Keyword : VIOLENZA SESSUALE

Efficacia dei programmi di prevenzione della violenza fisica e sessuale nelle coppie di adolescenti

Una revisione sistematica e metanalisi ha indagato l’efficacia dei programmi di prevenzione della violenza fisica e sessuale all’interno delle relazioni di coppia degli adolescenti.


Gli episodi di violenza fisica e sessuale nelle coppie di adolescenti sono molto comuni, e comportano una serie di effetti avversi per la salute fisica e psichica anche a lungo termine.


I risultati, derivanti da 18 studi inclusi nella revisione che hanno coinvolto  22.781 adolescenti, hanno dimostrato che la realizzazione di interventi mirati al contrasto della violenza all’interno della coppia in adolescenza è generalmente associata ad una riduzione significativa di episodi di violenza, soprattutto fisica.


Pertanto i programmi preventivi di questo tipo sono potenzialmente efficaci nel ridurre le violenze fisiche intra-coppia negli adolescenti, mentre non sono ancora del tutto chiari gli effetti a livello degli atti di violenza sessuale. Necessarie ulteriori ricerche per individuare e valutare i componenti dei programmi/interventi, specialmente nell’ambito della violenza sessuale all’interno delle coppie tra gli adolescenti.


Piolanti A, Foran HM. Efficacy of Interventions to Prevent Physical and Sexual Dating Violence Among AdolescentsA Systematic Review and Meta-analysisJAMA Pediatr. Published online November 29, 2021


 


Si chiama #lavoromolesto la Campagna della Cgil contro la violenza nei luoghi di lavoro

Il 25 novembre 2021 è stata lanciata la Campagna #lavoromolesto, contro la violenza e le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, organizzata da Cgil Piemonte, Cgil Umbria insieme a “L’Espresso”.


Il sindacato ha raccolto i racconti e le testimonianze di tante lavoratrici vittime di molestie, aggressioni, minacce, ricatti anche sessuali nei luoghi di lavoro, nell’ambito di un percorso formativo per la prevenzione delle violenze e delle molestie, nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2021. Proprio da questa iniziativa ha preso le mosse la campagna #lavoromolesto, per rompere il silenzio.


 La formazione è stata occasione per entrare nel merito di temi quali l’identità di genere, l’orientamento sessuale, le discriminazioni, l’importanza della lingua e del linguaggio, le misure di prevenzione, i principi costituzionali, la Convenzione ILO 190 e altri approfondimenti culturali e normativi.


 Sono un milione 404 mila le donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro. Rappresentano l’8,9% per cento delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione.  Nei tre anni precedenti all’indagine, ovvero fra il 2013 e il 2016, hanno subito questi episodi oltre 425 mila donne (il 2,7%).


 Con riferimento ai soli ricatti sessuali sul lavoro, sono un milione 173 mila (il 7,5%) le donne che nel corso della loro vita lavorativa sono state sottoposte a qualche tipo di ricatto sessuale per ottenere un lavoro o per mantenerlo o per ottenere progressioni nella loro carriera. https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/violenza-sul-luogo-di-lavoro


 Formare le delegate e i delegati è importantissimo per prevenire il rischio violenza e molestie nei luoghi di lavoro e per tutelare coloro che ne sono state vittime, ma fondamentale è prima di tutto saperle riconoscere anche se non sono raccontate.


 L’importanza della rete e delle relazioni sono emerse con forza durante la formazione e dal riconoscimento di questa importanza Cgil Piemonte e Cgil Umbria hanno avviato una collaborazione con L’Espresso per dare spazio e voce, in maniera anonima, a chi vorrà scrivere e raccontare di molestie anche sessuali o violenze subite, conosciute, trattate e gestite.


Come è scritto nell’articolo 1 della “Convenzione sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro”, redatta dall’Ilo (International labour organization), l’agenzia delle Nazioni Unite che promuove la giustizia sociale e i diritti umani in ambito lavorativo, ratificata da poco anche dall’Italia, la violenza o le molestie sul lavoro sono «un insieme di pratiche e comportamenti inaccettabili». Ma lo è anche solo «la minaccia di porli in essere, sia in un’unica occasione, sia ripetutamente». La stessa convenzione spiega che consistono in azioni che «possano comportare un danno fisico, psicologico, sessuale o economico, e includono la violenza e le molestie di genere». Rappresentano, quindi, una minaccia alle pari opportunità e sono incompatibili con il lavoro dignitoso, sano, sicuro, per tutti.  In un ambiente lavorativo in buona salute devono essere favorite le relazioni interpersonali basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza.


https://espresso.repubblica.it/attualita/2021/11/23/news/molestie_lavoro_denuncia-326871401/


https://espresso.repubblica.it/attualita/2021/11/23/news/molestie_lavoro_licenziata-326986992/


https://ne-np.facebook.com/hashtag/lavoromolesto?source=feed_text&epa=HASHTAG


 


 


 


Si chiama #lavoromolesto la Campagna della Cgil contro la violenza nei luoghi di lavoro

Il 25 novembre 2021 è stata lanciata la Campagna #lavoromolesto, contro la violenza e le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, organizzata da Cgil Piemonte, Cgil Umbria insieme a “L’Espresso”.


Il sindacato ha raccolto i racconti e le testimonianze di tante lavoratrici vittime di molestie, aggressioni, minacce, ricatti anche sessuali nei luoghi di lavoro, nell’ambito di un percorso formativo per la prevenzione delle violenze e delle molestie, nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2021. Proprio da questa iniziativa ha preso le mosse la campagna #lavoromolesto, per rompere il silenzio.


 La formazione è stata occasione per entrare nel merito di temi quali l’identità di genere, l’orientamento sessuale, le discriminazioni, l’importanza della lingua e del linguaggio, le misure di prevenzione, i principi costituzionali, la Convenzione ILO 190 e altri approfondimenti culturali e normativi.


 Sono un milione 404 mila le donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro. Rappresentano l’8,9% per cento delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione.  Nei tre anni precedenti all’indagine, ovvero fra il 2013 e il 2016, hanno subito questi episodi oltre 425 mila donne (il 2,7%).


 Con riferimento ai soli ricatti sessuali sul lavoro, sono un milione 173 mila (il 7,5%) le donne che nel corso della loro vita lavorativa sono state sottoposte a qualche tipo di ricatto sessuale per ottenere un lavoro o per mantenerlo o per ottenere progressioni nella loro carriera. https://www.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/violenza-sul-luogo-di-lavoro


 Formare le delegate e i delegati è importantissimo per prevenire il rischio violenza e molestie nei luoghi di lavoro e per tutelare coloro che ne sono state vittime, ma fondamentale è prima di tutto saperle riconoscere anche se non sono raccontate.


 L’importanza della rete e delle relazioni sono emerse con forza durante la formazione e dal riconoscimento di questa importanza Cgil Piemonte e Cgil Umbria hanno avviato una collaborazione con L’Espresso per dare spazio e voce, in maniera anonima, a chi vorrà scrivere e raccontare di molestie anche sessuali o violenze subite, conosciute, trattate e gestite.


Come è scritto nell’articolo 1 della “Convenzione sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro”, redatta dall’Ilo (International labour organization), l’agenzia delle Nazioni Unite che promuove la giustizia sociale e i diritti umani in ambito lavorativo, ratificata da poco anche dall’Italia, la violenza o le molestie sul lavoro sono «un insieme di pratiche e comportamenti inaccettabili». Ma lo è anche solo «la minaccia di porli in essere, sia in un’unica occasione, sia ripetutamente». La stessa convenzione spiega che consistono in azioni che «possano comportare un danno fisico, psicologico, sessuale o economico, e includono la violenza e le molestie di genere». Rappresentano, quindi, una minaccia alle pari opportunità e sono incompatibili con il lavoro dignitoso, sano, sicuro, per tutti.  In un ambiente lavorativo in buona salute devono essere favorite le relazioni interpersonali basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza.


https://espresso.repubblica.it/attualita/2021/11/23/news/molestie_lavoro_denuncia-326871401/


https://espresso.repubblica.it/attualita/2021/11/23/news/molestie_lavoro_licenziata-326986992/


https://ne-np.facebook.com/hashtag/lavoromolesto?source=feed_text&epa=HASHTAG


 


 


 


Ricerca di aiuto e barriere alla cura della violenza sessuale del partner intimo: una revisione sistematica

La violenza sessuale del partner intimo (IPSV) è un fenomeno prevalente, ma un argomento poco studiato. A causa della natura complessa dell'equilibrio tra amore e paura, le persone che sperimentano l'IPSV hanno esigenze uniche e affrontano barriere uniche per cercare assistenza. Scopo della revisione sistematica era esaminare la letteratura sulla ricerca di aiuto e le barriere alla cura nell'IPSV. Gli articoli sono stati identificati tramite PubMed, CINAHL, PsycINFO e Web of Science. I termini di ricerca includevano termini relativi a IPSV, violenza da partner intimo (IPV), violenza domestica, aggressione sessuale e stupro. La revisione era limitata agli Stati Uniti e gli articoli inclusi erano necessari per misurare o identificare specificamente la violenza sessuale in una relazione intima e analizzare o discutere IPSV in relazione a comportamenti di ricerca di aiuto o barriere alla cura. Dei 17 articoli inclusi nella  revisione, 13 erano studi quantitativi e quattro erano studi qualitativi. I risultati suggeriscono che sperimentare IPSV rispetto a sperimentare IPV non sessuale (cioè IPV fisico o psicologico) può aumentare la ricerca di aiuto per servizi medici, legali e sociali mentre diminuisce la ricerca di aiuto per supporto informale. La ricerca di aiuto può anche ridurre il rischio di futuri IPSV e diminuire i risultati di cattiva salute mentale. Le barriere alla ricerca di cure nell'IPSV includevano lo stigma sociale, la paura e la difficoltà per gli individui nell'identificare i comportamenti dell'IPSV nelle loro relazioni come abusi. È necessaria una ricerca più inclusiva tra le diverse popolazioni, inclusi uomini, individui non bianchi, individui non eterosessuali e transgender. Vengono discussi suggerimenti per la ricerca, la pratica e le politiche.


Wright EN, Anderson J, Phillips K, Miyamoto S. Help-Seeking and Barriers to Care in Intimate Partner Sexual Violence: A Systematic Review. Trauma Violence Abuse. 2021 Mar 9:1524838021998305.