Ilva di Taranto: i dati di un disastro ambientale
a cura di Luisella Gilardi, DoRS

L’ILVA di Taranto è la più grande acciaieria d’Europa.  E’ un impianto siderurgico a ciclo integrale, dove cioè avvengono tutti i passaggi che dal minerale di ferro portano all’acciaio. E’ stato fondato nel 1961.
Il 27 luglio 2012, il Gip di Taranto Patrizia Todisco ordina il sequestro di sei impianti dell’ILVA sulla base dei risultati di due perizie: quella  chimica e quella epidemiologica. I motivi che hanno portato al parziale sequestro dell'impianto sono molteplici, sul sito di "Epidemiologia e Prevenzione" sono riportati alcuni stralci salienti del provvedimento.

Escono ora sulla rivista "Epidemiologia e Prevenzione" due nuovi studi,  due articoli di commento e di suggerimento rispetto alle azioni da intraprendere per la salvaguardia della salute dei cittadini (Paci et al; Forastiere e Biggeri),  un  articolo di Bruna de Marchi che propone alcune riflessioni e soluzioni per costruire un processo integrato di ricerca e prevenzione a Taranto e le riflessioni di Fabrizio Bianchi sul ruolo della comunicazione in disastri ambientali di così grande impatto sulla popolazione.
Nel primo dei due nuovi studi, Comba e collaboratori descrivono lo stato di salute della popolazione residente a Taranto analizzando differenti indicatori sanitari, quali la mortalità (2003-2009), il suo andamento temporale (1980-2008) e l’incidenza di tumori (2006-2007).
Lo studio si inserisce nel contesto più ampio del progetto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento).
SENTIERI riguarda l’analisi della mortalità delle popolazioni residenti in prossimità di una serie di grandi centri industriali attivi o dismessi, o di aree oggetto di smaltimento di rifiuti industriali e/o pericolosi, che presentano un quadro di contaminazione ambientale e di rischio sanitario tale da avere determinato il riconoscimento di “siti di interesse nazionale per le bonifiche” (SIN).
Il secondo studio a cura di Iavarone e collaboratori è un’indagine conoscitiva sui livelli ematici di metalli e composti organoclorurati (diossine e PCB) tra i lavoratori delle masserie nelle aree limitrofe all’Ilva.
Si ricorda che nel numero precedente della rivista era presente lo studio condotto da Mataloni e collaboratori per il GIP del Tribunale di Taranto, Patrizia Todisco, nel corso del procedimento riguardante l'Ilva di Taranto.


Elenco documenti presenti sul sito della rivista “Epidemiologia e Prevenzione” (sono tutti disponibili gratuitamente full text)


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