Il tema "depressione: parliamone" vuole sottolineare che la depressione è una condizione modificabile, anche se nonostante ciò più del 50% dei casi di depressione maggiore non vengano presi in carico o seguiti. L'alto costo personale, sociale ed economico di questa situazione e l'elevato numero di persone prive di alcun supporto terapeutico - nonostante la disponibilità di trattamenti economici ed efficaci - fanno della depressione una delle principali sfide in materia di salute. Un esempio: nel 2008, in Inghilterra è partito il programma "Improving access to psychological therapies", che coinvolgeva i servizi sanitari nazionali e aveva l'obiettivo di aumentare in maniera significativa l'erogazione di terapie di tipo dialogico evidence based per le persone affette da disturbi depressivi e d'ansia. Sino al 2012, grazie al programma erano state seguite più di 1 milione di persone, di cui 680.000 avevano completato il percorso terapeutico, e il tasso di guarigione (recovery) di queste ultime era superiore al 45%.
La campagna "Depression: let's talk" vuole lanciare messaggi chiari sulla depressione: - si può fare prevenzione e terapia - è più facile chiedere aiuto se si è affetti da questo disturbo e non si è stigmatizzati
La campagna prevede una serie di materiali scaricabili gratuitamente (poster e volantini) che affrontano i vari aspetti della vita delle persone affette da disturbo depressivo e/o ansioso e dei loro familiari, e rappresentano una sorta di "vademecum" o "guida" per gli utenti e i familiari in prima persona, per i vari professionisti sanitari e non (es. giornalisti), per i cittadini: http://www.euro.who.int/en/media-centre/events/events/2017/04/world-health-day-2017-depression-lets-talk/download-campaign-material
Video dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che racconta la depressione dal punto di vista della persona affetta dal disturbo, utilizzando una metafora.
Torna per il quarto anno la manifestazione “Robe da Matti”ovvero la settimana della salute mentale, organizzata dall’Asl Città di Torino, in collaborazione con enti e associazioni del territorio. Prenderà il via il 9 ottobre con una serie di attività culturali, scientifiche e ludiche e si concluderà il 13 ottobre.
L'elevata assunzione di zuccheri contenuti in alimenti e bevande, a lungo termine, può influenzare negativamente la salute psicologica.
L'abuso di dolci e bevande zuccherate è correlato, secondo uno studio pubblicato su Scientific Reports, a sintomi depressivi in diverse popolazioni.
Gli zuccheri, secondo l'OMS, non dovrebbero superare il 10% delle calorie assunte giornalmente. Oltre ad aumentare i disturbi cardiovascolari, il diabete, il sovrappeso e l'obesità, possono incidere sulla depressione. Lo studio è stato condotto su un campione composto da 10.000 impiegati pubblici tra i 35 e i 55 anni. Gli uomini che consumavano oltre 60 grammi di zucchero giornalieri avevano un rischio di sviluppare un disturbo mentale dopo 5 anni superiore del 23% rispetto a coloro che assumevano quantità inferiori a 40 grammi al giorno.
Riferimento bibliografico: Knüppel A, Shipley MJ, Llewellyn CH, Brunner EJ. Sugar intake from sweet food and beverages, common mental disorder and depression: prospective findings from the Whitehall II study. Sci Rep. 2017 Jul 27;7(1):6287
In Italia, è stato sviluppato un manuale nella scuola media superiore sulla base dei principi dell'apprendimento cooperativo, delle life skills, dell'autoefficacia e del problem-solving . Gli studi iniziali hanno dimostrato l'efficacia del manuale. Si è ipotizzato che il manuale riveduto potrebbe essere più efficace nelle scuole medie. Il disegno di studio è un "pre- e post-test" che confronta i risultati ottenuti da 91 studenti delle scuole superiori con quelli dei 38 studenti delle scuole medie. La valutazione è stata effettuata attraverso questionari "self-reporting" sulle capacità di apprendimento compreso il problem-solving e la percezione dell'autoefficacia nella gestione delle emozioni, delle credenze disfunzionali e dei comportamenti poco sani (cioè, bere / fumare). Sono stati osservati miglioramenti significativi in entrambi i gruppi con le eccezioni dell'autoefficacia percepita nella gestione delle emozioni. Il miglioramento delle credenze disfunzionali e l'apprendimento delle abilità di problem-solving erano migliori nelle scuole medie. I risultati confermano l'ipotesi degli autori che l'uso di questo approccio è molto più promettente nella scuola media.
Veltro F, Ialenti V, Morales García MA, Bonanni E, Iannone C, D'Innocenzo M, Gigantesco A. Promoting Mental Health in Italian Middle and High School: A Pilot Study. Biomed Res Int. 2017;2017:2546862. doi: 10.1155/2017/2546862. Epub 2017May 31
Il numero crescente di rifugiati, richiedenti asilo e migranti irregolari costituisce una sfida per i servizi sanitari di salute mentale in Europa. La revisione ha dimostrato che questi gruppi sono esposti a fattori di rischio mentali prima, durante e dopo la migrazione. I disturbi in questi gruppi sono variabili anche se complessivamente sono simili a quelli delle popolazioni ospitanti; ma i tassi del disturbo post-traumatico da stress nei rifugiati e nei richiedenti asilo sono più alti. Le condizioni di povertà socio-economica sono associate a un aumento dei tassi di depressione cinque anni dopo il reinsediamento. Questi gruppi incontrano grandi barriere all'accesso all'assistenza sanitaria per la salute mentale. Le buone pratiche per l'assistenza sanitaria mentale includono la promozione dell'integrazione sociale, lo sviluppo di servizi di sostegno, il coordinamento dell'assistenza sanitaria, la fornitura di informazioni sui diritti e i servizi disponibili, e professionisti della formazione per lavorare con questi gruppi. Queste azioni richiedono risorse e flessibilità organizzativa.
Priebe S, Giacco D, El-Nagib R. Public health aspects of mental health among migrants and refugees: a review of the evidence on mental health care for refugees, asylum seekers and irregular migrants in theWHO European Region. Copenhagen: WHO Regional Office for Europe; 2016 (Health Evidence Network(HEN) Synthesis Report 47).
Presentato a maggio 2017 dalla fondazione Terre de Hommes, il modello, dedicato ai minori migranti, rispecchia in toto le Linee Guida dell’Inter-Agency Standing Committee (IASC) dell’OMS per la salute mentale e il supporto psicosociale nelle situazioni di emergenza. Il modello. multilivello, vuole fornire risposte per l'assistenza ai minori nei vari ambiti in cui si dipana la prima accoglienza, al fine di garantire un'adeguata presa in carico psicologica e psicosociale
La Piattaforma nazionale della salute mentale, nata a Firenze, è composta da un insieme di associazioni che vogliono occuparsi, attraverso il coinvolgimento di malati e famiglie e incontri in tutta Italia, della questione della salute mentale, promuovendo azioni volte a sensibilizzare sul tema.
Le finalità: promuovere la salute mentale come obiettivo primario delle politiche sanitarie nazionali e comunitarie e svolgere attività di promozione presso le istituzioni italiane ed europee. Gli obiettivi: rilanciare un centro nazionale sull’auto aiuto degli utenti gestito dalle associazioni, sviluppare la cultura dell’auto aiuto promuovendo l’autonomia, l’emancipazione sociale e l’integrazione degli utenti attraverso il riconoscimento del diritto alla casa, al lavoro e alle relazioni sociali.
Il Servizio di Psicologia dell'ASLTO3 offre da tempo un aiuto clinico specialistico al momento giusto alle donne in gravidanza ed alle famiglie con bambini piccoli in difficoltà. Quest'attività clinica è stata oggi riorganizzata per meglio rispondere alle esigenze specifiche della popolazione di riferimento ed è nato l'Ambulatorio Specialistico Sovrazonale Psicologia Prenatale e Perinatale.
Intervista a Gil Noam, a cura di Davide Antognazzo, sul tema della resilienza e del ruolo della scuola nell’accompagnare le traiettorie di sviluppo degli allievi.
Gil Noam è fondatore e direttore del programma Educazione, doposcuola e resilienza dell’Università di Harvard. Professore associato alla Harvard Medical School e al McLean Hospital , ha focalizzato i propri interessi di ricerca sui programmi di prevenzione e sulla resilienza, principalmente in soggetti in età evolutiva ed in contesti educativi.
Il Rapporto del Ministero della Salute illustra i principali dati sull’utenza, le attività e il personale dei Servizi di Salute Mentale in Italia riferiti all’anno 2015. Nell’introduzione è riportato l'oggetto, la finalità e una sintesi della dimensione del fenomeno e dei principali risultati. Nella prima parte del volume sono delineati i tratti principali dei servizi di salute mentale anche in relazione alle strategie degli organismi internazionali. Inoltre, è riportata una descrizione dell'assetto organizzativo dei servizi di salute mentale in Italia (Capitolo 1). Il Capitolo 2 si apre con una breve presentazione del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (NSIS) e più specificatamente del Sistema Informativo Salute Mentale (SISM). Nella seconda parte si fornisce un approfondimento concernente la completezza e la qualità dei dati rappresentati. Nei capitoli seguenti si offre una panoramica delle strutture che offrono assistenza per la salute mentale, suddivise per setting assistenziale (Capitolo 5), e del personale in servizio nelle strutture psichiatriche pubbliche e private accreditate (Capitolo 6). Successivamente sono presentati i principali dati di attività relativi alla prevalenza ed incidenza dell’utenza trattata dai servizi di salute mentale (Capitolo 7) e all’assistenza erogata nei differenti setting assistenziali (Capitoli 8, 9, 10). La seconda sezione termina con l?approfondimento riguardo il livello di continuità della cura dopo la dimissione dal ricovero (Capitolo 11), sul modello del “Continuity of care after discharge” (WHO, Mental Health Atlas – Questionnaire). La terza parte del Rapporto ha l?obiettivo di completare il quadro delineato tramite la rilevazione del Sistema Informativo Salute Mentale (SISM), offrendo una panoramica delle evidenze emerse da ulteriori fonti informative (Capitolo 12).
Operatori sanitari in campo psichiatrico hanno dato vita a un progetto artistico con valenza educativa e formativa, denominato "psicantria", cioè la psicopatologia quotidiana in forma musicale. Partendo alla musicoterapia (sul sito ci sono esperienze raccontate di gruppi di ascolto e di terapia), sono poi approdati a un obiettivo più ambizioso che consiste nel fare informazione, formazione ed educazione sui temi inerenti le malattie psichiatriche e lo stigma, il disagio psicologico, il ruolo degli operatori, l'espressione delle emozioni, attraverso l’approccio musicale. Gli operatori coinvolti nel progetto promuovono, tra le altre iniziative, concerti di sensibilizzazione, insieme a compagnie teatrali e band (composte in parte da utenti psichiatrici), nelle scuole e nelle strutture sanitarie.
Il tema scelto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per il World Health Day (7 aprile 2017) è la depressione.
Ecco alcuni link utili per approfondire la Campagna condotta sul tema dall'OMS:http://www.who.int/campaigns/world-health-day/2017/campaign-essentials/en/http://www.who.int/campaigns/world-health-day/2017/resources/en/http://www.who.int/campaigns/world-health-day/2017/how-to-get-involved/en/
Preparare la persona all'autonomia a partire dalla tavola. Da gennaio l'associazione “Guarda Lontano Onlus” di Roma insegnerà ai ragazzi con disagio fisico, psichico o socio-ambientale come ideare e realizzare una cena: dalla spesa alle pulizie in cucina. Il progetto si chiama 'Pronto cuoco' e il suo obiettivo sarà quello di consolidare tutte le tecniche culinarie che i giovani potranno apprendere attraverso i cinque laboratori di 'Oggi Cuciniamo Noi'. L'obiettivo è quello di creare un gruppo che, nell'incontro tra le diversità, possa preparare, divertendosi, piatti semplici e gustosi acquisendo nel contempo autonomia individuale.