Esperienze e buoni esempi

 

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Teatro e carcere: il progetto nazionale Per Aspera ad Astra
Per Aspera ad Astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza” è un progetto in corso in 15 carceri italiane, giunto alla V edizione, con capofila l'associazione toscana Carte Blanche (ente responsabile della progettazione e delle attività formative della rete di Teatri Nazionali) e il coinvolgimento di importanti realtà teatrali che svolgono attività di ricerca artistica nelle carceri.

L’iniziativa è partita dall’esperienza della Compagnia della Fortezza di Volterra, è promossa da ACRI-Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa con Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra (capofila), ed è sostenuta da 11 Fondazioni di origine bancaria, coinvolgendo circa 400 detenuti, che partecipano a percorsi di formazione professionale nel settore del teatro (attori e drammaturghi, scenografi, costumisti, truccatori, fonici, addetti alle luci) e a laboratori teatrali.

 

Le compagnie e le carceri coinvolte:  

 

Casa di Reclusione di Volterra (Pi) – Carte Blanche / Compagnia della Fortezza
Casa di Reclusione Milano Opera – Opera Liquida
Casa Circondariale di Torino “Lorusso e Cutugno” – Teatro e Società
Casa Circondariale di Palermo “Pagliarelli” – Associazione Baccanica
Casa di Reclusione di Vigevano (Pv) – FormAttArt
Casa di Reclusione di Padova – Teatro Stabile del Veneto 
Casa Circondariale di La Spezia – Associazione Gli Scarti
Casa Circondariale di Cagliari Uta – Cada Die Teatro
Casa Circondariale di Perugia Capanne – Teatro Stabile dell’Umbria
Casa Circondariale di Bologna “Dozza” – Teatro dell’Argine
Casa di Reclusione di Saluzzo (Cn) – Voci Erranti
Casa Circondariale di Genova Marassi – Teatro Necessario
Carcere di Teramo – ACS Abruzzo
Istituto Penale per i Minorenni di Milano “Beccaria” – Associazione Puntozero
Istituto Penale per i Minorenni di Bari “Fornelli” – Teatro Kismet Opera di Bari, Teatri di Bari

 

A Torino si è svolto lo spettacolo "Finestre" (24 - 27 ottobre) presso il Teatro della casa Circondariale "Lorusso e Cutugno". Lo spettacolo è frutto di laboratori a cui hanno partecipato 51 detenuti, che hanno collaborato alla realizzazione delle scenografie e al testo, scrivendo frasi e battute caratterizzate dal bisogno/desiderio di alimentare la Speranza come contraltare alla disperazione del "nulla" dopo l'uscita dal carcere. Un contributo significativo allo spettacolo è arrivato anche dal Primo Liceo Artistico e dall'IIS Giulio di Torino.

Empowomen - il progetto sanitario per donne in difficoltà

Il concetto di prevenzione, del controllo regolare è del tutto estraneo a chi vive in strada. L'idea di controlli annuali, in programma in ciascuno dei centri della rete ONDS, vuole contribuire alla costruzione di una sanità di prossimità in grado di offrire occasioni di salute a donne in condizioni di maggiore vulnerabilità.


Le principali nazionalità di provenienza sono italiana, europea e africana; seguono le donne sudamericane e quelle asiatiche.


Complessivamente dal 2020 ad oggi sono state effettuate 2744 prestazioni sanitarie.


Il progetto si inserisce nella collaborazione tra Fondazione IncontraDonna e  l’ONDS, Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni Italiane. EMPOWOMEN, empowerment for women, coinvolge gli Help Center di 18 città italiane che supportano le loro beneficiarie lungo un percorso che partendo dalla prevenzione e dalla cura le aiuti a riprendere un ruolo attivo nelle comunità locali.


Nelle difficoltà della vita in condizioni di disagio estremo manca totalmente l’attenzione per la propria salute, se non quando i sintomi di una qualche patologia compaiono in maniera dolorosa o particolarmente invalidante. Si effettuano, in particolare,  visite ed esami ecografici relativi al controllo di: Seno, Cavi ascellari, Vasi Epiaortici, Tiroide.


 


Indagine Soleterre: Più di un italiano su quattro ritiene peggiorata la sua salute psichica

La Fondazione Soleterre ha svolto un’indagine volta ad analizzare la percezione da parte della popolazione italiana della propria salute mentale e a verificare la conoscenza della misura del bonus psicologo messo a disposizione dal Governo.


 Il primo focus dell’indagine è centrato sul comprendere quanto gli italiani abbiano consapevolezza del proprio stato di benessere psicologico e la loro propensione alla psicoterapia. Ne emerge che:



  • il 12% degli italiani considera la propria salute mentale cattiva/pessima;

  • il 25% degli italiani afferma che la pandemia ha avuto ripercussioni negative sulla loro salute


mentale;



  • il 20% degli italiani ha avuto a che fare con la psicoterapia, per sé o per un familiare o per


entrambi;



  • il 67% di chi ha intrapreso un percorso di psicoterapia durante la pandemia ne faceva ricorso anche prima e il 93% di loro afferma che il percorso ha migliorato la propria salute mentale;

  • il 60% di chi non ha fatto ricorso alla psicoterapia, invece, afferma di non averne bisogno/stare bene così, il 23% crede di farcela da solo a superare ogni difficoltà, il 22% afferma di non usufruirne a causa dei costi proibitivi;

  • il costo medio percepito di una seduta di psicoterapia è pari a 79 euro.


 Il secondo focus dell’indagine ha voluto andare a fondo della misura del bonus psicologo:



  • il 62% degli italiani dichiara di avere sentito parlare del bonus psicologo;

  • il 28% di chi è a conoscenza del bonus psicologo afferma di conoscere anche il valore del


contributo economico previsto dalla misura;



  • il 75% degli italiani ritiene la misura molto/abbastanza utile;

  • il 14% degli intervistati conosce la modalità di accesso al bonus tramite INPS;

  • per il 44% degli italiani la procedura di accesso al bonus psicologo tramite il sito INPS sarà semplice;

  • il 24% degli italiani dichiara che ne usufruirà;

  • tra coloro che ne usufruiranno, il 60% lo farà per sé e il 33% sia per sé che per un familiare.