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Salute e benessere sul luogo di lavoro: come proteggere i lavoratori più anziani dai rischi psicosociali

EuroHealthNet ha recentemente organizzato un webinar sui rischi psicosociali dei lavoratori più anziani e sulle strategie di sviluppo delle competenze di resilienza, che si affianca al policy brief sullo stesso tema. Dors aggiorna questo articolo con una sintesi delle riflessioni emerse dall’evento.


Un approccio olistico alla salute mentale

Il 4 e 5 maggio 2022 si è svolta la prima riunione della WHO European & pan european Mental Health Coalition (https://www.euro.who.int/en/health-topics/health-policy/european-programme-of-work/flagship-initiatives/the-pan-european-mental-health-coalition), a cui hanno partecipato circa 150 persone; si tratta di una coalizione promossa dall’OMS a settembre dello scorso anno, per affrontare la drammatica situazione della salute mentale e orientare i Paesi EU attraverso proposte di azioni (work package) e individuazione di strategie/processi per rispondere ai bisogni di salute mentale inascoltati/irrisolti.


 La MH Coalition è inoltre una delle 4 iniziative del Programma di lavoro dell’Europa, rappresentando una strategia per perseguire il benessere tra tutti i Paesi EU.


 Il dott. Hans P. Kluge, direttore dell’OMS sezione Europa, ha aperto i lavori con una dichiarazione chiara e incisiva.


https://www.euro.who.int/en/media-centre/sections/statements/2022/statement-first-meeting-of-the-whoeurope-mental-health-coalition-from-debate-to-action


 Le condizioni riguardanti la salute mentale sono altamente preoccupanti:
- Depressione e ansia continuano ad essere i principali fattori che contribuiscono al burden disease
- circa 130.000 persone si suicidano ogni anno nella Regione Europea
- solo una parte delle persone in situazioni di sofferenza psichica ricevono un aiuto adeguato da parte dei servizi sanitari
- c’è una evidente assenza di interventi preventivi e aumenta sempre più lo stigma nei confronti della malattia mentale


 La pandemia e la guerra Russia – Ucraina stanno aggravando la situazione, portando conseguenze senza precedenti sulla salute mentale di milioni di persone.


E’ aumentata la richiesta di servizi di salute mentale e contemporaneamente si sono ridotte le possibilità di accesso, anche a causa dell’ enorme flusso di migranti e rifugiati con bisogni e situazioni che metteranno ancora più a dura prova il sistema, nonostante la mobilitazione di esperti in supporto psicosociale da parte delle autorità nazionali dei Paesi limitrofi.


 Ma la salute mentale è un’area complessa e pervasiva, di cui i sistemi sanitari devono occuparsi con uno sguardo globale, tenendo conto della necessità di:
- enti che si occupino di educazione e istruzione, organizzazioni del lavoro, organismi internazionali locali e non governativi che creino e rinforzino strutture, sistemi, politiche, in maniera congiunta
- individui competenti e con esperienza di problemi di salute mentale che possano guidare, orientare e dar forma a riforme e modifiche in tutti i segmenti della società
- dati basati su indicatori condivisi che misurino ogni singolo aspetto


 Le azioni programmate (working package) e i processi della Coalizione serviranno per suggerire opportunità agli Stati Membri, per raggiungere l’obiettivo di salute principale: una copertura sanitaria universale, con la salute mentale come nucleo centrale. Ecco perché la MH Coalition è una delle 4 iniziative del Programma di lavoro dell’Europa, rappresentando una strategia per perseguire il benessere tra tutti i Paesi EU.