Approcci di comunità per promuovere sane abitudini alimentari e una regolare attività fisica
a cura di Alberto Tripodi, AUSL di Modena e Claudio Tortone, DoRS Regione Piemonte

Approcci di comunità per promuovere sane abitudini alimentari e una regolare attività fisica” è stato il titolo del Seminario organizzato dalla Rete Italiana OMS Città Sane (Modena, 12 aprile 2012) per approfondire il tema della comunità locale come risposta all’obesità infantile. Decisori politici, esperti e testimoni di esperienze di partecipazione si sono incontrati e confrontanti con operatori e cittadini.

“Un cittadino su tre è in sovrappeso in Europa e in Italia (noi però stiamo un po’ peggio degli altri Paesi europei) secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dimostrando come l’obesità sia diventata di fatto un’epidemia globale e locale”, come affermato da Simona Arletti, Presidente della Rete Italiana O.M.S. Città Sane e Assessore al Comune di Modena, “Il sovrappeso e l’obesità sono tra le prime cause delle malattie croniche con ripercussioni anche sul bilancio pubblico con un aumento di spese sanitarie stimato, in Italia, pari a circa 8,3 miliardi di euro”. Con l’impegno delle Istituzioni pubbliche, del privato e delle comunità locali è però possibile prevenire l’obesità infantile e garantire ai bambini un futuro più sano e in benessere.

Questo è il messaggio del Seminario emerso dagli interventi di esperti nazionali, che hanno offerto stimoli di pensiero per ri-orientare le strategie e le metodologie verso approcci di lavoro con la comunità. Infatti la comunità, nell’espressione delle sue reti sociali già esistenti o potenziali, può partecipare già a partire dalla progettazione degli interventi, diventando essa stessa protagonista del cambiamento, e l’accompagnamento da parte dei promotori della salute può valorizzare saperi, desideri e impegno delle stesse comunità locali nel promuovere scelte e comportamenti di benessere. Questo tipo di processi, che non si racchiudono in un singolo e isolato intervento, si stanno sempre più dimostrando efficaci per favorire miglioramenti nella capacità di scelta dei singoli individui, nei gruppi formali e informali presenti nelle comunità, fino all’impegno diretto delle comunità locali nel rendere gli ambienti di vita e di lavoro più favorevoli a scelte di benessere e di salute. Tre testimoni hanno presentato esperienze territoriali realizzatesi nelle e con le comunità locali di Savigliano (CN), Modena e Catania, che sono riuscite a stimolare la partecipazione attiva e consapevole degli attori della comunità, a partire dai bambini e dai ragazzi, realizzando progetti multisettoriali, multidisciplinari e multicomponente, cioè coinvolgenti più destinatari con differenti interventi.

L’esperienza nella provincia di Modena dimostra, in base a preliminari osservazioni (dal 2005 al 2010), una diminuzione della prevalenza del 18% di sovrappeso ed obesità in bambini di 8-9 anni, dati che comunque necessitano di conferma attraverso le prossime rilevazioni. Inoltre, grazie a questionari di rilevazione somministrati in alcune comunità, si è potuto documentare un aumento della sensibilità delle famiglie rispetto alla sana alimentazione, allo svolgimento di regolare attività fisica nei bambini. Tali osservazioni supporterebbero l’efficacia delle politiche pubbliche, non solo sanitarie, messe in campo nel territorio tendenti a contrastare il fenomeno dell’obesità infantile.

Nel pomeriggio, attraverso un “question time”, sono stati messi a confronto i vari attori istituzionali coinvolti nelle iniziative con un folto pubblico intervenuto, che ha avuto possibilità di formulare specifici quesiti con incursioni ironiche da parte di Luciana Littizzetto.

Le comunicazioni degli esperti e le testimonianze dei progetti di lavoro con la comunità sono disponibili e scaricabili sul sito della Rete Italiana OMS Città Sane. Il sito offre inoltre molto altro materiale documentale e appuntamenti per chi lavora con la comunità locale.

Il contributo di DoRS si è concentrato sugli ingredienti degli approcci di comunità per orientare il cambiamento. La riflessione è proseguita in un successivo Convegno sui Gruppi di Cammino “Promuovere il movimento e la socializzazione per guadagnare salute” organizzato dall’ASL di Bergamo (16 maggio 2012) con un contributo su “Bellezza e fatica del camminare con la comunità”.

Sui temi della partecipazione e dell’empowerment si veda anche il documento DoRS "La progettazione partecipata intersettoriale e con la comunità".


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