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Allattamento e salute mentale. Le Raccomandazioni del Tas e di Unicef Italia

Il documento è stato ideato dal Tavolo Tecnico operativo interdisciplinare per la promozione dell’Allattamento del Ministero della Salute (Tas) e dall’Unicef Italia, con il contributo di Società Italiana di Psichiatria (Sip), Società Italiana di Neurologia (Sin), Lega Italiana contro l’Epilessia (Lice), Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Sinpia), Ordine Psicologi del Lazio, e condiviso dall’Associazione Epilessia, Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), Fondazione Onda e Vivere Onlus.


L’obiettivo è di fornire un’informazione corretta, supportata da basi scientifiche sulla salute mentale della donna durante l’allattamento. L’allattamento, secondo gli esperti, non costituisce la semplice somministrazione di un alimento adatto al bambino, ma offre un’ampia gamma di effetti psicologici positivi ed un’opportunità per facilitare e rafforzare la consapevolezza materna sui propri bisogni e su quelli del bambino.


Come si evidenzia nel Documento, la presenza di un disagio o di una malattia neurologica o psichiatrica non rappresenta a priori una controindicazione ad allattare, anche se può rivelarsi un ostacolo.


Riconoscere nel periodo perinatale e postnatale nel genitore un significativo disagio mentale e distinguerlo dalle preoccupazioni di tutti i giorni non è facile né per gli operatori né per le donne, che possono sottovalutare il proprio sentire o provare vergogna. Il documento elenca quindi i sintomi che denotano uno stato mentale di disagio. Il documento ha predisposto anche alcuni focus specifici su alcune malattie neurologiche.


Salute Mentale: l'’appello alle istituzioni di 91 Direttori dei Dipartimenti

"Le condizioni drammatiche nelle quali stiamo sempre più scivolando consentono ai Dipartimenti di Salute Mentale di erogare ormai con estrema difficoltà le prestazioni che, invece, dovrebbero essere garantite dai Lea. Una situazione che si è aggravata con la pandemia e con le problematiche sociali ed economiche. C’è bisogno di iniziative concrete ed immediate per ricucire la rete pubblica dei DSM, sempre più sfilacciata, anche con un rilancio al loro interno dei percorsi psicologico-psicoterapeutici, per realizzare una salute mentale comunitaria, in grado di dare risposte integrate ai diversi aspetti biologici, psicologici e sociali"


In una lettera inviata al presidente della Repubblica, a Governo, Parlamento e Regioni, i Direttori dei Dsm chiedono di avviare un percorso concreto vincolando risorse definite per i servizi pubblici dei DSM, consentendo alle Regioni di attuare fin dal 2023 un piano straordinario di assunzioni, secondo gli standard per l’assistenza territoriale dei servizi di salute mentale definiti dall'Agenas.