Keyword : SALUTE MENTALE

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L'impatto del cambiamento climatico sulla salute mentale delle popolazioni africane

Durante l' Africa Climate Week (ACW), l'evento annuale organizzato dalle Nazioni Unite a Nairobi a settembre di quest'anno, una sessione specifica ha riguardato gli effetti del cambiamento climatico sulla salute mentale della popolazione, da cui è emersa una consapevolezza crescente riguardo al tema, a fronte però di scarse ricerche e pochi interventi clinici.


Oltre alle difficoltà finanziarie, influiscono aspetti culturali: il benessere emozionale è scarsamente considerato in Africa, a molte persone ad esempio vengono prescritte terapie mirate per dei problemi fisici, mentre sarebbero più adeguati interventi di tipo clinico - come sostiene il dott. Caradee Yael Wright,leader del Climate Change and Human Health Research Programme, operante all'interno del South African Medical Research Council.


Inoltre, i dati sulla situazione psicologica della popolazione africana sono limitati poichè la sorveglianza non viene svolta in maniera costante nè dappertutto, e così resta sconosciuta la questione dell'impatto del cambiamento climatico sulla salute mentale delle persone, nonostante gli sforzi di molti ricercatori che si agganciano a fonti di finanziamento internazionali.


Queste ricerche evidenziano una connessione tra gli eventi climatici estremi (alluvioni e inondazioni, incendi forestali, siccità cronica, peggioramento della qualità dell'aria) e il cambiamento climatico, e un'associazione con disturbi psicologici quali ansia, depressione, disturbi post traumatico da stress; i risultati sono descritti nel capitolo dedicato all'Africa del recente VI report dell'IPCC - Intergovernmental Panel on Climate Change dell'ONU (https://www.ipcc.ch/report/ar6/wg2/downloads/report/IPCC_AR6_WGII_Chapter09.pdf). Il Report mette in evidenza in particolare la relazione tra i problemi mentali di contadini e agricoltori, la carestia e la perdita del bestiame causate dal cambiamento climatico, soprattutto per il Nord del Kenia e il Sud-Est dell'Etiopia, dove la siccità si è protratta per 5 anni consecutivi. Un altro grosso problema è rappresentato dall'aumento delle inondazioni, con gravi conseguenze in termini di distruzione di case e pozzi, e numerosi morti, che lascia le persone prive di riferimenti strutturali e affettivi.


L'APA - American Psychologica Association utilizza termini quali "eco-ansia" (la paura cronica di disastri ambientali) e "dolore ecologico": tra le poche ricerche che hanno indagato questo fenomeno nel territorio africano una survey del 2021, pubblicata sul Journal of Health and Pollution, con 46 partecipanti di Algeria, Congo, Gabon, Marocco e Ruanda ne ha rilevato la presenza e l'impatto negativo sulla vita quotidiana.(https://link.springer.com/article/10.1007/s10584-022-03402-2)


 Suran M. As Climate Change Takes a Toll on Mental Health in Africa, Experts Call for More Research and Interventions. JAMA. Published online October 18, 2023. doi:10.1001/jama.2023.19182


 


 


Progetto internazionale per migliorare la salute mentale della popolazione del Sud Sudan
Il progetto M(H)IND (Mental Health and Integration for Development) è la prima iniziativa interamente dedicata all’espansione integrata di servizi di salute mentale a livello comunitario, primario e secondario, pienamente incorporata nel sistema sanitario locale del Sud Sudan. E' finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e dalla Fondazione Stavros Niarchos (organizzazione filantropica internazionale con sede ad Atene), e l'ONG Amref (African Medical and Research Foundation) è capofila.

 

M(H)IND è nato dalla situazione di emergenza esistente in Sud Sudan: i conflitti decennali, il cambiamento climatico, la miseria e l'insicurezza generale hanno aggravato lo stato di salute mentale della popolazione del Sud Sudan: Amref sottolinea che nel Paese si registra il quarto più alto tasso di suicidi in Africa, e che un quinto della sua popolazione è affetto o è a rischio di sviluppare disturbi mentali. Inoltre, i servizi di base sono carenti, la disponibilità di personale qualificato per la diagnosi ed il trattamento di questo tipo di patologie è molto ridotta, e c'è un atteggiamento di non accettazione per le persone con disturbi mentali.

 

Il progetto M(H)IND sperimenterà in alcune aree geografiche una serie di interventi di dimostrata efficacia, potenzialmente trasferibili in tutto il Paese, quali ad esempio l'approccio "Self-Help Plus" (SH+), un intervento psicologico sviluppato dall'OMS per lo sviluppo di competenze essenziali per gestire lo stress e affrontare le avversità: Amref è capofila, in collaborazione con Health Right International, di un corso di formazione SH+,  rivolto a coloro che si trovano in uno stato di malessere psicologico, col fine ultimo di prevenire un peggioramento o cronicizzazione dello stato di salute mentale. Al corso si affiancano le attività di assistenza clinica per i disturbi psicologici, psichiatrici e neurologici nei servizi esistenti, in collaborazione con la Caritas, e azioni di disseminazione quali le campagne radiofoniche realizzate dal partner BBC Media Action,  focalizzate sul tema della salute mentale con l'obiettivo di contrastare lo stigma attraverso la messa in discussione dei diffusi pregiudizi e comportamenti discriminatori.

La sicurezza alimentare influenza la salute mentale dei più giovani

Uno studio canadese ha utilizzato i dati sanitari-amministrativi di una survey nazionale (Canadian Health Survey), identificando bambini e adolescenti (età da 1 a 17 anni) che avevano risposto al modulo Household Food Security e per i quali erano noti i contatti con i servizi da salute mentale nell'anno precedente alle risposte al sondaggio: 32.321 bambini e adolescenti residenti in Ontario. Sono state elaborate delle stime dei "rapporti di prevalenza" inerenti l'associazione tra insicurezza alimentare e utilizzo dei servizi di salute mentale.
I risultati principali:

- il 16 % dei bambini e adolescenti della survey vivevano in situazione di insicurezza alimentare

- il 9% del totale dei partecipanti aveva avuto un contatto con un ambulatorio di salute mentale e lo 0,6 con i servizi per situazione di acuzie ed emergenza
- la prevalenza dell'utilizzo dei servizi di salute mentale ambulatoriali o per cure acute è risultata più elevata per i bambini e gli adolescenti che vivevano in situazione di insicurezza alimentare rispetto ai loro coetanei senza insicurezza alimentare (rispettivamente 55 e 74%)

Lo studio conclude con il suggerimento di interventi mirati a supportare le famiglie in condizioni di insicurezza alimentare per migliorare la salute mentale dei giovani e ridurre il peso sul sistema sanitario.


 

Anderson KK, Clemens KK, Le B, et al. Household food insecurity and health service use for mental and substance use disorders among children and adolescents in Ontario, Canada. CMAJ. 2023;195(28):E948-E955. doi:10.1503/cmaj.230332

Evidenze sul ruolo terapeutico e le abilità dei clown-dottori


Uno studio pubblicato quest'anno, realizzato da ricercatori dell'università di Tel Aviv e dall'Israel Center for Medical Simulation, ha dimostrato il ruolo terapeutico e il valore clinico dell'attività dei clownterapeuti o clown-dottori. Studi precedenti avevano valutato l'impatto positivo di questo tipo di intervento in situazioni specifiche, questo recente studio ha identificato 40 abilità utilizzate da questi professionisti, che vanno oltre l'uso dell'ironia e il far divertire i pazienti.


La metodologia è qualitativa, "immersiva", ha previsto 26 simulazioni video registrate e 12 interviste in profondità semi-strutturate con clown-terapeuti.
Tra le abilità - individuate attraverso un processo di consensus-building - figurano:



  • sapere creare un diversivo ("distraction medicine")

  • capacità di agganciare/creare un legame ("anchoring")

  • ridare empowerment al paziente (è lui/lei che decide se accettare o meno l'intervento del clown-terapeuta)

  • empatia

  • attitudine a esagerare (estremizzare la situazione può portare a un cambio di prospettiva)

  • capacità collaborativa

  • ilarità/allegria (è stato scientificamente dimostrato che ridere riduce gli ormoni dello stress, aumenta l'apporto di ossigeno nel sangue, migliora la funzione immunitaria, aumenta la soglia di sopportazione del dolore, e attiva aree cerebrali che producono sentimenti di gioia e relazioni)


Tra i principali obiettivi terapeutici: costruire una relazione, affrontare/gestire le emozioni, aumentare il senso di controllo, accudire/aver cura e sostenere/incoraggiare, motivare all'adesione al trattamento.


Karnieli-Miller O, Divon-Ophir O, Sagi D, Pessach-Gelblum L, Ziv A, Rozental L. More Than Just an Entertainment Show: Identification of Medical Clowns’ Communication Skills and Therapeutic Goals. Qualitative Health Research. 2023;33(1-2):25-38. doi:10.1177/10497323221139781



 

 


 

Alcol e salute mentale: quale relazione?

Sono ormai ben noti gli effetti nocivi dell’abuso di alcol a livello mentale oltre che fisico, con conseguenze maggiormente gravi per fasce più vulnerabili quali gli adolescenti e i giovani. È oggetto di indagine anche la “relazione inversa”: le ricerche evidenziano un rischio aumentato di sviluppare una dipendenza per le persone con un disagio mentale. Dors presenta una panoramica delle conoscenze attuali, delle risorse informative e operative on line realizzate da associazioni internazionali, e delle raccomandazioni autorevoli a governi e servizi pubblici per un’azione sempre più necessaria.


L'innovazione nell'assistenza psichiatrica: una mappa delle esperienze nel mondo

Un recente articolo di Benedetto Saraceno, Segretario Generale del Lisbon Institute of Global Mental Health, pubblicato su Salute Internazionale di aprile 2023, delinea una mappa delle esperienze di riforma dell' assistenza psichiatrica nel mondo. La mappa è un tentativo di prima ricognizione, articolata in 5 aree, relative a nazioni, regioni o singole città, ispirate dalla riforma basagliana, e ogni area è contrassegnata da una "bandierina" di un diverso colore:



  • servizi di salute mentale virtuosi e innovativi (bandierina rossa) - per l'Italia vengono evidenziate un paio di esperienze attive in Lombardia (ad es.Dipartimento di salute mentale di Franciacorta), in Emilia-Romagna (Bologna), in Toscana (Arezzo), in Umbria (Perugia), nel Molise (Termoli), in Campania, Puglia e in Sicilia (ricordiamo la avanzatissima esperienza dei servizi di Caltagirone)

  • iniziative locali (bandierina verde), che hanno determinato la configurazione di modelli di assistenza psichiatrica antistituzionale con proprie caratteristiche specifiche (a Birmingham, Regno Unito, esperienza di de-istituzionalizzazione e pratiche di intervento domiciliare in caso di crisi psichiatrica; in Irlanda, Monaghan and Cavan Mental Health Services)

  • politiche di salute mentale innovative (bandierina gialla) e ispirate alla necessità del superamento del manicomio e alla costruzione di reti di servizi di salute mentale nella comunità (politiche a volte anche corredate da apparati legislativi specifici), tra cui in Cile la rete di primary health care e di servizi di salute mentale nella comunità capaci di azioni efficaci sulla salute mentale della popolazione, dove però permangono le vecchie istituzioni psichiatriche; in Libano, un' équipe di salute mentale del ministero della salute che si è dotata di un documento di policy fra i più innovativi della regione ma con una forte presenza frenante del settore ospedaliero privato; in Perù, è in atto una straordinaria rivoluzione culturale nel campo della salute mentale, con una fioritura di esperienze di salute mentale territoriale ma, ancora, con uno scarso impatto sui processi di deistituzionalizzazione.

  • esperienze di grande innovazione e totalmente indipendenti da influenze dei movimenti antistituzionali italiani e europei (bandierina viola), in particolare ciò accade in India, ove alcune realtà assistenziali sono decisamente innovative, centrate sia sulla umanizzazione radicale dei luoghi di cura sia sul forte radicamento nei territori: si tratta sempre di esperienze al di fuori del sistema sanitario pubblico, generalmente realizzate da organizzazioni filantropiche (charities)

  •  innumerevoli esperienze locali di assistenza psichiatrica e promozione della salute mentale nella comunità (bandierina azzurra), all’insegna della solidarietà, della integrazione sociale, dell’avviamento al lavoro, dello housing e della promozione dei diritti. Si tratta di esperienze spesso ispirate da un leader locale o da un gruppo di operatori pubblici o anche dal privato sociale che, in sinergia, costruiscono “micro eccellenze” locali in territori a volte anche molto piccoli. Le troviamo soprattutto in Africa (Sud Africa, Costa d’Avorio e Benin) ma anche in Asia (Nepal e Giappone). Sono tuttavia impossibili da conoscere tutte, da elencare, catalogare e descrivere


A conclusione di questa ipotesi di mappatura, Saraceno constata che anche laddove sono attivi servizi psichiatrici di qualità (ad esempio Nord Europa), permane il modello biomedico e il concetto di istituzioni totalizzanti, pur se riformate.