Era un novembre freddo, la neve aveva cominciato a scendere già dalle prime ore del mattino. Quel giorno Matteo, titolare di una piccola azienda che si occupa di manutenzione delle aree verdi, dopo tanti anni che lavorava da solo, era con Paolo che gli era stato raccomandato dalla scuola agraria presso cui aveva seguito dei corsi di formazione.
Un rapido sguardo al manometro, sembra tutto a posto. Si può procedere con i lavori di manutenzione. Questo pensa Achille, un lavoratore esperto che doveva intervenire insieme ad un collega su una turbina di una centrale elettrica.
Un tasto su un monitor, un banale F1 premuto per errore da una collega decreta la morte di Askan, un giovane operaio albanese che stava facendo manutenzione all’interno di un impianto di stampaggio a caldo per la produzione di vaschette ad uso alimentare.
Di lui parla la 54esima storia aggiunta al repertorio delle storie di infortunio. Samir lavora di notte in fonderia, non ha più il permesso di soggiorno e un regolare contratto di lavoro.