Spot inglese sulle molestie sessuali sulle donne

 Lo spot lanciato dal comune di Manchester, che sta raccogliendo elogi su internet, mostra tutti i tipi di molestie sessuali in pubblico che una donna può ricevere oggi in tanti Paesi occidentali. Secondo Un Women UK, il 71% delle donne di tutte le età nel Regno Unito ha subito qualche forma di molestia sessuale in un luogo pubblico. Il rapporto rileva inoltre che il 95% delle donne non l'ha mai denunciato. Il video è stato rilasciato dalla Greater Manchester Combined Authority come parte della strategia decennale sulla violenza di genere.


HIV, parliamone

Una campagna di sensibilizzazione che pone attenzione su numerosi aspetti che accompagnano il contrasto all'HIV / AIDS: stigma, paura, timore del cambiamento, informazioni lacunose, omofobia, importanza del test, utilizzo per preservativo. 
A partire da un progetto promosso dal Comune e dalle Aziende Sanitarie di Parma in collaborazione con associazioni del territorio, helpAids propone su scala regionale una occasione per riflettere e parlare di questi temi. Anche con i professionisti sanitari, in caso di dubbi o timori, grazie al sevizio di counselling online che questo portale offre e al Telefono Verde AIDS.


I materiali della campagna


Meglio se vaccinati

Campagna di comunicazione che mira a sensibilizzare la popolazione del Canton Ticino sui vantaggi della vaccinazione per il Covid-19 e a rispondere ai dubbi che ancora potrebbero sussistere attraverso una serie di poster e di flyer.
Il principale messaggio riguarda il fatto che la vaccinazione è raccomandata a tutte le persone, infatti si tratta di un gesto di protezione nei confronti di se stessi e degli altri, che riduce il rischio di contrarre e trasmettere il virus. Altri messaggi sottolineano che la vaccinazione permette di partecipare con maggiore sicurezza a tutte quelle attività che prevedono contatti sociali come, ad esempio, concerti, eventi culturali e sportivi e incontri di famiglia o fra amici.


I materiali della campagna


 


2a Conferenza nazionale per la salute mentale: "Per una salute mentale di comunità"

La 2a Conferenza Nazionale per la Salute Mentale “Per una Salute Mentale di Comunità”, promossa dal Ministero della Salute il 25 e 26 giugno aveva i seguenti obiettivi:



  • riaffermare il principio, come sostenuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che non c’è salute senza salute mentale, e che essa è condizione per lo sviluppo economico e sociale delle comunità;



  • ribadire la responsabilità pubblica delle politiche per la Salute Mentale, per garantire in modo uniforme sul territorio nazionale il diritto alla cura e all'inclusione sociale;



  • analizzare in maniera partecipata e trasparente il funzionamento dei servizi per la salute mentale, i modelli organizzativi, le risorse umane ed economiche impiegate, la qualità delle risposte ai bisogni di salute della popolazione e le pratiche per il rispetto dei diritti di cittadinanza;



  • ripensare le politiche future, anche alla luce delle vulnerabilità emerse nel corso della pandemia, valorizzando le buone pratiche e assumendo come cornice di riferimento la salute mentale di comunità. 


La realizzazione della Conferenza è avvenuta a conclusione di un percorso di approfondimento sviluppato da oltre un anno attraverso i lavori del Tavolo Tecnico per la Salute Mentale, istituito presso il Ministero della Salute, e alcuni seminari tematici.


La pagina del Ministero permette l’accesso ai video contenenti le registrazioni delle diverse sessioni delle due giornate di studio.


 


Il ruolo dell'Università nel contrasto alla violenza di genere




Conferenza nazionale "Il ruolo dell'Università nel contrasto alla violenza di genere. Per la costituzione della rete accademica UN.I.RE. a dieci anni dalla firma della convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica".

 

 

Promotore: Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere, in collaborazione con la Rete UN.I.RE. La conferenza è stata aperta da un videomessaggio del Presidente del Senato. Sono poi intervenuti: - la Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, senatrice Valeria Valente; Nel corso del primo panel (Parità, Formazione, Giustizia, Sicurezza: il ruolo delle istituzioni) sono intervenute le Ministre: - per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti; - dell'Interno, Luciana Lamorgese; - dell'Università e della Ricerca, Cristina Messa; - della Giustizia, Marta Cartabia (videomessaggio). Nel secondo panel (La Convenzione di Istanbul e il Consiglio d'Europa) sono intervenuti: - la Vice Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, senatrice Maria Rizzotti; - la Segretaria Generale del Consiglio d'Europa Marija Pejčinović Burić; - Michele Nicoletti, Ordinario di Filosofia politica, Università di Trento, già Presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa; - la Seconda Vice Presidente del GREVIO Simona Lanzoni; - Linda Laura Sabbadini, Chair W20. Nel terzo panel (Il progetto nazionale UN.I.RE.: attività svolte e proposte per il futuro. Per la costituzione dell'Academic Network UN.I.RE.) sono intervenuti, tra gli altri: - la Vice Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, senatrice Cinzia Leone; - la Responsabile di UN.I.RE Marina Calloni; - la senatrice Valeria Fedeli.







 

 


 


 


Che ci faccio qui: "Siamo tutti matti"

Dove sono finiti i pazienti usciti dagli ospedali psichiatrici dopo la legge Basaglia del '78? Chi li cura oggi? Chi li accoglie? "Siamo tutti matti" è un viaggio spiazzante nella disabilità mentale, a più di quarant'anni dall'abolizione dei manicomi nel nostro Paese. Domenico Iannacone, con una puntata speciale di "Che ci faccio qui", ci porta in un luogo straordinario: Il Teatro Patologico di Roma fondato da Dario D'Ambrosi. Dal 1992, attraverso la recitazione le persone affette da disagio mentale trovano il modo di comunicare e di uscire dall'isolamento. Una Compagnia teatrale unica al mondo, impegnata oggi nella messa in scena de Il Cappotto di Gogol. D'Ambrosi, attore e regista, uno dei maggiori artisti d'avanguardia italiani, da giovanissimo si è fatto rinchiudere per tre mesi in un manicomio per capire cosa fosse la malattia mentale. Di quell'esperienza Dario ne fa ancora oggi uno scopo di vita. Siamo tutti matti ci porta tra le vite di Paolo, Cristiana, Marina, Antonella, gli attori affetti da disagio mentale che animano questo luogo straordinario e ci spingono a riflettere su quanto sia labile il confine tra normalità e follia. (Fonte Raiplay)


Salute mentale ed emergenza sanitaria da COVID-19: bisogni ed opportunità

Settimo webinar della prima tranche (febbraio – aprile) organizzato da Promis (Programma Mattone Internazionale Salute) dal titolo “Salute mentale ed emergenza sanitaria da COVID-19: bisogni ed opportunità emersi nella seconda fase della pandemia” tenutosi il 9 aprile. Il webinar si propone come una seconda edizione dell’evento online - svolto lo scorso 7 luglio - dal titolo “Emergenza Covid: fasi II e III. La salute psico-sociale nelle organizzazioni socio-sanitarie”. L’obiettivo è condividere con i partecipanti la risposta europea offerta da reti ed organizzazioni sanitarie pubbliche nell’ambito della salute mentale, nonché le nuove iniziative e progettualità emerse alla luce delle misure intraprese nella seconda fase della pandemia.


Comunicazione e stereotipi di genere: un percorso didattico

L’Istituto Superiore Einaudi-Molari (Sant'Arcangelo di Romagna) ha attivato un progetto PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento) di sensibilizzazione e contrasto alla violenza sulle donne. Il progetto è stato pensato e sviluppato in collaborazione con MondoDonna onlus, per il corso di Tecnica Professionale dei Servizi Pubblicitari. Il progetto si è concentrato sugli stereotipi che affollano la comunicazione pubblicitaria, anche quando si parli di contrasto alla violenza di genere per coinvolgere gli studenti in un contest per la creazione della campagna di sensibilizzazione di MondoDonna in occasione dell’8 marzo.


La violenza di genere durante il “lockdown”: il ruolo dei Centri Antiviolenza.

Primo incontro dei "Seminari Donne e Diritti: Prospettive tra Ricerca e Territorio" (III Edizione). L'incontro con l'avvocata Samuela Frigeri, Presidente del Centro Antiviolenza di Parma inaugura la terza edizione dei Seminari" organizzati e coordinati da Fausto Pagnotta all'interno dell'insegnamento in Sociologia delle disuguaglianze di genere tenuto dal docente  nell’ambito del Corso di Laurea Triennale in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali del Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali dell’Università di Parma.


Oltre gli stereotipi: giovani sguardi sulla violenza di genere

 Il Centro Antiviolenza del Comune di Venezia si presenta nel cortometraggio "Oltre gli stereotipi: giovani sguardi sulla violenza di genere" realizzato con il coinvolgimento di ragazze e ragazzi, per comunicare un messaggio comune: la violenza di genere si può contrastare anche a distanza e ognuno di noi può avere un ruolo. Il cortometraggio è diretto da Rachele Casato e realizzato in collaborazione con La Esse.


OMS: Guida illustrata per la gestione dello stress

"Fare ciò che conta nei momenti di stress: una guida illustrata" è una guida alla gestione dello stress per affrontare le avversità. La guida mira a fornire alle persone abilità pratiche per aiutare a far fronte allo stress. Pochi minuti ogni giorno sono sufficienti per praticare le tecniche di autoaiuto. La guida può essere utilizzata da sola o con gli esercizi audio di accompagnamento.


Le cause di stress possono essere molte: difficoltà personali (ad es. conflitti familiari, solitudine, difficoltà economiche, preoccupazioni per il futuro), problemi sul posto di lavoro (ad es. conflitti con i colleghi, lo svolgimento di lavori estremamente duri o insicuri, o un posto di lavoro precario) o altre importanti minacce (ad es. violenza, malattia, mancanza di opportunità economiche). La guida, disponibile in 13 lingue, è rivolta a chiunque soffra di stress, dai genitori, agli assistenti, agli operatori sanitari che lavorano in situazioni pericolose. Si rivolge sia alle persone che sono fuggite dalla guerra, perdendo tutto ciò che avevano, sia alle persone che vivono in contesti sicuri. Tutte le persone, indipendentemente da dove vivano, possono sperimentare alti livelli di stress. Sulla base delle evidenze scientifiche disponibili e degli studi effettuati, la guida fornisce informazioni e abilità pratiche per aiutare le persone a far fronte alle difficoltà. Certamente le cause di queste difficoltà devono essere affrontate, ma è anche necessario fornire alle persone un supporto per il benessere psicologico e mentale.


https://www.who.int/publications/i/item/9789240003927?fbclid=IwAR3Onc3GUBu04QNz9N6U-ioHSOIgeVVMLg8rKccYtr3mMzT6u6wIByv3yac