Luogo: provincia di Verbania, PiemonteData: 2008Comparto produttivo: cave e miniereEsito: un operaio ha subito la frattura di più falangi con frattura esposta e lussazione del tarso e metatarso del piede destroDove è avvenuto: all’interno di una galleria che affianca una condotta forzataCosa si stava facendo: l’infortunato stava scendendo lungo la galleria sopra un carrello che trasportava secchi di cemento per la posa di una scala in vetroresinaDescrizione infortunio: durante la discesa, il carrello è deragliato e il lavoratore, dopo aver avvisato il capocantiere che manovrava l’argano, lo ha risistemato sui binari.La possibile mancata ricezione o l’incomprensione della trasmissione da parte del capo cantiere ha fatto sì che il cavo dell’argano continuasse a svolgersi nonostante il carrello fosse fermo. Quando il lavoratore ha risistemato il carrello sul binario, questo, privo di trazione a causa del cavo svolto, l’ha investito e travolto schiacciandogli il piede destro. Come prevenire: occorre: integrare il piano operativo di sicurezza, installare idonei dispositivi di protezione contro il pericolo di cadute, provvedere a formare ciascun lavoratore sulle procedure di primo soccorso e l’evacuazione dei luoghi di lavoro e a designare quelli incaricati dell’attuazione delle misure di evacuazione dei luoghi di lavoro e, in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio e di primo soccorso e infine garantire con un’azione adeguata di controllo da parte del capocantiere, la presenza di almeno due lavoratori all’interno della galleria, durante gli spostamenti e/o i lavori.
Leggi la storiaData di pubblicazione: novembre 2013
Luogo: provincia di Cuneo, PiemonteData: 2007Comparto produttivo: alimentareEsito: cinque lavoratori sono decedutiDove è avvenuto: presso un impianto di macinazione di cereali e stoccaggio di farine Cosa si stava facendo: si stava scaricando da un’autocisterna una parte di farina sfusa mediante trasferimento pneumatico da un silos-fariniera in legno. Era necessario eseguire questa operazione perché l’autocisterna era stata riempita con un quantitativo di farina superiore rispetto a quello ordinato dal cliente.Descrizione infortunio: a un certo punto, durante l’operazione di ripompaggio, è avvenuta l’esplosione della miscela aria-farina nel silos-fariniera che ha causato il crollo e l’incendio del corpo centrale dell’edificio. Dopo circa una decina di minuti, è avvenuta l’esplosione dell’autocisterna che si era incendiata in seguito alla prima esplosione.Come prevenire: per evitare la formazione di atmosfere esplosive gli elementi essenziali sono i seguenti:•tubi e i silos equi-potenziali;•ambiente pulito;•sistemi di ventilazione che impediscono concentrazioni di polvere di farina in aria pericolose;•sistemi di rilevamento e di misurazione delle concentrazioni di farina nell’atmosfera dell’ambiente lavorativo dotati di allarme di segnalazione e di intervento automatico di sezionamento degli impianti in caso di pericolo;•sistemi di spegnimento ad ugelli che soffocano le scintille installati all’interno dei condotti per la movimentazione delle farine;•impianti elettrici con caratteristiche ATEX adeguate.Data di pubblicazione: luglio 2013
Luogo: provincia di TorinoData: aprile 2008 Comparto produttivo: ediliziaEsito: un lavoratore è rimasto gravemente ferito Dove è avvenuto: sul tetto di un edificio in costruzione Cosa si stava facendo: si stava coprendo il tetto dell’edificio con dei pannelli prefabbricati coibentati Descrizione infortunio: un lavoratore stava accompagnando i pannelli trasportati da una gru manovrata dal capocantiere, che dovevano essere posati sul tetto dell’edificio. I pannelli oscillavano e ruotavano su se stessi e il lavoratore, nel tentativo di afferrarli, è arretrato di qualche passo ed è caduto nell’apertura alle sue spalle. Indossava l’imbracatura, ma non era ancorato alla linea vita. Precipitando al suolo da un’altezza di circa sette metri, è rimasto gravemente ferito e ha riportato politraumi ossei.Come prevenire: per evitare la caduta era necessario: 1) in fase progettuale scegliere un sistema anticaduta più idoneo privilegiando quelli di protezione collettiva (es. ponteggi, reti anticaduta, tavolato di sicurezza); 2) qualora si scelga di usare sistemi di protezione individuale come in questa situazione (linea vita) occorre che siano conformi alle norme tecniche specifiche (UNI EN 795: 2012) e che i lavoratori siano in grado di usarli correttamente. È quindi fondamentale formare e addestrare il lavoratore sia per far sì che usi i DPI nel modo corretto sia per sensibilizzarlo sull’importanza del loro utilizzo. L’addestramento e la formazione diventano ancora più importanti per i lavoratori neoassunti come in questo caso.
Data di pubblicazione: settembre 2013Leggi la storia
Luogo: Provincia di Torino (TO)Data: primavera del 2012Comparto produttivo: MetalmeccanicaEsito: un operaio è rimasto schiacciato dal portellone di una tramoggia riportando trauma toracico, fratture costali multiple e pneumo - emotorace bilaterale.Dove è avvenuto: nel reparto per il trattamento termico dell’acciaio.Cosa si stava facendo: l’operaio stava raccogliendo i pezzi all’interno della tramoggia per riempire i cestoni porta carico.Descrizione infortunio: l’operaio, per raggiungere alcuni pezzi rimasti nella tramoggia si è proteso in avanti perdendo l’equilibrio, e nel cercare un appoggio, ha toccato accidentalmente la leva di comando del portellone che lo ha schiacciato sul piano vibrante.Come prevenire: i comandi manuali per la chiusura del portellone dovrebbero stare separati dal corpo macchina; il recupero dei pezzi dalla tramoggia dovrebbe avvenire in modo automatizzato, e in generale, l’azienda dovrebbe formare i lavoratori a un’adeguata procedura dell’utilizzo dell’impianto.Data di pubblicazione: ottobre 2013
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Luogo: provincia di Cuneo, PiemonteData: 2005Comparto produttivo: carta e poligrafiaEsito: un operaio subisce l’amputazione del pollice, indice e medio della mano sinistra e dell’indice della mano destraDove è avvenuto: alla pressa meccanica di una tipografia.Cosa si stava facendo: l’operaio era intento nella stampa di targhette metallicheDescrizione infortunio: durante la fase di stampa di una targhetta metallica, l’operaio si trova nella situazione di doverla raddrizzare e di eseguire questa operazione con la macchina in funzione.Come prevenire: le presse devono essere provviste di dispositivi di sicurezza in grado di evitare che parti del corpo possano essere avvicinate alla macchina in funzione.
Data di pubblicazione: ottobre 2013
Luogo: provincia di Cuneo, PiemonteData: autunno 2008 Comparto produttivo: raccolta, distribuzione e depurazione dell’acquaEsito: sei lavoratori sono stati intossicati dalla fuoriuscita di biogasDove è avvenuto: all’interno di un impianto di depurazione acque di scaricoCosa si stava facendo: alcuni operai stavano eseguendo un lavoro di manutenzione ordinaria all’interno e nelle immediate vicinanze di una vasca interrata in cemento armato posta alla base del serbatoio di stoccaggio del gas.Descrizione infortunio: tre operai, scesi nella vasca per sostituire il filtro del biogas e le valvole di intercettazione, hanno usato uno straccio per impedire la fuoriuscita del biogas durante le operazioni; il biogas invece è fuoriuscito causando l’intossicazione sia degli operai scesi nella vasca sia dei due colleghi giunti in soccorso.Come prevenire: in questi casi l'inadeguata informazione sulle caratteristiche chimico fisiche dei gas con cui si lavora determina una scarsa consapevolezza del rischio. Sarebbe stato necessario:• sistemare fuori terra le attrezzature oggetto di interventi di manutenzione quali il filtro;• installare adeguati sistemi di intercettazione a monte e a valle della tubazione di adduzione del biogas e, nel caso in cui non fosse stato possibile, dei rilevatori di concentrazioni pericolose di anidride carbonica • organizzare un sistema di primo soccorso.
Data di pubblicazione: ottobre 2013Leggi la storia
Luogo: provincia di Torino, PiemonteData: 2008Comparto produttivo: serviziEsito: un lavoratore ha riportato gravi danniDove è avvenuto: presso l’edicola funeraria di un cimiteroCosa si stava facendo: un necroforo stava effettuando semplici rilievi tecnici su una lapide in fase di completamentoDescrizione infortunio: il lavoratore è precipitato nella botola sottostante per la rottura delle lastre di copertura di un’edicola funeraria; i frammenti delle lastre precipitati sul corpo del lavoratore, hanno aggravato le conseguenze.Come prevenire: coinvolgere i Sindaci dei comuni affinché strutture simili a quella dell’infortunio siano sottoposte a verifiche tecniche per la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini. In particolare, sarebbe utile una valutazione straordinaria dell’effettiva resistenza ai carichi massimi ipotizzabili delle coperture dei loculi, eventualmente richiedendo ai progettisti una certificazione della resistenza al carico, da esporre all’ingresso delle edicole funerarie.Data di pubblicazione: settembre 2013Leggi la storia
Luogo: provincia di Novara, PiemonteData: 2005Comparto produttivo: ediliziaEsito: un lavoratore è morto folgoratoDove è avvenuto: lungo una pista di un cantiere edile per la costruzione di una grande operaCosa si stava facendo: al termine dell’ultimo trasporto giornaliero di bitume all’interno del cantiere, un lavoratore stava pulendo e chiudendo il cassone del proprio camionDescrizione infortunio: il lavoratore è stato folgorato da una scarica di corrente elettrica originata dai cavi aerei dell’alta tensione mentre stava alzando il cassone del proprio camion.Come prevenire: durante la realizzazione di un'opera, gli accessi al cantiere devono essere ben delimitati specialmente in prossimità di linee aeree a conduttori nudi in tensione. È fondamentale esporre sempre idonei segnali indicanti il rischio di elettrocuzione, assicurandone la visibilità nelle zone dove il rischio può manifestarsi. In caso di ricorso a subappalti, inoltre, è importante riuscire a fornire precise indicazioni sulle modalità di svolgimento dei lavori poiché spesso gli operatori non sono in grado di percepire le situazioni di pericolo.Data di pubblicazione: agosto 2013Leggi la storia
Luogo: provincia di Vercelli, PiemonteData: 2010Comparto produttivo: cave e miniereEsito: un lavoratore ha riportato gravi danni e l’amputazione di un braccioDove è avvenuto: in una cava con impianto di trasformazione e commercializzazione di materiali inertiCosa si stava facendo: trasferimento con nastro trasportatore di materiali inerti dalla tramoggia al mulino di frantumazioneDescrizione infortunio: il braccio di un lavoratore è stato schiacciato dagli organi in movimento mentre cercava di ripristinare il tappeto di un nastro trasportatore fuoriuscito dalla sua sede.Come prevenire: oltre a predisporre un’adeguata schermatura delle parti in movimento, devono essere allestiti percorsi protetti e facilmente accessibili quando è prevista l'accessibilità dei lavoratori delle diverse attività (controlli, ordinaria manutenzione o interventi straordinari). L'accesso deve avvenire a impianto fermo oppure con la possibilità di interrompere tempestivamente il funzionamento oppure con la predisposizione di protezioni per tutta la lunghezza del nastro.Inoltre, le diverse procedure devono essere spiegate chiaramente ai lavoratori accertandosi che siano comprese e utilizzate.Data di pubblicazione: agosto 2013Leggi la storia
Luogo: provincia di Alessandria, PiemonteData: 2005Comparto produttivo: ediliziaEsito: un lavoratore è mortoDove è avvenuto: in un piazzale di un impianto di confezionamento di calcestruzzoCosa si stava facendo: costruzione di un pozzo per l’approvvigionamento d’acquaDescrizione infortunio: un lavoratore è stato sepolto dal materiale di uno scavo mentre tentava di recuperare un tondino di ferro dimenticato all’interno di un pozzo in costruzione.Come prevenire: occorre conoscere il tipo di terreno nel quale si sta eseguendo l’opera (anche attraverso un’indagine geologica) e procedere a eseguire l’intervento con adeguate misure di prevenzione. Peraltro, l’utilizzo di tecniche più appropriate come la trivellazione avrebbe ridotto i tempi e i rischi lavorativi per la realizzazione del pozzo.Data di pubblicazione: agosto 2013Leggi la storiaSchema del luogo dell'infortunio
Luogo: PiemonteData: 2009Comparto produttivo: ediliziaEsito: un lavoratore è morto e un altro ha riportato lievi lesioniDove è avvenuto: in un cantiere edile stradale di Torino durante l’esecuzione di lavori di scavoCosa si stava facendo: scavo per l’allacciamento delle condutture di scarico di un edificio alle reti fognarie comunaliDescrizione infortunio: due lavoratori sono stati travolti dal crollo di una parete dello scavo che stavano eseguendo. Un lavoratore, seppellito parzialmente, è riuscito a liberarsi grazie all’intervento tempestivo dei colleghi. Il collega, invece, incastrato dalla terra sino alla cinta non è più riuscito a liberarsi ed è stato seppellito da un altro crollo avvenuto a distanza di qualche minuto.Come prevenire:
Data di pubblicazione: giugno 2013
Continua la pubblicazione delle storie di infortunio: le tre nuove storie raccontano di due infortuni avvenuti in aziende metalmeccaniche e di uno in un magazzino automatizzato di un'industria tessile.
Luogo: provincia di Cuneo, PiemonteData: 2008Comparto produttivo: metalmeccanicaEsito: un operaio è deceduto schiacciato da un filtro di depurazione che stava movimentandoDove è avvenuto: in un’azienda metalmeccanica in cui l’infortunato doveva installare, per conto della ditta a cui era stato affidato il lavoro, un impianto di filtrazione delle nebbie oleose prodotte dalle lavorazioni di parti meccaniche con fresatrici e torni. Cosa si stava facendo: l’infortunato, insieme a un collega, stava svolgendo le operazioni per assemblare e installare il filtro e per questo lo stava spostando con l’ausilio di funi e di un carroponteDescrizione infortunio: le funi che ancoravano il filtro sul lato sinistro hanno ceduto causando uno sbilanciamento del filtro e il successivo strappo delle funi di destra. Nel crollo il filtro ha investito l’operaio che è rimasto schiacciato.Come prevenire: è necessario che l’azienda che appalta lavori ad un'altra si coordini con quest’ultima per il corretto svolgimento dei compiti.
Data di pubblicazione: marzo 2013Leggi la storia
Luogo: provincia del Verbano Cusio Ossola, PiemonteData: 2006Comparto produttivo: metalmeccanicaEsito: un lavoratore ha riportato gravi danni e l’amputazione di una gambaDove è avvenuto: impianto di laminazione in un’azienda che produce laminati in acciaio di piccole dimensioniCosa si stava facendo: l’infortunato, insieme a un collega, sovraintendeva al ciclo produttivo nel reparto di impaccatura e confezionamento dei laminati in acciaio.Descrizione infortunio: mentre il lavoratore era intento a martellare una barra metallica mal posizionata che avrebbe potuto bloccare l’intero ciclo produttivo, un collega assunto da soli cinque giorni con contratto di lavoro interinale ha rimesso in moto il macchinario. Il lavoratore non si è accorto del riavvio del macchinario, anche perché indossava gli otoprotettori, ed è stato schiacciato rischiando di perdere la vita.Come prevenire: il quadro comandi per la messa in moto della macchina avrebbe dovuto prevedere un dispositivo dotato di selettore a chiave rimovibile esclusivamente dal personale autorizzato. Ciò avrebbe impedito il verificarsi dell’infortunio nonostante una possibile azione “impropria” da parte di altri lavoratori.
Luogo: Provincia di Torino, PiemonteData: inverno 2011Comparto produttivo: metalmeccanicaEsito: infortunio con esito mortaleDove è avvenuto: reparto di trasformazione e taglio lamiereCosa si stava facendo: tre lavoratori operavano nella linea di taglio longitudinale dei coil: uno si trovava al pulpito di comando e gli altri due seguivano la sezione terminale della linea.Descrizione infortunio: l’infortunato si è avvicinato a tre coil estratti dall’aspo e depositati temporaneamente sulla culla per tranciare le spire che fuoriuscivano dal foro centrale. I tre coil si sono inclinati e si sono rovesciati schiacciando l’infortunato contro l’aspo avvolgitore che si trovava alle sue spalle. Come prevenire:• modificare del profilo della culla, dotandola di “spallette” e di dispositivi di blocco in grado di impedire il ribaltamento dei coil;• regolamentare lo stoccaggio temporaneo dei coil sulla culla, in particolare quando il rapporto dimensionale li rende potenzialmente instabili;• installare barriere fotosensibili intorno alla “area di stoccaggio temporaneo” per arrestare i movimenti della macchina qualora sia necessario l’intervento dei lavoratori.Data di pubblicazione: febbraio 2013Leggi la storia
Luogo: PiemonteData: 2007Comparto produttivo: chimico - farmaceuticoEsito: un lavoratore è morto e due hanno riportato ferite lieviDove è avvenuto: reparto chimico di un’azienda farmaceuticaCosa si stava facendo: l’infortunato, insieme a due colleghi doveva scaricare da un serbatoio dell’acido colico che era in soluzione con il metanolo, solvente molto infiammabile. Doveva poi trasferirlo in una centrifuga, con la quale separare il prodotto dal solvente.Descrizione infortunio: quando ha iniziato a scaricare il prodotto nella centrifuga già in rotazione, il solvente si è innescato, causando l’esplosione della centrifuga e l’incendio del reparto. L’infortunato è stato investito dall’esplosione ed è morto sul colpo. I due colleghi sono stati feriti in modo lieve.Come prevenire: l’infortunio dimostra come nella gestione di un impianto chimico sia importante verificare il rispetto di tutte le procedure di sicurezza proprio perché maneggiare sostanze chimiche è già di per sé un’operazione ad alto rischio. La vicenda fa emergere anche quanto sia fondamentale formare e informare i lavoratori sui pericoli intrinseci delle sostanze utilizzate quotidianamente.Data di pubblicazione: dicembre 2012Leggi la storia