Leggere fa bene e influenza positivamente la salute psicofisica. Gli studi e le ricerche attuali confermano sempre più questo effetto positivo
L'obiettivo dello studio è di descrivere l’impatto dei disturbi mentali tra i bambini nella fascia di età 5-14 anni in ciascuna delle sei regioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. I problemi di salute mentale sono le malattie e i disturbi più frequenti nei bambini e ragazzi in tutto il mondo, e sono i principali responsabili della sottrazione di anni di vita in buona salute. I problemi più diffusi sono: disturbi comportamentali come quelli dell’attenzione e l’iperattività, i disturbi legati alla sfera dell’ansia, la depressione e i disturbi che derivano dall’autismo. Lo studio ha preso in esame il periodo 2000-2015 e ha messo in luce che la frequenza dei disturbi di tipo mentale in età pediatrica è alta e costante in tutti i paesi.
DoRS, in collaborazione con IRES, ha pubblicato un articolo sul tema della salute mentale sulla rivista "Politiche Piemonte"
Le conseguenze sociali ed economiche dovute alla scarsa salute mentale sono notevoli. Il documento fornisce una panoramica dello sviluppo di approcci per promuovere il benessere mentale e la prevenzione delle malattie mentali nei paesi dell'OCSE, insieme a una valutazione di ciò che è noto sulla loro efficacia ed economicità. Le azioni e i programmi di promozione e prevenzione della salute mentale nei diversi paesi non sono uniformi. Sono necessari ulteriori sforzi per introdurre interventi mirati rivolti ai disoccupati e alle popolazioni anziane.
Nel 2015, l'Italia è stata il secondo punto di accesso più comune per i richiedenti asilo in Europa dopo la Grecia. La stragrande maggioranza si imbarcava dalla Libia dilaniata dalla guerra; in quell'anno 80.000 persone hanno chiesto asilo. Le loro condizioni fisiche venivano valutate all'arrivo ma i loro bisogni di salute mentale non venivano affrontati in alcun modo, nonostante la probabilità di gravi traumi prima e durante la migrazione. Medici senza Frontiere (MSF), in accordo con il Ministero della Salute italiano, ha fornito la valutazione della salute mentale (MH) per i richiedenti asilo appena sbarcati in Sicilia. Questo studio documenta le condizioni di salute mentale, gli eventi potenzialmente traumatici, la vita post-migratoria e le difficoltà incontrate dai richiedenti asilo.-
La ricerca (una revisione sistematica con metanalisi) indaga sullo stress lavoro–correlato e sul suo impatto sulla salute mentale, in particolare sul rischio di depressione. Secondo alcuni studi precedenti, i carichi di lavoro sono associati ad un aumentato rischio di depressione ma in questi studi le evidenze non sono abbastanza solide. Per ovviare a questo è stata condotta una nuova ricerca che, oltre a mettere insieme i dati relativi agli studi precedenti ha preso in considerazione un database internazionale che comprende 120.000 lavoratori. Non sono stati usati solo questionari ma anche i dati dei registri degli ospedali sulle diagnosi per depressione. I risultati hanno confermato che un alto stress sul luogo di lavoro è associato all’insorgere della depressione.
Le persone con disturbi mentali mostrano tassi di mortalità fino a 22.2 volte più alti di quelli della popolazione generale. Nonostante il progressivo aumento dell'aspettativa di vita osservata nella popolazione generale, il divario di mortalità delle persone che soffrono di problemi di salute mentale si è gradualmente ampliato. Lo scopo dello studio era di studiare i tassi di mortalità nelle persone che soffrono di malattia mentale in una coorte di persone (16.981 soggetti) nel registro della salute mentale della provincia di Modena durante il decennio 2006-2015. Lo studio conferma che i soggetti con malattia mentale hanno un tasso di mortalità più elevato.