La Piattaforma nazionale della salute mentale, nata a Firenze, è composta da un insieme di associazioni che vogliono occuparsi, attraverso il coinvolgimento di malati e famiglie e incontri in tutta Italia, della questione della salute mentale, promuovendo azioni volte a sensibilizzare sul tema.
Le finalità: promuovere la salute mentale come obiettivo primario delle politiche sanitarie nazionali e comunitarie e svolgere attività di promozione presso le istituzioni italiane ed europee. Gli obiettivi: rilanciare un centro nazionale sull’auto aiuto degli utenti gestito dalle associazioni, sviluppare la cultura dell’auto aiuto promuovendo l’autonomia, l’emancipazione sociale e l’integrazione degli utenti attraverso il riconoscimento del diritto alla casa, al lavoro e alle relazioni sociali.
Il progetto CCM, della durata di ventiquattro mesi, si è proposto di armonizzare e valutare l’efficacia dei protocolli di: riconoscimento, accoglienza, presa in carico e accompagnamento dei casi di violenza sulla donna, in ambito relazionale, o sul bambino. Aveva inoltre l'obiettivo di sviluppare strumenti d'informazione e formazione per gli operatori sanitari.
Le regioni coinvolte sono state: Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Lazio, Basilicata, Sicilia.
Il progetto dell’ASL TO5– A scuola di animali per l’uomo - ha ottenuto il riconoscimento di buona pratica. I principali punti di forza del progetto sono: la partecipazione e il coinvolgimento di destinatari intermedi e finali, l’aderenza e la coerenza con i modelli di riferimento teorici, le prove di efficacia e l’analisi dei determinanti, la valutazione di processo e di impatto e la sostenibilità.
È partito il primo corso italiano per diventare Lettori di Buone Pratiche (11 ottobre e 3 novembre 2016). Al percorso formativo (32 crediti ECM) hanno partecipato 23 professionisti selezionati per la comprovata competenza ed esperienza di gestione progettuale. L’auspicio è che l’avvio di questo percorso possa concorrere a un miglior governo della qualità, efficacia, equità e sostenibilità delle azioni previste dai Piani Regionali e Locali di Prevenzione 2014-2018.