Keyword : PREVENZIONE VIOLENZA

Selezione area di competenza : In Italia

Venticinque novembre: Progetto di sensibilizzazione contro la violenza di genere

"Perché parlare di violenza di genere in un nido d’infanzia? I genitori delle bambine/i che frequentano il nido sono interlocutori importanti, con cui confrontarsi sui temi educativi. Il progetto si rivolge a donne e uomini che a vario titolo frequentano il nido per sensibilizzarli su un fenomeno che non va relegato al silenzio. Occorre dare voce a chi non ne ha per aiutare a vedere possibilità di evoluzione. E’ importante dare alle famiglie di bambini/e piccoli/e, occasioni per riflettere su questi temi. Perché e’ fin dalla prima infanzia che si trasmettono e si radicano stereotipi di genere ed e’ al nido e nelle scuole che occorre far crescere una cultura di valorizzazione delle differenze. A partire da queste convinzioni i nidi d’infanzia San Donato e Viganò del Comune di Bologna, in occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, promuovono da anni iniziative di sensibilizzazione. Ogni 25 novembre le famiglie sono invitate a trascorrere la giornata al nido insieme alle bambine/i. Durante l’accoglienza viene distribuito materiale informativo della “Casa delle donne per non subire violenza” ed allestito uno spazio con poesie sul tema. Nella mattinata viene proposta una performance, creata dalle educatrici, a cui segue un momento laboratoriale che coinvolge bambini/e e genitori. La performance, carica di elementi simbolici, offre suggestioni legate al tema della giornata, caratterizzata da una forte condivisione di pensieri ed emozioni".


Martinelli E, Querciagrossa M. Venticinque novembre al nido un progetto di sensibilizzazione contro la violenza di genere fisica e simbolica su donne e bambine/i.  Zero-a-seis, 20 (37), 2018,  235-245


Il ruolo della scuola nel contrasto alla violenza di genere e le opportunità offerte dal programma operativo nazionale

Obiettivo di questo lavoro è proporre una riflessione sull’educazione di genere nelle scuole, con riferimento in particolare alle azioni di contrasto alla violenza di genere, anche alla luce della recente normativa. Le osservazioni qui presentate si basano sull’analisi dei dati di un questionario rivolto alle scuole, realizzato da INDIRE per conto dell’Autorità di Gestione del PON“Per la scuola: Competenze e ambienti per l’apprendimento”finalizzato a monitorare i progetti realizzati dalle scuole su tali tematiche. La rilevazione sui progetti di prevenzione e di contrasto della violenza di genere ha consentito di individuare degli indicatori di buona pratica: la continuità temporale ed educativa dei progetti; la formazione dei docenti; il coinvolgimento dei soggetti del territorio; l’uso di strumenti per favorire la
riflessività e l’autovalutazione.


Bagattini D, Calzone S, Pedani V.  Il ruolo della scuola nel contrasto alla violenza di genere e le opportunità offerte dal programma operativo nazionale. Giornale Italiano della Ricerca Educativa, 12(22), giugno 2019 


Violenza di genere: protocollo comune per Forze dell'Ordine


 


Dall'8 marzo 2019, la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri utilizzano un protocollo comune quando le rispettive pattuglie intervengono nei casi di violenza di genere, violenza domestica e stalking. Gli operatori delle due Forze di Polizia procedono con metodologie uguali e scientificamente validate in presenza di una situazione di violenza per consentire all’Autorità di Pubblica Sicurezza di adottare, nell’immediato, le misure di prevenzione a tutela della vittima attraverso l’Ammonimento del Questore o l’allontanamento dal domicilio familiare dell’aggressore in attesa delle misure cautelari disposte dall’Autorità Giudiziaria. Tutti gli interventi delle pattuglie della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri saranno cristallizzati in un modulo comune che confluirà in una unica banca dati denominata Pitagora, predisposta dal gennaio 2017 per finalità scientifiche di analisi del fenomeno e che vede già raccolti, per la sola Polizia di Stato, oltre 12.500 schede di intervento.


 

Sempre a partire dalla stessa data, inoltre, Polizia e Carabinieri hanno adottato il progetto L.I.A.N.A. (Linea Interattiva Assistenza Nazionale Antiviolenza) che consente di unificare, confrontare e omogenizzare i dati relativi agli interventi per violenza di genere. Tale progettualità renderà immediata la verifica dell’esistenza di precedenti interventi nella stessa abitazione o su richiesta della stessa vittima, spesso effettuati alternativamente tra Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri, anche quando all’intervento non sia seguita una formale denuncia o querela. (Fonte Rainews)