Un terzo delle donne nell'UE ha subito violenza fisica e/o sessuale. Circa 50 donne perdono la vita a causa della violenza domestica ogni settimana e il 75% delle donne in ambito professionale ha subito molestie sessuali. Oltre ai molti effetti negativi personali, sociali ed economici della violenza di genere, la situazione è esacerbata a causa della pandemia.
Il Parlamento Europeo chiede che la violenza di genere, online e offline, sia trattata come un crimine particolarmente grave con “una dimensione transnazionale" attraverso una legge e delle politiche mirate per affrontare tutte le forme di violenza e discriminazione basate sul genere (contro donne e ragazze, ma anche contro le persone LGBTIQ+).
Il testo è stato approvato con 427 voti favorevoli, 119 contrari e 140 astensioni (maggioranza assoluta).
Ciò servirebbe da base giuridica per una direttiva UE incentrata sulle vittime, che utilizzi gli standard della Convenzione di Istanbul e altri standard internazionali e dovrebbe includere in particolare:
Inoltre, i deputati denunciano il femminicidio come forma più estrema di violenza di genere contro le donne e le ragazze e sottolineano che anche negare l'assistenza all'aborto sicuro e legale è una forma di violenza di genere.
Lo studio, condotto in Spagna, ha visto la partecipazione di 1269 utenti di social network appartenenti alla generazione Millennials (19-38 anni) e Generazione X (39-54 anni) che hanno una relazione sentimentale.
Principali misurazioni: Lo strumento "Questionario sulle nuove tecnologie per trasmettere la violenza di genere", analizza l'uso dei social network, la violenza subita ed esercitata sulle coppie. Le variabili di studio sono state il gruppo generazionale, l'età, il sesso, il consumo di alcol e droghe, il livello di istruzione formale, il paese di origine e di residenza e l'orientamento sessuale.
I risultati mostrano, fra i Millennials, un'associazione statisticamente significativa con gli elementi sui modelli di rischio nelle reti relative a phising, sexting, flaming, false offerte, cyberstalking e dirottamento della webcam. Le droghe aumentano le attività rischiose, così come la violenza subita e praticata; Il campione di donne riporta una maggiore pressione nelle attività sessuali e nella paura dei loro partner.
In conclusione, lo studio mostra modelli di rischio più elevati, così come la violenza subita e praticata, nel gruppo Millennials rispetto alla Generazione X. Inoltre, mostra un aumento generato da alcol e droghe nella violenza subita e praticata dai soggetti dello studio. Esistono invece differenze tra i comportamenti e le violenze subite e praticate a seconda dei, dove la violenza subita dalle donne è legata alla paura e ad attività di natura sessuale.
Rubio-Laborda JF, Almansa-Martínez P, Pastor-Bravo MDM. Relaciones sexistas en la generación X y Millennials [Sexist relationships in Generation X and Millennials]. Aten Primaria. 2021 Apr;53(4):101992. Spanish.
Il Parlamento Europeo ha approvato il 21 gennaio 20121 la nuova strategia UE per la parità di genere.
La strategia per la parità di genere 2020-2025, presentata a marzo 2020 dalla Commissione Europea, traccia le azioni chiave per porre fine alle discriminazioni e alla violenza di genere, per garantire pari partecipazione e opportunità nel mercato lavorativo e il raggiungimento dell’equilibrio di genere nel processo decisionale e politico.
Dati recenti dimostrano che la pandemia di covid-19 e i periodi di confinamento hanno portato ad un aumento della violenza contro le donne, del divario di genere nei lavori assistenziali non retribuiti, nonché altri potenziali impatti a lungo termine sul lavoro retribuito e sui redditi delle donne.
Vengono chieste misure vincolanti contro la violenze di genere. In particolare l’accesso a meccanismi sicuri ed efficaci per la denuncia e la risoluzione delle controversie, campagne informative, servizi di supporto per le donne vittime di violenza e azioni di risarcimento.
La Commissione propone inoltre che nel 2021 vengano poste in atto misure per raggiungere gli obiettivi della Convenzione di Istanbul, nel caso non venga applicata da alcuni Stati membri.
Per quanto attiene al mercato del lavoro, si chiede che gli stipendi e le condizioni lavorative siano uniformati fra donne e uomini.
I deputati sono poi profondamente preoccupati per il contraccolpo a sfavore dei diritti delle donne in alcuni Paesi UE, in particolare per il diritto all'aborto e l'accesso ad un'educazione sessuale completa in Polonia e per la riforma adottata in Ungheria che attacca i diritti della comunità transessuale e intersessuale. Il PE chiede che la situazione dei diritti delle donne e dell'uguaglianza di genere sia continuamente monitorata, comprese le campagne di disinformazione e le iniziative regressive in tutti i Paesi UE, e che venga messo a punto un sistema di allarme che avvisi quando questi diritti vengono negati.