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L'impatto della pandemia di covid 19 sui bambini: focus sugli aspetti psicosociali

La letteratura medica rileva che i bambini sono meno suscettibili al covid 19, ma è su di essi che la pandemia impatta in maniera più pesante, in particolare a livello psicosociale. Restare chiusi in casa o in istituto/comunità a causa della quarantena rappresenta un "carico psicologico" pari alle sofferenze fisiche causate dal virus. La chiusura delle scuole, la mancanza di attività all'esterno, la modifica anomala di abitudini legate all'alimentazione e al sonno possono compromettere normale stile di vita ed essere potenziale fonte di stress, irritabilità, noia, e varie manifestazioni neuro-psichiatriche. L'incidenza della violenza domestica, degli abusi infantili, dei contenuti on line "adulterati" è in aumento. I figli di genitori single e di operatori sanitari hanno problematiche specifiche. I bambini delle comunità discriminate/emarginate sono particolarmente sensibili al contagio e possono soffrire per l'aggravarsi di conseguenze indirette, quali il lavoro minorile, la tratta di minori, il matrimonio "precoce", lo sfruttamento sessuale, la morte, ecc. Genitori, pediatri, psicologi, operatori sociali, personale ospedaliero, associazioni e ong, istituzioni possono avere un ruolo importante nel ridurre gli effetti psicosociali che l'infezione di covid 19 comporta per i bambini e i preadolescenti. Gli autori dell'articolo concludono con la seguente raccomandazione: è prioritario fornire i servizi basilari, garantire sicurezza sociale e cure mediche, ridurre le disuguaglianze educative tra i bambini appartenenti a strati diversi della società.



Impact of COVID -19 on children: special focus on the psychosocial aspect. Ghosh R, Dubey MJ, Chatterjee S, Dubey S. Minerva Pediatr. 2020 Jun;72(3):226-235. Review.


 


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"Mamma mi parli del Coronavirus?"

Da chi ricevono le informazioni sul Covid - 19 i bambini? Come possiamo parlare con loro della situazione attuale? Quali bisogni informativi hanno i più piccoli? E' sufficiente dire loro di stare a casa e lavarsi le mani? Uno recente studio della Edge Hill University, sollecita la riflessione su questo tema.


Violenza assistita: dossier sui bambini di Save the Children

In Italia 427 mila bambini, in soli 5 anni, testimoni diretti o indiretti dei maltrattamenti in casa nei confronti delle loro mamme, quasi sempre per mano dell’uomo.



Dal dossier emerge che tra le donne che in Italia hanno subito violenza nella loro vita – oltre 6,7 milioni secondo l’Istat -, più di 1 su 10 ha avuto paura che la propria vita o quella dei propri figli fosse in pericolo. In quasi la metà dei casi di violenza domestica (48,5%), inoltre, i figli hanno assistito direttamente ai maltrattamenti, una percentuale che supera la soglia del 50% al nord-ovest, al nord-est e al sud, mentre in più di 1 caso su 10 (12,7%) le donne dichiarano che i propri bambini sono stati a loro volta vittime dirette dei soprusi per mano dei loro padri.


Per quanto riguarda gli autori delle violenze, i dati sulle condanne con sentenza irrevocabile per maltrattamento in famiglia – più che raddoppiate negli ultimi 15 anni, passando dalle 1.320 nel 2000 alle 2.923 nel 2016 - evidenziano che nella quasi totalità dei casi (94%) i condannati sono uomini e che la fascia di età maggiormente interessata è quella tra i 25 e i 54 anni, l’arco temporale nel quale solitamente si diventa padri o lo si è già. (Fonte: Save the Children)