'interno del Percorso rosa a Napoli dal 2009 è stato introdotto accanto agli strumenti medici di rilevazione dei danni fisici, un nuovo strumento diagnostico: il referto psicologico. Esso è il prodotto di un intervento specifico di ascolto delle donne vittime di violenza, di visualizzazione degli effetti psicologici post-traumatici, con raccolta puntuale del riferito e dei vissuti espressi dalla donna nelle immediatezze dei fatti.
Reale E, et al. Percorso rosa nel Centro integrato per l'assistenza alle donne vittime di violenza di genere (domestica, sessuale e stalking) dell'Ospedale San Paolo di Napoli. La Camera Blu. Rivista di Studi di Genere. 2017 (16).
È online il nuovo bando emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, per il finanziamento dei progetti volti a prevenire e contrastare la violenza alle donne.
Violenza di genere: bando per il finanziamento di progetti per la prevenzione e il contrasto del fenomeno
Il bando, emanato dal Dipartimento delle Pari Opportunità, finanzierà progetti per 10 milioni di euro e permetterà di supportare attività di sensibilizzazione rispetto a sei aree d’intervento: donne migranti e rifugiate, inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, supporto alle donne detenute che hanno subito violenza, programmi di trattamento di uomini maltrattanti, supporto e protezione delle donne sottoposte anche a violenza “economica” e progetti di sensibilizzazione, prevenzione ed educazione.
In qualità di organo autonomo, l'EIGE opera nell'ambito delle politiche e delle iniziative dell'Unione europea. Il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea hanno definito i motivi degli obiettivi e dei compiti dell'Istituto nel suo regolamento di fondazione e gli hanno assegnato il ruolo centrale di affrontare le sfide e promuovere la parità tra donne e uomini in tutta l'Unione europea.EIGE raccoglie, analizza, elabora e diffonde i dati e le informazioni sulle questioni di uguaglianza di genere, rendendole comparabili, affidabili e pertinenti per gli utenti.
Pagina dell'OMS dedicata alla violenza di genere dove vengono segnalate pubblicazioni, video, programmi e attività, approfondimenti, dati statistici, informazioni tecniche.
Il piano globale d'azione si concentra soprattutto sulla violenza contro le donne e le ragazze e contro i bambini.L'obiettivo è il rafforzamento del ruolo del sistema sanitario, all'interno di una risposta multisettoriale nazionale, per affrontare la violenza interpersonale, in particolare contro le donne e i bambini.
Secondo il rapporto pubblicato dall'OMS, in collaborazione con la London School of Hygiene & Tropical Medicine e la South African Medical Research Council, l’abuso fisico e sessuale è un problema sanitario che colpisce un terzo delle donne nel mondo. Il rapporto, dal titolo “Valutazione globale e regionale della violenza contro le donne: diffusione e conseguenze sulla salute degli abusi sessuali da parte di un partner intimo o da sconosciuti”, è il primo studio che analizza sistematicamente i dati sulla diffusione della violenza femminile a livello globale, inflitta sia da parte del proprio partner, sia da sconosciuti. La violenza comporta un’esperienza traumatica vissuta da oltre il 35% delle donne in tutto il mondo. Lo studio ha riscontrato che la più comune forma di abuso, che colpisce più del 30% delle donne, viene inflitta da un partner intimo.
La Convenzione di Istanbul, redatta l'11 maggio 2011, traccia il percorso per varare provvedimenti efficaci contro la violenza di genere e la violenza domestica, al fine di prevenire e contrastare il fenomeno.
Trova Norme & Concorsi - Normativa Sanitaria
Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere.
Il progetto CCM, della durata di ventiquattro mesi, si è proposto di armonizzare e valutare l’efficacia dei protocolli di: riconoscimento, accoglienza, presa in carico e accompagnamento dei casi di violenza sulla donna, in ambito relazionale, o sul bambino. Aveva inoltre l'obiettivo di sviluppare strumenti d'informazione e formazione per gli operatori sanitari.
Le regioni coinvolte sono state: Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Lazio, Basilicata, Sicilia.
Nella sezione "Politiche Sociali" della Città Metropolitana di Torino si possono consultare i lavori dei cinque gruppi del Tavolo Metropolitano per Progetti a Tutela delle Vittime di Violenza tramite Programmi di cambiamento dei maltrattanti. In particolare:
Un articolo de "L'Espresso" a firma di Giulia Torlone, fornisce alcuni numeri sulla violenza di genere in Italia. Ogni due giorni una donna viene uccisa dal compagno. Lo scorso anno le vittime di femminicidio sono state 120. Sette milioni di donne hanno subito qualche forma di violenza nel corso della loro vita. L'analisi dell'Istat e del Ministero della Giustizia ci mostra i numeri di un massacro che non si arresta nonostante la legge del 2013. E intanto i centri antiviolenza chiudono i battenti.
Le tavole Istat sono il risultato dell'analisi dei dati proveniente dall’indagine sulla Sicurezza delle donne, di cui un primo report è stato pubblicato a giugno 2015 "La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia" e il secondo a novembre 2016 "Stalking sulle donne".
Le tavole analizzano l'andamento della diffusione e della frequenza dei diversi tipi di violenza (fisica, sessuale e psicologica), per abitudini di vita, stato di salute, regione di residenza e tipologia di comune di residenza della vittima.