Un recentissimo trial clinico randomizzato di Irwin et al (novembre 2021) riguardante l'efficacia di un intervento indiretto di prevenzione della depressione maggiore, ha dimostrato che il trattamento dell'insonnia (associato a un aumento del rischio di sviluppare una depressione) può ridurre in maniera efficace l'incidenza di un disturbo depressivo maggiore nelle persone che non presentano alcun sintomo all'inizio dell'intervento. Si tratta di una modalità innovativa di realizzare un lavoro preventivo che non fa uso della parola "depressione" e pertanto evita il problema dello stigma legato alla malattia mentale, che spesso è uno dei motivi che spinge a non cercare aiuto in chi ha dei disagi psicologici.
Lo studio ha dimostrato l'efficacia di questa strategie preventiva soprattutto per la popolazione anziana, gruppo in cui i fenomeni di insonnia e depressione sono prevalenti in misura elevata, e per il quale è scarsa l'offerta/disponibilità di servizi preventivi. Da questi risultati emergono alcune considerazioni interessanti, tra cui: - se questi interventi sono efficaci nel ridurre i problemi di insonnia e prevenire la depressione, possono essere considerati delle opportunità per la prevenzione del suicidio e della demenza (alla luce delle evidenze secondo cui insonnia e depressione sono importanti indicatori di rischio di suicidio, demenza e declino delle funzioni cognitiva nella popolazione anziana)
- l'efficacia nella riduzione dell'incidenza della depressione maggiore riguarda inoltre quegli adulti che ancora non presentano sintomi tali da inquadrarli in una diagnosi di disturbo di tipo depressivo, intercettando perciò un gruppo vulnerabile non contemplato dai servizi psichiatrici.
- gli interventi che si dimostrano efficaci nel ridurre/contrastare l'insonnia possono avere una rilevanza elevata in termini di sanità pubblica, in quanto l'insonnia è presente in circa un terzo della popolazione adulta generale ed è associata a una produttività lavorativa considerevolmente ridotta, un aumento dell'utilizzo di servizi sanitari, un aumento dei rischi di incidenti e lesioni accidentali, un eccesso di mortalità e morbilità, ed enorme aumento dei costi economici.
Irwin MR, Carrillo C, Sadeghi N, Bjurstrom MF, Breen EC, Olmstead R. Prevention of Incident and Recurrent Major Depression in Older Adults With Insomnia: A Randomized Clinical Trial. JAMA Psychiatry. Published online November 24, 2021.
Il Nord-Trøndelag Health Study (HUNT) è uno studio norvegese che indaga gli effetti positivi di una vita impegnata in attività culturali e stima la riduzione del rischio di mortalità in circa 36.000 soggetti seguiti per 8 anni. Il rischio di mortalità per malattie cardiovascolari e per cancro si riduce tra coloro che partecipano frequentemente a riunioni di associazioni/club, alle attività all'aperto, alle mostre d'arte e tra chi si dedica alla musica, al canto e al teatro.
Un gruppo di operatori torinesi, riscoprendo e assumendo il ruolo di cittadini attivi, ha recentemente redatto un documento nell’ambito della campagna “Torino per la salute mentale e l’equità”, che è stato condiviso tra le varie realtà del territorio e sottoposto alle forze politiche candidate alle elezioni amministrative di Torino 2021 con la richiesta di inserimento di azioni di protezione/promozione della salute mentale della comunità all’interno dell’agenda politica dei decisori in una più ampia cornice di giustizia sociale.
Pagina web del sito della Regione Piemonte che raccoglie informazioni, nominativi e contatti dei riferimenti regionali e documentazione sulle seguenti sorveglianze: determinanti di salute nella prima infanzia (0-2 anni), Okkio alla salute (6-10 anni), HBSC (11-15 anni), PASSI (18-69 anni), PASSI D'Argento (oltre i 64 anni).
In questa metanalisi dei risultati sulla salute e l'equità, è stata valutata l'efficacia degli interventi sui social media interattivi sul cambiamento dei comportamenti sanitari, dei parametri fisici, della salute psicologica, del benessere e degli eventuali effetti negativi.
La bussola proposta dal convegno (8 aprile) dell'Associazione Italiana di Sociologia e sezione Medicina e Salute, con il patrocinio dell’ISS, ha offerto un confronto su quattro distorsioni del SSN confermate dalla epidemia di Covid-19. É stato presentato anche il Libro Bianco con un capitolo (di M. Ingrosso e G. Osti) dedicato alla promozione della salute, una rivoluzione ancora incompresa e inapplicata, riconnessa all'ambiente.
Dors ha tradotto l’ultimo documento dell’Ispah “Otto investimenti che funzionano per promuovere l’attività fisica”: evidenze, strategie e interventi efficaci per sostenere politiche e azioni intersettoriali per uno stile di vita attivo
Il progetto Well Impact realizza il programma strategico pluriennale Cultura e Salute della Fondazione Compagnia San Paolo. Aggiorniamo questo articolo con il rapporto di ricerca sulla survey dei progetti nell'area Nord-Ovest, il quaderno sul dialogo con i protagonisti e le proposte di formazione e sviluppo di competenze che stanno nascendo.
Dors ha seguito il 16 febbraio il webinar organizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità “L’impatto del COVID-19 sulla salute mentale di bambini e adolescenti, adulti ed anziani: riflessioni e punti di partenza”. Nell’articolo un resoconto degli interventi e una breve bibliografia di riferimento.
Attivi fisicamente nelle nostre abitazioni e negli spazi aperti, rispettando direttive e precauzioni, e attivi nell’individuare strategie e azioni post Covid-19 per consolidare uno stile di vita attivo e salutare.
L’obiettivo ha consentito di esplorare e sperimentare possibili nuove rotte, per migliorare l'accessibilità e la qualità dei servizi di prossimità in montagna. La metodologia del Future Lab è stato uno strumento di analisi partecipata dei bisogni sociali e sanitari, delle comunità del Pinerolese e delle Valli di Susa e Sangone. Un percorso ricco di segnali concreti, buone pratiche già in atto, e spunti per la ripartenza.
In una calda ma piovosa mattina di fine estate un operaio era impegnato nella pulizia del manto stradale mediante una gru. Mentre percorreva la piccola stradina a doppio senso improvvisamente le leve del mezzo non risposero più ai comandi. Per evitare di urtare le vetture che percorrevano la via in senso contrario, ha indirizzato la deriva della gru contro un muretto urtando successivamente il palo della luce. Nel forte urto la sua gamba destra è fuoriuscita dal mezzo andandosi ad incastrare tra la carcassa ed il braccio della minipala e restando irreparabilmente schiacciata.
La “chiave di volta” per trasformare questo periodo di transizione in una ripresa sostenibile sono le nuove competenze per la vita che riguardano le politiche e la società. Per la sanità e il sociale sono centrali le competenze sulla health/digital literacy dentro una ri-organizzazione dei servizi orientati alla prossimità e al lavoro di rete nella comunità locale.