L'OMS e le autorità sanitarie pubbliche di tutto il mondo stanno agendo per contenere l'epidemia da COVID-19. Tuttavia, questo momento di crisi sta generando stress in tutta la popolazione. Le considerazioni presentate in questo documento sono state sviluppate dal WHO Department of Mental Health and Substance Use, come una serie di messaggi che possono essere utilizzati nelle comunicazioni per supportare il benessere mentale e psicosociale in diversi gruppi target durante l'epidemia.
La salute mentale dovrebbe essere vista come una preziosa fonte di capitale umano o di benessere nella società. Abbiamo tutti bisogno di una buona salute mentale per progredire, prenderci cura di noi stessi e interagire con gli altri, quindi è vitale non solo rispondere ai bisogni delle persone con disturbi mentali definiti, ma anche proteggere e promuovere la salute mentale di tutte le persone e riconoscerne l'intrinseco valore.
Dopo aver fornito una definizione del valore della salute mentale, vengono citate le influenze esercitate su di essa (caratteristiche individuali, circostanze sociali e ambiente in cui si vive).
Vengono poi analizzati i legami tra i disturbi mentali e le principali malattie non trasmissibili (NCD). I disturbi mentali influenzano e, a loro volta, sono influenzati dai maggiori NCD: possono essere un precursore o una conseguenza di condizioni croniche come malattie cardiovascolari, diabete o cancro. I fattori di rischio per queste malattie, come il comportamento sedentario e l'uso dannoso di alcol, sono anche fattori di rischio per disturbi mentali e legano fortemente i due. Nella pratica clinica, tuttavia, tali interazioni e comorbilità sono abitualmente trascurate. La mortalità prematura e la disabilità potrebbero essere ridotte se ci si concentrasse maggiormente sulla lotta alla comorbilità. Le persone con disturbi mentali muoiono mediamente vent'anni anni prima della popolazione generale. La grande maggioranza di questi decessi non è dovuta a una causa specifica (come il suicidio) ma piuttosto ad altre cause, in particolare le malattie non trasmissibili che non sono state adeguatamente identificate e gestite.
I disturbi mentali sono una delle sfide più significative per la salute pubblica nella Regione europea dell'OMS, in quanto sono la principale causa di disabilità e la terza causa principale del carico complessivo della malattia (misurato come anni di vita adattati per disabilità), dopo le malattie cardiovascolari e i tumori. Nella Regione Europea si calcola che 44.3 milioni di persone soffrano di depressione e 37.3 di problemi d'ansia.
La promozione e la protezione della salute fisica e mentale richiedono una risposta multisettoriale, che a sua volta richiede un approccio dell'intero governo. che vada oltre il settore sanitario, e che comprenda l'assistenza sociale, l'educazione e l'ambiente.Vi è un'ampia variazione tra il numero degli operatori del settore fra uno stato e l'altro così come vi è un'enorme differenza sugli investimenti che ogni paese fa per il settore della salute mentale e sui servizi ad esso dedicati.
Gli obiettivi del piano d'azione europeo per la salute mentale 2013-2020 sono stati e sono: migliorare il benessere mentale della popolazione e ridurre il carico di disturbi mentali, con particolare attenzione ai gruppi vulnerabili, ai fattori che determinano l'esposizione e al comportamento a rischio; rispetto dei diritti delle persone con problemi di salute mentale e pari opportunità per raggiungere la massima qualità della vita e affrontare lo stigma e la discriminazione; istituzione di servizi accessibili, sicuri ed efficaci in grado di soddisfare le esigenze mentali, fisiche e sociali delle persone e le aspettative delle persone con problemi di salute mentale e delle loro famiglie.