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Health literacy ambientale: cos'è e da dove nasce

L'alfabetizzazione alla salute ambientale (Environmental Health Literacy, EHL) è un quadro di riferimento emergente che descrive una serie di conoscenze e competenze che consentono alle persone di prendere decisioni di tutela della propria salute e di quella della comunità, utilizzando i dati e le informazioni ambientali disponibili.


Salute mentale e cambiamenti climatici: Policy Brief

Il mondo sta affrontando un'incredibile crisi climatica. Il cambiamento climatico esacerba molti fattori di rischio sociali, ambientali ed economici per problemi di salute mentale e benessere psicosociale. Eppure, nonostante questo impatto, in molti paesi esistono anche grandi divari tra i bisogni di salute mentale e la disponibilità e l'accessibilità dei sistemi e dei servizi di salute mentale per affrontarli. In risposta a queste sfide, l'OMS ha sviluppato un documento politico che descrive le interconnessioni tra cambiamento climatico e salute mentale e fornisce cinque raccomandazioni chiave sui potenziali approcci per affrontare gli impatti sulla salute mentale della crisi climatica: integrare le considerazioni sul clima con i programmi di salute mentale; integrare il sostegno alla salute mentale con l’azione climatica; costruire su impegni globali; sviluppare approcci basati sulla comunità per ridurre le vulnerabilità; colmare il grande gap di finanziamento esistente per la salute mentale e il supporto psicosociale.


Spazi verdi e blu e salute mentale: nuove prove e prospettive di azione

Una pubblicazione WHO contenente la descrizione e sintesi di due recenti review sistematiche che indagano quali caratteristiche e tipologie di spazi verdi e spazi blu urbani siano maggiormente efficaci nel promuovere/migliorare la salute mentale della popolazione. 


La prima review sistematica ha incluso 134 studi (55 studi trasversali/longitudinali, 67 studi sperimentali, 12 studi qualitativi, con vari tipi di target ad es. bambini, anziani, studenti, impiegati, popolazione generale, campioni clinici, studenti) e conferma in generale la correlazione positiva in termini di beneficio tra spazi verdi - progettati ad hoc e informali/spontanei - urbani e periferici  e la salute mentale, a breve e a lungo termine, in particolare per quel che riguarda la dimensione affettivo-emotiva, lo stress fisiologico, la percezione di benessere soggettivo. Questo risultato vale per qualsiasi tipo di verde (parchi, boschi, giardini, orti urbani, viali alberati, prati, ecc.): i confronti effettuati non permettono di individuare se un particolare tipo di spazio verde o specifiche caratteristiche degli spazi sono migliori di altri/e. Alcuni studi evidenziano che fattori quali l'accessibilità e l'esposizione/luminosità, le differenze geografiche/contestuali e individuali/gruppali potrebbero giustificare i risultati così eterogenei. D'altro canto, segnalano comunque che gli spazi verdi, di qualsiasi tipo essi siano, possono contribuire a migliorare la qualità di vita e il benessere psico-fisico delle comunità cittadine, in particolare dei gruppi vulnerabili, contrastando contemporaneamente l'urbanizzazione crescente e i cambiamenti climatici. Gli autori incoraggiano a effettuare nuove ricerche per individuare e incrociare tipologie di bisogni e di target, e tipologia di spazio verde, per poter formulare della Raccomandazioni che orientino i programmi politici  (una progettazione evidence-based) e le prassi operative (specifici esiti di salute per specifici target).


La seconda review review ha incluso 25 studi (7 studi trasversali/longitudinali, 12 studi sperimentali e 6 studi qualitativi), di cui il più "vecchio" risale al 2013. Le categorie di spazi blu urbani studiati: l'ambiente costiero (sabbioso e roccioso), le acque interne (fiumi, laghi, stagni, canali, ma anche le lagune e i bacini di acque salmastre), l'ambiente marino (ad esempio la barriera corallina). 
Gli studi hanno rilevato effetti benefici degli spazi blu urbani, sia a livello di benessere generale, sia in particolare - come per gli spazi verdi urbani - a livello di stress fisiologico e stato affettivo-emotivo, anche a livello terapeutico. Per quanto riguarda le tipologie, è meno facile individuare delle evidenti associazioni positive tra salute mentale e acque interne, rispetto all'ambiente costiero. Tra le caratteristiche individuate: la prospettiva visiva "aperta", la fluidità dell'acqua, la percezione di sicurezza. 


 


 


 


Salute mentale e ambiente: riportare la natura nella vita delle persone

Il contatto con la natura può avere degli effetti positivi enormi sulla salute mentale delle persone, secondo un numero sempre maggiore di studi e ricerche. Di contro, il degrado ambientale, inclusi il cambiamento climatico e l'inquinamento, rappresentano una grave minaccia al nostro benessere e al nostro equilibrio emotivo. A partire da un documento preliminare  dell'Institute for European Environmental Policy - IEEP (Istituto europeo di politica ambientale) e dell' Institute for Global Health  - ISGlobal (Istituto per la Salute Mondiale) di Barcellona, questo Policy Brief fornisce Raccomandazioni di decision-makers che spingono a riflettere sui legami tra la salute mentale e la regolamentazione dello stato dell'ambiente naturale da parte dei programmi politici, in particolare nel contesto della crisi pandemica di COVID-19.