Health literacy ambientale: cos'è e da dove nascea cura di E. Tosco, DorsPubblicato il 20 Settembre 2022Aggiornato il 26 Ottobre 2022RecensioniChe cos'è l'EHL L' EHL dagli albori ai giorni nostriLe dimensioni dell'EHLIl contesto sociale e culturale alla base dello sviluppo dell'EHLMetodologia e approcci per lo sviluppo dell’EHLConclusioniChe cos'è l'EHL Nella sua forma più elementare, l'EHL è stata descritta come la capacità di fare collegamenti tra le esposizioni ambientali e la salute umana. La definizione di EHL parte dalla comprensione individuale di rischi specifici per poi arrivare a un'accezione più ampia che consente alle persone di mettere in atto strategie per ridurre o eliminare le esposizioni ambientali che possono danneggiare la salute. La Società per l'Educazione alla Salute Pubblica statunitense (SOPHE) ha definito l'EHL come "l'ampia gamma di abilità e competenze che le persone devono possedere per cercare, comprendere, valutare e utilizzare le informazioni sulla salute ambientale al fine di compiere scelte informate, ridurre i rischi per la salute, migliorare la qualità della vita e proteggere l'ambiente". Gli obiettivi dell'EHL sono incentrati sulla prevenzione delle malattie sensibilizzando sui rischi derivanti dall'esposizone a fattori ambientali e fornendo approcci che i singoli e le comunità possono adottare per evitare, mitigare o ridurre tali esposizioni. Uno dei primi riferimenti all'EHL nella letteratura peer-reviewed, proviene da un caso di studio che descrive il processo di produzione di una guida indirizzata alle comunità abitanti vicino ad aree industriali dismesse. Gli autori, che comprendevano esperti di literacy, scienziati ambientali e membri delle comunità con aree industriali dismesse, si sono concentrati sull'uso del linguaggio orale e scritto per comunicare i concetti di base legati all'interazione tra salute e ambiente e il conseguente utilizzo di tali informazioni per prendere decisioni che proteggano contro i potenziali pericoli. Gli autori dello studio hanno affermato che un aumento dell’alfabetizzazione alla salute ambientale porta ad azioni concrete di protezione della salute umana e ambientale. Nonostante un riconoscimento precoce sugli impatti sociali dell'EHL, gli sforzi per misurare l'alfabetizzazione alla salute ambientale si sono concentrati principlamnete sulla comprensione del vocabolario e dei meccanismi di funzionamento della ricerca scientifica da parte degli individui, con il risultato di una maggiore enfasi sull'alfabetizzazione individuale rispetto a quella sociale.Allo stesso modo, lo studio e la valutazione dell'alfabetizzazione alla salute si è concentrato per molti anni unicamente sulle conoscenze e sui comportamenti individuali, facendo riferimento ai risultati della ricerca che indicano come le persone con una bassa alfabetizzazione alla salute hanno difficoltà a comprendere le informazioni, non agiscono comportamenti preventivi, gestiscono in modo inefficace le patologie e pagano di più per le loro cure. Per questo motivo, un individuo alfabetizzato in materia di salute viene definito come una persona in grado di ottenere, comprendere e applicare le informazioni in modo da prendere decisioni appropriate in materia di salute. Tuttavia, concentrarsi unicamente sulle capacità e sulle competenze individuali presuppone che i bassi livelli di alfabetizzazione alla salute siano derivanti solo da carenze individuali, piuttosto che da dinamiche socioculturali e di contesto. Negli ultimi decenni, con il riconoscimento e lo studio dei determinanti di salute, il concetto di alfabetizzazione in materia di salute pubblica si è ampliato definendosi come "le capacità degli individui e i gruppi di ottenere, elaborare, comprendere, valutare e agire in base alle informazioni necessarie per prendere decisioni in materia di salute pubblica a beneficio del singolo e della comunità". Questa definizione riconosce che gli individui si muovono e esercitano le loro scelte in determinati contesti ambientali, culturali e sociali e presuppone che i singoli possano unirsi in gruppo al fine di organizzare interventi e azioni per raggiungere obiettivi di salute pubblica attraverso l'impegno civico.Seguendo questa linea, una persona alfabetizzata dal punto di vista ambientale è stata definita come una persona che lavora individualmente e con altre persone per prendere decisioni per proteggere l'ambiente, incorporando esplicitamente una componente di impegno civico. L' EHL dagli albori ai giorni nostriL'EHL si è sviluppata come una nuova disciplina che combina principi chiave ed elementi fondanti dell’alfabetizzazione alla salute (health literacy), della comunicazione del rischio, della comunicazione della scienza e della salute ambientale, della ricerca sulla comunicazione e sulla cultura della sicurezza. Ognuna di queste discipline ha contribuito allo sviluppo dell'EHL come sottocampo distinto e continua ad alimentarne lo sviluppo. La comunicazione del rischio, una delle basi dell'EHL, ha origini storiche lontanissime e può essere fatta risalire alla produzione e comunicazione di simboli nelle antiche culture per indicare le affiliazioni tribali sul campo di battaglia. Esempi storici più recenti di comunicazione del rischio hanno utilizzato simboli per indicare il pericolo: il simbolo del teschio e delle ossa incrociate, usato inizialmente dai pirati e in seguito come simbolo di veleno, e il colore rosso che è ampiamente utilizzato per indicare "stop" o "pericolo". La Seconda guerra mondiale ha ampliato il vocabolario simbolico per le situazioni pericolose e tossiche, e il dopoguerra ha adottato questa iconografia negli ambienti ad alto rischio e pericolosi legati alle sostanze chimiche tossiche, pericolo imminente, veleno, fino ad arrivare negli anni '50, ad utilizzarli come simboli della minaccia nucleare. Le rappresentazioni simboliche sono riconosciute come un metodo efficace e appropriato per comunicare i pericoli; tuttavia, le differenze culturali nella percezione del rischio e nell'interpretazione dei diversi colori o icone specifiche, ha portato a prendere in considerazione simboli universali e a valutare i formati più efficaci per la comunicazione dei rischi ambientali. L'impulso più recente allo sviluppo della EHL è iniziato alla fine del 20° secolo con il riconoscimento dei rischi per la salute umana provenienti da una serie di fattori ambientali e con diversi livelli di tossicità che non potevano essere comunicati in modo sufficientemente chiaro attraverso un'icona o un simbolo. La questione del rischio complesso ha avuto il suo riconoscimento definitivo negli anni '60 con la pubblicazione del libro Primavera silenziosa ed è stata ulteriormente chiarita dalla testimonianza dell’autrice Rachel Carson al Congresso sui pesticidi nel 1963. Sebbene molti dei dati presentati dall'autrice erano già noti alla comunità scientifica, Carson fu la prima a spiegare ai policy makers e al pubblico in generale le conseguenze di vasta portata dell'introduzione delle sostanze chimiche nell'ambiente in termini così avvincenti e convincenti. Attraverso la sua visione di un ambiente compromesso, "Carson, la scienziata-cittadina, ha generato una rivoluzione" (1) che ha portato alla nascita dell'attivismo ambientale organizzato. In concomitanza con questa nuova consapevolezza sociale dei rischi ambientali, nascono nel 1966 il NIEHS (National Institute of Environmental Health Sciences) e nel 1970 l'Agenzia per la protezione dell'ambiente degli Stati Uniti (EPA) con l’obiettivo di indagare a fondo gli effetti delle esposizioni agli inquinanti ambientali sulla salute. La base storica dell’alfabetizzazione alla salute ambientale si rintraccia proprio in quegli anni con la nascita negli Stati Uniti dei movimenti ambientalisti. Il cambiamento culturale degli ultimi decenni ha anche stimolato l'evoluzione del concetto di EHL sostenuto dal crescente interesse del pubblico per le questioni ambientali e per i progressi scientifici e tecnologici. Inoltre, l'emergere del movimento globale per la giustizia ambientale ha attirato l'attenzione politica sulle esposizioni ambientali inique e sproporzionate da parte delle popolazioni a basso reddito, delle minoranze e degli indigeni. Queste e altre preoccupazioni sugli inquinanti ambientali presenti nell'aria, nel cibo e nell'acqua hanno portato alla nascita del movimento della cosiddetta citizen science e alla necessità di comunicare in modo efficace i rischi per la salute legati alle esposizioni ambientali. Anche gli sviluppi scientifici e tecnologici hanno contribuito all'evoluzione delle modalità di comunicazione del rischio ambientale. Negli anni '80 e '90 sono state sviluppate tecnologie per misurare le sostanze tossiche ambientali, sono stati stabiliti standard, norme e regolamenti per l'esposizione alle sostanze chimiche e per la valutazione del rischio ambientale e si è assistito a un aumento della disponibilità di rappresentazioni visive del rischio basate su software informatici. Con l'adozione diffusa dei computer negli anni Novanta e lo sviluppo dei software di mappatura dei sistemi informativi geografici, le rappresentazioni visive del rischio digitali e la capacità di collegare il rischio relativo alle località geografiche sono emerse come modalità di comunicazione accessibile e efficace per il pubblico. Il settore della comunicazione del rischio è stato uno dei primi ad adottare rappresentazioni visive del rischio. Tali comunicazioni hanno rappresentato il mezzo più rapido per tradurre le evidenze in messaggi di rischio offrendo una modalità comprensibile e accessibile per le persone con diversi livelli di alfabetizzazione di base e scientifica. Le radici dell'EHL possono essere rintracciate anche nella diffusa consapevolezza pubblica dei disastri tecnologici provocati dall'uomo che hanno causato inquinamento ambientale su larga scala. Dagli anni '80, l'attenzione dei media per questi incidenti è stata così ampia che basta citare Bhopal, Love Canal, Three Mile Island, gli incidenti nucleari di Chernobyl e Fukushima, per suscitare nell’immaginario collettivo rappresentazioni di disastri ambientali catastrofici. L'impatto di questi disastri è stato comunicato da immagini sui media di uccelli marini impregnati di petrolio, di lavoratori in tute protettive, di nuvole di petrolio che fuoriescono dai pozzi, di palle di catrame sulla spiaggia. L 'attenzione del pubblico per questi eventi inquinanti estremi si è accresciuta con la diffusione di Internet e dei canali social che ha consentito un’accessibilità alle informazioni riguardanti i pericoli ambientali mai conosciuta prima. (1) Griswald W., Cultures and Societies in a Changing World, 2012 Le dimensioni dell'EHLL'alfabetizzazione alla salute ambientale può essere descritta attraverso 3 dimensioni: 1 Consapevolezza e comprensione: Questa dimensione incorpora il riconoscimento del fatto che le esposizioni ambientali e le dinamiche socioculturali influenzano la salute. Tale consapevolezza può avvenire nel contesto di una specifica esposizione ambientale (come l'arsenico nelle acque sotterranee); e, un individuo può avere livelli di consapevolezza diversi in rapporto ai diversi tipi di esposizione ambientale. Questa consapevolezza può riflettere una comprensione più generale del fatto che le esposizioni ambientali interagiscono con i processi biologici per causare esiti negativi per la salute. Questa dimensione incorpora inoltre un certo riconoscimento dei limiti della scienza e dell'incertezza della ricerca scientifica. 2. Competenze che consentono di prendere decisioni a tutela della salute e autoefficacia associata a tali competenze: Questa dimensione ha a che fare con la teoria cognitiva sociale concentrandosi sull'autoefficacia di un individuo nel ridurre le esposizioni ambientali nocive e sulle convinzioni relative al suo potenziale di influenzare le conseguenze sulla salute. La padronanza di competenze rilevanti è una componente importante di questa dimensione; tali competenze possono essere di natura generale (ad esempio, la capacità di trovare e comprendere informazioni scientifiche o la capacità di partecipare alle decisioni della comunità) o specifiche per l'esposizione (per esempio, la capacità di prendere provvedimenti per ridurre l'asma ambientale). 3. Mobilitazione della comunità o azione collettiva per ridurre o eliminare le esposizioni ambientali dannose: In questa dimensione, sia gli individui che i gruppi applicano le loro conoscenze e abilità, nel contesto dell'autoefficacia, per il cambiamento di comportamento desiderato ovvero per ridurre le esposizioni ambientali nocive e migliorare la salute.Il contesto sociale e culturale alla base dello sviluppo dell'EHLSebbene diversi autori riconoscano le diverse radici che sono confluite nell'emergere dell'EHL, la letteratura ha esplorato molto poco il contesto culturale più ampio che sta alla base del modo in cui il pubblico percepisce i rischi per la salute ambientale. Per lavorare sullo sviluppo dell’EHL è importante comprendere e studiare come e in che misura le persone siano consapevoli dei rischi ambientali e quanto le loro conoscenze siano influenzate e plasmate dai media culturali (libri, film, televisione). I film hanno storicamente esplorato e sfruttato la consapevolezza del pubblico sugli aspetti negativi delle crescenti minacce ambientali. Gli studi sulle tendenze cinematografiche hanno costantemente riconosciuto la prevalenza tematica dell'"ansia nucleare" nei film degli anni anni Cinquanta e la pletora di film che hanno raffigurato orribili "mutazioni atomiche e devastazioni di massa" risultanti dall'esposizione al nucleare. I film prodotti a partire dagli anni '70, invece, si sono concentrati sull'inquinamento più in generale e sulle minacce derivanti dai rifiuti tossici, sulla contaminazione della catena alimentare e delle riserve idriche, e sulla crescente realtà della diminuzione delle risorse naturali. Purtroppo, le espressioni culturali sull’ inquinamento ambientale, hanno spesso raffigurato scenari apocalittici, eccessivamente drammatici o irrealistici. Nonostante alcuni esempi positivi (ad esempio, A Civil Action, Silkwood), la maggior parte delle rappresentazioni culturali della diminuzione delle risorse naturali non lascia spazio all’idea che i comportamenti delle persone e la scienza possano contribuire alla tutela dell’ambiente. Piuttosto, la tendenza cinematografica postapocalittica riflette un atteggiamento pervasivo che le nostre azioni attuali porteranno a società barbariche in cui le risorse in diminuzione saranno completamente esaurite e i cambiamenti climatici saranno fuori controllo (ad esempio Mad Max, The Hunger Games, The Day After Tomorrow). La comunità scientifica riconosce che i media, e più recentemente i social media giocano un ruolo chiave nella comprensione del rischio ambientale. I media possono rappresentare in modo errato i rischi ambientali (e in effetti lo hanno fatto), tendendo a concentrarsi sugli aspetti più drammatici degli eventi, e presentando le notizie sui risultati della ricerca scientifica sulla salute ambientale come un mezzo per guidare specifiche agende politiche. Questi aspetti devono essere considerati quando si lavora sullo sviluppo dell’EHL, soprattutto quando si cerca di aumentare la comprensione da parte del pubblico dei rischi effettivi rispetto a quelli percepiti dalle esposizioni ambientali. In definitiva, un’ efficace comunicazione dei rischi per la salute derivanti dalle esposizioni ambientali, basata sulle evidenze, deve controbilanciare le rappresentazioni mediatiche e culturali del degrado ambientale e del suo impatto sulla salute. Inoltre, l'aumento dell'EHL può aiutare gli individui a orientarsi nell'abbondanza di informazioni, di varia qualità e veridicità, che sono disponibili su Internet (ad esempio, blog, chat room, altre forme di social media), per decidere criticamente cosa è meglio per la propria salute e quella delle loro famiglie Migliorare la conoscenza dei rischi ambientali per la salute, inoltre, aiuta a promuovere una visione più ottimistica del potenziale esistente per ridurre, attenuare o eliminare le esposizioni ambientali nocive e migliorare la salute dell'uomo e dell'ambiente.Metodologia e approcci per lo sviluppo dell’EHLPer analizzare i livelli di alfabetizzazione alla salute ambientale, gli studiosi utilizzano spesso la tassonomia degli obiettivi educativi di Bloom (vedi figura) che rappresenta un modello meno rigido di quello a tre livelli proposto da Nutbeam per l'health literacy (Health literacy as a public health goal: a challenge for contemporary health education and communication strategies into the 21st century, 2000) e di natura più evolutiva che meglio si adatta allo sviluppo di competenze in materia di salute ambientale. Dalla sua pubblicazione, moltissimi autori hanno trovato nella tassonomia di Bloom un costrutto utile per parlare di EHL. La tassonomia di Bloom, che prevede una progressione graduale di sei stadi educativi distinti rappresenta un approccio adeguato per lo sviluppo di interventi mirati per le varie fasi di sviluppo dell’EHL. Il valore di questo modello per descrivere l'evoluzione dell'EHL è che riconosce le competenze di alfabetizzazione alla salute ambientale di un individuo a ogni stadio di apprendimento. Ad esempio, chi si trova nella fase più iniziale, quella del "Riconoscere", sa che una specifica sostanza è tossica e che può influire sulla salute senza capire come ciò avvenga, quali livelli siano preoccupanti o come mitigare l'esposizione. Si tratta comunque di una fase iniziale di alfabetizzazione alla salute ambientale. Come suggerisce il modello, l'obiettivo dell'EHL è quello di continuare a promuovere una maggiore comprensione, per migliorare le conoscenze su altri potenziali rischi ambientali e di stimolare di conseguenza, azioni consapevoli. Tuttavia, il modello non intende suggerire un unico percorso verso l'alto per un'alfabetizzazione a 360° o un livello identico di alfabetizzazione per le diverse esposizioni; come l’alfabetizzazione alla salute varia a seconda della natura specifica di una patologia, così l'alfabetizzazione ambientale di un individuo può variare a seconda dell’argomento. Ad esempio, una persona può aver raggiunto un alto livello di EHL in relazione all'asma dovuto a esperienze familiari con questa patologia o per la diffusa informazione pubblica che collega l'asma all'inquinamento dell'aria, e possedere un livello di EHL molto basso per quanto riguarda il cancro al seno e le sue connessioni meno conosciute con le esposizioni ambientali. Le fasi della tassonomia indicano anche il tipo di azione che individui e comunità potrebbero intraprendere in base al loro livello di EHL. Queste azioni possono variare da un minimo a un massimo, dalla decisione individuale di evitare certi prodotti per la cura della persona, a un movimento sindacale per migliorare le condizioni del luogo di lavoro, ognuna delle quali potrebbe rappresentare un singolo stadio di alfabetizzazione. Nonostante si sia visto come l'EHL non possa essere studiata e sviluppata senza tener conto dei contesti e degli ambienti nel loro complesso, è necessario considerare come le conseguenze individuali sulla salute derivanti dalle esposizioniambientali dipendono dalle caratteristiche socioeconomiche, biologiche e psicologiche dell'individuo. Pertanto, gli sforzi per promuovere l'EHL dovrebbero includere modi per misurare l'alfabetizzazione a livello individuale e di comunità, nonché una serie di informazioni per riconoscere l'eterogeneità psicosociale e demografica all'interno delle comunità e le risposte diverse a una stessa esposizione da parte delle persone. Per essere veramente efficaci, gli sforzi per promuovere l'EHL dovrebbero basarsi sulla conoscenza dei destinatari e sui loro bisogni informativi utilizzando strategie convalidate e culturalmente appropriate per comunicare nel modo più efficace e facilitare la comprensione delle informazioni da parte degli persone, delle comunità, degli stakeholder e degli operatori della sanità pubblica. La comprensione dei rischi ambientali per la salute potrebbe servire da mediatore necessario per migliorare le rappresentazioni mediatiche della scienza della salute ambientale e l’immaginario culturale popolare legato alla relazione tra ambiente e salute. Più criticamente, l'aumento dell'EHL potrebbe essere un importante obiettivo educativo all'interno delle discipline della scienza, della tecnologia, dell'ingegneria e della matematica (STEM) nelle comunità più vulnerabili e potrebbe fornire alle future generazioni le conoscenze e le competenze per affrontare le ingiustizie ambientali che portano alle disuguaglianze di salute. Un aspetto importante nello sviluppo dell’EHL è la scelta dello stile comunicativo utilizzato. E’ importante passare da una comunicazione a un pubblico a una comunicazione con il pubblico. Le strategie di comunicazione unidirezionali devono essere sostituite da approcci bidirezionali e multidirezionali, sfruttando anche le potenzialità dei social media e del digitale per garantire un dialogo aperto e democratico sui rischi ambientali per la salute. L’ aumento dell'EHL è inoltre uno strumento di empowerment perché consente ai singoli e alle comunità di partecipare attivamente agli sforzi per affrontare le situazioni di rischio da esposizioni ambientali di interesse locale o regionale. ConclusioniL'EHL è una disciplina dinamica, in costante evoluzione, che necessita di uno studio continuo da parte dei ricercatori. Alcuni elementi su cui prestare particolare attenzione per uno sviluppo efficace di competenze di EHL sono i seguenti: Considerare le influenze socioculturali. Per far fronte alla comunicazione veicolata dai media e dal web e alla disinformazione relativa ai temi ambientali, è necessario che si sviluppino messaggi comprensibili, chiari e rilevanti per le persone contrastando le percezioni errate esistenti. Sviluppare modelli concettuali. A mano a mano che l’EHL evolve, saranno necessari metodi efficaci per misurarla. Idealmente, i modelli dovrebbero tenere conto del contesto socioculturale e di come questo influisca sulla EHL, e dovrebbero riconoscere uno sviluppo di competenze e di empowerment in ogni fase misurabile della EHL. Coinvolgere la comunità e tutti i portatori di interesse. Per lo sviluppo dell’EHL è importante la costruzione di partnership all’interno della comunità: cittadini, amministratori, operatori sociali e sanitari, mondo della scuola, al fine di migliorare la comunicazione sui rischi ambientali e renderla culturalmente appropriata. Continuare la ricerca sullo sviluppo dell’EHL. E’ necessario far crescere l’EHL a livello individuale e di comunità; costruire e convalidare strumenti per la misurazione dei livelli di EHL; valutare l'efficacia dei messaggi di rischio ambientale esistenti; misurare l'entità del cambiamento di comportamento a seguito degli interventi di EHL; adattare la comunicazione sul rischio ambientale ai contesti specifici e ai destinatari. Per uno sviluppo ottimale dell’EHL è necessario un approccio transdisciplinare costruendo partenership tra comunità scientifica, mondo accademico, organizzazioni e cittadini. Particolare attenzione deve essere posta per i soggetti con un basso livello di alfabetizzazione, stranieri, o persone che vivono e lavorano in ambienti in cui sono presenti disuguaglianze sociali e sanitarie. Sintesi e adattamento degli articoli: Gray K. M., From Content Knowledge to Community Change: A Review of Representations of Environmental Health Literacy, Environmental research and public health, 2018 e Finn S., L. O' Fallon, The Emergence of Environmental Health Literacy—From Its Roots to Its Future Potential, Environmental health perspectives, 2017 TAG ARTICOLOAMBIENTE; ESPOSIZIONE AMBIENTALE; HEALTH LITERACY; PARTECIPAZIONE COMUNITARIA;