Buone pratiche

 

Selezione :
» Tema : Mobilità sostenibile

Nelle "zone 30" un passaporto per gli alunni della scuola primaria

Ente/i promotore/i: Regione Piemonte
Luogo: Torino, Fossano, Savigliano, Alessandria, Tortona, Valenza, Asti, Settimo, Avigliana e Carmagnola
Anno: 2008 - 2009
Destinatari: bambini di III, IV e V elementare
Setting: ambito urbano (zone 30 istituite nei quartieri in prossimità delle scuole)
Obiettivi: promozione di una mobilità urbana più sicura attraverso la creazione e valorizzazione delle cosiddette “zone 30” (aree in cui tutto l'assetto della viabilità è configurato su una velocità che non deve superare i 30 km orari e in cui tutti i soggetti delle strada es. pedoni, auto, biciclette,… sono considerati in modo paritario) ; aumento di consapevolezza, nei bambini, nelle famiglie e nella comunità, del vantaggio di corretti comportamenti di guida
Attività: osservazione delle caratteristiche della viabilità e traffico urbano nelle zone 30 da parte dei bambini; misurazione e valutazione delle reazioni degli utenti della strada secondo una metodologia predisposta ad hoc per i bambini; coinvolgimento delle famiglie e delle comunità locali in una riflessione sui comportamenti alla guida.
Si segnala per: il focus sul ruolo attivo dei bambini, destinatari del progetto; il carattere multicomponente (intervento educativo ed ambientale-strutturale)


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Safer nigthlife projects: una proposta europea per promuovere la salute nei contesti del divertimento notturno e per la condivisione di buone prassi

Ente/i promotore/i: Unione Europea (Progetto comunitario "Democracy, cities and drugs")
Luogo: Europa
Anno: 2005 - 2007
Destinatari: politici e amministratori; i gestori e gli organizzatori del settore del divertimento notturno; i professionisti sul campo (es. forze dell’ordine, associazioni di volontariato); gli “utenti” (giovani e adulti, frequentatori di rave party e di altri luoghi del divertimento notturno, che collaborano volontariamente gli interventi avviati)
Setting: luoghi del divertimento notturno
Obiettivi: sviluppare interventi di riduzione dei rischi e promozione della salute  contesto-specifici (adattati ai differenti contesti del divertimento notturno), rivolti ai giovani frequentatori; diffondere le buone prassi tra tutti i partners coinvolti.
Attività: raccolta dati e mappatura a livello locale del “mondo” del divertimento notturno; contatti e accordi con tutti i potenziali partners interessati ai fini della pianificazione dell’intervento locale; incontri di confronto con i fruitori del mondo del divertimento notturno; conferenze informative con tutti i membri della comunità;  bilancio di competenze degli attori coinvolti ed eventuale formazione ad hoc; valutazione delle risorse disponibili; valutazione della sostenibilità dell’intervento; monitoraggio.
Si segnala per: l’attenzione ai comportamenti dei giovani in termini di funzioni evolutive e non di devianza (ottica di promozione della salute); il concetto di proattività e compartecipazione riferito tutti partner coinvolti; l’individuazione chiara di ruoli e compiti per tutti i potenziali partners interessati all’avvio di un intervento contesto-specifico; l’attenzione all’analisi dei bisogni e del contesto (precedente l’avvio di ogni intervento locale di promozione della salute); il chiaro riferimento teorico e applicativo alle buone prassi; il focus sulla sostenibilità e trasferibilità dell’esperienza.


 


Insieme per la sicurezza - Guadagnare salute in adolescenza

Ente/i promotore/i: CCM / Regione Piemonte
Luogo: sperimentazione a livello nazionale
Anno: 2010 - 2012
Destinatari: destinatari intermedi sono i cosiddetti “moltiplicatori dell'azione preventiva”, professionisti che operano nei contesti del divertimento (es. volontari di associazioni del soccorso, Forze dell’Ordine in postazione davanti alle discoteche, peer educator, gestori di locali e di eventi quali sagre, festival, eventi sportivi), e nei contesti educativi/formativi (es. insegnanti di autoscuola, Forze dell’Ordine, insegnanti patentino, peer educator, etc); destinatari finali sono gli adolescenti e i giovani 14-25 anni, raggiungibili attraverso i luoghi del divertimento/tempo libero.
Setting: contesti aggregativi (luoghi del divertimento) ed educativi/formativi (autoscuole, scuole che effettuano i corsi per l’acquisizione del patentino per la guida del ciclomotore, etc)
Obiettivi: ridurre negli adolescenti e nei giovani i comportamenti a rischio legati alla guida (consumo di sostanze psicoattive legali e illegali, eccesso di velocità, mancato uso di dispositivi di sicurezza, stanchezza, etc); aumentare le competenze e l’empowerment dei professionisti dei contesti del divertimento ed educativo/formativo attraverso il coinvolgimento, l’accompagnamento e la “formazione” (affinchè diventino soggetti disponibili ad agire in prima persona come promotori di un cambiamento sociale).
Attività: costituzione del gruppo di regia (per l’organizzazione del progetto a livello regionale/locale); costruzione di alleanze con tutti i soggetti interessati; individuazione e formazione dei “moltiplicatori dell’azione preventiva” provenienti dal contesto educativo/formativo; mappatura dei luoghi del divertimento; individuazione e formazione dei “moltiplicatori dell’azione preventiva” provenienti dal contesto del divertimento; costituzione di équipe operative (operatori ASL, volontari del soccorso, peer educator) che realizzino iniziative di sensibilizzazione e informazione rivolte ai giovani in concomitanza con le feste paesane, sagre, e/o in luoghi del divertimento (discoteche); monitoraggio e diffusione dei risultati a livello di comunità locale.
Si segnala per: la continuità d'azione (il progetto nasce dall’esperienza maturata in precedenti progetti afferenti: al Piano di Prevenzione Attiva degli incidenti stradali della Regione Piemonte, al programma nazionale CCM “Scegliere la strada della sicurezza”, ad un’esperienza locale e consolidata dell’ASL di Viareggio); la costituzione di un gruppo di progetto e di coordinamento nazionale (in raccordo costane con le équipe operative regionali/locali); le alleanze e le collaborazioni intersettoriali attivate (sanità, agenzie private, enti Regione, amministratori locali).


 


Night & Day a Terrazzamare: sicurezza stradale, alcol e luoghi del divertimento

Ente/i promotore/i: Azienda ULSS 12 Veneziana, Dipartimento dei Trasporti - Osservatorio sulla sicurezza stradale del Veneto,  Provincia di Venezia – Assessorato Mobilità e Trasporti, Terrazzamare teatro bar Fizzo Entertainment s.r.l.
Luogo: Lido di Jesolo
Anno: 2003
Destinatari: giovani di età compresa tra i 19 e i 29 anni
Setting: luoghi del divertimento notturno giovanile
Obiettivi: modificare nei giovani frequentatori dei locali notturni le credenze errate rispetto all’uso/abuso di alcol ; incremento nei giovani della consapevolezza dei rischi connessi all’uso di alcol; dissuasione della guida in stato di ebbrezza
Attività: contatto coi giovani da parte degli operatori socio-sanitari; azioni di sensibilizzazione e informazione personalizzate (es. counseling)
Si segnala per: la progettazione partecipata intersettoriale; l’attuazione concreta di collaborazioni efficaci.
E' inoltre disponibile un articolo sul progetto  a cura di Dors


 


Notti Sicure


Ente/i promotore/i: Azienda USL di Cesena (SerT)
Luogo: Provincia di Forlì - Cesena
Anno: dal 1999
Destinatari: giovani
Setting: luoghi di aggregazione giovanile
Obiettivi: prevenire i comportamenti a rischio ed informare sui pericoli connessi alla guida sotto gli effetti di alcol e droghe; incrementare e conciliare il rapporto tra istituzioni, giovani e mondo del divertimento, attuando un'integrazione tra strutture pubbliche e private, tra i SerT e le discoteche, al fine di sperimentare strategie di prevenzione e di intervento sul campo.
Attività: attraverso l’utilizzo di un camper trasformato in punto informativo e di contatto, gli operatori avvicinano i giovani nei luoghi di aggregazione giovanile proponendo loro il test dell’etilometro per evitare che si mettano alla guida in condizioni critiche e veicolando informazioni chiare e precise su droghe, alcool e comportamenti a rischio.
Si segnala per: esempio di intervento consolidato, che, modificandosi negli anni sulla base di puntuali valutazioni di processo, ha portato all’attivazione di una rete di servizi pubblici e privati, impegnati a diverso titolo nell’azione di prevenzione degli incidenti legati all’abuso di sostanze e di un canale riconoscibile e privilegiato di comunicazione con i giovani.
Sono consultabili anche due articoli Notti sicure 2004 Sei anni di notti sicure .





Strada Sicura


Ente/i promotore/i: Regione Veneto - Programma di “Prevenzione dei traumi da traffico”
Luogo: alcuni Comuni del Veneto
Anno: 2003-2004
Destinatari: popolazione
Setting: comunità
Obiettivi: promuovere lo svolgimento di azioni volte a sensibilizzare i cittadini sul tema della sicurezza stradale e in particolar modo sull'utilizzo dei sistemi di ritenuta.
Attività: nel 2004 è stato lanciato il concorso “Strada Sicura... con fantasia” che ha premiato le iniziative più originali in tema di promozione dell'uso di cinture di sicurezza e dei seggiolini per bambini. Dall'esame delle iniziative presentate dai Comuni sono state individuate le pratiche migliori implementate dalle Amministrazioni Comunali in collaborazione con le Associazioni di Volontariato
Si segnala per: esempio di collaborazione ampia e formalizzata (attraverso la sottoscrizione di uno specifico protocollo d'intesa) tra circa 150 Amministrazioni Comunali e le Aziende ULSS venete.


 


Tieni stretta la vita. Progetto di educazione stradale e di prevenzione dei comportamenti a rischio


Ente/i promotore/i: ASL Salerno 1 (Servizio Adolescenti)
Luogo: Provincia di Salerno
Anno: dal 2003
Destinatari: adolescenti 13-16 anni
Setting: scuola / comunità
Obiettivi: generare un’attenta e consapevole riflessione sui rischi e sui pericoli connessi al tema della sicurezza stradale, mirando ad incidere e modificare i comportamenti a rischio degli utenti della strada.
Attività: la prima fase prevede cicli di conferenze tematiche nelle scuole, di tipo interattivo, con cadenza settimanale. I temi trattati sono: i comportamenti a rischio, alcol, droghe e guida sicura. Si effettuano esperienze pratiche guidate in cui si sperimenta la gestione del traffico con agenti della polizia urbana, si effettuano passeggiate bici e ciclo-motorie e simulate su percorsi di guida e pedonali. Questa fase è accompagnata e sostenuta da un’attività di comunicazione e marketing, che comprende: conferenze stampa, articoli sui quotidiani locali e sui giornali di istituto, passaggi radiofonici e televisivi, spot radiofonici, invio di sms, apertura di pagine web dedicate al progetto. La seconda fase prevede la campagna “Metti il casco alla tua vita”, che coinvolgendo i rivenditori locali, intende spingere i ragazzi a donare o farsi regalare un casco in occasione del Natale. L’intero percorso prevede verifiche trimestrali composte da focus group, interviste individuali, analisi e verifica delle attività di comunicazione.
Si segnala per: la presenza di un gruppo di progetto multiprofessionale, consolidatosi negli anni e che vede la collaborazione - anche istituzionalizzata - di diversi Enti (ASL, ACI, Prefettura); inoltre, si caratterizza per un’azione multilivello in cui l’intervento informativo/educativo – tarato sulla specificità del target group - è accompagnato da una campagna di comunicazione (fattore rinforzante). Questo progetto è stato segnalato nell’ambito dell’edizione 2007 del concorso “Premio Forum PA Salute – sezione: Educare alla Salute”.





ROSE 25 (Inventory and Compiling of a European Good Practice Guide on Road Safety Education Targeted at Young People)


Ente/i promotore/i: Commissione Europea - Direzione Generale per l’Energia e i Trasporti
Luogo: Paesi della Comunità Europea
Anno: 2006
Destinatari: bambini e adolescenti
Setting: scuola
Obiettivi: documentare la situazione relativa all’educazione alla sicurezza stradale nelle scuole dei 25 Paesi della Comunità Europea.
Attività: Sono state raccolte 114 campagne di comunicazione e 193 interventi di educazione alla sicurezza stradale per bambini ed adolescenti, considerati esempi di buona pratica, ed è stata prodotta una linea guida per l’implementazione di buone pratiche.
Si segnala per: in particolare, il documento: European booklet: good practice guide on road safety education, che indica i 10 punti chiave per l’implementazione di interventi efficaci in materia di sicurezza stradale. Inoltre, il report finale contiene alcune raccomandazioni per la sostenibilità degli stessi (part 3 – Policy recommendations). Dal sito sono scaricabili le schede dei singoli interventi realizzati nei vari Paesi.